I lipidi Col termine generico di lipidi si intende un gruppo di sostanze insolubili in acqua e solubili nei solventi dei grassi (etere, cloroformio, acetone,

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Transcript della presentazione:

I lipidi Col termine generico di lipidi si intende un gruppo di sostanze insolubili in acqua e solubili nei solventi dei grassi (etere, cloroformio, acetone, benzina ecc.). Tra le proprietà fisiche ha particolare importanza il punto di funzione in base al quale si distinguono i grassi come "solidi a temperatura ambiente" e gli oli come "liquidi a temperatura ambiente".

I grassi hanno un basso peso specifico, sono idrofobi e hanno bassa tensione superficiale per cui tendono a formare emulsioni. Le proprietà biologiche sono in gran parte riconducibili ai doppi legami degli acidi grassi, alla posizione degli stessi e alla stereoisomeria della molecola. Possono andare incontro a idrogenazione o assumere ossigeno; nel secondo caso l'ossidazione produce l'irrancidimento. L'autossidazione dei grassi è favorita dalla luce e dal contatto con l'aria, può venire inibita da alcuni antiossidanti tra cui la vitamina E.

CLASSIFICAZIONE lipidi semplici gliceridi: esteri del glicerolo con a.grassi cere: esteri di alcool monovalenti ad elevato numero di atomi di carbonio con a.grassi . Steroidi :esteri di alcool ciclici (il più noto è il colosterolo) lipidi complessi fosfolipidi glicerofosfolipidi: formati da glicerolo, a.grassi, a.ortofosforico, basi azotate, sfingofosfolipidi: formati da un aminoalcool insaturo, sfingosina, a.grasso, a.fosforico e base azotata glicolipidi cerebrosidi:formati da sfingosina, a.grasso (galattosio) solfatidi:formati da crebrosidi contenenti solfati e galattosio gangliosidi:formati da sfingosina, a.grassi superiori, esosi

ACIDI GRASSI COMUNI PRESENTI NEI GLICERIDI Acido butirrico CH3-(CH2)2-COOH BUTANOICO Acido capronico CH3-(CH2)4-COOH ESANOICO Acido caprilico CH3-(CH2)6-COOH OTTANOICO Acido caprinico CH3-(CH2)8-COOH DECANOICO Acido laurico CH3-(CH2)10-COOH DODECANOICO Acido miristico CH3-(CH2)12-COOH TEDRADECANOICO Acido palmitico CH3-(CH2)14-COOH ESADECANOICO Acido stearico CH3-(CH2)16-COOH OCTADECANOICO Acido oleico CH3-(CH2)7 CH = CH -(CH2)7 -COOH Acido linoleico CH3-(CH2)4CH = CH -CH2-CH = CH -(CH2)7 -COOH Acido linolenico (ACIDO OCTADECATRIENOICO) CH3-CH2-CH = CH-CH2 -CH = CH - CH2 -CH = CH (CH2)7 –COOH

I LIPIDI NELL'ALIMENTAZIONE L'apporto lipidico ritenuto ottimale è quantitativamente a prevalenza vegetale e deve caloricamente essere pari al 30% per l'infante e l'adolescente e tra il 20-25% delle calorie totali assunte per l'uomo. É importante che i grassi siano presenti in quantità sufficiente nella dieta in quanto apportano sostanze indispensabili all'organismo, quali acidi grassi essenziali e vitamine liposolubili. Rappresentano l'alimento energetico per eccellenza: 1 g di lipidi fornisce 9 Kcal. Un notevole problema nutrizionale è legato ai lipidi di origine animale che se assunti in quantità smodate apportano, seppur in diversa misura, colesterolo.

ACIDI GRASSI INSATURI COME FATTORI NUTRIZIONALI I livelli ematici di colesterolo e di trigliceridi dipendono da fattori genetici, ambientali e soprattutto dietetici. Allo scopo quindi di prevenire l'ipercolesterolemia e l'aterosclerosi il Food and Nutrition Board of the Academy of Science, raccomanda: restrizione del colesterolo nella dieta raccomandando alimenti di origine vegetale restrizione degli acidi grassi saturi cioè i grassi di origine animale aumento di acidi grassi polinsaturi cioè dei grassi di origine vegetale (olio di mais)

SINTOMI DA CARENZA DI AGE sintomi da carenza correlati al ruolo strutturale degli AGE: anomalie della pelle (ipercheratosi, dermatiti ecc.) riduzione della capacità rigenerativa dei tessuti maggior permeabilità e fragilità capillare aumento della suscettibilità alle infezioni diminuita fosforilazione ossidativa e minor respirazione, rigonfiamento mitocondriale sintomi correlati al ruolo funzionale degli AGE: alterazioni del trasporto di lipidi e colesterolo rallentato catabolismo epatico del colesterolo alterazioni nella biosintesi delle prostaglandine

SCHEMA PER LA VALUTAZIONE DEL PROPRIO PESO COME SI USA Unite con un righello i metri corrispondenti alla statura (riga verticale  di sinistra) con i chilogrammi relativi al peso (riga verticale di destra).  II punto di incontro della linea tracciata dal righello con la riga centrale indicherà la fascia nella quale si colloca il Vostro peso (sottopeso, normale, sovrappeso, obeso). Si precisa che la riga centrale rappresenta "l'indice di massa corporea"(IMC) ottenuto dividendo  il peso (in Kg.) per il quadrato della statura (in metri).