Comprendere i bisogni evolutivi e relazionali sottostanti al comportamento disturbante/prepotente una premessa per l’intervento.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Luca Ercoli- Bruna Peraboni
Advertisements

ITINERARIO delle CARATTERISTICHE PECULIARI Cordialità (non tecnica ma affetto); Affetto dimostrato (conseguenza della familiarità); Affetto concreto (non.
Il rispetto delle regole in campo e fuori dal campo
I BAMBINI IMPARANO CIO’
SALESIANI GIOVANI SPORT PASTORALE ORATORIO SAVIO MESSINA Fabio Cicciò FABIO CICCIO.
LA COMUNICAZIONE E IL CONSENSO INFORMATO IN PEDIATRIA
Aosta Febbraio 2010 Ladolescente nel periodo di transizione dalla scuola secondaria di I° grado alla scuola secondaria di II° grado Dr. Paolo Calvarese.
COMUNICAZIONE.
Ragazzi con disabilità verso la vita adulta: approcci,alleanze,percorsi,… Vicenza, 4 Marzo, 2010 Isp. Luciano Rondanini.
I processi cognitivi L’Apprendimento
Le fasi psicosociali di Erikson
PSICOLOGIA DELL’EDUCAZIONE Felice Carugati e Patrizia Selleri
La costruzione dell’identità nel bambino in affido
Parole di cittadinanza Milano, 29 gennaio Cittadinanza e costituzione Art. 1. Legge 169/2008 Cittadinanza e Costituzione 1. A decorrere dall'inizio.
Modalità e tipi di consulenza: La consulenza di processo
Le necessità correlate alletà e alla conoscenza. BAMBINI.
Università degli studi di Messina SISSIS – Scuola Interuniversitaria Siciliana di Specializzazione per lInsegnamento Secondario prof.ssa Loredana Benedetto.
I MODULO SVILUPPO SOCIALE, SOCIALIZZAZIONE E COMPETENZA SOCIALE
Lo sviluppo morale.
LE DIFFICOLTA’ PSICOLOGICHE DEL BAMBINO DISLESSICO
LA FORMAZIONE AL RAGIONAMENTO CLINICO IN MEDICINA D’ URGENZA
Motivi da cui può nascere lesigenza di un Patto educativo di corresponsabilità sono: la consapevolezza che una proposta educativa debba essere chiara.
Esteriorizzanti Interiorizzanti A cura di Merlo Pich Andreina
INDICE CONCEZIONE DI SVILUPPO FASE PRENATALE
L’ IMPORTANZA DELLE RELAZIONI Le responsabilità della Famiglia
ALTRUISMO azioni che un individuo può compiere a vantaggio di una o più persone senza aspettarsi alcuna ricompensa esterna concreta MA azione tesa a produrre.
PERSONALIZZAZIONE apprendimento e insegnamento valorizzazione dell’alunno Innovare la didattica per personalizzare L'educazione personalizzata non si riduce.
Laboratori espressivi, laboratori cognitivi
DA BOZZOLO A FARFALLA: LE TRASFORMAZIONI DELL'ADOLESCENTE
È il legame che unisce due o più persone È quella insita nella natura stessa della persona in quanto individuo.
Laccezione positiva del concetto di rischio Il rischio non deve essere visto necessariamente come pericolo o fonte di danno evolutivo Rischio come opportunità
ADOLESCENTE E GRUPPO DEI PARI
PREVENZIONE DEL RISCHIO E PROMOZIONE DEL BENESSERE IN ADOLESCENZA
La mia autostima.
Rilievi critici alla teoria di Piaget
"vuoto di memoria" - errori di ritenzione e riproduzione quando siamo sotto stress - scarsa produttività quando abbiamo qualche problema - "aver la testa.
Nelle classi spesso si presentano problemi di comportamento
© All Rights Reserved Lindbergh 2004 Pavarin Scorzoni
9° La comunità luogo della conversazione educativa Obiettivi: Indicare alcuni caratteri propri di una comunità; Indicare alcuni caratteri propri di una.
SOCIALIZZAZIONE E’ UN PROCESSO DI ACQUISIZIONE DI COMPORTAMENTI,
Chi è lo Psicologo? Lo psicologo è un professionista della salute.
COMPITI DI SVILUPPO IN ADOLESCENZA
Il gruppo classe risorsa nella prevenzione del bullismo Dott
Indicatori di rischio dei
Giovani e salute: la “mente” dello sport
Si può parlare di EGOCENTRISMO nell’adolescenza?
IL DISCERNIMENTO REMOTO Per discernimento remoto s’intende quel momento iniziale in cui qualcuno molto lontano dalla realtà formativa intravede, grazie.
I ragazzi che “disturbano”. Per saperne di più…
PROGETTO “ZATTERA” OVVERO LA PALESTRA DELLE ABILITA’ SOCIALI
Confronto tra: S. Freud E. Erikson J. Piaget.
Studio di psicogia Liberamente - Dott.ssa Monica Vivona
Gli adolescenti e la famiglia
Scuola permanente per genitori ed educatori – Pontemaodino 2014 Si svolgeranno tre tipi di incontro: Si svolgeranno tre tipi di incontro: Il primo e ultimo.
“ GIOVANNI PASCOLI” di Gozzano
Le fasi psicosociali di Erikson
Genitori Efficaci: …….verso l’autonomia che ci rende sicuri
EDUCAZIONE INTERCULTURALE
TRATTAMENTO MULTIMODALE
Introduzione Sviluppo della personalità e «bisogni» fondamentali dell’essere umano: Appartenenza ↔ Individuazione.
Università degli Studi di Macerata Facoltà di Scienze della formazione
Perché alcuni bambini non funzionano come gli altri?
DOCENTI NEOASSUNTI GESTIONE DELLA CLASSE E DELLE PROBLEMATICHE
LO SVILUPPO COGNITIVO.
Aspetti cognitivi del gioco. autonomia  metodo centrato sui problemi da risolvere  ragazzi protagonisti attivi  ragazzi che imparano a fare scelte.
GESTIONE CLASSE DISPERSIONE SCOLASTICA INCLUSIONE SOCIALE
prof.ssa Giovanna Mirra
ESEMPIO ASSESSMENT. Matteo  14 anni.  Prima superiore, non va bene a scuola, non ricorda le cose anche se dice di studiare.  Insegnanti riferiscono.
AFFETTIVITÀ & SESSUALITÀ NELL'ERA DI INTERNET
In una famiglia tradizionale le funzioni fondanti sono assolte in modo naturale dai parenti e dalla comunità. Nella società occidentale di oggi questo.
Catanzaro 13 febbraio Famiglia Insegnanti Contesti frequentati Allenatore Amici Interessi Individuo.
Transcript della presentazione:

Comprendere i bisogni evolutivi e relazionali sottostanti al comportamento disturbante/prepotente una premessa per l’intervento

EtàSviluppo cognitivo Prospettiva socio-morale: ha come presupposto necessario, ma non sufficiente, lo sviluppo cognitivo e la capacità di role-taking Bisogni individuali Bisogni nel gruppo 0-6Intelligenza pre- operatoria (egocentrismo) Livello pre-convenzionale: l’individuo considera prioritari i propri interessi; le aspettative e le norme sociali sono esterne all’individuo Fiducia vs sfiducia Autonomia vs dubbio vergogna Iniziativa vs senso di colpa 6/7- 11 Intelligenze operatoria- concreta: pensiero meno egocentrico, ma ancora difficile acquisire la prospettiva altrui Convenzionale: prospettiva di chi ha interiorizzato le aspettative e le norme degli altri, specialmente delle persone che rappresentano l’autorità, e che si è identificato con tali modi di vedere e di percepire Acquisire senso di industriosità vs senso di inferiorità (Bisogno di sentirsi bravo, capace) Imparare a competere senza aggredire, imparare a lavorare con gli altri, a cooperare

11-15Intelligenza operatoria formale: pensiero ipotetico- deduttivo, possibilità di critica dell’autorità… A livello post- convenzionale la persona distingue tra sé e le norme/aspettative degli altri, definendo i suoi valori in modo personale e libero Acquisizione del senso di identità vs dispersione. Una difesa è quella del narcisismo… (Bisogno di sentirsi “qualcuno” nel gruppo) Bisogno di appartenenza al gruppo, bisogno di essere visto nel gruppo per essere qualcuno. Tendenza all’omologazion e per superare l’incertezza sull’identità EtàSviluppo cognitivo Sviluppo morale Bisogni individuali Bisogni nel gruppo

Strategie familiari maggiormente correlate con la condotta aggressiva dei ragazzi: Rifiuto o carente vicinanza da parte del genitore Educazione permissiva che non definisce i limiti di comportamento del bambino Uso di metodi autoritari o violenti per controllare e risolvere le situazioni critiche

B Comportamento Disturbante/ prepotente A Antecedenti Familiari: carente presenza/permissivismo Psicologici: carente empatia/capacità di valutare le conseguenze Gruppo classe: carente identità gruppale, identità individuali non ancora consolidate, conformismo/passività Attenzione Onnipotenza Etichettamento/ Ruolo C Conseguenze

L’intervento a livello scolastico deve prevedere un modello educativo basato su questi principi: Affetto ed elevato coinvolgimento dell’adulto verso il bambino/ragazzo – dare carezze positive condizionate: rinforzare comportamenti collaborativi e rispettosi – dare carezze positive incondizionate: comunicare che il bambino può essere visto e ricevere attenzioni al di là del suo comportamento e del ruolo negativo Definizione di chiare regole e limiti per il comportamento accettabile in classe In caso di violazione di tali limiti, uso sistematico di sanzioni di natura non ostile tese a scoraggiare il comportamento negativo e ad incoraggiare il comportamento desiderabile