Crespi Lorenzo - Guffanti Federico - Rossi Matteo PROTAGORA Abdera, 486 a.C. – Mar Ionio, 411 a.C. Crespi Lorenzo - Guffanti Federico - Rossi Matteo 3 B Ap – 2014/15
LA VERITÀ È Convenzionale Relativa a Utile Provvisoria Ciò con cui il soggetto viene a contatto Soggetto Si può giungere ad una condivisione Può variare nel tempo Protagora è empirista Con il linguaggio nascono convenzioni
É un SOFISTA Non più alla natura ETICA o morale (costume) È interessato all'UOMO nella sua dimensione pubblica ETICA o morale (costume) Individua i comportamenti e formula giudizi critici Opera in ambito PRATICO Da praxis, “agire” Insegna DIALETTICA RETORICA Arte della confutazione Arte della persuasione
«L’uomo è a misura di tutte le cose di quelle che sono Il sofista Protagora con questa frase trasmette la sua opinione sulla realtà. Il mondo viene intuito dai nostri sensi, ma tutti noi abbiamo sensazioni differenti, e quindi percepiamo l’ essere in modo differente l’uno dall’altro. Ma nessuno di noi ha ragione o torto, perché la verità non è assoluta ma è relativa; cambia da individuo a individuo. in quanto sono e di quelle che non sono in quanto non sono »
Le disposizioni La percezione della realtà cambia a seconda del nostro stato attuale (o disposizione): da giovani avremo sensi differenti rispetto a quando saremo anziani, perciò l’uomo, come la materia, muta e con se anche le proprie sensazioni. Esempio A 15 anni “Oggi ho camminato per 10 chilometri, è stata una passeggiata”. Tra 50 anni “Oggi ho camminato per 10 chilometri e sono stanchissimo, non sono più quello di una volta !”
L’uomo sapiente è colui che riesce a far apparire le cose brutte come cose belle e viceversa; avvalendosi delle arti predilette dai sofisti: la retorica e la dialettica.