Di cosa parliamo quando parliamo di politica di cooperazione allo sviluppo (CSV) ? Come collochiamo la Politica di CSV dell’UE nell’ambito dell’ordinamento.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
L’UNIONE EUROPEA: Ordinamento e Struttura
Advertisements

ETICA DEL LAVORO Corso: Business analyst Docente: GIOVANDITTI
La Politica Europea di vicinato Un nuovo quadro per la cooperazione territoriale.
IL TRATTATO DI LISBONA.
L’istruzione, la crisi ed il mercato del lavoro giovanile
Le organizzazioni internazionali L’Unione europea e il mercato unico
Dal processo di Barcellona alle politiche di prossimità Il Mediterraneo nella futura Programmazione Europea.
L’UNIONE EUROPEA.
Politiche sociali Lavinia Bifulco.
Con lintroduzione della Costituzione Europea lUnione è stata dotata di personalità giuridica internazionale, come quella degli Stati nazionali: ciò significa.
Verso il POR FSE Consiglio Regionale del Veneto
Istituti Negoziali della programmazione negoziata CORSO DI Analisi Finanziaria degli Enti Pubblici Sergio Zucchetti.
IL CONSIGLIO EUROPEO.
I contenuti dei documenti programmatici 1) 1)un'analisi della situazione della zona di cooperazione in termini di punti di forza e di debolezza e la strategia.
LA CARTA EUROPEA PER LUGUAGLIANZA E LE PARITA DELLE DONNE E DEGLI UOMINI NELLA VITA LOCALE LA CARTA EUROPEA PER LUGUAGLIANZA E LE PARITA DELLE DONNE E.
Obiettivi strategici Europa 2010: un partenariato per il rinnovamento europeo Prosperità, solidarietà e sicurezza Daniela Lanzotti - IPE Modena.
06/02/20141 LUNIONE EUROPEA CON IL TRATTATO DI LISBONA Costanza, Nicolò, Giacomo, Klaudia, Laura, Michele, Renato, Simone.
Le Istituzioni Europee
incoraggiare la creazione di un ambiente propizio allo sviluppo delle imprese nel settore turistico favorire una migliore cooperazione tra gli Stati membri,
L’UNIONE EUROPEA Quante sono le stelle?.
6. Altre Istituzioni e organi Altre istituzioni: Altre istituzioni: Corte di Giustizia (+ Tribunale di prima istanza) Corte di Giustizia (+ Tribunale di.
IL PRINCIPIO DI NON DISCRIMINAZIONE
Progettazione Europea sui temi attinenti le politiche di genere e pari opportunità Formagenere Lez. 3 ( docente : Carla Capaldo)
LA BANCA CENTRALE EUROPEA
LA NASCITA DELL’EUROPA
La cooperazione in Europa: il Consiglio dEuropa e la nascita delle Comunità Europee (Lezione del ) OCSE (Organizzazione Europea per la cooperazione.
NEL TRATTATO DI LISBONA
Trattato che adotta una COSTITUZIONE PER LEUROPA Limiti e prospettive.
Università di Pavia LE RAGIONI DELLINTEGRAZIONE DIFFERENZIATA AUMENTO DEL NUMERO DEGLI STATI MEMBRI DIFFERENTI VISIONI DEL PROCESSO DI INTEGRAZIONE.
Università di Pavia LA STRUTTURA ISTITUZIONALE COMUNITARIA ISTITUZIONI POLITICHE ISTITUZIONI DI CONTROLLO CONSIGLIO EUROPEO CONSIGLIO COMMISSIONE PARLAMENTO.
RETE REALSAN RETEdi AUTORITA e ATTORI LOCALI PER LA SICUREZZA ALIMENTARE E NUTRIZIONALE.
L’UNIONE EUROPEA OGGI LE ISTITUZIONI DELL’UNIONE EUROPEA L'UE ha una struttura istituzionale unica nel suo genere: le priorità generali dell'UE.
La Costituzione Europea
Il quadro istituzionale dell’Unione europea
Europa, organismi sovranazionali
Segretariato generale La Convenzione è ora giunta al termine dei suoi lavori ed ha elaborato una bozza di trattato costituzionale. La Conferenza intergovernativa,
Il Documento Unico di Programmazione
Anno europeo per lo sviluppo 2015
Deputato al Parlamento Europeo ° Legislatura
AUMENTO DEL NUMERO DEGLI STATI MEMBRI
LE ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI
UNIONE EUROPEA.
I Fondi Diretti all’interno dell’Unione Europea
ENTRA COSTITUZIONE EUROPEA.
2015 Anno europeo per lo sviluppo «Il nostro mondo, la nostra dignità, il nostro futuro»
I Fondi indiretti all’interno dell’Unione Europea
POLITICA DELLE PARI OPPORTUNITÁ. LA CARTA PER LE PARI OPPORTUNITÁ DIRITTI FONDAMENTALI La Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea (2000/C 364/01)
Istituzioni e poteri dell’Unione Europea. istituzioni.
COME FUNZIONA L’UE.
LEGGE 11 agosto 2014, n La «cooperazione allo sviluppo» è: parte integrante e qualificante della politica estera dell'Italia. Essa si ispira:
CARTA DEI DIRITTI FONDAMENTALI DELL'UNIONE EUROPEA
Istituzioni e poteri dell’Unione Europea. istituzioni.
Politica Ambientale UE Contribuisce a rendere più compatibile con l’ambiente l’economia dell’UE, protegge la natura e salvaguarda la salute delle persone.
LE POLITICHE DELL’UNIONE EUROPEA
LO SVILUPPO SOSTENIBILE E LA TUTELA DELL’AMBIENTE
Dall’utopia (?) europeista all’Unione Europea. IL MOVIMENTO PER LA FEDERAZIONE EUROPEA «La contraddizione essenziale, responsabile delle crisi, delle.
RAPPORTI ECONOMICI TRA L’UNIONE EUROPEA E LA CINA.
Il processo di adesione all’Unione Europea Prof.ssa Ida Nicotra Corso di Laurea Specialistica in Management Turistico.
L'UNIONE EUROPEA.
Le Istituzioni dell’Unione Europea Capitali e Palazzi istituzionali eTwinning Project - Parliamentary Landmarks and Citizenship.
1 Prospettive Finanziarie “Europe as a global player” I programmi per l’Aiuto Esterno Ministero degli Affari Esteri Direzione Generale per l’Integrazione.
Le opportunità di finanziamento a livello europeo: quadro generale e suggerimenti pratici quadro generale e suggerimenti pratici Maurizio Di Genova Bologna,
Corso di Diritto UE L’ordinamento della UE: Il sistema delle fonti (IV)
Il quadro istituzionale I principi
02/06/2016 Catania 1 Evento di Lancio del Programma e presentazione primo bando Auditorium Monastero dei Benedettini Catania 25 gennaio 2010 Presidenza.
Corso Diritto UE (6) Le procedure decisionali: La individuazione della corretta base giuridica.
LA TUTELA DEI DIRITTI NELL’UNIONE EUROPEA LEZIONE 6 – 10 FEBBRAIO 2016 Dott.ssa Nicole Lazzerini Dipartimento di Scienze Giuridiche Università degli Studi.
Norme internazionali del lavoro Presentazione Roma 25 giugno 2014 Ufficio Internazionale del Lavoro.
Informativa sulle attività dell’Autorità Ambientale 13 Maggio 2016 POR FESR Informativa sulle attività dell’Autorità Ambientale 13 Maggio 2016.
1 European Union Regional Policy – Employment, Social Affairs and Inclusion Politica di coesione Proposte di nuovi regolamenti: principali elementi.
Transcript della presentazione:

Di cosa parliamo quando parliamo di politica di cooperazione allo sviluppo (CSV) ? Come collochiamo la Politica di CSV dell’UE nell’ambito dell’ordinamento giuridico UE e in particolare nel sistema delle relazioni esterne dell’UE? Quali sono gli obiettivi della politica di CSV dell’UE? Dove sono indicati? Perché è importante la loro definizione? In che termini e limiti può agire l’UE in materia di cooperazione allo sviluppo? Perché è rilevante il problema del contenuto della politica di CSV (Competenza) nell’ordinamento dell’UE? Come si configurano i rapporti tra competenze UE nella Cooperazione allo sviluppo e quelle degli Stati membri ? Cosa si intende con coerenza della PCSV? Come si declina la coerenza? In relazione alle altre politiche UE? in relazione alle azioni degli Stati? Degli stessi PVS? La CSV è soggetta a condizioni? Interventi a favore dei PVS dipendono da comportamenti dei PVS? Quali? Quali strumenti utilizzati? Quali sono i principali strumenti della cooperazione? L’Ue segue un approccio geografico o tematico? Quali strumenti utilizza? Quali sono i principali strumenti finanziari?

Nelle relazioni con il resto del mondo l'Unione afferma e promuove i suoi valori e interessi, contribuendo alla protezione dei suoi cittadini. Contribuisce alla pace, alla sicurezza, allo sviluppo sostenibile della Terra, alla solidarietà e al rispetto reciproco tra i popoli, al commercio libero ed equo, all'eliminazione della povertà e alla tutela dei diritti umani, in particolare dei diritti del minore, e alla rigorosa osservanza e allo sviluppo del diritto internazionale, in particolare al rispetto dei principi della Carta delle Nazioni Unite.

1. L'azione dell'Unione sulla scena internazionale si fonda sui principi che ne hanno informato la creazione, lo sviluppo e l'allargamento e che essa si prefigge di promuovere nel resto del mondo: democrazia, Stato di diritto, universalità e indivisibilità dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali, rispetto della dignità umana, principi di uguaglianza e di solidarietà e rispetto dei principi della Carta delle Nazioni Unite e del diritto internazionale. L'Unione si adopera per sviluppare relazioni e istituire partenariati con i paesi terzi e con le organizzazioni internazionali, regionali o mondiali, che condividono i principi di cui al primo comma. Essa promuove soluzioni multilaterali ai problemi comuni, in particolare nell'ambito delle Nazioni Unite.

2. L'Unione definisce e attua politiche comuni e azioni e opera per assicurare un elevato livello di cooperazione in tutti i settori delle relazioni internazionali al fine di: a) salvaguardare i suoi valori, i suoi interessi fondamentali, la sua sicurezza, la sua indipendenza e la sua integrità

b) consolidare e sostenere la democrazia, lo Stato di diritto, i diritti dell'uomo e i principi del diritto internazionale; c) preservare la pace, prevenire i conflitti e rafforzare la sicurezza internazionale, conformemente agli obiettivi e ai principi della Carta delle Nazioni Unite, nonché ai principi dell'Atto finale di Helsinki e agli obiettivi della Carta di Parigi, compresi quelli relativi alle frontiere esterne; d) favorire lo sviluppo sostenibile dei paesi in via di sviluppo sul piano economico, sociale e ambientale, con l'obiettivo primo di eliminare la povertà; e) incoraggiare l'integrazione di tutti i paesi nell'economia mondiale, anche attraverso la progressiva abolizione delle restrizioni agli scambi internazionali;

f) contribuire all'elaborazione di misure internazionali volte a preservare e migliorare la qualità dell'ambiente e la gestione sostenibile delle risorse naturali mondiali, al fine di assicurare lo sviluppo sostenibile; g) aiutare le popolazioni, i paesi e le regioni colpiti da calamità naturali o provocate dall'uomo h) promuovere un sistema internazionale basato su una cooperazione multilaterale rafforzata e il buon governo mondiale. 3. Nell'elaborazione e attuazione dell'azione esterna nei vari settori compresi nel presente titolo e nella parte quinta del trattato sul funzionamento dell'Unione europea e delle altre politiche nei loro aspetti esterni, l'Unione rispetta i principi e persegue gli obiettivi di cui ai paragrafi 1 e 2. L'Unione assicura la coerenza tra i vari settori dell'azione esterna e tra questi e le altre politiche. Il Consiglio e la Commissione, assistiti dall'alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, garantiscono tale coerenza e cooperano a questo fine.

1. La politica dell’Unione nel settore della cooperazione allo sviluppo e’ condotta nel quadro dei principi e obiettivi dell'azione esterna dell'Unione. La politica di cooperazione allo sviluppo dell'Unione e quella degli Stati membri si completano e si rafforzano reciprocamente. L'obiettivo principale della politica dell'Unione in questo settore è la riduzione e, a termine, l'eliminazione della povertà. L'Unione tiene conto degli obiettivi della cooperazione allo sviluppo nell'attuazione delle politiche che possono avere incidenze sui paesi in via di sviluppo. 2. L'Unione e gli Stati membri rispettano gli impegni e tengono conto degli obiettivi riconosciuti nel quadro delle Nazioni Unite e delle altre organizzazioni internazionali competenti.

1. Il Parlamento europeo e il Consiglio, deliberando secondo la procedura legislativa ordinaria, adottano le misure necessarie per l'attuazione della politica di cooperazione allo sviluppo, che possono riguardare programmi pluriennali di cooperazione con paesi in via di sviluppo o programmi tematici. 2. L'Unione può concludere con i paesi terzi e le organizzazioni internazionali competenti qualsiasi accordo utile alla realizzazione degli obiettivi di cui all'articolo 21 del trattato sull'Unione europea e all'articolo 208 del presente trattato. Il primo comma non pregiudica la competenza degli Stati membri a negoziare nelle sedi internazionali e a concludere accordi. 3. La Banca europea per gli investimenti contribuisce, alle condizioni previste dal suo statuto, all'attuazione delle misure di cui al paragrafo 1.

1. Per favorire la complementarità e l'efficacia delle azioni, l'Unione e gli Stati membri coordinano le rispettive politiche in materia di cooperazione allo sviluppo e si concertano sui rispettivi programmi di aiuto, anche nelle organizzazioni internazionali e in occasione di conferenze internazionali. Essi possono intraprendere azioni congiunte. Gli Stati membri contribuiscono, se necessario, all'attuazione dei programmi di aiuto dell'Unione. 2. La Commissione può prendere qualsiasi iniziativa utile a promuovere il coordinamento di cui al paragrafo 1.

- Strumento di Pre-adesione (IPA II - Instrument for Pre-Accesion Assistance), con una dotazione finanziaria pari a Euro a prezzi correnti, di cui fino al 4% allocabili alla cooperazione transfrontaliera; (REG nr. 231/2014)REG nr. 231/ Strumento di Vicinato (ENI - European Neighbourhood Instrument), con una dotazione finanziaria pari a Euro a prezzi correnti, di cui fino al 5% allocabili alla cooperazione transfrontaliera; (REG nr. 232/2014)REG nr. 232/ Strumento di Cooperazione allo Sviluppo (DCI, Development Cooperation Instrument), con una dotazione finanziaria pari a Euro , di cui per programmi geografici, per programmi tematici (Global Public Goods and Challenges e Civil Society and Local Authorities) e per il nuovo Programma Pan Africano; (REG nr. 233/2014)REG nr. 233/ Strumento di Partenariato (PI, Partnership Instrument), con una dotazione finanziaria pari a Euro (REG nr. 234/2014).REG nr. 234/2014