LA FORMAZIONE PER I RESPONSABILI DELLE LEGHE Presentazione dei risultati delle attività svolte a cura di Gerardo Di Paola Torino 6 dicembre 2007.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Organizazione servizi sociali - Dott.ssa M.Vittoria Tonelli
Advertisements

I LIVELLI DI CONTRATTAZIONE
CISL C onfederazione I taliana S indacati L avoratori
Percorso di formazione per componenti Segreterie Sas Complesso Dipartimento Nazionale Formazione.
9 Circoscrizioni 9 Distretti Sociali 1 U.O. Cittadini senza Territorio
Cosa è stato fatto? Quali i risultati raggiunti? Quali gli stimoli e i suggerimenti che ne derivano? Quali le azioni in svolgimento? Stato dellarte.
Sono associazioni di lavoratori costituite per tutelare gli interessi dei propri iscritti e, come parte sociale, per partecipare con il governo e con.
Un esempio di comunicazione: Il “Marketing Territoriale”
Il sistema sindacale: principio di pluralità e modelli organizzativi
Strumenti e percorsi per la protezione civile locale Antonio Triglia - Formez Torino, 28 Giugno 2006 Progetto Sindaci.
Per una Agenzia di Valutazione Civica Cittadinanzattiva - Direzione Nazionale Intervento di Angelo Tanese Roma 22 maggio 2010.
La valutazione dei corsisti I si i no i pensavo e i vorrei dei commenti finali …..ad un certo punto della vita si pensa di sapere tutto poi si scopre.
Dalla programmazione strategica alla costruzione della piattaforma: tra contenuto, metodo e verifica Cuneo Maggio 2008 Schema di comunicazione a cura.
Strumenti e metodo per l’analisi dei bisogni
Corso di Laurea Magistrale in Politiche e Servizi Sociali.
UN SERVIZIO CHE CAMBIA In una realtà in trasformazione.
L’Assistenza Economica STRUMENTO nel PROCESSO DI AIUTO
Welfare State “Sistema sociale basato sull’assunzione da parte di uno stato politico di responsabilità primarie per il benessere sociale e individuale.
LE POLITICHE DI SVILUPPO LOCALE
New Public Management Prof. Federico Alvino.
MODELLO UNITARIO e PROCESSO D’ AIUTO
CITTÀ DI MOGLIANO VENETO Assessorato alle Politiche Sociali Progetto Comunità DIRITTO ALLA PARTECIPAZIONE POLITICA: Le forme di rappresentanza dei cittadini.
30 marzo 2011 La valorizzazione di genere come fattore strategico di sviluppo economico, organizzativo e soggettivo VALORIZZAZIONE DI GENERE COME FATTORE.
Politiche di genere e formazione: un progetto finanziato
Orientamento per il successo scolastico e formativo PIANO REGIONALE ORIENTAMENTO USR Lombardia 1° incontro – Introduzione.
Lezione 20 Rapporto welfare e famiglia: modelli interpretativi.
2 PAROLE CHIAVE 1) Sistema di accreditamento Valida e credibile attestazione della capacità delloggetto della valutazione di soddisfare i bisogni dei.
FormazioneFormazione Esecutivo FIM Lombardia Febbraio 2007.
Trasparenza e rendicontazione in sanità
Legge provinciale 23 luglio 2010, n. 16
Servizi e azioni di supporto alla mobilità geografica dei lavoratori Progettazione Servizio di Mobilità per i Centri per LImpiego di Lamezia Terme e Patrasso.
REGIONE MARCHE PIANO SOCIALE Partecipazione, tutela dei diritti, programmazione locale in un processo di continuità, consolidamento e integrazione.
UFFICIO DI PIANO ALLARGATO 2 NOVEMBRE 2010 Piano di Zona Ambito Territoriale 1 –Bergamo
Anna Zonari Agire Sociale - CSV Ferrara
La società della salute COMUNITA MONTANA DEL MUGELLO CHE COSA E: definizione DALLA SANITA (diagnosi- cura- riabilitazione) gli obiettivi della politica.
Fare salute in montagna: verso la costruzione dei Distretti e dei Piani di Salute Le risposte dei Servizi Sociali della Comunità Montana Val Pellice 29/09.
Articolo 9 Legge 53/2000 Le opportunità offerte dall’art. 9 della legge 53/2000 ad un anno dalla riforma Francesca Pelaia Presidenza del Consiglio dei.
Direzione centrale relazioni internazionali, comunitarie e autonomie locali Servizio rapporti internazionali e partenariato territoriale Interventi regionali.
Corso di Laurea in Management dello sport Le organizzazioni sportive
Conferenza Integrating Cities Milano, 5-6 novembre 2007 A scuola con le mamme Fondazione Franco Verga - C.O.I. A cura di Maria Paola Colombo Svevo.
“Progetto Adolescenti”
Rete per la didattica e la formazione IRRE BASILICATA 17 dicembre Scuola, reti, territorio.
SERVIZIO POLITICHE SOCIALI E DI PARITA’ UFFICIO PARI OPPORTUNITA’ E POLITICHE DEI TEMPI.
Promozione del sistema integrato di servizi sociali e sociosanitari
Bilancio Sociale di Mandato Giovedì 24 Giugno 2010 Sala Baglivi, Complesso Monumentale S. Spirito in Saxia Borgo S. Spirito, 2 - Roma.
Il cammino si fa camminando
1 Corso di formazione sul monitoraggio e la valutazione dei Piani di zona avviati in Provincia di Torino Secondo Modulo: La valutazione del livello di.
Programma Operativo di Cooperazione Transfrontaliera Italia - Svizzera
1 Area promozione e protezione sociale. IL PROCESSO DI REALIZZAZIONE DEI PIANI DI ZONA Informazione ai Consigli Circoscrizionali Trieste, 21 settembre.
Torino, 5 Ottobre 2009 Il Programma dell’intervento Dott. Giorgio Risso – Responsabile CPI Settimo Torinese.
DALLE PARI OPPORTUNITA’ ALLA PARTECIPAZIONE PROTAGONISTA: risultati della ricerca.
Direttivo SPI Lombardia 29 ottobre 2015 l Piano di Lavoro 2015 l FORMAZIONE.
1ª Assemblea Organizzativa Programmatica Fnp Cisl Pensionati Milano metropoli Spunti di riflessione e proposte per un sindacato del XXI secolo 15 Ottobre.
Comunicare la previdenza: l’esperienza del Patronato Acli
Orientamento per il successo scolastico e formativo PIANO REGIONALE ORIENTAMENTO USR Lombardia 1° incontro – Introduzione.
BILANCIO SOCIALE e PATTO per la SICUREZZA e la LEGALITA’ Alimena – 03 aprile 2014 Il Bilancio Sociale: verso la costruzione delle aree di rendicontazione.
A cura del Dipartimento Politiche Organizzative CGIL Lombardia.
23/5/ Bari, Sala Convegni Camera di Commercio Macroarea Work-life balance Rapporteuse Tiziana Corti Ufficio Garante di genere – Regione Puglia.
Restituzione primo intermodulo Risultati interviste Laboratorio per la formazione Spi Atto Primo Gruppo Arancio Perugia 30 marzo – 1 aprile 2011.
Programma d’Azione per il Re-Impiego di lavoratori svantaggiati da PARI a PARI 2007 Programma PARI: risultati della prima fase e prospettive nell’ottica.
Il punto politico L’azione politico-sindacale dello Spi Cgil.
PIANO DI ZONA REGIONE AUTONOMA VALLE D’AOSTA PIANO DI ZONA REGIONE AUTONOMA VALLE D’AOSTA.
Fragilità economica e fragilità sociale, una sfida per tutti: un #pattosociale per rigenerare il Paese Maurizio BERNAVA Segretario Confederale Cisl Assemblea.
Istituzioni, organizzazioni e disoccupazione Esiste veramente un nesso?
La struttura organizzativa della Cgil e dello Spi Che cos’è lo Spi.
Che cos’è lo Spi La Lega dello Spi. La Lega negli Statuti Articolo 8 Statuto Cgil La Lega dei pensionati è: struttura di base dello Spi Cgil al pari dei.
23/5/ Bari, Sala Convegni Camera di Commercio Macroarea Fragilità economica e sociale Rapporteuse Ketty Nardulli.
I risultati della socializzazione Laboratorio per la formazione Spi Atto Primo Gruppo Arancio Lido di Camaiore 1- 3 febbraio 2011.
Laboratorio per la formazione Spi Atto Primo Primo Modulo Gruppo Arancio Lido di Camaiore 1 – 3 Febbraio 2011.
La struttura organizzativa della Cgil e dello Spi Che cos’è lo Spi.
Transcript della presentazione:

LA FORMAZIONE PER I RESPONSABILI DELLE LEGHE Presentazione dei risultati delle attività svolte a cura di Gerardo Di Paola Torino 6 dicembre 2007

GLI AMBITI DI ATTIVITÀ INDIVIDUATI DALLA RICERCA Gestione organizzativa della Lega Informazione/Comunicazione Proselitismo/tesseramento Tutela individuale Analisi e conoscenza del territorio Rapporto con il sistema dei servizi Rapporti con la Cgil Negoziazione Promozione attività ricreative Formazione

LE ATTIVITÀ SVOLTE Primo modulo Socializzazione Foto di gruppo 1° Lavoro di gruppo: I PROCESSI DECISIONALI Il caso Morris Printing - Primi elementi di analisi organizzativa - Lorganizzazione come sistema cooperativo - Le funzioni del dirigente

I PROCESSI DECISIONALI Eventuali analogie del caso con la gestione media di una Lega Capacità di decentrare competenze e responsabilità Valutare le potenzialità del gruppo intervenendo con: formazione nuovi inserimenti

ANALISI DEL TERRITORIO: LE VARIABILI IN CAMPO 2° Lavoro di gruppo: Le implicazioni dei cambiamenti socio-demografici sulla rappresentanza sindacale Tendenza allinvecchiamento Riduzione delle nascite Aumento dellimmigrazione

TENDENZA ALLINVECCHIAMENTO AUTOSUFFICIENTI: Incrementare la cultura della prevenzione Organizzare il tempo libero NON AUTOSUFFICIENTI: Servizi di ausilio alle famiglie Sostegno economico Servizi domiciliari Continuità assistenziale per il dopo ospedale

RIDUZIONE DELLE NASCITE Contraddizione tra il dato oggettivo e il desiderio (1,3 contro 2,1) Clima sfavorevole alla maternità da contrastare mediante: Ridefinizione della spesa sociale per le famiglie Contrattazione dei servizi per linfanzia Interventi sulla gestione del mercato del lavoro (precarietà e orari) Conoscenza delle opportunità già previste (legge 53 sui congedi parentali)

AUMENTO DELLIMMIGRAZIONE Tassi di ingresso più bassi rispetto agli altri paesi europei Opportunità per la società come fattore positivo di riequilibrio tra: attivi e pensionati bassa natalità e anzianità Distinzione tra diversità e criminalità Inserimento Integrazione

IMPLICAZIONI SULLA RAPPRESENTANZA Crescita degli iscritti allo Spi Conseguente aumento del suo peso politico allinterno della Cgil Struttura territoriale capillare e diffusa che consente una più rapida individuazione dei bisogni Soggetto contrattuale riconosciuto e legittimato Ruolo importante nella contrattazione territoriale e nei servizi Alcuni ritardi della confederazione nel riconoscere la centralità del territorio come luogo su cui spalmare la propria iniziativa

ANALISI DEL TERRITORIO: GLI INTERLOCUTORI INTERNI ED ESTERNI 3° Lavoro di gruppo: a) Individuazione dei soggetti –interni ed estrerni- con i quali la Lega interagisce b) Descrizione delle modalità con cui si sviluppano le arie relazioni

INDIVIDUAZIONE DEI SOGGETTI INTERNI CON I QUALI LA LEGA INTERAGISCE ISCRITTI DIRETTIVO SEGRETERIA SEGRETARIO GENERALE VOLONTARI COLLABORATOR I DIRETTIVO REGIONALE DIRETTIVO PROVINCIALE SEGRETERIA PROVINCIALE ESECUTIVO PROVINCIALE DIRETTIVO PROVINCIALE CGIL CAMERE DEL LAVORO CATEGORIE CGIL SERVIZI INCA CAAF SUNIA UFFICIO LEGALE FEDERCONSUMATORI ALTRE LEGHE STESSO TERRITORIO LEGHE ALTRI TERRITORI AUSER ETLI COORDINAMENTO DONNE

INDIVIDUAZIONE DEI SOGGETTI ESTERNI CON I QUALI LA LEGA INTERAGISCE ALTRI SINDACATI PARTITI POLITICI (POCHI) ISTITUZIONI (FUNZIONARI) ENTI LOCALI COMUNITA MONTANE CONSORZI ASSISTENZIALI ASL MEDICI DI FAMIGLIA EX MUNICIPALIZZATE AZIENDE LOCALI ESERCIZI COMMERCIALI (COOP) AGENZIE TURISTICHE UNIPOL ENTI PREVIDENZIALI CENTRO PER LIMPIEGO POSTE CASE DI RIPOSO CENTRI ANZIANI ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO ANPI BANCO ALIMENTARE SCUOLE BIBLIOTECHE UNITRE STAMPA LOCALE (GIORNALI RADIO TV) FORZE DELLORDINE UFFICI GIUDIZIARI UFFICI FISCALI

DESCRIZIONE DELLE MODALITÀ CON CUI SI SVILUPPANO LE VARIE RELAZIONI CATEGORIE: poca collaborazione con lo Spi e difficoltà per la continuità delliscrizione, nonostante gli accordi che si attivano poco interesse verso il decentramento con conseguente difficoltà nel rapporto con lutenza In qualche caso si verificano anche conflitti di interessi che la confederazione non riesce a mediare Nella diffusione dei risultati degli accordi spesso la RSU rappresenta lanello mancante

DESCRIZIONE DELLE MODALITÀ CON CUI SI SVILUPPANO LE VARIE RELAZIONI CAAF: In alcuni casi sembra che agiscano solo seguendo una logica di tipo economica Problemi organizzativi per la presenza in Lega Formazione personale precario Password catasto In qualche caso la presenza Spi è vissuta come un peso

DESCRIZIONE DELLE MODALITÀ CON CUI SI SVILUPPANO LE VARIE RELAZIONI INCA: Poco decentramento Poca integrazione ai fini del proselitismo

LE ATTIVITÀ SVOLTE SECONDO MODULO Nuovi strumenti a sostegno dellazione dello Spi: La comunicazione La rete Il Sito

LE VIE DELLA RAPPRESENTANZA SINDACALE: LE NUOVE SFIDE 1° Lavoro di gruppo: La complessità dellazione sindacale in rapporto allevoluzione della rappresentanza Individuazione degli aspetti positivi e le criticità con cui ci si deve confrontare nellesperienza concreta

LA COMPLESSITÀ DELLAZIONE SINDACALE IN RAPPORTO ALLEVOLUZIONE DELLA RAPPRESENTANZA RAPPRESENTANZA: Numero degli iscritti Presenza strutture nel territorio FATTORI DI TRASFORMAZIONE DELLA RAPPRESENTANZA SINDACALE/POLITICA: Economici Politici ideologici Culturali Socio demografici

LA COMPLESSITÀ DELLAZIONE SINDACALE IN RAPPORTO ALLEVOLUZIONE DELLA RAPPRESENTANZA PROBLEMI / OPPORTUNITÀ Cambiamento della tipologia degli iscritti e nuova articolazione di: Richieste Bisogni Aspettative

INDIVIDUAZIONE DELLE CRITICITÀ CON CUI CI SI DEVE CONFRONTARE NELLESPERIENZA CONCRETA Lattuale modello organizzativo del sindacato confederale è ancora centrato sui soggetti inseriti nel mondo della produzione Le difficoltà derivanti da questo approccio si riversano sul territorio e quindi sullunico soggetto che a quel livello è maggiormente presente

LABORATORIO LA COSTRUZIONE DELLA PIATTAFORMA E LE FASI DEL PROCESSO NEGOZIALE: Individuazione del percorso ideale per realizzare un processo negoziale

INDIVIDUAZIONE DEL PERCORSO IDEALE PER REALIZZARE UN PROCESSO NEGOZIALE 1. Conoscenza del contesto territoriale Principali caratteristiche della popolazione Tessuto socio-economico La tipologia dei servizi esistenti Gli orientamenti dellAmministrazione locale La presenza sindacale 2. Conoscenza della normativa di riferimento Principali caratteristiche del bilancio La reale disponibilità economica degli Enti 3. Analisi dei bisogni Attivare tutte le possibilità di ascolto della popolazione di riferimento Già in questa fase è necessario coinvolgere gli altri sindacati per una prima indicazione sulle priorità

INDIVIDUAZIONE DEL PERCORSO IDEALE PER REALIZZARE UN PROCESSO NEGOZIALE 4. Costruzione della piattaforma 5. Pubblicizzazione e validazione della stessa 6. Richiesta di incontro e apertura del confronto 7. Svolgimento della trattativa 8. Accordo 1. In caso di mancato accordo individuazione di tutte le iniziative a sostegno 9. Verifica e pubblicizzazione dei risultati raggiunti

ALCUNE PECULIARITÀ COMUNI MEDIO / PICCOLI: La Lega è attore negoziale riconosciuto: Dalle controparti Dagli altri livelli dellorganizzazione

ALCUNE PECULIARITÀ COMUNI GRANDI: Le Leghe hanno come primo interlocutore le Circoscrizioni Che dispongono solo di competenze residuali Il Comune è il soggetto che detiene lautorità sul bilancio La Cisl e la Uil hanno una diversa strutturazione Si potrebbe pensare ad un coordinamento delle Leghe cittadine