Genti italiche Coste tirreniche e coste ioniche: sviluppo rapido grazie ai coloni e mercanti orientali (Toscana, Campania, Puglia) Italia nord-orientale: Veneti Dalle Marche all’Abruzzo e al Molise: villaggi autonomi e isolati,che si univano in federazioni (piceni, sanniti, marsi) Sardegna: Influenza fenicia ed etrusca Sicilia: fenici a ovest e a sud, greci a est (elimi, sicani, siculi)
Popoli dell’Italia arcaica Popolazioni mediterranee arrivate durante il Neolitico (Liguri, Sardi, Elimi, Etruschi) Popolazioni indoeuropee arrivate nell’ età del Bronzo (osco-umbri, falisci-latini, sicani-siculi, itali-enotri). .
Colonie VIII sec.:i greci e i fenici si stabiliscono nella penisola e nelle isole. I Greci influenzarono gli usi e i costumi delle primitive genti locali, che appresero l’uso della moneta e della scrittura, affinarono le tecniche dell’artigianato, conobbero le città stato e impararono a partecipare alla vita politica
Gli Etruschi I millennio: stanziati fra l’alto Lazio e la Toscana Si autodefinivano RASENNA (forse “popolo”) I Greci li chiamavano TIRRENI I Romani ETRURI o TUSCI
Origini Etruschi Erodoto: vengono dalla Lidia fra il 1500 ed il 1000 a.C.. Dionigi di Alicarnasso: sono un antico popolo indigeno Livio: sarebbero discesi da nord attraverso le Alpi durante l’età del bronzo Storiografia moderna: si forma con il contributo dei palafitticoli, villanoviani e gruppi di immigrati greco- anatolici approdati nelle coste tosco-laziali a ondate successive.
Lingua Alfabeto simile a quello greco Più di 7.000 iscrizioni 1964: 3 lamine d’oro di Pyrgi (porto della città di Cere). 2 in etrusco, 1 in fenicio
Economia Imparano dall’Oriente nuove tecniche di lavorazone dei metalli e di modellazione dell’argilla. Campi molto fertili e abbondante produzione agricola (frumento, lino). Dalla Grecia giungono la vite e l’olivo Esperti in idraulica (costruirono pozzi e canali e bonificarono paludi e acquitrini) Miniere di ferro – rame – piombo – argento-allume (Isola d’Elba, Colline Metallifere, Monti della Tolfa- città come Tarquinia, Cere, Vetulonia) Artigianato: armi in bronzo e ferro, utensili di uso domestico (specchi in bronzo e ciste) Esportano: metalli (grezzi e lavorati) e prodotti agricoli, raggiungendo per terra l’Europa occidentale e settentrionale, per mare il bacino del Mediterraneo Importano: stoffe – avorio – cristallo (da fenici e cartaginesi)
Espansione Verso nord: vallate dell’Appennino e Pianura Padana. Marzabotto – Felsina (Bologna) – Mantova – Piacenza-Modena-Melpo. Sulle rive dell’Adriatico fondarono Spina. Verso sud: oltre il Tevere nel territorio dei Latini. (VI sec.) e in Campania (Capua, Nola, Pompei, Nocera) . Bloccati dalle colonie greche Via mare:talsassocrazia nel Tirreno
Società Re (età monarchica) Aristocrazia(grandi proprietari terrieri, ricchi artigiani, ricchi mercanti).Praticava la caccia e la pesca e partecipava a gare atletiche. Classe servile: contadini e schiavi Clienti: liberti, poveri e forestieri che si mettevano sotto la protezione delle grandi famiglie. Densità urbana altissima (dimensioni delle città modeste)
Organizzazione politica Città stato autonome come le poleis greche Re elettivo: LUCUMONE. Simboli: trono d’avorio, fascio littorio, corona d’oro e scettro d’oro sormontato da aquila, toga purpurea. Ha il potere giudiziario e militare Consiglio degli anziani (aristocratici) VI secolo: regime aristocratico retto da magistrati eletti annualmente
La dodecapoli Confederazione di 12 città Carattere religioso ed economico, ma non politico Culto del dio VOLTUMNA I delegati si riunivano una volta l’anno a primavera presso il tempio del dio Voltumna (a Volsini, odierna Bolsena) L’assemblea era accompagnata da cerimonie propiziatorie, gare atletiche e una grande fiera commerciale. Tutelava i comuni e preminenti interessi commerciali del territorio
Dodecapoli
Le donne etrusche Sistema onomastico: MATRONIMICO accanto al PATRONIMICO Donne libere come quelle spartane Per i romani erano “troppo” libere Partecipavano ai banchetti Bevevano vino Curavano il proprio corpo Secondo Teopompo(IV sec. A.C), allevavano i figli senza preoccuparsi di sapere chi fosse il padre Potevano fare testamento e avere proprietà personali Non sottostavano alla tutela di un parente maschio
L’oltretomba Fino al V sec: affreschi con festose scene di vita quotidiana Secondo periodo: Affreschi con mostri (KHARUN)
Le città dei morti Riti funebri molto solenni Senso profondo della vita dopo la morte Estese necropoli con strade e piazze Tombe disposte come abitazioni, arredate e confortevoli come case Sulle pareti delle tombe: scene di banchetti, danze e giochi
Fine della civiltà etrusca Dividono con i fenici il controllo del Mar Tirreno Concorrenza ai Greci Alalia, 540 a.C. vittoria etrusca sui Focesi che si erano stabiliti in Corsica Segue periodo di crisi 509: Etruschi cacciati da Roma 474: Etruschi sconfitti a Cuma dai Siracusani VI secolo invasioni dei Celti da nord e conquista romana da sud e perdita dei territori nella Pianura Padana e in Campania. Conquista di Veio (396)
La religione etrusca Libri tagenitici: Raccolgono le regole per prevedere il futuro dettate al popolo etrusco da Tages fanciullo divino nato da un solco tracciato con l’aratro. Divinità antropomorfe VOLTUMNA, protettore di tutto il popolo etrusco
Eredità etrusca Arco di pietra , volta a botte, piani regolatori e fognature Aruspicina Astrologia Spettacoli di gladiatori