Il principio di legalità (art. 25, 2° comma Cost. , Art. 7 Cedu, art

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Stalking Art. 612 bis c.p. (Atti persecutori)
Advertisements

RESPONSABILITA’ DEI REVISORI
I DIRITTI FONDAMENTALI
STRUTTURA DELLA LEZIONE
REFERTO (ART.365 C.P.) "Chiunque, avendo nell'esercizio di una professione sanitaria prestato la propria assistenza od opera in casi che possono presentare.
DIRITTI UMANI.
Rapporto tra legalità e Pubblica Amministrazione Master in Regional Management - Formez 7 novembre 2006 Michele Emiliano Sindaco di Bari.
La privazione della LIBERTÁ di un uomo, senza che esso abbia commesso un reato, è essa stessa un reato, sancito dalla carta dei Diritti dell’Uomo e dal.
La prassi dell autorizzazione preventiva adottata dalla Commissione per le opere pubblicate dai suoi dipendenti costituisce una violazione dell art. 10.
LE FONTI DEL DIRITTO ITALIANO
Le fonti dellordinamento gius-lavoristico. Le fonti INTERNE Le disposizioni della Costituzione (rinvio a quanto detto in precedenza)
I diritti dell'uomo e del cittadino
ANTROPOLOGIA CRIMINALE
LA MAGISTRATURA.
IL REATO Definizione di reato. Elementi costitutivi.
Tutela e strumenti in sede penale e civile contro la violenza sulle donne 29 maggio 2008.
II Lezione Riepilogo, in sintesi, della prima lezione.
FONTI GIURIDICHE SULLA SICUREZZA E SALUTE SUL LAVORO
OMICIDIO Omicidio volontario (art. 575 C.P.)
LE RESPONSABILITA’.
Nozioni basilari in materia di Privacy
(B) I fattori di stress dell’offensività
Art. 575 c.p. Omicidio “Chiunque cagiona la morte di un uomo è punito con la reclusione non inferiore ad anni ventuno” Art. 544 bis c.p. Uccisione di.
“RATIFICA ED ESECUZIONE DELLA CONVENZIONE DEL CONSIGLIO D’EUROPA SULLA PROTEZIONE DEGLI ANIMALI DA COMPAGNIA” DG - dott.ssa GAETANA FERRI Ministero deL.
IL DIRITTO E LA NORMA GIURIDICA
La Rete che Libera U.S.S.M. Milano Ufficio Servizio Sociale Minorenni.
Il principio di laicità
Procura della Repubblica di Bolzano
Il sistema sanzionatorio dei reati contro la sicurezza nei luoghi di lavoro secondo il D.lvo 758/1994 alla luce del D.P.R. 151/2011 Dott. Ing. Mauro Bergamini.
La sistematica oggettivista
Habemus blog (insallah…) I materiali e le slides delle lezioni li trovate e li troverete qui dentro, nella directory.
I tre esempi di mercoledì scorso Il significato di “trovare” arriva a ricomprendere anche “averne avuto notizia”? Il.
Relazioni industriali 4
Liuc - EASI Diritto privato Prof. Rita Lorenza Crocitto
Il diritto e il mondo animale: la tutela penale del sentimento per gli animali e gli aspetti civilistici
“Ci salutammo e fu breve. Ognuno salutò nell’altro la vita” Primo Levi
Concorso apparente di norme e concorso apparente di reati
Libertà, diritti e doveri
La colpevolezza. Il problema principale: Il principio di responsabilità personale e colpevole è principio di rango costituzionale (C. cost. 364 del 1988)
Venerdì 31 gennaio 2014 Università degli studi di Roma 3 Master Diritto penitenziario e Costituzione LA PENA: PROSPETTIVA STATICA E PROSPETTIVA DINAMICA.
Consenso sociale e diritto penale (1)(Excursus) i rapporti tra consenso sociale e diritto penale (2)La relazione tra consenso e precisione della disposizione.
DANNO INGIUSTO Tradizionalmente illiceità dell’atto era presupposto per ingiustizia del danno Oggi ingiustizia del danno, sganciata dall’antigiuridicità.
RIFORMA DELLA FILIAZIONE E RESPONSABILITA’ GENITORIALE
IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
ACQUISIZIONE DELLA CITTADINANZA ITALIANA. INDICE : Come si acquisisce la cittadinanza italiana? ( ACQUISIZIONE CITTADINANZA ) ‏ Cos ' è la cittadinanza?
Criterio della competenza In molti casi, le fonti normative non sono distribuite secondo una linea verticale (gerarchia), bensì “orizzontalmente” (competenza).
1 UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI MILANO BICOCCA Corso di Laurea in Servizio Sociale Diritto privato e di famiglia A.A. 2015/16 prof. Ciro CASCONE prof. Ciro.
Le fonti del diritto.
CARTA DEI DIRITTI FONDAMENTALI DELL'UNIONE EUROPEA
LO STATO E LA SOCIETA’.
IL DIRITTO PENALE TRA IDENTITÀ NAZIONALE ED EUROPEIZZAZIONE 26 novembre 2015.
INTRODUZIONE AL DIRITTO
IL DIVIETO DI ANALOGIA 1.Definizione del divieto 2.Fondamento costituzionale del divieto 3.Destinatari del divieto 4.I fattori di stress del divieto.
Tassatività: Il divieto di analogia 1.Definizione del divieto 2.Fondamento costituzionale del divieto 3.Destinatari del divieto 4.I fattori di stress del.
1 LEGGE N. 94 Novità per gli ufficiali di anagrafe e stato civile L’obbligo di denuncia del reato di clandestinità.
Istituzioni di diritto pubblico Lezione del 4 dicembre 2014
Funzione giurisdizionale Applicazione in concreto di una norma giuridica astratta Principio di separazione dei poteri: «non vi è libertà quando il potere.
Fonti previste da accordi
La Costituzione Italiana. Cos’è la Costituzione? La Costituzione della Repubblica Italiana è la legge fondamentale della Repubblica Italiana. Approvata.
ANALISI SILLOGISTICA DELLE SENTENZE Nella cultura giuridica occidentale moderna, gli studiosi che si sono occupati dell'applicazione giudiziale del diritto.
L’applicazione nel tempo delle norme penali Due principi: Irretroattività in peius Retroattività in mitius.
La sistematica del reato. Distinzione dei reati in delitti e contravvenzioni Il criterio: il tipo di pena principale (art. 17 c.p.)Il criterio: il tipo.
SEGRETO PROFESSIONALE Il segreto professionale è legato: - norme deontologiche; - norme giuridiche; Riguardo le norme giuridiche dobbiamo considerare due.
Corso Diritto UE (8) L’ordinamento della UE: Il sistema delle fonti (II)
Garanzie Riserva di legge Riserva di giurisdizione Perché sono garanzie per il cittadino?
La sistematica oggettivista Gli elementi del reato si qualificano dal punto di vista funzionale: ogni categoria assolve una specifica funzione: corollario….
il concetto di tipicità e Il principio di determinatezza
La determinatezza. Art. 603 c.p. (plagio). Chiunque sottopone una persona al proprio potere in modo da ridurla in totale stato di soggezione, è punito.
Il principio di legalità (art. 25, 2° comma Cost. , Art. 7 Cedu, art
Transcript della presentazione:

Il principio di legalità (art. 25, 2° comma Cost. , Art. 7 Cedu, art Il principio di legalità (art. 25, 2° comma Cost., Art. 7 Cedu, art. 49 Carta di Nizza, art. 15 Patto ONU 1966, art. 1 c.p.). Il principio di legalità ha un doppio fondamento: Per quanto concerne le fonti legittimate alla produzione del diritto penale Per quanto concerne la prevedibilità della norma penale Queste hanno le ruote più dentate. La scommessa è che ad un tipo di forma corrisponda un tipo di contenuto

1. Per quanto concerne le fonti Il presupposto della riserva di legge in chiave di garanzia: la separazione dei poteri (Montesquieu). Ma perché ‘proprio la legge’ e non gli altri poteri? Più la fonte e generale e astratta meno vi è il rischio di abusi e personalismi Nei nostri sistemi costituzionali è, storicamente, la fonte maggiormente legittimata (Cfr. Common law) Si riflette in un processo decisionale lungo e trasparente È in grado di dare la parola alle minoranze (ricordatevi il discorso sulla devianza) Ribadire l’itersezone tra dimensione sostanziale e formale (si presume che questa forma garantisca sostanza)

P. Calamandrei, Fede nel diritto, Roma-Bari, 2008 P. Calamandrei, Fede nel diritto, Roma-Bari, 2008. Si tratta di una conferenza del gennaio 1940. la legge generale e astratta è la “sola forma logica che possa permettere al legislatore di trasformare in diritto, in una sintesi di tutte le correnti politiche che fanno capo a lui, l’interesse collettivo, purificato da ogni considerazione individuale” (pag. 83) . il diritto “non può essere affermato in me senza essere affermato contemporaneamente in tutti i miei simili”. “Nel principio della legalità c’è il riconoscimento della uguale dignità morale di tutti gli uomini” (pag. 105).

2. Per quanto concerne la prevedibilità È un requisito interconnesso ma concettualmente e funzionalmente autonomo dalla riserva di legge Cfr. art. 7 Cedu e art. 49 Carta di Nizza Es. Articolo 49 Carta di Nizza. Principi della legalità e della proporzionalità dei reati e delle pene 1. Nessuno può essere condannato per un’azione o un’omissione che, al momento in cui è stata commessa, non costituiva reato secondo il diritto interno o il diritto internazionale. Parimenti, non può essere inflitta una pena più grave di quella applicabile al momento in cui il reato è stato commesso (…) Leggi non prevedibili; norme non legislative prevedibili. Cfr. Diritto penale internazionale

Le componenti del principio di legalità Precisione Tassatività-divieto di analogia Determinatezza Riserva di legge Irretroattività N.B. per il manuale la tassonomia è diversa Cosa cambia?

Il principio di precisione: fondamento La separazione dei poteri (solo norme chiare e precise permettono al giudice di non invadere lo spazio riservato al legislatore) I diritti di libertà della persona (solo in norme chiare e precise la persona può trovare affidabili direttive di comportamento su cosa è lecito e cosa è vietato) Trova quindi il suo fondamento nell’art. 25 2° comma della Costituzione Questa parte è anche utile per cominciare a vedere le disposizioni, chiarimenti terminolgici su precisione, determinatezza, tassatività.

La precisione come presupposto di garanzia e di funzionamento del sistema penale Precisione e prevenzione generale Precisione e corretto svolgimento dell’attività di accertamento e repressione dei reati degli apparati (polizia, PA in genere e pubblici ministeri) Precisione e diritto di difesa La categoria dei “proclivi a delinquere” (C. Cost. 177 del 1980) È punito lo straniero destinatario di un provvedimento di espulsione che “non si adopera” per ottenere dalla autorità diplomatica il documento di viaggio per il rimpatrio (C. cost. 34 del 1995).

Principio di precisione e tecniche di formulazione Legislazione casistica (es. art. 583 c.p.) vs. legislazione per clausole generali (art. 423, art. 544 ter c.p.) Norme definitorie (“pubblicamente” art. 266 c.p.; pubblico ufficiale 357 c.p. e “incaricato di pubblico servizio” 358 c.p., “osceno” 529 c.p.) Uso di elementi descrittivi (uomo, atti sessuali, cosa) e di elementi normativi. Casistica sembrerebbe più precisa ma elefantica, e poi si corre il rischio di non afferrare il disvalore no probl. la lacuna invece.

I-Gli elementi descrittivi: una scala decrescente della precisione 1. Elementi descrittivi numerici 2. Elementi descrittivi a nucleo concettuale forte art. 624 c.p. “Furto”. Chiunque si impossessa della cosa mobile altrui, sottraendola a chi la detiene, al fine di trarne profitto per sé o per altri è punito con la reclusione da 6 mesi a 3 anni…) La zona grigia è fuori semanticamente: getto pericoloso di cose e radio vaticana, furto di energia elettrica, vedi anche uomo, morte.

(Segue) precisione degli elementi descrittivi: una scala decrescente 3. Elementi descrittivi a zona grigia dominante Art. 655 c.p. Chiunque fa parte di una radunata sediziosa di dieci o più persone è punito, per il solo fatto della partecipazione, con l’arresto fino ad un anno (v. anche art. 588 c.p., 290 e 291 c.p. vilipendio) 4. Elementi descrittivi quantitativi non numerici (possedere modica quantità di sostanze stupefacenti, alterare in misura rilevante la dichiarazione dei redditi ecc.) Amnistia edilizia del 18 dicembre 1981 (d. P.R. n° 744): “Limitata entità dei volumi illegittimamente realizzati” Amnistia Togliatti del 22 giugno del 1946 (d. P. C. n° 4)"sevizie particolarmente efferate" Qui far vedere che nel 655 tutto il disvalore sta nel’aggettivo, leggerlo senza) e segnalare che la definizione di sedizioso l’ha data la Corte cost. fare un accenno alla prostituzione (sub 531 ss. c.p.)

II- Gli elementi normativi: (A) tendenziale precisione degli elementi normativi di fonte giuridica art. 624 c.p. “Furto”. Chiunque si impossessa della cosa mobile altrui, sottraendola a chi la detiene, al fine di trarne profitto per sé o per altri è punito con la reclusione da 6 mesi a 3 anni…) Art. 556 c.p. “Bigamia” chiunque essendo legato da un matrimonio avente effetti civili, ne contrae un altro, pur avente effetti civili (82, 106 c.c.), (…) è punito con la reclusione da uno a cinque anni.

(B) tendenziale imprecisione degli elementi normativi di fonte etico -sociale Art. 529 c.p. definizione di atti osceni: atti che, secondo il comune sentimento, offendono il pudore. Art. 3 l. 20 febbraio 1958 n. 75 (c.d. “legge Merlin”) concetto di prostituzione Art. 544 ter c.p. “Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione ad un animale ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti o a fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche è punito con la reclusione da tre mesi ad un anno o con la multa da 3000 a 15.000 euro. Chiarire il concetto di precisione tecnica: no nelle scienze umane, sì in quelle esatte, fare l’esempio della colpa e/o dell’obbligo giuridico. L’accoppiata clasuole generali più elementi di fonte etico sociale crea la massima imprecisione. Il problema dell’imprecisione deriva dal rapporto tra segno e significato: interpretazione a spirale: il significato sta dopo il segno.

(segue) la centralità del problema degli elementi normativi di fonte etico-sociale. L’articolo 6 Statuto CPI, Crimine di genocidio Ai fini del presente Statuto, per crimine di genocidio s'intende uno dei seguenti atti commessi nell'intento di distruggere, in tutto o in parte, un gruppo nazionale, etnico, razziale o religioso, e precisamente: a) uccidere membri del gruppo; b) cagionare gravi lesioni all'integrità fisica o psichica di persone appartenenti al gruppo; c) sottoporre deliberatamente persone appartenenti al gruppo a condizioni di vita tali da comportare la distruzione fisica, totale o parziale, del gruppo stesso; d) imporre misure volte ad impedire le nascite in seno al gruppo; e) trasferire con la forza bambini appartenenti al gruppo ad un gruppo diverso; Rwanda e multiculturalismo, impossibilità a definire, rapporti tra interpretazione e accertamento degli elementi normativi di fonte etico sociale