Università degli Studi di Pavia Anno Accademico 2014/2015

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Limpresa : prospettive di lettura Limpresa è un fenomeno complesso: è un insieme di attività e di processi svolti da una comunità di persone, ma anche.
Advertisements

Il tema dello sviluppo delle imprese minori
Contesto, Input, Processi e Prodotti (risultati)
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI
Scelte di Progettazione Organizzativa Cap. 9
LA FUNZIONE DI MARKETING
PROBLEMA STRATEGICO E SUA EVOLUZIONE
Il processo di direzione aziendale
Il mix promozionale Le imprese devono comunicare continuamente con i loro clienti attuali e potenziali. Oggi la comunicazione è interpretata in modo nuovo.
Marketing MARKETING DEL TURISMO Facoltà di Scienze Politiche e
1 Università degli Studi di Urbino Carlo Bo FACOLTA DI ECONOMIA IMPORTANZA ED ELEMENTI DI CRITICITÁ DEL MARKETING STRATEGICO NELLE PMI Fulvio Fortezza.
ECONOMIA INDUSTRIALE (MERCATO, CONCORRENZA, REGOLE) LEZ 1
Capitolo 1. I mercati business-to-business 1. I tratti caratterizzanti 2. I rapporti fornitore-clienti 3. Le interdipendenze e la forma reticolare dei.
Quali sono i clienti che l’azienda è in grado di soddisfare?
Lezione N° 11 I Modelli di Governo
Economia e direzione delle imprese La programmazione: contenuti, processi e tecniche.
1 VISIONI TEORIE E PARADIGMI DELLORGANIZZAZIONE Anno Accademico
La soluzione divisionale
S.W.O.T. Strenghts, Weacknesses,Opportunities,Threats
Progettare una ricerca: approcci e metodologie
SCHEMA GENERALE DEL PROCEDIMENTO DI REVISIONE CONTABILE
Business and Strategic Risk e la sua gestione attraverso la pianificazione aziendale Marco Venuti 2013 Risk and Accounting.
Economia e gestione delle imprese A.A. 2004/05
Opportunità – I punti di forza La centralità del Dipartimento di salute mentale (DSM) e lorganizzazione territoriale della presa in carico La differenziazione.
“FINANZA AZIENDALE” Le idee principali del corso
DOCENTE Edoardo Sabbadin
L’analisi strategica capitolo 28
COMUNICAZIONE PUBBLICA Il bilancio sociale nelle amministrazioni pubbliche 8°e 9° lezione 23/24 ottobre 2008 Anno Accademico 2008/2009.
Formulazione degli obiettivi
La strategia d’impresa: modalità competitive e scelte strategiche
7 - Strategie di differenziazione e diversificazione
Metodologia della ricerca sociale lorenzo bernardi
La strategia di mercato 1.Il concetto di strategia 2.Il contenuto della strategia di mercato 3.Il processo strategico 4.Il ruolo del management.
L’INNOVAZIONE DEL CONCETTO DI BUSINESS
Strategia e organizzazione
Riflessioni attorno al «capitalismo costruttivo» Dal modello del «non più» al modello del «non ancora» Guido Caselli Centro Studi e ricerche Unioncamere.
Dall’ambiente imprenditoriale al settore dell’impresa
CONCORRENZA QUASI PERFETTA. 1. La c.p. induce il livello di produzione efficiente 2. Tutte le imprese adottano la stessa tecnologia e hanno la stessa.
Le parole dell’impresa
Il marketing nell’economia e nella gestione d’impresa
Analisi di settore e comportamenti concorrenziali
Pratica della gestione d’impresa Prof. Alessandro BENZIA
CORSO DI ECONOMIA POLITICA MACROECONOMIA Docente: Prof.ssa M. Bevolo
Università degli Studi di Pavia Anno Accademico 2014/2015
Università degli Studi di Pavia Anno Accademico 2014/2015 Parte Decima La socialità nel pensiero di I. Ansoff.
La progettazione organizzativa
Università degli Studi di Pavia Anno Accademico 2014/2015 Parte Quarta La Scuola della Pianificazione (Igor Ansoff)
Università degli Studi di Pavia Anno Accademico 2014/2015 Parte Quinta La Scuola del Posizionamento Competitivo.
Università degli Studi di Pavia Anno Accademico 2014/2015 Parte Terza Scuola Classica di Harward “ Scuola Progettuale “
Strategie e risorse umane
La Spezia MasterPlan Smart City
CASO FIAT E’ da sempre l’emblema del > nelle attività di produzione industriale E’ l’impresa che produce automobili ma nel corso della.
IV PARTE Lo sviluppo delle imprese  I confini d’impresa  La dimensione aziendale più conveniente  Opzioni strategiche di corporate  Modalità di realizzazione.
LEZIONE PRELIMINARE 2 VANTAGGIO COMPETITIVO: Come crearlo e sostenerlo nel tempo.
LE FUNZIONI D’IMPRESA E LE TEORIE SULLE FINALITÀ IMPRENDITORIALI
Capitolo 19 LA GESTIONE DELLE RISORSE UMANE Università di Napoli, Federico II Prof. Sergio Sciarelli.
Corso di STRATEGIE D’IMPRESA Corso di Strategie d’Impresa – Quinta Unità Didattica Corso di Strategie d’Impresa * * * * * Quinta settimana Le strategie.
LA GESTIONE STRATEGICA. MISSIONE La MISSIONE è il mezzo con cui l’impresa esplicita e comunica ai suoi interlocutori in che cosa vuole essere identificata.
Laboratorio di Creazione d’Impresa L-A Strategia, Business, Settore.
Il marketing nell’economia e nella gestione d’impresa.
CIEG – Università di BolognaInnovazione e creazione di valore Innovazione tecnologica e creazione di valore Prof. Federico Munari Università degli Studi.
Impresa e mercato Cristina Ponsiglione. Contenuti del documento Il modello di Porter Strategie per il raggiungimento del vantaggio competitivo Analisi.
MISURARE I RISULTATI DELL’”AZIENDA” la misurazione è uno dei principali strumenti di direzione la misurazione serve per... – interpretare l’andamento dell’impresa.
LE STRATEGIE COMPETITIVE
LE FUNZIONI DELL’IMPRESA E LE TEORIE SULLE FINALITA’ IMPRENDITORIALI Università di Napoli, Federico II Prof. Sergio Sciarelli.
Obiettivi e struttura della lezione Lezione 3 – La Formazione delle Decisioni Obiettivo della lezione Presentare i diversi modelli teorici per la formazione.
Prof.ssa Cecilia Silvestri - A.A. 2014/ Evoluzione dei Mercati Storia della Qualità Principi del TQM CFs of TQM Prof.ssa Cecilia Silvestri - A.A.
Università degli Studi di Pavia Anno Accademico 2016/2017
LM Governo e direzione di impresa
Università degli Studi di Pavia Anno Accademico 2017/2018
Transcript della presentazione:

Università degli Studi di Pavia Anno Accademico 2014/2015 Parte Seconda Scuola di Harvard (Approccio classico alla strategia) Il paradigma Chandleriano: strategia-struttura

SCUOLA DI HARVARD (APPROCCIO CLASSICO ALLA STRATEGIA) FILONE DELLA BUSINESS POLICY TEORIA DEI SISTEMI APERTI INTEGRAZIONE (P. DRUCKER – A. CHANDLER) PARADIGMA: “STRATEGIA/STRUTTURA” FUNZIONE STRATEGIA RISPONDERE A 2 DOMANDE: QUAL’E’ LA NOSTRA ATTIVITA’ QUALE VORREMMO CHE FOSSE

ALFRED CHANDLER IMPRESA SOGGETTO APERTO E REATTIVO NEI CONFRONTI DELL’AMBIENTE STRATEGIA STRUMENTO UTILIZZATO DALL’IMPRESA ED INCLUDE TANTO UN MOMENTO TEORICO, QUANTO UNO PRATICO - MOMENTO TEORICO: FISSAZIONE DI FINALITA’ ED OBTV - MOMENTO PRATICO: ALLOCAZIONE DELLE RISORSE “ STRATEGIA COME INTERFACCIA DELL’IMPRESA CON L’ESTERNO, FINALIZZATA AL PERSEGUIMENTO DELLA MIGLIORE CONSONANZA ESTERNA “

IL NUCLEO DEL PARADIGMA CHANDLERIANO 1. LO SVILUPPO ECONOMICO, ATTRAVERSO DIFFERENZIAZIONE (TECNOLOGIE, PRODOTTI, BISOGNI), GENERA POTENZIALITA’ DI PROFITTO (OPPORTUNITA’) 2. LE IMPRESE SFRUTTANO TALI OPPORTUNITA’ PERSEGUENDO DETERMINATE MODALITA’ DI ESPANSIONE (STRATEGIE) 3. CAMBI DI STRATEGIA PONGONO PROBLEMI DI DIREZIONE CHE NON SONO RISOLVIBILI CON LA STRUTTURA ORGANIZZATIVA ESISTENTE

IL NUCLEO DEL PARADIGMA CHANDLERIANO 4. LA CONDOTTA DI EFFICIENZA ECONOMICA SPINGE L’IMPRESA AD ADOTTARE UN NUOVO MODELLO ORGANIZZATIVO 5. LA TRANSIZIONE VERSO LA NUOVA STRUTTURA APRE UNA FASE DI CRISI DEL GRUPPO DIRETTIVO, CHE IMPLICA SPESSO MODIFICHE NEI RAPPORTI DI POTERE INTERNO 6. E’ PRESUPPOSTO LA PRIORITA’ LOGICA E TEMPORALE DELLA STRATEGIA: PRIMA VIENE LA STRATEGIA, POI SEGUE LA STRUTTURA