Crisi energetica e sostenibilità: quale futuro? Energia nucleare: da all’incidente di Enrico Fermi Chernobyl
La necessità di energie alternative La scienza deve essere strettamente legata alla natura affinché la natura non sia danneggiata. Le nuove fonti di energia perciò ,devono essere: PULITE RINNOVABILI
Enrico fermi e i ragazzi di via Panisperba Enrico Fermi nacque a Roma il 29 settembre 1901 Egli dedicò la sua intera vita alla fisica quantistica, elaborò la teoria del decadimento beta, costruì la pila che prese il suo nome, la «pila di Fermi», ma soprattutto partecipò al «Progetto Manhattan» finalizzato alla costruzione della bomba atomica Fermi ottenne il premio Nobel nel 1938 e morì a Chicago il 29 novembre 1954
energie rinnovabili non sempre risultano vantaggiose Le energie rinnovabili , diversamente da quello che si crede, non hanno un impatto ambientale e sull’uomo minore di quello che avrebbe l’utilizzo dell’energia nucleare. Ad esempio le dighe sono soggette al rischio crollo, con conseguente inondazione; le pale eoliche ,indubbiamente, deturpano il paesaggio; i pannelli solari hanno costi alti e non garantiscono grandi quantità di energia.
Energia nucleare In una centrale nucleare viene utilizzata l’energia scaturita da un reattore nucleare mediante fissione, cioè la rottura del nucleo dell’atomo , così da produrre una notevole quantità di energia.
Il processo di fissione nucleare, accompagnato da grande rilascio di energia termica
Schema di funzionamento di una centrale nucleare
chernobyl 25 Aprile 1986, durante un test di sicurezza, effettuato nel reattore RBMK n°4, la temperatura sale, il reattore si surriscalda ed esplode, salta anche la sua copertura, la nuvola radioattiva si diffonde rapidamente con conseguenze disastrose. 54 morti e 4000 casi di tumore solo nell’immediato.
Ban Ki-moon a Chernobyl: “Imparare dal passato”
Non chiudere gli occhi sulle tragedie del passato, ma trarne gli insegnamenti per il nucleare di domani. E’ l’invito lanciato da Ban Ki-moon nel corso della visita all’impianto di Chernobyl, in cui è stato accompagnato dal presedente ucraino Viktor Yanukovitch e dal numero uno dell’Agenzia atomica internazionale Yukija Amano. “L’incidente alla centrale di Fukushima e quello di Chernobyl – ha detto Ban Ki-moon – ci hanno inviato il chiaro messaggio che da simili tragedie è necessario trarre un’importante lezione: quella che dobbiamo cioè elevare gli standard di sicurezza sia su scala nazionale che internazionale”.