Obbligo di diligenza e fedeltà

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
La Tutela della proprietà Intellettuale invenzioni del dipendente
Advertisements

Costituzione e disciplina
FONTI DISCIPLINA TIPOLOGIA
LE PROCEDURE PREVISTE DALLART. 26 DEL D.LGS. 81/2008 OBBLIGHI CONNESSI AI CONTRATTI DAPPALTO O DOPERA O DI SOMMINISTRAZIONE.
Prof Bruno Tellia Università degli studi di Udine
DIRITTI E DOVERI DEI LAVORATORI I DIRITTI I DOVERI.
I PROTAGONISTI DELLA SICUREZZA E LE SANZIONI
L’obbligazione DARE FARE NON FARE Diritti di credito Diritti personali
Conferenza Episcopale Italiana - Economato e Amministrazione - 6° Convegno Nazionale degli economi diocesani Chianciano Terme marzo 2009 Le collaborazioni.
Organizzazione pubblica e attività amministrativa del turismo Regime e procedure amministrative per le attività turistiche Le Agenzie di Viaggi La disciplina.
AIB – RELAZIONI INDUSTRIALI E RISORSE UMANE Associazione Industriale Bresciana Martedì, 27 novembre 2007, ore H.R.M.: POLITICHE DI RETENTION POLITICHE.
Il Franchising Corrisponde etimologicamente alla parola italiana “franchigia”, che esprime il concetto di libertà, di privilegio, di concessione.
IL Rapporto di Lavoro Nozioni base.
IL LAVORO INTERMITTENTE
LAVORO SUBORDINATO ART.2094 C.C. Prestatore di lavoro subordinato
Istituzioni di diritto commerciale
Il contratto individuale di lavoro
lavoro ripartito, contratto a chiamata, part-time,
IL RAPPORTO DI LAVORO di Carmela De luca. LA DISCIPLINA GIURIDICA DEL RAPPORTO DI LAVORO I rapporti tra i datori di lavoro e i lavoratori sono regolati.
IMPRESA E DIRITTO: “Forme Giuridiche”
IL CONTRATTO DI AGENZIA
L’imprenditore NON PICCOLO IMPRENDITORE (art c.c.)
Alcune tipologie contrattuali
Corso Brand Naming – Modena, 30 marzo 2011 Uffici di Modena e Reggio Emilia: Via M.Vellani Marchi, 20 – Modena (Italia) Tel – Fax
IL NUOVO CONTRATTO A TERMINE
Associazione in partecipazione Dell'associazione in partecipazione Art c.c.(come modificato dalla L. 92/2012) Nozione. Con il contratto di associazione.
Contratti di collaborazione e Associazione in partecipazione
CONSIGLIO DI SORVEGLIANZA
Daniele La Rocca Andrea De Rossi
FASI PROCEDIMENTO DISCIPLINARE
NOTE INTRODUTTIVE GENERALI SULLA LEGISLAZIONE DEL LAVORO
l’imprenditore svolge una funzione intermediatrice fra:
Proprietà intellettuale
TEMPO DELL’ADEMPIMENTO
Impresa e azienda.
Somministrazione e lavoro accessorio nel Jobs Act
I contratti a tempo determinato dopo il Jobs Act
RAPPORTI DI COLLABORAZIONE
Il provvedimento amministrativo è
L’apprendistato L’apprendistato è un contratto regolato originariamente dalla legge n. 25 del Oggi la disciplina è dettata dal D. Lgs n. 167 del.
Azienda nozione di azienda
Università di Urbino Facoltà di Economia sede di Fano A.A. 2013/2014 DIRITTO DEL LAVORO Natalia Paci LEZIONE 7 Il rapporto di lavoro subordinato 6 e 8.
Regolamento per la valorizzazione, lo sviluppo e l’applicazione delle conoscenze dell’INFN Riassunto di W. Bonivento -CA.
UD 1.1 Il sistema azienda UD 1.2 La gestione aziendale
LAVORO SUBORDINATO Il signor Giuseppe ha svolto per due anni le mansioni di fattorino presso l’impresa Y, usando per lo svolgimento di tali mansioni il.
Università di Urbino Facoltà di Economia sede di Fano A.A. 2014/2015 DIRITTO DEL LAVORO Natalia Paci CORSO ESTIVO 2015 LEZIONE 4 Il rapporto di lavoro.
La Proprietà Industriale Il brevetto è l’incentivo affinché le imprese sostengano aleatori ed onerosi investimenti per ricerca e sviluppo, garantendo all’inventore.
IL RAPPORTO DI LAVORO.
Il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza
IL MUTUO Roberta Consoli Viviana Costa Laura Vaglietti.
Gli obblighi del lavoratore
Nel nostro ordinamento, la tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro è regolata da numerose norme giuridiche, contenute in fonti diverse.
1 L’interinale - la somministrazione di lavoro temporaneo.
Concorrenza sleale Fondamento della libertà di concorrenza Fonti CUP e art c.c. Soluzione di conflitti interimprenditoriali alla luce dei princìpi.
DISCIPLINA DELLA CONCORRENZA La concorrenza sleale
Le Start-up Innovative
Della lezione: Modena, 12 settembre 2009 La responsabilità professionale dell’ingegnere lavoratore dipendente profili giuridici prof. avv. Francesco Basenghi.
Corso di diritto commerciale avanzato Prof. Mario Campobasso 1 IL CONTRATTO DI SOCIETÀ (LO SCOPO MEZZO) C.d.S. Magistrale in Giurisprudenza a.a
Corso di Diritto Sindacale Management Infermieristico per le Funzioni di Coordinamento avv. Corrado Spina - Università degli Studi dell'Aquila.
Contratto a tempo determinato Dlgs 368/2001 modificato da DECRETO-LEGGE 11 giugno 2002, n. 108 (in G.U. 11/06/2002, n.135) ; La LEGGE 23 dicembre 2005,
Fiscalità 2015: Operazioni con soggetti residenti in paesi a regime fiscale privilegiato Dr Alberto Perani Milano, 24 febbraio 2015 In collaborazione con.
L’azienda,chiarisce l’art.2555c.c., è il complesso dei beni organizzati dall’imprenditore per l’esercizio dell’impresa.
Diritto privato Rapporto obbligatorio Struttura e Fonti.
SUBORDINAZIONE E AUTONOMIA DOPO IL TU CONTRATTI DI LAVORO DLGS. 81/2015.
ESAME DI STATO 2016 INGEGENERIA E RAPPORTO DI LAVORO.
Le società di persone Dr. Mariasofia Houben. Costituzione Società semplice (deputata all’attività agricola): “il contratto non è soggetto a forme speciali,
Corso di Laurea in Giurisprudenza a.a Prof.ssa Silvia Borelli Lezione XVII – I poteri del datore di lavoro Diritto del lavoro.
Il trasferimento del lavoratore. Definizioni e differenze Le ragioni del trasferimento Limiti al trasferimento del lavoratore.
Corso di Laurea in Giurisprudenza a.a Prof.ssa Silvia Borelli Lezione XVIII – Gli obblighi del lavoratore Diritto del lavoro.
Transcript della presentazione:

Obbligo di diligenza e fedeltà

Obbligo di diligenza Art. 2104. Diligenza del prestatore di lavoro. Il prestatore di lavoro deve usare la diligenza richiesta dalla natura della prestazione dovuta, dall'interesse dell'impresa e da quello superiore della produzione nazionale. Deve inoltre osservare le disposizioni per l'esecuzione e per la disciplina del lavoro impartite dall'imprenditore e dai collaboratori di questo dai quali gerarchicamente dipende.

Obbligo di diligenza Interesse superiore della produzione nazionale: Residuo della cultura giuridica corporativa, non è utilizzabile ai fini della misurazione e valutazione della diligenza del lavoratore

Obbligo di diligenza Interesse dell’impresa: Eco della cultura giuridica corporativa e delle teorie organicistico – comunitarie dell’impresa Non si riduce all’interesse soggettivo dell’imprenditore Circoscrive la diligenza del lavoratore che è obbligato a rendere una prestazione lavorativa che possa essere utilmente inserita nell’organizzazione aziendale Es. della prestazione resa con sistematico, anche se lieve, ritardo.

Obbligo di diligenza Natura della prestazione dovuta: È una specificazione del generale dovere di correttezza e buona fede nell’adempimento delle obbligazioni (art. 1175 c.c.) Declinazione dell’art. 1176, co. 2, c.c. “la diligenza deve valutarsi con riguardo alla natura dell’attività esercitata”

Obbligo di diligenza Il grado di diligenza richiesta dall’art. 2104 cc varia in relazione alla posizione del dipendente, alla qualifica professionale, alle mansioni ed alla loro natura, nonché al contesto ambientale in cui tipicamente queste mansioni vengono adempiute (Cass. 22/5/2000 n. 6664).

Obbligo di diligenza L’obbligo di diligenza, invece, impone al lavoratore di eseguire la prestazione – indipendentemente dalle direttive impartite dal datore di lavoro – secondo la particolare qualità dell’attività dovuta, risultante dalle mansioni e dai profili professionali che la definiscono (Cass. 27 settembre 2000 n. 12769).

Obbligo di fedeltà Art. 2105. Obbligo di fedeltà. Il prestatore di lavoro non deve trattare affari, per conto proprio o di terzi, in concorrenza con l'imprenditore, né divulgare notizie attinenti all'organizzazione e ai metodi di produzione dell'impresa, o farne uso in modo da poter recare ad essa pregiudizio.

Obbligo di fedeltà Obbligazione accessoria a quella principale del prestatore di lavoro che opera per tutta la vigenza del rapporto di lavoro Opera anche durante i periodi di sospensione del rapporto di lavoro (malattia, gravidanza e puerperio, infortunio, cig e cigs).

Obbligo di fedeltà Si compone di due obbligazioni distinte: A) Obbligo di non concorrenza B) Obbligo di riservatezza Entrambe sono obbligazioni in negativo, cioè impongono dei divieti al lavoratore diretti a tutelare l’interesse del datore di lavoro (obblighi di protezione) e la capacità competitiva dell’impresa

Obbligo di non concorrenza Il dipendente non deve trattare affari, per conto proprio o di terzi, in concorrenza con l'imprenditore Il divieto posto dall’art. 2105 cc riguarda non già la concorrenza che il dipendente, dopo la cessazione del rapporto, può svolgere nei confronti del precedente datore di lavoro, bensì quella illecitamente svolta nel corso del rapporto di lavoro attraverso lo sfruttamento di conoscenze tecniche e commerciali acquisite grazie al rapporto stesso (Cass. 23/4/97 n. 3528).

Obbligo di non concorrenza Il dipendente non deve trattare affari, per conto proprio o di terzi, in concorrenza con l'imprenditore Per la violazione dell’art. 2105 cc. non è sufficiente l’assunzione della carica di Presidente del cda di una società con oggetto sociale analogo a quello dell’azienda datrice di lavoro, ma sono necessari concreti comportamenti lesivi tenuti dal lavoratore (Trib. Milano 27 settembre 2001).

Obbligo di non concorrenza Il dipendente non deve trattare affari, per conto proprio o di terzi, in concorrenza con l'imprenditore. Storno dei dipendenti Secondo l’orientamento giurisprudenziale prevalente è necessario che lo storno dei dipendenti avvenga con l’intento di nuocere ovvero di danneggiare l’altrui azienda ben oltre la semplice perdita di lavoratori che passano alle dipendenze di un concorrente (Cass. n. 6712/1996) o, ancora, che avvenga utilizzando le specifiche conoscenze acquistate dai lavoratori nel precedente rapporto di lavoro (Cass. n. 6079/1996).

Patto di non concorrenza Art. 2125 c.c. Il patto con il quale si limita lo svolgimento dell’attività del prestatore di lavoro, per il tempo successivo alla cessazione del contratto, è nullo se non risulta da atto scritto, se non è pattuito un corrispettivo a favore del prestatore di lavoro e se il vincolo non è contenuto entro determinati limiti di oggetto, di tempo, di luogo La durata del vincolo non può essere superiore a 5 anni se si tratta di dirigenti e a tre anni negli altri casi. Se è pattuita una durata maggiore essa si riduce nella misura indicata nel comma precedente.

Obbligo di riservatezza L’obbligo di riservatezza si distingue dal segreto professionale o industriale sanzionato penalmente che implica la diffusione di notizie che solo alcuni lavoratori possono conoscere a causa dello svolgimento di specifiche mansioni. Divieto di rivelare notizie conosciute dal rappresentante dei lavoratori destinatario di obblighi di informazione e consultazione: dura per tutto il mandato e fino a tre anni dopo (art. 10 d.lgs 113 del 2012; art. 5 d.lgs. 25/2007; art. 8 D.lgs. 188/2005 sulla società europea)

Obbligo di riservatezza né divulgare notizie attinenti all'organizzazione e ai metodi di produzione dell'impresa, o farne uso in modo da poter recare ad essa pregiudizio Viola l’obbligo di segretezza il dipendente che trasmetta notizie riguardanti la partecipazione ad una gara d’appalto dell’azienda presso cui lavora ad altra società poi rimasta aggiudicataria dei lavori (Cass. pen. 12/4/1985).

Invenzioni del lavoratore invenzione di servizio (art. 64 D.Lgs . 30/2005) SI ha nel caso in cui l’attività inventiva venga compiuta in adempimento di un rapporto di lavoro che preveda l’attività inventiva quale oggetto del contratto, ed a tale scopo statuisca una specifica retribuzione. In questo caso i diritti derivanti dall’invenzione spettano al datore di lavoro, salvo il diritto spettante al dipendente di esserne riconosciuto autore. Si deve dimostrare che il datore di lavoro ha versato ai lavoratori un corrispettivo in denaro per l’attività inventiva. Si rileva che la mera corresponsione di una somma superiore alla media dei lavoratori della categoria, o di cc. dd. “super minimi” non assolve il detto onere (Cass. Civ. 1285/2006).

Invenzioni del lavoratore “invenzione aziendale” Si ha nel caso in cui il contratto stipulato tra le parti non disponga un compenso a fronte dell’eventuale attività creativa. il datore ha diritto all’utilizzazione esclusiva dell’invenzione, ma all’inventore, fatti salvi i diritti morali, spetta un equo premio

Invenzioni del lavoratore “invenzione occasionale”, Si ha quando l’invenzione non sia correlata con le mansioni svolte dal lavoratore, ma rientri nel campo di attività dell’impresa. Al prestatore di lavoro spettano tutti i diritti, morali e patrimoniali, derivanti dall’invenzione, mentre in capo al datore di lavoro si ha un diritto di opzione per lo sfruttamento industriale della stessa.