Tutti gli uomini sono accomunati dal desiderio di conoscenza e dalla curiosità di sapere
Il progresso tecnologico e le scoperte scientifiche si basano sulla caratteristica propria dell’uomo di interrogarsi continuamente e di non fermarsi a considerare solo l’apparenza dei fenomeni e degli avvenimenti.
Basta pensare ai bambini che si meravigliano di tutto ,affascinati dal nuovo e da tutto quello che per la prima volta entra nel loro orizzonte. Non smettono mai di far domande agli adulti e, man mano che crescono, esse diventano più profonde e investono la vita e il suo il senso profondo.
L’antropologia riconosce che questo atteggiamento di stupore e di curiosità innanzi al mistero della vita e della natura ha accompagnato l’ uomo da sempre Domande come :da dove veniamo? Chi ha creato l’universo? Chi ha creato l’uomo? Chi è l’Uomo? Sono interrogativi che evidenziano la grandezza dell’ uomo, unica creatura in grado i stupirsi di fronte al mistero della natura, e di interrogarsi sul senso dell’ esistenza. Pur nella consapevolezza dell’ impossibilità di arrivare alla totale conoscenza della verità.
Per questo, fin dai tempi più antichi, l’ uomo ha cercato di dare delle riposte tramite racconti particolari chiamati miti, la filosofia e negli ultimi secoli la scienza.
Anche nella Bibbia e soprattutto nei primi capitoli attraverso un linguaggio particolare, chiamato poetico sapienziale, si è cercato di dare una risposta ai grandi interrogativi dell’uomo.
La bellezza della natura suscita nell’ uomo stupore e meraviglia
Chi di noi non ha mai provato un senso di meraviglia e smarrimento di fronte a un cielo stellato o a un arcobaleno?
Questo stupore ha suscitato nell’ uomo e solo nell’ uomo tra i viventi una serie di domande sull’ esistenza e sul suo significato. E’ pur vero che oggi l’ uomo distratto dai ritmi della vita frenetica ha accantonato questa ricerca di significato.