INFEZIONE OSPEDALIERA Malattia infettiva che si manifesta durante o dopo il ricovero in ospedale e la cui origine è direttamente correlata con l'ospedalizzazione (neppure in incubazione al momento del ricovero *) * se non correlabile con una ospedalizzazione precedente Le infezioni ospedaliere devono, per essere definite tali, venire contratte in ambito ospedaliero. Es. un bambino che al terzo giorno di ricovero in pediatria sviluppa il morbillo lo avrà contratto in comunità. Tale malattia non potrà essere definita ospedaliera. Un anziano, che porta il gesso per una frattura di femore, viene ricoverato in urologia a causa di una cistite resistente ai trattamenti prescritti dal medico di base. L’urologo accerta che, durante il ricovero in ortopedia, al paziente è stato posizionato un catetere vescicale. L’urologo potrà attendersi che l’urinocoltura evidenzi la presenza di un patogeno di origine ospedaliera : in effetti l’infezione è pressoché sicuramente stata contratta a seguito della cateterizzazione vescicale. Comprese le infezioni che possono colpire il personale sanitario
Il 5-10% di tutti i pazienti sviluppa un’infezione La situazione nei paesi europei è meno rosea, infatti il numero di infezioni è maggiore. Nel nostro paese pochissimi ospedali conoscono il problema infettivo nella propria struttura. La situazione italiana dovrà forzatamente migliorare per due motivi fondamentali : 1. il piano sanitario nazionale 1998 chiede una riduzione del 25% delle I.O. entro il 2000 (ciò significa che chi intenda raggiungere l’obiettivo dovrà prima contare le I.O., quindi cercare di ridurle di 1/4) 2. il pagamento delle prestazioni ospedaliere in base ai DRG (oggi valido solo per le Aziende Ospedaliere) induce al contenimento dei giorni di degenza all’indispensabile (l’extra degenza comporta un risultato economicamente negativo) e le infezioni ospedaliere possono aumentare il tempo di degenza di un paziente dai tre ai quindici giorni, con aggravio di costi e distrazione di risorse. Il 5-10% di tutti i pazienti sviluppa un’infezione acquisita in ospedale
Incidenza delle Infezioni Ospedaliere altre batteriemie 5% 17% vie respiratorie 16% 40% 22% Le I.O. sono, mediamente, così ripartite. Il dato è ricavato da una media di studi a livello internazionale. Indagini sulle I.O. condotte sui pazienti di un intero ospedale non dovrebbero, in genere, scostarsi moltissimo dalle proporzioni esposte. tratto urinario ferite chirurgiche
BATTERI RESPONSABILI DI I.O. (TUTTE LE LOCALIZZAZIONI) ESCHERICHIA COLI STAPHYLOCOCCUS Sp ENTEROBACTERIACEAE PSEUDOMONAS AERUGINOSA Senza commento KLEBSIELLA Sp CANDIDA Sp PROTEUS Sp
Conseguenze e costi PAZIENTE COMUNITA' - CONSEGUENZE STAFF OSPEDALIERO DEGENZA Per le infezioni ospedaliere avremo : - conseguenze che ricadono sui pazienti - costi diretti per l’ospedale - costi indiretti per minori introiti - perdita di gg lavoro dei pazienti. La ricaduta delle I.O. avviene pertanto a livello di paziente, staff ospedaliero, ospedale e comunità. - COSTO ECONOMICO MINOR INTROITO (DRG) GG LAVORO PERSI
LA CATENA DELL'INFEZIONE Perché possa sorgere un'infezione è necessario che un patogeno raggiunga un ospite suscettibile Tale processo si realizza attraverso passaggi consecutivi che costituiscono una catena Ricordare che perché si verifichi un’infezione è necessario : - un patogeno - in quantità adeguata - che si localizzi in un tessuto/organo di un ospite sensibile. A questo punto può originare la “catena”. LA CATENA DELL'INFEZIONE
AGENTE CAUSALE OSPITE SUSCET- RISERVA TIBILE PUNTO PUNTO DI DI USCITA LA CATENA DELL'INFEZIONE CAUSALE OSPITE SUSCET- RISERVA TIBILE PUNTO PUNTO DI DI Questo è il lucido più importante di tutto il corso. Agente causale : E. coli Riserva : un paziente cateterizzato a circuito chiuso Punto di uscita : vie urinarie + sistema drenaggio Mod. e mezzi di trasmiss.: un ausiliario si sta accingendo a svuotare la sacca urine (non ha guanti) ed ha appena toccato il rubinetto. Un medico che sta facendo una medicazione ad un letto richiede l’aiuto dell’ausiliario che prende a passargli quanto necessario alla medicazione. Le mani contaminate dell’ausiliario trasferiscono il coli ai materiali di medicazione, da questi alla ferita chirurgica. Punto d’entrata :la ferita chirurgica è il punto d’entrata del patogeno (E. coli) Ospite Suscettibile : il paziente operato è (per definizione) suscettibile (un intervento chirurgico abbassa le difese organiche). ENTRATA USCITA MODALITA' E MEZZI DI TRASMIS- SIONE
1 di 2 INTERVENTI SULLA CATENA DELL'INFEZIONE INTERVENTI DA EFFETTUARE FATTORI INTERVENTI DA EFFETTUARE NELLA SEQUENZA CON L'OBIETTIVO DI DI TRASMISSIONE ROMPERE LA CATENA AGENTE DISTRUGGERE IL PATOGENO : ANTIBIOTICOTERAPIA CAUSALE CONTROLLARE LA SORGENTE : RISERVA MISURE DI ISOLAMENTO PUNTO CONTROLLARE L'INFEZIONE : DI USCITA BONIFICA DEI MATERIALI INFETTI MODALITA' E MEZZI Agente causale... si combatte con l’antibiotico-terapia, efficace quando effettuata su antibiogramma (pressoché sempre), non sempre efficace se “ragionata” o “a moscacieca”. N.B.: l’intervento su questo anello è a costo elevato e ad efficacia non garantita! Riserva... il paziente infetto può essere isolato (isolamento respiratorio, enterico etc.). L’intervento di isolamento ha un costo, ma, se ben eseguito risulta efficace. Punto di uscita... l’azione su questo anello prevede la “bonifica” (decontaminazione, disinfezione, sterilizzazione, eliminazione per i materiali monouso) di tutto quanto sia venuto in contatto con il punto di uscita stesso. L’intervento su questo anello è sempre efficace. Il costo dell’intervento è uguale a zero, perché la “bonifica” è obbligatoria. Il non eseguire quanto previsto non è un risparmio, bensì un’omissione. CONTROLLARE L'INFEZIONE : ANTISEPSI MANI, ASEPSI DI TRASMISSIONE PROCEDURE, DISINFEZIONE INDUMENTI ED EQUIPAGGIAMENTI PUNTO DI PREVENIRE L'INFEZIONE : MISURE DI ISOLAMENTO PER PROTEGGERE IL PAZIENTE ENTRATA OSPITE INTERVENIRE SULLE RESISTENZE : VACCINI E SIERI SUSCETTIBILE
1 di 2 - Mani del personale - Personale colonizzato o infetto SERBATOI D' INFEZIONE - Mani del personale - Personale colonizzato o infetto - Pazienti colonizzati o infetti - Microrganismi endogeni dei pazienti - Apparecchi con liquidi - Strumentario - Medicazioni - Cibi - Particelle contaminate dell'aria - Lavare le mani come da protocollo - Personale infetto -> malattia (non servono eroi, in particolare se sono pericolosi per i pazienti) - Personale colonizzato : deve esserne conscio e sapere come regolarsi (es, chi sia colonizzato da Stafilococco aureo a livello rino-faringeo deve sapere che non può avvicinarsi a campi operatori, o a ferite chirurgiche in genere, senza un’adeguata mascherina bucco-nasale) - Pazienti colonizzati : bisogna tenerseli (N.B.: colonizzazioni respiratorie in terapia intensiva sono spesso il preludio ad un episodio infettivo) - Pazienti infetti : attenzione agli altri degenti vicini di letto, soprattutto se, in cartella clinica, l’anamnesi segnali rischio di I.O.! - Microrganismi endogeni di altri pazienti : bisogna tenerseli insieme con il paziente e tra l’altro non possiamo sapere di che tipo di microrganismi si tratti
INFEZIONE OSPEDALIERA PUO' ORIGINARE Dalla popolazione batterica del paziente stesso: Infezione endogena (self infection) Senza commento Dalla popolazione batterica di un altro paziente : Infezione crociata (cross infection)
Riduzione dell' incidenza delle I.O. : significato - miglioramento della qualità dell'assistenza - riduzione della lunghezza delle liste d'attesa - aumento dell' efficienza del servizio sanitario - riduzione dei costi aggiuntivi di degenza, diagnosi e terapia - aumento della redditività Punto 1 : senza commento Punto 2 : meno infezioni = dimissioni in minor tempo Punto 3 : più pazienti trattati = più efficienza Punto 4 : meno spese Punto 5 : il DRG non cambia, se diminuisce la degenza ed il costo terapia, per I.O., aumenta il profitto.
PULIZIA DISINFEZIONE STERILIZZAZIONE I migliori risultati nella lotta alle infezioni ospedaliere si ottengono applicando sistematicamente protocolli di Fondamentale risulta l’applicazione di procedure e protocolli, diversamente tutto viene lasciato all’iniziativa personale e la buona volontà non è scevra da errori. PULIZIA DISINFEZIONE STERILIZZAZIONE
è il principale meccanismo IL CONTATTO DIRETTO è il principale meccanismo di trasmissione delle infezioni LE MANI del personale sono il veicolo più comune Senza commento
Il "quando" dipende da quello che si deve fare: Inizio e termine del turno Prima delle attività di assistenza e cura Dopo l'uso dei servizi igienici Dopo aver tolto i guanti Nei reparti infettivi Dopo "contatti a rischio" Prima e dopo procedure codificate asettiche Prima di procedure chirurgiche Prima vedi testo.... ...poi....dire che....il seme indica il livello di igiene delle mani che esamineremo alla prossima DIA Guideline for Hand Hygiene in Health-care Settings. MMWR 2002; vol. 51, no. RR-16.
Il "come" dipende dal rischio per il paziente: lavaggio chirurgico lavaggio antisettico lavaggio sociale Sociale Antisettico Per-operatorio o chirurgico (il livello più alto) Guideline for Hand Hygiene in Health-care Settings. MMWR 2002; vol. 51, no. RR-16.