Pierino Rollero una vita per la scuola, per gli allievi con disabilità
La sua storia nella scuola
1950 è nominato maestro elementare di ruolo è assegnato presso l’Istituto di Psicologia dell’Ateneo Salesiano di Roma 1962 è nominato direttore Didattico presso la Direzione Didattica “A.M. Dogliotti” di Torino.
Sperimenta l’apertura delle classi speciali e si impegna nel processo di deistituzionalizzazione e di inserimento nelle scuole dei minori ricoverati
Favorisce il superamento delle classi speciali emarginate nella succursale del Lingotto “una baracca fra le baracche abitate dalle famiglie immigrate”
Promuove importanti esperienze umane ed educative nella scuola aggregata funzionante presso l’Istituto “F. Aporti”
E’ per molti anni giudice onorario presso la sezione minorenni della corte d’Appello di Torino
Comprende che “uno dei problemi più acuti che emergevano dalla nuova esperienza di integrazione era quello relativo alla formazione degli insegnanti”
Nel 1967 promuove la fondazione dell’”Istituto Toniolo dell’Università Cattolica di Milano” Scuola di preparazione del personale insegnante ed assistente
e della “Scuola di formazione per educatori specializzati” della Provincia di Torino
Nel 1972 è nominato Ispettore Tecnico Periferico Nel 1978 è nominato membro del Consiglio Direttivo dell’IRRSAE di cui è presidente per due anni
E’ impegnato nella realizzazione di corsi di aggiornamento Nell’istituzione dei “Centri territoriali degli insegnanti” Nella valorizzazione del tempo pieno
Nell’analisi dei bisogni socio-educativi dei “quartieri a rischio” Nella sperimentazione dei corsi di alfabetizzazione
Fin dagli anni ’60 collabora con le associazioni impegnate nella lotta all’emarginazione
Partecipa alle iniziative dell’ANFAA volte ad ottenere dal Parlamento un’idonea legge sull’adozione
Collabora con l’ ULCES e contribuisce alla stesura di proposte di legge a tutela delle persone con disabilità
Nel 1987 è socio fondatore del Comitato per l’integrazione scolastica (che opera a Torino in modo informale già dal 1984)
Dà vita nel 1985 al “Bollettino di informazione” che nel 1987 cambia nome in “Handicap & Scuola”
Gli amici hanno scritto di lui…
Marisa Pavone …Uomo dotato di grande sensibilità, paziente mediatore, altamente rispettoso degli interessi degli studenti più fragili. Nelle sue ricerche e nella professione si è occupato senza sosta della scolarizzazione dei bambini con disabilità complessa nel ciclo primario,
ha indagato sui temi della didattica speciale, ha promosso positivi raccordi tra scuola ed enti locali in un’ottica inclusiva. … Il suo insegnamento è un faro che illumina il cammino.
Don Luciano Allais Ci ritrovammo, fianco a fianco, nell’Unione per la Promozione dei Diritti dei Minori, a sostenere che il bambino non è esclusivamente oggetto di allevamento, di educazione, d’istruzione, ma soggetto di diritti, vera persona e punto di riferimento del mondo adulto per riscoprire qualità e valori spesso dimenticati.
Molti anni dopo era ancora in prima linea nell’opera della nuova integrazione. Non ebbi la fortuna d’incontrarlo nel periodo di questo impegno sociale.
Gli avrei suggerito che forse è giunto il tempo di superare lo stesso concetto d’integrazione in nome della fraternità, dell’appartenenza alla famiglia umana, che non può accettare differenze di razza, di religione, di cultura, di lingua. Extracomunitari potrebbero essere, nel caso esistessero, solo gli extraterrestri.
Sono certo che la sua acuta intelligenza avrebbe accettato questa specie di trasposizione, da un concetto sclerotizzato d’inserimento sociale ad una visione proiettata verso un futuro di globalizzazione umana.
Andrea Canevaro La sua sensibilità e la sua vigilanza lo hanno portato a momenti di denuncia, accorgendosi tra i primi degli scricchiolii e dei passi indietro che a volte sono stati mascherati con dichiarazioni di principio.
Si accorgeva immediatamente degli aspetti sostanziali che intaccavano la realizzazione dell’integrazione. E finché ha potuto, ha parlato, scritto, agito.
Ci ha insegnato il puntiglio della precisione di una competenza che deve continuamente aggiornarsi perché è messa alla prova dalle novità dei fatti. … Il nostro amico Pierino Rollero ha sentito profondamente lo scandalo delle ingiustizie.
… In tempi di tagli coperti da dichiarazioni «furbe», che vorrebbero farci credere che tutto va non solo bene ma meglio; in tempi in cui viene proclamato l’aziendalismo efficiente e produttivo e nello stesso tempo si mandano a casa risorse umane e professionali costituite da esperienze …
in questi tempi bislacchi, Pierino Rollero ci mancherà sicuramente