Tecnologie e tecniche di Rappresentazione Grafica

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Tecnologie e tecniche di Rappresentazione Grafica Introduzione al concetto di rappresentazione PROF.SSA ARCH. MARIA ISA FRANCHINO

INTRODUZIONE Un discorso correttamente impostato sul disegnare e sulla connessa rappresentazione grafica non può prescindere da alcune premesse generali e cioè dal chiarimento sul significato del termine: il sostantivo singolare Disegno che comprende, nella nostra lingua, una serie molto estesa di significati simili o affatto dissimili. “Si vedono su questo disegno gli strumenti per chi disegna al tratto e ombreggia; e poi finisce e porta a termine una rappresentazione geometrica o prospettica su carta, con la cura e la pulizia del buon disegnatore”. Jean Jacques Lequeu *disegnare dal latino designare, da signum “segno” e de- di provenienza.

Nell’ambito dell’accettazione più propria del termine, diremo, “rappresentazione grafica di oggetti della realtà e dell’immaginazione”, appare subito come con il vocabolo disegno sia possibile intendere significati totalmente diversi, tanto che ne consegue la necessità di completare il sostantivo con l’aggiunta di un aggettivo che lo qualifichi, per esempio disegno a mano libera, disegno geometrico, disegno dal vero e disegno tecnico. Albrecht Durer, Il disegnatore della donna coricata. Incisione da “istruzioni per misu rare”, Norimberga, 1525 Berlino, Kupferstichkabinett Il disegno della “donna coricata”, così come probabilmente è stata vista da Durer attraverso il velo.

di questa attività didattica Per ovvio interesse disciplinare, intendiamo subito stabilire quale sia il valore del termine Disegno, nella attività didattica del docente di disegno. Se il fine ultimo di questa attività didattica è quello di far disegnare, ne consegue che il disegno non può essere considerato altrimenti che uno strumento insostituibile, per raggiungere quel fine, mediante le varie tecniche della rappresentazione. Hans Holbein il giovane (1497-1548): studi di mani ( particolare) matita su carta grigia. Parigi , Louvre.

della rappresentazione grafica. Uno dei significati più comuni del termine è quello per il quale con esso si definisce quella attività autonoma e indipendente che è appunto l’arte del Disegno, cioè di quella forma di manifestazione che si esplica attraverso l’impiego dei mezzi grafici, e che ha prodotto e produce opere di grande valore sul piano della rappresentazione grafica. Illustrazione tecnica di Stewart Gray

Un tempo, in particolare modo durante il Rinascimento, la attività artistica non era mai praticata settorialmente, ma assorbiva globalmente gli interessi dei grandi maestri. Tanto è vero che la Pittura, la Scultura e l’Architettura erano tutte comprese col termine sintetico di “Arti del Disegno”, e gli artefici che direttamente le praticavano erano denominati “Maestri del disegno”. Macchina di Francesco di Giorgio Martini

IL DISEGNO TECNICO COME LINGUAGGIO UNIVERSALE. II disegno è un linguaggio analogo a quello, parlato e scritto, che usiamo normalmente per comunicare con il prossimo e per esprimere idee e concetti. Il disegno è però un mezzo espressivo più potente (per usare un termine informatico), e cioè più preciso più veloce, inequivocabile e soprattutto universale. Antonio Citterio e Paolo Nava, tavole del progetto per il divano "Diesis", 1979

al pari della lingua parlata e scritta, è un mezzo di Esso è un valido aiuto alla parola per esprimere pensieri complessi e articolati, ma è praticamente insostituibile quando si devono rappresentare concetti tridimensionali, «volumetrici». Il disegno, al pari della lingua parlata e scritta, è un mezzo di comunicazione convenzionale: così come a ciascuna successione breve o lunga di suoni orali corrisponde un concetto ben preciso, a ciascun segno o insieme di segni su di un foglio corrispondono informazioni e segnali chiari e inconfondibili. Vico Magistretti, variante del tavolo "Sestetto" e del tavolo quadrato "Tema", 1972.

o elettronici) sono lo strumento, è il linguaggio che I disegni tecnici in particolare (meccanici o elettrici, edili o elettronici) sono lo strumento, è il linguaggio che i disegnatori meccanici, i progettisti, i costruttori usano per rappresentare idee e per trasmettere informazioni, cioè per comunicare tutte le notizie necessarie e sufficienti a definire con chiarezza e senza ambiguità pezzi meccanici, meccanismi, i complicati macchinari che si progettano e si costruiscono. Antonio Citterio e Paolo Nava, divano "Sobrio", schema di assemblaggio per parti, 1977.

Si può già intravedere come sia importante, anzi fondamentale, che le informazioni che dal progettista giungono all'esecutore materiale dell'idea siano leggibili e interpretabili da tutti senza il pericolo di dubbi o confusioni. II disegno tecnico soddisfa questa esigenza: è infatti un insieme di regole, convenzioni, simboli e norme, che tutti i tecnici, dal progettista all'operatore della macchina, devono conoscere e rispettare. Progetto per un piano cottura per l’Ariston di Makio Hasuike

Questo è regolato da due principi fondamentali: Occorre quindi che il disegno tecnico di progetto sia disciplinato da norme univoche e facilmente decodificabili. Questo è regolato da due principi fondamentali: primo: Il disegno tecnico adotta i metodi della Geometria Descrittiva (doppia proiezione ortogonale,assonometria; prospettiva; proiezioni quotate), basati sui principi e operazioni fondamentali della Geometria Proiettiva. secondo l’uso di un insieme di convenzioni e di norme unificate. TADAO ANDO scuola domenicale presso la chiesa della luce. Osaka,1999.

Norme univoche a cui spetta il compito di definire dallo spessore delle linee, alla posizione delle sezioni, fino ai simboli dei materiali E’ chiaro quindi che la didattica del disegno tecnico non può prescindere dalla didattica della Geometria Descrittiva. Tavole di esercitazione grafica dell’Ecole Polytecnique, inizio del XIX secolo.

TIPI DI DISEGNI I disegni con cui generalmente si esprime un progetto possono essere suddivisi in quattro tipologie principali: Schizzi, Disegni esecutivi, Disegni di insieme, Disegni accessori. Naturalmente si potrebbe fare una suddivisione ben più analitica dei tipi di disegni usati, per esempio in funzione della loro finalità, oppure con riferimento alla tecnica di esecuzione, o ancora considerando il tipo di notizie trasmesse. La UNI, con la tabella 9121, ha stabilito i termini e le definizioni di più frequente impiego relativi ai vari tipi di disegno tecnico. M. Scolari, porta per la città di mare, 1979. Disegno esecutivo, acquerello, porta a di Venezia 1980

sono i disegni preliminari, i primi abbozzi dell'idea, Schizzi sono i disegni preliminari, i primi abbozzi dell'idea, gli studi su cui man mano si viene concretizzando il progetto; contengono già notizie importanti, come dimensioni, lavorazioni, materiali ecc. Schizzo. Paolo Piva, divano "Alanda", fase di studio relativa alla soluzione dei braccioli, 1980.

e sufficienti alla rappresentazione e descrizione di pezzi singoli Disegni esecutivi con i particolari, servono a comunicare tutte le informazioni necessarie e sufficienti alla rappresentazione e descrizione di pezzi singoli o diparti costituenti meccanismi complessi. Sono lo strumento ufficiale, controllato e approvato in sede di progetto e di produzione, per mezzo del quale l'operatore costruirà materialmente il pezzo. Disegno esecutivo.

danno informazioni sul montaggio e il funzionamento di apparecchiature Disegni di insieme, danno informazioni sul montaggio e il funzionamento di apparecchiature e meccanismi costituiti da più pezzi staccati. Ne sono un tipico esempio i disegni «esplosi». Disegno esploso.

Ne sono esempi i disegni assonometrici e prospettici, Disegni accessori, si usano per rendere Più facile e immediata la comprensione del progetto. Tendono a chiarire sia le caratteristiche volumetriche che quelle funzionali. Ne sono esempi i disegni assonometrici e prospettici, gli spaccati, gli schemi di funzionamento ecc.. Disegno di spaccato in prospettiva.