I crimini contro l’umanità dello stato nazista

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
La seconda guerra mondiale
Advertisements

Il "Giorno della Memoria"
27 GENNAIO.
E ORA UN PO’DI STORIA.
OLOCAUSTO Andrea Bonomelli.
Seconda guerra mondiale
LE LEGGI RAZZIALI.
SHOAH SUL FILO DELLA MEMORIA 27 gennaio 2011.
La Seconda guerra mondiale
DACHAU.
CORSO DI STORIA CONTEMPORANEA Docente Prof. Ventrone Hitler e lOlocausto (lez. 26) II SEMESTRE A.A
La seconda guerra Mondiale
Olocausto IL GIORNO DELLA MEMORIA I CAMPI DI CONCENTRAMENTO
SHOAH Il termine Shoah significa disastro, catastrofe. Si riferisce al genocidio compiuto dalla Germania nazista nei confronti di tutte quelle persone.
La shoah.
27 gennaio giorno della memoria.
LA SECONDA GUERRA MONDIALE parte 1
II° guerra mondiale Seconda parte.
Diritti delluomo e doveri del cittadino La Costituzione tedesca 23 aprile 2010Sonja Haberl.
Il giorno della memoria
MORTI SEI MILIONI DI EBREI
Un giorno da ricordare....
SHOAH.
Il sistema concentrazionario nazista
Istituto Comprensivo 28 «Giovanni XXIII» - Aliotta
Il nazismo 2 pp
Cronologia dell’olocausto.
Il giorno della memoria
Progetto eutanasia (Eliminazione disabili)
La Seconda Guerra Mondiale 3
PEDRETTI FABIO 3°A ESINE
Associazione Combattenti e Reduci.
Le parole della Shoah.
Il silenzio è un vero crimine contro l’umanità Il silenzio è un vero crimine contro l’umanità. Raccontare dunque l’orrore per non dimenticare e perché.
27 Gennaio “Giornata della Memoria”
La storia di adolf hitler
Ricordare Auschwitz, per non dimenticare....
I care conoscere e riflettere per cambiare
Arbeit macht FREI IL LAVORO RENDE LIBERI.
Il Giorno della Memoria è una ricorrenza internazionale celebrata il 27 gennaio di ogni anno come giornata in commemorazione delle vittime del nazismo,
Non Bisogna Dimenticare Quello Che è Stato.
Gabriele Carbone 3^C 2° Guerra Mondiale
LE LEGGI LA SHOAH CANZONE POESIE.
SHOAH Il termine Shoah significa ‘’olocausto’’ ed è stato usato per indicare tutte le persone, i gruppi etnici e religiosi ritenuti ‘’indesiderabili’’
27 gennaio Giornata della memoria.
Shoah… … perché tanto odio.
La Shoah Realizzato da: Cimmino Alessandro, Corriale Alessandro,Cristiano Raffaele,Cristiano Sossio.
La shoah a Napoli Nico Pirozzi nelle sue pagine ci ha parlato di tutti gli ebrei napoletani uccisi da un pensiero malvagio.
Scuola secondaria di primo grado
LA SHOAH Alcuni personaggi
Il termine olocausto, Shoa
Giornata della Memoria, 27 gennaio 2010
Per non dimenticare!.
SHOAH PER NON DIMENTICARE. Deportazione di ebrei nei campi di concentramento.
La crisi della Repubblica di Weimar
In queste diapositive cercheremo di raccontarvi una delle pagine più nere dello scorso secolo, la deportazione di 8 milioni di ebrei e lo sterminio di.
La Shoah.
I TRIANGOLI DIMENTICATI
LA SHOAH.
Creato dalla 2°G 1 1.
La giornata della memoria
GIORNATA DELLA MEMORIA
Di Castiello Celeste, Marcone Carmela e Veneziano Gaia Classe 3°A A.S. 2015/2016 Musica: colonna sonora del film “La vita è bella”
La Shoah “L'Olocausto è una pagina del libro dell'Umanità da cui non dovremo mai togliere il segnalibro della memoria.” Primo Levi Dedicato a tutte le.
Perché il 27 Gennaio È stata scelta questa data per ricordare il 27 Gennaio del 1945, quando le truppe sovietiche dell’Armata Rossa arrivarono presso la.
La distruzione degli Ebrei d’Europa
Il capo del Governo Italiano Che condivise le pazzie del cancelliere… BENITO MUSSOLINI Che istituì tra il le leggi razziali In seguito ai.
I crimini contro l’umanità dello stato nazista (1) Prof
Transcript della presentazione:

I crimini contro l’umanità dello stato nazista Eutanasia di Stato Riduzione in schiavitù nei lager Sterminio zingari, oppositori, omosessuali e Testimoni di Geova Genocidio ebraico Massacri e rappresaglie durante le operazioni di guerra

H. Friedlander, Le origini del genocidio nazista, ed H. Friedlander, Le origini del genocidio nazista, ed. Riuniti, Roma 1997. Il genocidio nazista non ebbe luogo nel vuoto; non fu altro che il metodo più radicale per escludere gruppi di uomini dalla comunità nazionale tedesca. La politica dell’ostracismo venne dopo, ed ebbe a suo fondamento, più di cinquant’anni di opposizione scientifica all’eguaglianza umana. A partire dal secolo scorso l’élite tedesca aveva progressivamente accolto un’ideologia dell’ineguaglianza. Genetisti, antropologi e psichiatri proposero una teoria dell’ereditarietà umana che, coniugandosi con la dottrina degli ultranazionalisti, andò a costituire un’ideologia imperniata sul concetto di razza. Il movimento nazionalista assimilò e promosse una simile ideologia. Dopo la presa del potere nel 1933 i nazisti crearono il quadro di riferimento politico che rese possibile la traduzione di questa ideologia dell’ineguaglianza in una politica dell’ostracismo. Contemporaneamente l’élite burocratica, professionale e scientifica tedesca fornì la legittimazione di cui il regime aveva bisogno per un’attuazione agevole della politica stessa.

I presupposti dello sterminio ebraico Antigiudaismo cristiano lungo i secoli dal Medioevo all’Età Moderna Leggi razziali: Germania 1935 Italia 1938 Antisemitismo tra Ottocento e Novecento: Pogrom Ghetti Negazione diritti civili Razzismo su pretese basi biologiche 3. Dall’antisemitismo alla shoah La shoah è non l’unico ma il più “incomprensibile” e il più grande genocidio consumato nel Novecento. Genocidio è termine nuovo coniato dai giuristi proprio per definire lo sterminio degli ebrei perpetrato dal nazismo. Le radici dello sterminio degli ebrei affondano nella storia dell’Europa e risalgono all’antigiudaismo cristiano quando questo si combina con le teorie razziali di fine Ottocento. Il risultato è una miscela di pregiudizi non ancora sradicati che si manifestano nell’antisemitismo di ieri e di oggi.

negazione diritti civili pogrom leggi razziali in Germania e Italia Antisemitismo: negazione diritti civili pogrom leggi razziali in Germania e Italia 3. Dall’antisemitismo alla shoah La shoah è non l’unico ma il più “incomprensibile” e il più grande genocidio consumato nel Novecento. Genocidio è termine nuovo coniato dai giuristi proprio per definire lo sterminio degli ebrei perpetrato dal nazismo. Le radici dello sterminio degli ebrei affondano nella storia dell’Europa e risalgono all’antigiudaismo cristiano quando questo si combina con le teorie razziali di fine Ottocento. Il risultato è una miscela di pregiudizi non ancora sradicati che si manifestano nell’antisemitismo di ieri e di oggi.

Il “progetto eutanasia di Stato dall’aprile del 1940, eliminazione di bambini portatori di handicap, anziani affetti da demenza senile, persone malate di mente, in genere coloro che vivevano, secondo un’espressione coniata nel 1921, una “vita indegna” Il progetto venne fermato da Hitler nell’agosto del 1941 in seguito alle pubbliche proteste della Chiesa cattolica e nel timore di una reazione popolare. si calcola che circa 75.000 persone fossero già state eliminate Un “gaswagen” usato per l’”eutanasia” il castello Hartheim, uno dei principali centri adibito alla realizzazione del programma di eutanasia

Il sistema dei Lager nazisti organizzato fin dal 1933 per relegare gli oppositori del regime 1939: 21.000 detenuti ampliato all’inizio della guerra ed esteso alle zone conquistate nel 1939

Il “problema” ebraico 1935: leggi di Norimberga L’invasione della Polonia e della Russa, amplia e “complica il problema” Il “problema” ebraico 500.000 ebrei tedeschi 190.000 ebrei austriaci 1935: leggi di Norimberga 1938 dopo la "notte dei cristalli" un primo gruppo consistente di ebrei è rinchiuso nei lager 1939 si studiano soluzioni “razionali” del “problema”: deportazione in Polonia o oltre gli Urali o nel Madagascar 350.000 ebrei cecoslovacchi 1.800.000 ebrei polacchi 2.500.000 ebrei russi, 300.000 in Europa occidentale

Il ghetto Il primo passo per “liberare l’Europa dagli ebrei”: costretti nei “ghetti” ripristinati nelle città dell’est.

La liquidazione del ghetto di Varsavia luglio – settembre 1942: la ribellione del ghetto di Varsavia è uno dei rari episodi di resistenza ebraica alla violenza nazista la ribellione è stroncata dai nazisti …

Le macerie del ghetto di Varsavia Dei 500.000 ebrei del ghetto, sopravvivono poche decine di migliaia che saranno avviati ai campi di sterminio

L’organizzazione Il 21 dicembre 1939 Reinhard Heydrich, il capo dell’Ufficio Centrale per la Sicurezza del Reich (RSHA) crea la Sezione IV che si deve occupare della deportazione degli ebrei. ne affida la direzione ad Adolf Eichmann Adolf Eichmann lo “specialista” dei “trasporti” L’SS-Brigadeführer Reinhard Heydrich nel suo ufficio di Monaco

L’eliminazione per fucilazione L’operazione Barbarossa, ossia l’attacco alla Russia sferrato nell’estate del 1941, è accompagnata da quattro unità speciali chiamate Einsatzgruppen; il compito: eliminare sul posto per fucilazione i membri autorevoli delle comunità locali tutti gli ebrei

Le einsatzgruppen in azione Le einsatzgruppen, i battaglioni della morte, furono reclutati tra la gente comune (D. J. Goldhagen, I volonterosi carnefici di Hitler, Mondadori, Milano 1997) circa un milione di ebrei sono eliminati direttamente per fucilazione

Lo stress dei “volonterosi carnefici” di Hitler “Vorrei ancora far notare che in seguito al notevole stress psicologico dovuto a tali esecuzioni parecchi uomini non furono più in grado di eseguire fucilazioni e dovettero perciò venire sostituiti. Però altri non ne avevano mai abbastanza di partecipare a queste esecuzioni, per cui spesso si offrivano volontari” [Deposizione di Gustav Fix, comandante delle einsatzgruppen]

Il reimpiego dei gaswagen “Se a quel tempo avessi degli scrupoli circa l’impiego dei gaswagen, oggi non saprei dirlo. Allora, per me in prima linea, veniva il fatto che le fucilazioni costituivano, per gli uomini che la eseguivano, un notevole stress e che tale stress venne meno con l’impiego dai gaswagen”. Testimonianza di Walter Rauff, colonnello delle SS, rilasciata nell’ambasciata della Germania Federale a Santiago del Cile il 28 giugno 1972.

Testimonianza del dott. August Becker, ispettore dei gaswagen Nell’ufficio del caposervizio Viktor Brack nella Cancelleria del Führer insieme ad altri mi occupai, fin verso il 1941, del programma “eutanasia”. Avevo le funzioni di esperto in eliminazioni mediante gas nel caso di malati psichici ricoverati in stabilimenti terapeutici ospedalieri. Poiché questa attività era stata da poco sospesa fui trasferito al RSHA a Berlino. Himmler voleva impiegare nell’azione di gassazione che si stava avviando in grande stile all’Est il personale non più occupato con l’eutanasia e che fosse esperto in materia, come era il mio caso. La ragione era la seguente: i capi delle Einsatzgruppen dell’Est si lagnavano in misura sempre crescente del fatto che gli uomini addetti alle fucilazioni a lungo andare non sarebbero più stati in grado di reggere allo stress psicologico e morale di queste esecuzioni di massa. So che alcuni che facevano parte dei plotoni di esecuzione erano finiti in manicomio, perciò si doveva trovare un modo di uccidere nuovo e migliore. Quindi entrai anch’io, nel dicembre 1941, nel RSHA, sezione Il, ufficio di Rauff.

Endlösung 20 gennaio 1942 a Wannsee è decisa l’ Endlösung, soluzione finale: rastrellamenti e reclutamenti einsatzgruppen campi “specializzati”

La conferenza di Wannsee Eichmann vi partecipa come “esperto in questioni ebraiche” e sarà il principale esecutore delle decisioni La villa, nei pressi di Potsdam, sede della conferenza Reinhard Heydrich convoca una quindicina di importanti esponenti della gerarchia nazista per definire i dettagli organizzativi della “soluzione finale del problema ebraico” .

La contabilità di Eichmann Il verbale della riunione, stilato da Eichmann, stima 11 milioni gli ebrei che dovranno essere “evacuati” verso appositi campi nelle regioni orientali.

I reclutamenti per il lavoro coatto “In vista della soluzione finale, gli ebrei dovranno venire mandati in oriente come truppe dal lavoro. Divisi per sesso e incolonnati, gli ebrei abili al lavoro verranno condotti in questi territori in modo da costruire delle strade lungo il percorso, per cui senza dubbio una gran parte verrà eliminata per morte naturale …” “In vista della soluzione finale l’Europa verrà setacciata da ovest verso est” (Protocollo di Wannsee, 20 gennaio 1942)

Prefigurazione del futuro ordine sociale Oltre all’eliminazione degli ebrei Hitler così preannunciava il futuro ordine sociale: “… ci sarà un ceto di dominatori … e ci sarà una gran massa di anonimi, la collettività dei servitori, … ci sarà altresì un ceto dei sottomessi di origine straniera, che possiamo tranquillamente definire schiavi dell’età contemporanea” (Hitler, in A. Kaminski, I campi di concentramento dal 1896 a oggi, pag. 138)

I campi di sterminio I forni crematori di Birkenau Belzec Sobibor, Treblinka, Chelmno, Majdanek Auschwit-Birkenau “… la parte restante, trattandosi di coloro che, senza dubbio sono i più resistenti dovrà venir adeguatamente trattata poiché rappresenterà una élite naturalmente prodottasi che, ove fosse lasciata libera, sarà da ritenersi il nucleo di un nuovo organismo ebreo” (Protocollo di Wannsee cit.) I forni crematori di Birkenau

I “trasporti ferroviari”

Il viaggio

L’ingresso al campo di Birkenau

La selezione sulla “rampa”

La selezione per il lavoro coatto Giugno 1944: ebrei ungheresi selezionati per il lavoro forzato

Giugno 1944: ebrei ungheresi verso le camere a gas di Birkenau Gli anziani e i malati, i bambini e le loro madri vengono selezionati e avviati alle camere a gas Giugno 1944: ebrei ungheresi verso le camere a gas di Birkenau

Il Sonderkommando Coloro che erano selezionati per lo sterminio, venivano presi in consegna da un gruppo speciale di detenuti ebrei che li dovevano accompagnare alle camere a gas. Lo stesso gruppo si doveva occupare poi della distruzione dei cadaveri. Dopo qualche mese anche i membri del Sonderkommando venivano uccisi e sostituiti

Le marce della morte quando ormai la Germania era sconfitta e nell’imminenza dell’arrivo dell’Armata rossa l’eliminazione degli ebrei (in particolare le donne rimaste vive nei campi) fu affidata alle “marce della morte”: centinaia di chilometri percorsi a piedi con lo specifico intento di far morire di stenti le prigioniere

Le cifre dello sterminio Bergen-Belsen 20 aprile 1945

Norimberga e la riaffermazione delle “leggi umane” Valore storico Svolta nella cultura giuridica La logica della guerra l’obbedienza alle leggi dello stato non giustificano i crimini contro l’umanità 4. Norimberga e la riaffermazione delle “leggi umane” Il processo ai criminali nazisti celebrato a Norimberga tra il 1945 e il 1946 afferma un fondamentale principio giuridico: “l’uccisione, lo sterminio, la riduzione in schiavitù, la deportazione o qualsiasi altro atto disumano condotto ai danni di qualsiasi popolazione civile, nonché le persecuzioni per motivi politici, razziali o religiosi” sono crimini contro l’umanità che in nessun modo possono essere giustificati. Il tribunale di Norimberga è il primo passo verso la costituzione di una corte penale internazionale permanente che sarà istituita nel 2002. Roma 2002 Corte penale internazionale Norimberga 1945: un tribunale internazionale per processare i responsabili dei crimini contro l’umanità