etimologia del termine “romanzo” Lingua latina = lingua romana (fino al VI sec.) Romània = comunità spirituale creata dall’impero romano e perpetuata dopo la crisi dell’impero dalla religione cristiana. Lingua latina = lingua letteraria (modelli classici) e lingua romana = lingua parlata che si distacca dalla norma classica 813 Concilio di Tours “ut ... homilias... transferre in rusticam romanam linguam aut theotiscam” 842 Giuramenti di Strasburgo “Ludhovicus romana, Karolus vero teudisca lingua”
romanus / romanicus romanice (riferito alla lingua del popolo): fr romanus / romanicus romanice (riferito alla lingua del popolo): fr. romanz (it. romanzo) punto di partenza è la locuzione “loqui romanice” predica rimata della I metà del XII sec.: A la simple gent / ai fait simplement / un simple sermun / nel fis as lettrez / car il unt asez / escriz e raisun. / Por icel enfanz / lo fis en romanz / qui ne sunt letré: / car mielz entendrunt / la langue dont sunt / des enfance usé”
Romanz e latin sono all’interno del mondo medievale due poli della realtà lingustica. Spesso l’opera volgare si presenta come un surrogato (traduzione, parafrasi, adattamento divulgativo) di un’opera latina. Wace, Vie de Saint Nicolas (metà XII sec.) En romanz voil dire un petit de ceo que nus le latin dit que li lai le puissent aprendre qui ne poent latin entendre Jaufre Rudel “vers que chantam / en plana lengua romana”
evoluzione del termine romanz: lingua volgare discorso orale o testo scritto in lingua volgare (sec. XII) opera narrativa versificata in volgare destinata non al canto ma alla lettura; materia avventurosa ripresa da leggende pertinenti al mondo antico o proiettata nel favoloso mondo celtico o ricollegata a spunti bizantini o orientali (sec. XII seconda metà) opera narrativa in prosa entro cui si traspone la tematica dei precedenti romanzi in versi (sec.XIII-XIV)
Mettre en romanz. Enromancier = trasportare dal latino al volgare, tradurre nel senso di dar forma volgare a una materia preesistente in veste latina. Chrétien de Troyes, Cligès (vv.1-8) Cil qui fist d’Erec et d’Enide et les comandemenz d’Ovide et l’Art d’amor en roman mist ....... un novel conte recomance
Wace, Brut (v.10442) qui ceste estoire en romanz mist Benoit de Saint-Maure, Roman de Troie (33-39) Et por co me vueil travaillier en une estoire comencier, que de latin, on je la truis, se j’ai le sen et se jo puis, la voudrai en romanz metre que cil qui n’entendent la letre la puissent deduire el romanz.
“testo redatto in lingua volgare” Dolopathos (1210-1223) Si comme Dens Jehans nous devise qui en latin l’histoire mist, et Herbers qui le romanz fist de latin en romanz le traist. “testo redatto in lingua volgare”
opera o discorso in volgare Wace, Brut (1155) Mil e cent cinquante e cinc ans fit mestre Wace cest romanz
romanz circoscritto a un certo tipo di opere volgari Wace, Rou Mais or puis ieo lunge penser, livres escrire e translater, faire rumanz e serventeis genere narrativo vs. genere lirico ChTroyes, Cligès romans = componimento narrativo derivato da una fonte latina, letterariamente organizzato in versi volgari.
Chanson de geste e Romans La precisazione del senso avviene attraverso frasi ambigue e non senza oscillazioni. Nel XII sec. romans indica sia la chanson de geste che il romanzo. Specialmente accade che le chanson de geste siano chiamate roman (non il contrario). Tenendo conto che la chanson de geste è un genere destinato al canto, il fatto che chanson non potesse applicarsi a romanzi destinati alla lettura spiega la tendenza di romanz a specificarsi come definizione dei testi destinati al non canto. chanter / conter
Il romanzo nasce dal distacco della forma poetica dalla forma musicale, favorito dalla diffusione della lettura. Thibaudet: Le roman médiéval c’est un clerc lisant et une dame qui l’écoute
il termine roman si estende a testi in prosa e passa in Italia in Francia nel XIII secolo il termine si estende a designare narrazioni in prosa: prosificazioni della materia romanzesca in Italia romanzo “narrazione in prosa” Dante, Purg. XXVI 118 Versi d’amore e prose di romanzi Petrarca, Trionfi IV 66 sogno d’infermi e fola di romanzi
Lo spirito dell’epopea viene aperto a una visione cortese dell’amore e ai personaggi femminili. Si passa dal carattere collettivo dell’azione di guerra all’avventura individuale. Amplificazione delle descrizione. Messa a fuoco sui caratteri dei personaggi. Unione di Amor e Militia.
Fattore importante per lo sviluppo del romanzo la vita di corte che si andava raffinando in un periodo di particolare tranquillità, la nascita del volgare in ambito letterario, l’emergere di una classe di chierici letterati, la presenza di donne nobili interessate alla letteratura. I primi romanzi sono scritti per essere letti a voce alta davanti a un piccolo gruppo.