Sistemi di protezione sociale

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Organizazione servizi sociali - Dott.ssa M.Vittoria Tonelli
Advertisements

27/11/2003Rel: Roberto Benvenuti, Marco Carcano 1 Landamento demografico e la riforma del Welfare Partendo dalle considerazioni relative agli importanti.
La storia dell’Europa.
1 Riflessioni sul futuro della politica di coesione DG Politica regionale Commissione europea.
Corso di Scienza delle finanze
UNA BUSSOLA PER NAVIGARE NELLA UE La politica di coesione nellU.E. Corso in TECNICHE DI PROGETTAZIONE: Fund Raising per lUniversità A CURA DELLASSOCIAZIONE.
Politiche sociali Lavinia Bifulco.
Politica Economica – Micro
LE POLITICHE DEL LAVORO Una classificazione
Corso di Scienza delle Finanze A.A Prof. Mario Cassetti
Corso di Politica sociale a.a A cura di Daniela Teagno Testi di riferimento: D. Rei, Sociologia e welfare, Gruppo Editoriale Esselibri, Napoli,
A.A Corso di Politica Sociale Maria Letizia Pruna
A.A Corso di Politica Sociale Maria Letizia Pruna Sesta lezione Le politiche pensionistiche.
A.A Corso di Politica Sociale Maria Letizia Pruna Nona lezione Le politiche del lavoro.
EPA 02/03 XIII / 1 LUnione Europea e le sue Istituzioni: unintroduzione un po di storia… alcune informazioni di base sui paesi membri le istituzioni dellUE.
LEZIONE 8 WELFARE STATE.
Corso di Teoria e Politiche dello Stato Sociale (a.a ) Modulo II Lezione del 22 ottobre 2008 La politica pensionistica in chiave comparata Docente:
Disease management: limportanza della prevenzione attiva e il coinvolgimento di tutti gli attori del sistema Pierluigi Macini Regione Emilia-Romagna Servizio.
LEZIONE 3 FALLIMENTI DI MERCATO E BENI PUBBLICI.
LEZIONE 9 PENSIONI (Prima parte). CONTENUTO DELLA LEZIONE Motivazioni dellintervento pubblico in campo pensionistico Modelli di sistemi pensionistici.
incoraggiare la creazione di un ambiente propizio allo sviluppo delle imprese nel settore turistico favorire una migliore cooperazione tra gli Stati membri,
1 Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Direzione Generale per le Politiche per l'Orientamento e la Formazione Ministero del Lavoro e delle Politiche.
L’esperienza della Rete Health Promoting Hospitals (HPH) dell’Azienda per i Servizi Sanitari N. 6 Ufficio Qualità e Accreditamento Carmela Zuccarelli.
Legge provinciale 23 luglio 2010, n. 16
Welfare e mercato del lavoro in Svezia Chiara Lucchin
I target per lItalia allinterno della Strategia 2020 e la situazione attuale rispetto a Occupazione, Povertà, Istruzione Egidio Riva Università Cattolica.
\ \ | / (_) o000O O000o POLITICHE del LAVORO Analista Progettista Vincenzo Occhipinti Misure di promozione allinserimento.
Il Territorio protagonista dellofferta dei servizi sociali di Annalisa Turchini.
DIRITTI DI LIBERTÀ LEZIONE 15.
Che cos’è il welfare state?
LE FUNZIONI DEL BENESSERE
Modelli di classificazione dei sistemi di welfare
Estratto per la relazione del Dott. Trevisanato 30 maggio 2008.
CAPP Centro di Analisi delle Politiche Pubbliche.
DONNE E POLITICHE PREVIDENZIALI
La Rete dei Servizi alla Persona
1 Lezione 8 Esternalità e beni pubblici ultimo aggiornamento 9 aprile 2010.
1 Corso di Analisi Finanziaria degli Enti Pubblici Le determinanti del funzionamento delle Amministrazioni Pubbliche Sergio Zucchetti Anno Accademico 2013.
Schede didattiche a cura di A. Cortese
1 Lezione Introduttiva Prof. Alessandro Scaletti.
ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI SOCIALI SUL TERRITORIO
Promozione del sistema integrato di servizi sociali e sociosanitari
I modelli di welfare.
Le Politiche Sociali e il Welfare State
L’ANALISI DELLE POLITICHE SOCIALI E DEL WELFARE STATE
Sociologia del welfare a.a 2013/14
I modelli di welfare.
Organizzazione dei Servizi Sociali sul territorio
L’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico
A.A Corso di Politica Sociale Maria Letizia Pruna
Politiche sociali Lavinia Bifulco. Quadro europeo: le tendenze principali Rescaling e localizzazione Contrattualizzazione Attivazione Negoziazione e partecipazione.
A.A Corso di Politica Sociale Maria Letizia Pruna Settima lezione Il sistema pensionistico italiano.
A.A Corso di Politica Sociale Maria Letizia Pruna
Politiche sociali e welfare state: i concetti
Cap.8 PER UNA POLITICA DEL LAVORO 8.1. Teorie del mercato del lavoro 8.2. Per un nuovo welfare lavoristico 8.3. Osservazioni conclusive.
Fasi storiche ed evolutive del welfare state europeo:
L’assistenza sociale: i concetti
Politiche sociali Lavinia Bifulco. Diseguaglianze in Italia In Italia disaguaglianza (di reddito) alta e persistente Altra trasmissione intergenerazionale.
Politiche sociali Lavinia Bifulco. Attivazione e investimento sociale Investimento sociale? Attivazione Partecipazione al lavoro empowerment Partecipazione.
Anna Marenzi Facoltà di Economia Università degli Studi dell’Insubria DONNE LAVORO SOCIETA’ CRESCERE PER CONTARE DONNE LAVORO SOCIETA’ CRESCERE PER CONTARE.
LE POLITICHE DEL LAVORO Per «politiche del lavoro» s'intende quell'insieme di interventi pubblici rivolti alla tutela dell'interesse collettivo all'occupazione.
Analisi dell’attuale assetto del sistema pensionistico in rapporto alla tutela ex art. 38 Cost Analisi della struttura del sistema previdenziale pensionistico.
L’INTERVENTO PUBBLICO NELL’ECONOMIA Prof. Fabio Asaro.
Sistema pensionistico Corso di Scienza delle Finanze Cleam, classe 7 Università Bocconi a.a Riccardo Puglisi.
I compiti dello Stato nella teoria economica. evoluzione del pensiero economico e definizione dell’estensione dei compiti dello stato: riconoscimento.
Scienza delle Finanze Università Federico II Facoltà di Giurisprudenza Prima cattedra (lett.A-L) a.a Prof. G. Stornaiuolo.
Gruppo n. 10 Nomi dei componenti: Ilenia Gargiulo Ilenia Gargiulo n Cesaria Ilaria Bamundo Cesaria Ilaria Bamundo n
Gli anni Novanta 1993 La recessione il Trattato di Maastricht Il libro bianco le direttive: Nuove strategie istruzione e formazione tutta la vita Maggiore.
Economia del risparmio e della Previdenza II Modulo Intervento pubblico e protezione sociale.
Il Liberismo è di Sinistra Il Saggiatore, Settembre 2007 Alberto Alesina e Francesco Giavazzi.
Transcript della presentazione:

Sistemi di protezione sociale UNIVERSITA’ degli STUDI “G. d’ANNUNZIO” di CHIETI - PESCARA FACOLTA’ di SCIENZE MANAGERIALI - PESCARA CORSO di LAUREA in “ECONOMIA e MANAGEMENT” Economia Pubblica Prof. Gianfranco Giulioni Sistemi di protezione sociale lezione del 9 maggio 2007 - Dott. Edgardo Bucciarelli e.bucciarelli@unidav.it

Economia Pubblica come...  Analisi dell’intervento pubblico: - in risposta ai fallimenti del mercato (il mercato non è in grado di condurre il sistema all’efficienza: ad es. in presenza di beni pubblici, asimmetrie informative, di esternalità e in situazioni di monopolio); - nell’ottica del trade-off tra efficienza ed equità;  Scendere nel merito dell’intervento pubblico nel sistema socioeconomico, soprattutto in termini di spesa per il welfare state.

Le motivazioni principali dell’intervento pubblico in un’economia di mercato  Fallimenti del mercato: funzione allocativa dello Stato (tende a correggere tale inefficienza, modificando incentivi e comportamen.)  Redistribuzione: trasferimento di risorse da un gruppo o individuo ad un altro: funzione redistributiva dello Stato (si attua attraverso il mix spesa pubblica/prelievo fiscale);  Stabilizzazione: interventi volti a garantire un livello di produzione di “pieno impiego”.

Come intervenire (strumenti di azione)  attraverso il meccanismo dei prezzi (tasse e imposte);  usando il proprio potere coercitivo per far produrre il bene o il servizio di cui c’è necessità;  procedendo alla produzione diretta;  finanziando con fondi pubblici la relativa produzione privata;

Definizione dell’operatore pubblico

Dimensioni del settore pubblico (1) (comparazione int.le)

Dimensioni del settore pubblico (2) (comparazione int.le)

Spesa pubblica in % GDP (comparazione internazionale)

Pressione fiscale in % GDP (comparazione internazionale)

Debito pubblico in % GDP (comparazione internazionale)

Una definizione di welfare state “…un insieme di interventi pubblici connessi al processo di modernizzazione, i quali forniscono protezione sociale sottoforma di assistenza, assicurazione e sicurezza sociale, introducendo fra l’altro specifici diritti sociali nel caso di eventi prestabiliti nonché specifici doveri di contribuzione finanziaria”. Ferrera M., (1993), Modelli di solidarietà, Bologna, il Mulino.

Finalità generali A partire dalle loro origini più distanti, i sistemi di protezione sociale hanno contribuito profondamente alla modernizzazione della società europea, stabilizzando le fluttuazioni del ciclo economico di mercato ed, al tempo stesso, consolidando per gradi le fondamenta democratiche degli Stati. Il complesso sistema congegnato, più volte riformato aveva ed ha, dunque, come obiettivo generale quello di combinare il benessere con la coesione sociale.

Indirizzi di politica economico-sociale (1) Per raggiungere una finalità così importante i vari policy maker succedutisi nel tempo e in esperienze diverse hanno guardato a: - attenuare gli effetti dovuti alla condizione di povertà; - promuovere e salvaguardare la salute dei cittadini; - difendere e sostenere la qualità di vita delle famiglie; - valorizzare il raggiungimento delle pari opportunità tra donne e uomini; - sviluppare e favorire l’istruzione dei giovani e la formazione degli adulti;

Indirizzi di politica economico-sociale (2) - assicurare la popolazione o categorie della medesima contro i rischi economico-sociali promananti da particolari condizioni e circostanze della vita conseguenti ad eventi come la disoccupazione, la malattia, l’invalidità di varia origine (civile, del lavoro, di guerra), la vecchiaia ed in generale ogni forma di esclusione sociale; - accrescere l’efficienza del sistema, sia da un punto macro, dunque evitando l’esplosione dei costi di certe funzioni a scapito di altre, sia micro, curando l’efficiente divisione delle risorse tra i diversi tipi di interventi.

Il welfare state o stato sociale è un insieme di istituti principalmente di natura pubblica il cui obiettivo principale è quello di tutelare i cittadini dai rischi sociali: Rischi legati al mercato del lavoro (rischi del lavoro) Rischi che colpiscono gli individui in momenti particolari del loro ciclo di vitale (rischi di ciclo vitale) Rischi connessi ad aspetti intergenerazionali (rischi intergenerazionali) e garantire la fruizione di diritti di cittadinanza: offrire quei servizi sociali indispensabili per consentire un’esistenza dignitosa e consapevole all’interno di una comunità

Quando è lo Stato ad assorbire i rischi, la I rischi sociali possono essere:  internalizzati dalla famiglia  gestiti dal mercato  assorbiti dallo stato sociale Quando è lo Stato ad assorbire i rischi, la soddisfazione dei bisogni è sia defamilizzata (sottratta alla famiglia) sia demercificata (sottratta al mercato).

Modelli di protezione sociale in Europa 1 - il modello liberale (U.K., Irlanda) 2 - il modello socialdemocratico (Finlandia, Danimarca, Svezia…) 3 - il modello conservatore (Germania, Francia, Austria, BeNeLux) 3.1 - il modello mediterraneo (Italia, Spagna, Portogallo, Grecia) Gosta Esping-Andersen (1990), The three worlds of welfare capitalism, Cambridge, Policy Press.

Modello liberale 1. individualizzazione dei rischi sociali e promozione soluzioni di mercato (stretta dominanza del mercato); 2. ruolo residuale del ws (Stato minimo): modello di welfare che riguarda solo i casi di emergenza e di estrema necessità; 3. peso maggiore dei programmi basati sul bisogno piuttosto che fondati sui diritti di cittadinanza; 4. means testing (prova dei mezzi): trasferimenti selettivi e condizionati alla verifica della condizione di bisogno; 5. diritti sociali garantiti sono minimi, modesti piani di sicurezza sociale poiché è il libero mercato che gioca un ruolo preminente nella distribuzione delle risorse;

Modello socialdemocratico 1. regime di welfare state dominato dallo Stato; 2. universalismo: riferimento al cittadino e a programmi universali; i diritti alle prestazioni dello Stato sono riconosciuti agli individui sulla base del diritto di cittadinanza e non sulla contribuzione, sui rapporti di lavoro, sulla prova della condizione di bisogno; 3. tendenza alla de-mercificazione del benessere degli individui, a ridurre al minimo o anche abolire la loro dipendenza dal mercato (dipendenza dalla generosità dei sussidi erogati in tal senso);

Modello conservatore/mediterraneo (1) 1. politiche sociali ispirate dallo statalismo monarchico (Germania, Austria, Francia), oppure dal corporativismo, oppure dalla dottrina sociale della chiesa (Sud Europa); 2. sistema di welfare state «familista»: protezione sociale centrata sul maschio principale percettore di reddito e attribuzione alla famiglia la responsabilità ultima del benessere dei suoi membri e i principali compiti di cura; 3. il sistema di ws interviene solo se le famiglie dimostrano di non riuscire a provvedere da sole ai propri bisogni (principio di sussidiarietà);

Modello mediterraneo/mediterraneo (2) 4. famiglia e reti parentali, così come sono assistite, hanno una responsabilità primaria di tutela, mentre lo Stato interviene soltanto con modalità residuali; 5. protezione pubblica privilegia apporti finanziari rispetto ai servizi (ad es. ricoveri, ospedali diurni, assistenza domiciliare, ecc.) che sono delegati alle famiglie; 6. generosità sistema pensionistico.

LIBERALE SOCIAL DEMOCRATICO CONSERVATORE Ruolo di Welfare State Famiglia Mercato Stato Marginale Centrale Sussidiario Welfare State Unità sociale della solidarietà Luogo prevalente della solidarietà Grado di de-mercificazione Esempi modali Individuo Minimo Usa, U.K. Universo degli individui Massimo Svezia Parentela Corporazioni Alto (per il lavoratore capofamiglia) Germania

Struttura della spesa sociale nell’Unione Europea alla fine del XX secolo (in percentuale sul totale delle prestazioni sociali) Previdenza (vecchiaia e reversibilità) Malattia, spese sanitarie, invalidità Famiglia e infanzia Disoccupa-zione Alloggio ed esclusione sociale UE-15 46,0 34,9 8,5 6,8 3,8 Svezia 39,5 36,9 10,5 8,1 4,9 Finlandia 35,1 37,2 12,8 3,7 Danimarca 38,0 31,7 13,0 6,1 Germania 42,1 36,0 2,6 Francia 44,2 34,0 9,8 4,6 Italia 64,0 30,0 3,6 2,2 0,2 Grecia 50,7 31,0 7,6 5,7 5,0 Portogallo 43,7 45,6 5,2 1,8 Spagna 46,2 37,0 2,1 12,9 1,9 Fonte: Eurostat, 2000.

Fonti di finanziamento della protezione sociale per tipologia (1999, in percentuale sul totale delle fonti) Contributi sociali imposizione fiscale totale datori lavoro lavoratori altre fonti Fonte: Eurostat, 2000.