CIBO & LETTERATURA.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Gli antichi Romani a tavola
Advertisements

La dieta è l’alimentazione razionale ed equilibrata
I legumi.
Le transizioni delle diapositive sono MANUALI Anno C 10 gennaio 2010 Domenica II tempo ordinario.
Pietro Bembo e il Rinascimento. Lingua e cultura dell’Italia disunita
Storia del cibo dal 1800 ai giorni nostri in Italia .
La Dieta Mediterranea La relazione dell’esperta Enza Trocino.
I CEREALI.
Come stavano a tavola gli antichi Romani?
DIETA MEDITERRANEA Graziani Gabriele e Colella Gianmarco classe II B.
Il modello alimentare mediterraneo(isolano)
LA PRIMA COLAZIONE.
Istruzione Romana ceti alti
LA FRUTTA SECCA STORIA DELLA FRUTTA SECCA
I Cretesi L’ isola di Creta A tavola con i Cretesi
Relazione sull’incontro con Pupa Garribba
Storia del cibo e della gastronomia
Gli alunni della 3^ A della Scuola Primaria " Alessandro Manzoni"
Il Club Frimousse nelle scuole di Pioltello 1° CLUB: I bambini hanno degustato:I bambini hanno scelto: Pasta besciamella e pesto Pasta besciamella e speck.
Benedetta Ceccarini II SANU Metodologie Didattiche 2009/2010
L’ alimentazione dei Babilonesi
Da usare come informazione generale
Alimentazione BY :AURORA,ALESSIA,AURORA!!!! :D.
Viaggio alla scoperta della cultura
BOLOGNA Bologna è situata in una posizione geografica strategica, nel cuore dell’Italia, fra Milano e Firenze, ed è il capoluogo della Regione Emilia-Romagna.
Educazione Alimentare
CIAO il mio nome è "OSSICINO" prof. Tommaso Lillo.
COMPOSIZIONE DEL CORPO UMANO
ATTIVITA’ FACOLTATIVE / OPZIONALI: EDUCAZIONE ALIMENTARE
Bras Alexandre Valero Audray Tonicello Aline Ce projet a été financé avec le soutien de la Commission européenne. Cette publication (communication) nengage.
? “ Il destino delle nazioni dipende dal modo in cui esse si cibano”
La saggezza popolare e il suo fondamento scientifico
Il trecento Nel trecento a Firenze nascono i tre massimi autori della letteratura italiana: Dante, Petrarca e Boccaccio e un altro genio nel campo della.
Il popolo ebreo, fin dalla primissima storia di Caino e Abele ha sempre inserito il farro tra i prodotti base della propria alimentazione.
I gruppi alimentari Carne, pesce, uova, legumi secchi Latte e derivati
“Il Quarto Stato” Di Giuseppe Pelizza Da Volpedo
L’abbigliamento Popolo raffinato e bello, gli egiziani dedicarono sempre molta attenzione all’abbigliamento e alla cura della persona. La veste femminile.
L'alimentazione presso gli egizi e i sumeri
Simbolo della città rinascita culturale!
Rinascimento & umanesimo
La dieta mediterranea La dieta mediterranea è un modello nutrizionale ispirato ai modelli alimentari tradizionali di tre paesi europei e uno africano.
GLI ALIMENTI Delfino Enrico
GABRIELE D’ANNUNZIO.
Christian Rando & Moreno Vanzini
Come e perché cambia l’alimentazione dopo il 1000 (anni bui)
L' ANTICA GRECIA.
Le stoviglie degli antichi Romani e le loro abitudini alimentari
Mentre L'impero Romano d'Occidente era decaduto, L'Impero d'Oriente era ricco e florido Cattedrale di Santa Sofia a Istambul (ex Costantinopoli e prima.
Antichi Romani – A Tavola! La Cucina Romana Antica
Il mondo della ristorazione
DALLA PANNOCCHIA ALLA POLENTA
L’alimentazione romana.
Ciao,
L’ALIMENTAZIONE NEL MEDIOEVO DURANTE IL PERIODO FEUDALE
L’ alimentazione nella preistoria: una missione per donne.
Cereali e derivati.
ITALIANO L2 LEZIONE 5 Il cibo
La civiltà mesopotamica si sviluppò in un territorio molto fertile tra i fiumi Tigri ed Eufrate chiamato Mesopotamia (terra tra i fiumi). La Mesopotamia.
Visita al Museo Archeologico di Bologna
Hegel: Lezioni di estetica
ALIMENTAZIONE E LA DIETA MEDITERRANEA 1)CHE COS’E’? 2)LA PIRAMIDE ALIMENTARE MEDITERRANEA 3)DIETA?CIOE’? 4)DOVE? 5)FUNZIONE DEI PRINCIPI NUTRITIVI.
Breve storia dell’alimentazione
"PAESE CHE VAI… CIBI E USANZE CHE TROVI"
Per gli studenti di italianistica all’Università della Slesia A cura della Prof.ssa Krystyna Wojtynek - Musik Guida allo studio della storia della letteratura.
PAESE CHE VAI… CIBI- USANZE CHE TROVI! A cura di: Del Rocino Sara, Guardiani Andrea, Santomieri Anna – CLASSE 2°A - CASTILENTI.
Il viaggio del cibo dal Medio Evo ai giorni nostri ossia... Il gusto..... della Storia Classi: II a G e H Ref: Prof.ssa M. Farina A.S
Specialista in Scienza dell’Alimentazione
PIATTO VERDE RICCO…MI CI FICCO! Compito autentico Classe V B a.s. 2015/2016 Ins.coordinatrice Merelli Patrizia.
ALIMENTAZIONE UMBRA NELLA STORIA
I frutti della terra I prodotti alimentari e gli ingredienti usati nella cucina romana erano numerosi, anche se molti erano riservati a pochi privilegiati.
Transcript della presentazione:

CIBO & LETTERATURA

Bistecca alla fiorentina Menù: Polenta condita Bistecca alla fiorentina Asparagi Dessert Birra

Carlo Goldoni, “Donna di garbo”, 1743, Mursia POLENTA “Quando sarà condensata, la leveremo dal fuoco e tutt'è due di concerto, con un cucchiaio per uno, la faremo passare dalla caldaia a un piatto, vi cacceremo sopra, di mano in mano, un'abbondante porzione di fresco, giallo e delicato butirro, poi altrettanto grasso, giallo e ben grattato formaggio. ” Carlo Goldoni, “Donna di garbo”, 1743, Mursia

Carlo Goldoni (Venezia, 25 febbraio 1707 – Parigi, 6 febbraio 1793) è stato un drammaturgo, scrittore e librettista italiano. Goldoni è considerato uno dei padri della commedia italiana, come recita una targa affissa su Palazzo Poli, a Chioggia, città nella quale visse per qualche tempo e nella quale ambientò una delle sue opere più conosciute: Le baruffe chiozzotte. Annoverato tra le così dette "quattro coroncine", con Giovanni Meli, Carlo Porta, Giuseppe Gioachino Belli (da affiancare alle "tre corone" di Dante, Petrarca e Boccaccio), Carlo Goldoni è stato autore anche di numerosissimi libretti di opera lirica. La polenta (conosciuta anche come polenda o pulenda) è un antichissimo piatto a base di farina di cereali, il quale, pur essendo conosciuto nelle sue diverse varianti pressoché sull'intero suolo italiano, ha costituito a lungo l'alimento base della dieta in molte regioni del Nord, nelle quali è tuttora piuttosto diffuso. La polenta è una vivanda che marca la continuità della cucina italiana, risalendo ben oltre il Medioevo agli usi delle popolazioni italiche Piatto forte dell'alimentazione contadina, sin da quando in epoca romana veniva confezionata con la farina di farro e chiamata puls. Con il tempo a questo cereale si affiancarono vari grani e granelli di minor pregio (segale, orzo, miglio, sorgo, ecc.) che data la loro scarsa attitudine alla panificazione servivano per ottenere farine, spesso associate a legumi, che una volta essiccati entravano sfarinati nella preparazione della polenta. Anche se la polenta ha lasciato tracce importanti nei manuali di cucina rivolti alle classi elevate, era destinata sopratutto a riempire la pancia e a garantire la sopravvivenza del popolo. L'affermazione definitiva della polenta di granturco avvenne nel '700, prima come esotica preparazione dei ceti abbienti, poi quale cibo contro la fame diffuso presso tutte le classi sociali

BISTECCA ALLA FIORENTINA Fatti avanti, bistecca sui ferri, tagliata nel manzo giovane, con la costola attaccata; ...tu vai cotta con gran fuoco di carbone di leccio dall'una e dall'altra parte; fino a che i ferri della graticola v'abbiano lasciato la loro ombra, condita con una spruzzatina d'olio di sale di pepe; fatti avanti, senza vergogna, guarda senza timore la faccia sanguinante del rosbiffe all'inglese e quella mascherata della cotoletta alla milanese; non hai certo da scomparire al paragone. Giuseppe Prezzolini, Vita di Niccolò Machiavelli fiorentino, 1994, Milano, Rusconi

Giuseppe Prezzolini (Perugia, 27 gennaio 1882 – Lugano, 14 luglio 1982) è stato un giornalista, scrittore ed editore italiano La leggenda del nome della bistecca vuole che nel 1565, in occasione di una festa avvenuta a Firenze in p.zza S.Lorenzo, venisse distribuito al popolo un bue girato allo spiedo sulla piazza. Fra la gente c'erano dei turisti inglesi che, alla vista di quelle fette di carne, per chiederle cominciarono a gridare: "beef-steak! beef-steak!" (fetta di manzo). Secondo alcuni ricercatori, invece la bistecca si è diffusa in Italia solo nel corso dell'800, sempre grazie agli inglesi, che insediandosi in Toscana abituarono i macellai a procurarsi un determinato taglio di carne, fatto trasversalmente alla lombata. Dopo l'Unità d'Italia il nome si diffuse all'intero paese e l'Artusi contribui a renderlo classico. Oggi il termine bistecca designa più in modo di cuocere che non un taglio preciso di bestia macellata, ma la carne ideale per questa bontà è quella di Chianina, razza conosciuta ed apprezzata fin dall' antichità.

ASPARAGI M'indugiavo a guardare, sulla tavola, dove la sguattera li aveva appena sgusciati, i piselli allineati e numerati come bilie verdi in un gioco; ma sostavo rapito davanti agli asparagi, aspersi d'oltremare e di rosa, e il cui gambo, delicatamente spruzzettato di viola e d'azzurro, declina insensibilmente fino al piede - pur ancora sudicio del terriccio del campo - in iridescenze che non sono terrene. Mi sembrava che quelle sfumature celesti palesassero le deliziose creature che s'eran divertite a prender forma di ortaggi e che, attraverso la veste delle loro carni commestibili e ferme, lasciassero vedere in quei colori nascenti d'aurora, in quegli abbozzi d'arcobaleno, in quell'estinzione di sete azzurre, l'essenza preziosa che riconoscevo ancora quando, l'intera notte che seguiva ad un pranzo in cui ne avevo mangiati, si divertivano, nelle loro burle poetiche e volgari come una favola scespiriana, a mutar il mio vaso da notte in un'anfora di profumo. Marcel Proust, La strada di Swann (Du côté de chez Swann), Editore Bernard Grasset, 1913

Valentin Louis Georges Eugène Marcel Proust (Parigi, 10 luglio 1871 – Parigi, 18 novembre 1922) è stato uno scrittore francese, la cui opera principale s'intitola Alla ricerca del tempo perduto. È lo scrittore francese più tradotto e diffuso al mondo ed uno dei più importanti della letteratura europea del Novecento. La sua vita si snoda nel periodo compreso tra la repressione della Comune di Parigi e gli anni immediatamente successivi alla prima guerra mondiale; la trasformazione della società francese in quel periodo, con la crisi dell'aristocrazia e l'ascesa della borghesia durante la Terza Repubblica francese, trova nell'opera maggiore di Proust una approfondita rappresentazione del mondo di allora. L'importanza di questo scrittore è tuttavia legata alla potenza espressiva della sua originale scrittura e alle minuziose descrizioni dei processi interiori legati al ricordo e al sentimento umano; la Recherche infatti è un viaggio nel tempo e nella memoria che si snoda tra vizi e virtù Originario dell'Asia, l'asparago (Asparagus officinalis) era già conosciuto come pianta spontanea al tempo degli Egizi, che ne diffusero la coltivazione nel bacino del Mediterraneo. Il primo documento letterario relativo a questo ortaggio, la "Storia delle piante" del greco Teofrasto, risale a circa il III sec. a.C. Catone, un secolo più tardi parlò degli asparagi sotto il profilo agronomico, descrivendone le tecniche d’impianto. Marziale elogiò in versi queste erbacee di polpa tenerissima, consigliando quelle coltivate nel litorale di Ravenna, esportate nell'Urbe per deliziare il palato dei ceti benestanti. Gli asparagi sono ricchi di fibra, vitamina C, carotenoidi e sali minerali (calcio, fosforo, potassio), ed hanno la caratteristica di stimolare l'appetito, oltre ad essere depurativi e diuretici. La grande diffusione e coltivazione di questo ortaggio ebbe inizio in Italia e in Francia solo nel '500, rimanendo però per lungo tempo un alimento di lusso. I Greci li consideravano altamente afrodisiaci, mentre i Romani, pur avendone un’alta considerazione, avevano opinioni contrastanti.

Gabriele D’Annunzio, Il piacere, 1888, Editore Treves DESSERT “Il vero lusso d’una mensa sta nel dessert. Tutte quelle squisite e rare cose dilettavano la vista, oltre il palato, disposte con arte in piatti di cristallo guarniti d’argento. I fauni intrecciati di camelie e di violette s’incurvavano tra i pampinosi candelieri del XVIII secolo, animati dai fauni e dalle ninfe.” Gabriele D’Annunzio, Il piacere, 1888, Editore Treves

Gabriele D'Annunzio o d'Annunzio come usava firmarsi (Pescara, 12 marzo 1863 – Gardone Riviera, 1º marzo 1938) è stato uno scrittore, poeta, militare e politico italiano, simbolo del Decadentismo ed eroe di guerra. Soprannominato il Vate cioè "il profeta", occupò una posizione preminente nella letteratura italiana dal 1889 al 1910 circa e nella vita politica dal 1914 al 1924. Sia in letteratura che in politica lasciò il segno ed ebbe un influsso sugli eventi che gli sarebbero succeduti. Nei tempi antichi gli uomini degustavano il "dolce" sopratutto attraverso la frutta matura, che poi impararono anche a conservare. La pratica dolciaria di Greci e Romani iniziò affondando le radici nella tradizione panificatoria, e numerose sono le testimonianze che identificano questa commistione. Le prime elementari elaborazioni dolci furono per lungo tempo riservate esclusivamente alle grandi solennità, e venivano spesso modellate a forma di animale, quali offerte votive per gli dei. Miele, uova, farina di grano o avena, latte e vino furono i primi ingredienti dei dolci, arricchiti a seconda delle aree geografiche con frutta secca, datteri, fichi, mele cotogne o formaggio.

BIRRA Chi le squallida cervogia alle labbra sue congiunge, presto muore, o di rado giugne all’età vecchia e barbogia. Francesco Redi, Arianna Inferma, 1809, Società Tipografica dei Classici Italiani

Personalità poliedrica, Francesco Redi è stato uno dei protagonisti della nascita della scienza moderna. Nato ad Arezzo nel 1626, svolse un ruolo fondamentale nella storia della medicina e della biologia sperimentale, distinguendosi, al contempo, in ambito letterario, disciplina in cui si rivelò artista sensibile e raffinato. Al corpus delle sue opere, ed in particolare al vasto repertorio epistolare conservato nelle biblioteche di Arezzo e Firenze, sono stati recentemente dedicati numerosi studi, che ne hanno rivalutato l'importanza nel panorama culturale italiano ed europeo del XVII secolo

BIBLIOGRAFIA E SITOGRAFIA http://www.google.it/imghp?hl=it&tab=wi (visitato il 03/05/2010) http://www.letteratura.it/ (visitato il 03/05/2010) http://www.classicitaliani.it/ (visitato il 03/05/2010) G.Armellini/A. Colombo,“La letteratura italiana”, (2004), Zanichelli Editore