Progetto Biblioteca Spazio Nuovo
"Ogni bambino ha diritto ad essere protetto non solo dalla malattia e dalla violenza ma anche dalla mancanza di adeguate occasioni di sviluppo affettivo e cognitivo". Articolo 23: Bambini handicappati I bambini che non riescono a vedere, sentire, camminare o parlare sono bambini disabili. Alcuni bambini, pur impegnandosi molto, hanno bisogno di parecchio tempo per imparare cose nuove. Altri bambini con handicap mentali non riescono a impararle del tutto. I bambini handicappati hanno gli stessi diritti degli altri bambini. Inoltre, hanno diritto a un aiuto e un’attenzione speciali, a ricevere cure mediche e terapie atte a curare e attenuare le conseguenze del loro handicap. Le scuole aiutano il bambino a condurre una vita per quanto possibile autonoma e gli consentono di imparare un mestiere. Nonostante le diversità, i bambini normali e quelli handicappati dovrebbero passare più tempo insieme, giocando, studiando e aiutandosi a vicenda. Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza
Come sostengono le linee guida IFLA/Unesco, il luogo ideale dove poter offrire tali occasioni è la BIBLIOTECA. In questo istituto, per la particolarità dell’utenza, queste occasioni, queste risorse diventano parte integrante del processo di cura e di salute e garanti di quei diritti inalienabili del bambino “la ragion d'essere di una biblioteca è quella di fornire l’accesso alla conoscenza, all’informazione e alle opere dell’immaginazione tramite una gamma di risorse e di servizi e di essere aperta equamente a tutti i membri della comunità senza distinzione di razza, nazionalità, età, genere, religione, lingua, disabilità, condizione economica e lavorativa e grado di istruzione” Il servizio bibliotecario pubblico: linee guida IFLA/Unesco per lo sviluppo
Progetto Biblioteca perché può: Garantire ai pazienti il diritto a soddisfare bisogni formativi, informativi, culturali e di svago Offrire possibilità e occasioni di sviluppo e crescita, sia sul piano emozionale e relazionale sia da un punto di vista cognitivo
Abbiamo deciso di curare non solo il “cosa fare” ma anche il “come fare”. “E’ infatti il metodo a dare significato e valore ai contenuti.” Giorgio Bert
Progetto Biblioteca consta di due fasi: Cosa FARE 1.Individuare e realizzare uno spazio fisico, accessibile, accogliente e versatile 2.Valorizzare tutte le esperienze cliniche, pedagogiche e terapeutiche presenti nell’istituto riguardanti la lettura, il libro grazie alle risorse e potenzialità della biblioteca 3.Migliorare la qualità del servizio neuro riabilitativo, terapeutico e psico-pedagogico Come FARE 1.Avviare un processo di conoscenza e di scambio tra gli operatori dell’istituto 2.Creare una rete multidisciplinare di operatori, tutti impegnati in un progetto comune di cura e educazione dell'infanzia e sostegno alla genitorialità 3.Definire un gruppo di coordinamento Prima fase
Progetto Biblioteca consta di due fasi: Cosa FARE 1.Sostenere la biblioteca con progetti, che possano rappresentare una risorsa comune per tutto l’istituto 2.Promuovere inclusività attraverso la lettura, laboraotori 3.Creare una rete tra l’istituto e le realtà territoriali offrendo servizi e materiali specifici Come FARE 1.Consolidare rete interna 2.Avviare processi di formazione - autoformazione 3.Coinvolgimento di associazioni di volontariato Seconda fase
Un lavoro di gruppo efficace è in grado di produrre risultati incredibili, anche se, lavorare con successo in una squadra, non è affatto facile. La Biblioteca,come le altre iniziative promosse per la rivalorizzazione del nostro istituto, possono rappresentare il punto di partenza per costruire un ponte che permetta lo scambio, la contaminazione, la condivisione tra tutti i reparti. Ciò avrebbe inevitabilmente effetti positivi sull’ottimizzazione e sul potenziamento dei servizi dell’intero istituto, permettendo al bambino e all’adolescente che si rivolge alla nostra struttura risposte adeguate e di qualità.