Allarme Ghiacciai.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
SOS CLIMA CLIMA GAS SERRA EFFTTO SERRA CONSEGUENZE SOLUZIONI ATMOSFERA
Advertisements

L’idrosfera.
Bridging weather and climate
Il nostro pianeta Il nostro pianeta fa parte del sistema solare;ruota intorno ad un asse di rotazione,detto asse terrestre,che tocca due poli(nord e sud).
Indice: Effetti :il riscaldamento globale Il ritiro dei ghiacciai
INDICE -L’EFFETTO SERRA -LE CAUSE -I GAS DELL’EFFETTO SERRA
L’acqua è una risorsa limitata
L’idrosfera continentale
Cap. 6 L'idrosfera.
Ricerca di Federico Paesani
GLI AMBIENTI DEL GRANDE FREDDO
STELLE E SISTEMA SOLARE
Il mare.
erosione fluviale-glaciale
Zone Fredde.
Idrosfera.
Väder- och Klimatförändringar
SCUOLA PRIMARIA AVERSANA CLASSE III
LO SCIOGLIMENTO DEI GHIACCI
IL CICLO DELL’ACQUA IN ATMOSFERA
Ludovica Carfora e Camilla Seghedoni presentano…
Cinque degli anni più caldi mai registrati dal 1860, da quando cioè si dispone di metodi affidabili di misurazione, si sono verificati negli ultimi 10.
IL CAMBIAMENTO CLIMATICO: Aumento delle temperature
IL RISCALDAMENTO GLOBALE
Monti valli e pianure.
IL CICLO DELL' ACQUA L’acqua può esistere in tre stati fisici differenti: stato solido, liquido e gassoso. L’acqua delle terra si trasforma continuamente.
Che cos’è un continente
FOTOVOLTAICO LA RADIAZIONE SOLARE.
GLI AMBIENTI DELLA TERRA
IL CLIMA “l nostro clima, la vostra scelta!". Questa la frase che si legge sul maxi striscione di metri quadri di superficie posizionato sul ghiacciaio.
Studiare la geografia lavoro svolto dalla classe I D della scuola secondaria “A. Manzoni” di Rosate Anno scolastico 2010/2011.
Il riscaldamento globale
Fenomeni atmosferici da freddo Neve - galaverna - gelicidio
gruppo di lavoro:il ghiaccio 5°G
Nome = Fabio Cognome = Alario Data = 3/06/10 Classe =1°A
Le acque continentali Queste acque sono caratterizzate da una bassa concentrazione di sostanze disciolte, vengono, così, considerate acque dolci. Il movimento.
Nuvole e inquinamento Classe 5° A Scuola Primaria “San Giovanni Bosco” Anno Scol. 2004/2005.
16O 18O 8 8 CURVE PALEOCLIMATICHE Isotopi stabili dell’Ossigeno
Le acque Tre quarti della superficie terrestre sono ricoperti da acqua degli oceani, mari, laghi, fiumi, ghiacciai. Acqua condiziona il clima ed è indispensabile.
I Cambiamenti Climatici
Il sentiero dell’atmosfera
La Scienza del Ghiaccio:
Educazione Ambientale nelle Scuole Progetto RI.CO.PR.I. a cura della Provincia di Potenza Cambiamenti Climatici Progetto RI.CO.PR.I Ripristino e Conservazione.
Effetto serra Barbara Arcuri.
I GHIACCIAI.
Astronomia.
La Terra si distingue dagli altri pianeti del sistema solare per la sua abbondanza di acqua, per questo è chiamata il “pianeta azzurro”. IL CICLO DELL’ACQUA.
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI
IL GHIACCIO E I GHIACCIAI
NIVOLOGIA E METAMORFISMI
Quale mondo ci aspetta nei prossimi decenni?. I dati scientifici di tipo geologico, geofisico, paleobiologico indicano chiaramente che il nostro pianeta.
FATTO DA: ANDREA CACCIO’
____ __ _______ ___ Liceo “B. Cavalieri” Classe II Cs A.S. 2013/2014
IL CICLO DELL’ACQUA E LE PRECIPITAZIONI ATMOSFERICHE
CORSO BASE DI ESCURSIONISMO AMBIENTE MONTANO di Valerio Bozza.
Descrizione a livello didattico per allievi di scuola elementare-media dei fattori che influenzano la variazione di livello dell’acqua contenuta in un.
Il Clima La parola “clima” deriva dal greco klìma e significa “inclinazione della terra dall’Equatore ai Poli”. Le zone intorno all’Equatore ricevono.
I mari.
I GHIACCIAI.
I fiumi nascono tra le montagne e nel loro percorso, trasportano sassi e sabbia che, depositandosi formano le pianure e fanno avanzare le coste.
Acque continentali 3-4% dell’acqua terrestre
CLIMA e TEMPO. I Climi d'europa
Perché sta diventando sempre più caldo? La temperatura negli ultimi decenni è in aumento, perché la crescita della CO 2 trattiene il calore, a causa dell'effetto.
I Cambiamenti Climatici
IL CLIMA IL CLIMA: i cambiamenti, le conseguenze, le cause, i rimedi. da un elaborato del “Kyoto club”
L’idrosfera Il pianeta azzurro
GHIACCIAI.
Il rischio nel territorio di alta montagna
IL CLIMA E I SUOI PROBLEMI
Transcript della presentazione:

Allarme Ghiacciai

Da alcuni anni, molti scienziati, in diverse parti del nostro pianeta, hanno lanciato un allarme: la nostra Terra ha la febbre! Febbre che si misura con l’innalzamento globale della temperatura e con i dati impressionanti dello scioglimento dei ghiacci.

I ghiacciai attualmente coprono circa 16 milioni di chilometri quadrati della superficie del nostro pianeta e la quasi totalità è rappresentata dalla calotta antartica e dalla Groenlandia. I ghiacciai alpini hanno una estensione di appena 3000 chilometri quadrati e costituiscono appena lo 0,018 %. Il 46 % si trova in Svizzera, il 20% in Italia, il 18 % in Austria, il 14 % in Francia e lo 0,03 % in Germania. Il più grande ghiacciaio della catena alpina si trova nelle Alpi Bernesi, che ha una superficie di 86 chilometri quadrati e una lunghezza di 24 chilometri.

Sulle Alpi in 150 anni è scomparso il 50% della superficie glaciale. Nel 2005 il 94% dei ghiacciai italiani era in arretramento, il 6% era stazionario, nessuno era in avanzamento.

Ghiacciaio del Monte Leone nel 2003 e nel 2008 Il fenomeno è sotto gli occhi di tutti, basta confrontare le immagini storiche dei ghiacciai alpini di soli alcuni decenni fa con le fotografie attuali. Per tornare indietro di alcuni secoli ci possono essere di aiuto i dipinti dei primi ‘viaggiatori’ alpini e il confronto può essere drammatico. La situazione è la stessa per gli altri ghiacciai nel mondo. Ghiacciaio del Monte Leone nel 2003 e nel 2008

Ghiacciaio del Belvedere sul Monte Rosa Un fenomeno preoccupante, che interessa la stabilità di intere montagne a causa del pericolo di crolli delle pareti rocciose. Dimostrazione di come le montagne siano un ambiente delicato e sensibile, in rapida trasformazione. Ghiacciaio del Belvedere sul Monte Rosa

Ai Poli la situazione è ancora più allarmante. Nel 2002, tra gennaio e marzo, è avvenuto il collasso di un’intera piattaforma, un’area di ghiaccio estesa come la valle d’Aosta scomparsa in soli 35 giorni. Un’area di 3250 chilometri quadrati con uno spessore di 220 metri. I satelliti, inoltre, ci confermano che la calotta polare si restringe sempre più ma le grida di allarme del popolo Inuit che vive in queste terre rimangono, purtroppo, quasi sempre inascoltate.

Secondo gli esperti il livello medio del Mare Mediterraneo, a causa della fusione dei ghiacciai continentali, è destinato a salire tra i 18 e i 59 centimetri nel 2100. In Italia saranno esposte all’invasione del mare soprattutto le coste dell’Alto Adriatico e della Versilia.

La conoscenza ormai profonda sulle vicende del passato ci permette di affermare che l’evoluzione del clima è continua e molto più rapida di quanto non si credesse. Le variazioni climatiche più recenti, sono ben note nei loro dettagli in Europa e anche in Nord America dove i cerchi di accrescimento dei tronchi secolari sono grandi e ben segnati nei periodi di bel tempo, stretti e irregolari, sintomo di sviluppo stentato negli anni difficili, per freddo o per mancanza di umidità.

Curiosità Il 1816 fu il momento più critico perché il gelo e l’umidità vennero aggravati dall’esplosione del vulcano Tambura in Indonesia. Si valuta un’eruzione di circa 150 chilometri cubi di ceneri. Sotto la spinta di venti in quota, le particelle leggere hanno reso torbida l’atmosfera su tutto il pianeta, intercettando anche la radiazione solare. Giugno, luglio e agosto portarono ovunque freddo, neve e ghiaccio: fu definito l’anno senza estate.

Il Sole, infatti, irradia la Terra che a sua volta riflette verso l’esterno la radiazione cambiata di lunghezza d’onda. Questa energia viene assorbita dai cosiddetti gas – serra e produce il global warming, cioè il riscaldamento globale.

I mutamenti in atto sono già abbastanza vistosi come il riscaldamento delle acque dei mari con la conseguente dilatazione, che ha portato in circa trent’anni ad un aumento della superficie oceanica di qualche decina di centimetri. Se in futuro si sommerà l’effetto della fusione dei ghiacciai, l’impatto sulle coste sarà devastante.

Come si forma il ghiacciaio La parte di neve caduta che non viene sciolta dal Sole, che non precipita a valle e che non viene portata via dal vento si accumula e si comprime fino a che i suoi fiocchi diventano sempre più compatti, l’aria contenuta viene eliminata ed essi si trasformano prima in neve granulare e poi in ghiaccio. Nasce così il ghiacciaio, un accumulo di ghiaccio, che può raggiungere anche spessori notevoli. Come si forma il ghiacciaio

Nei ghiacciai si distinguono due zone: il bacino di raccolta e la lingua. Il bacino di raccolta, in genere si trova nella parte più alta, dove si addensa la neve; al di sotto del limite delle nevi perenni c’è invece la lingua, dove il ghiaccio si può sciogliere per fusione e sublimazione.

Dal momento in cui cade la neve, che è costituita da cristalli molto regolari dalle caratteristiche forme stellari e con un contenuto di aria pari al 90 %, inizia una continua, graduale trasformazione del cristallo per processi di fusione parziale, di successivo ricongelamento e di compattazione.

Tutto questo avviene in un arco di tempo di circa 5 anni. Quindi i ghiacciai non sono immobili e con il passare dei secoli, restituiscono spesso i resti di oggetti, animali o uomini che accidentalmente erano rimasti intrappolati nei ghiacci. Resti di solito perfettamente conservati dalle bassissime temperature.

Ghiacciaio dell’ Arbola in alta Val Formazza La velocità di spostamento per i ghiacciai alpini può essere di alcuni centimetri al giorno. Ghiacciaio dell’ Arbola in alta Val Formazza

I ghiacciai, quindi, ricoprono un ruolo importantissimo nell’equilibrio ambientale del nostro pianeta. Il loro ritiro causerà inevitabilmente forte instabilità dei versanti ricoperti da ghiaccio e influenzerà pesantemente il bilancio idrico, il regime dei corsi d’acqua e l’erosione delle coste.

Che cosa possiamo fare per curare questo malessere dei ghiacciai? Tutti insieme dobbiamo lavorare per operare un grande cambiamento culturale e politico che modifichi gli attuali modi di produzione e consumo.

BIBLIOGRAFIA P. Landini, A. Fabris “La terra e l’universo” Ed. Lattes L. Leopardi, M. Gariboldi “Il libro delle Scienze – La materia e l’energia” Ed. Garzanti Scuola A. Rullini, C. Nicola, T. Vercellino “ Scoprire la Terra e il Sistema Solare” Ed. Atlas T. Durante, G. Moreno, E. Totano Aloj “Introduzione alle scienze sperimentali” Ed. Le Monnier A. Vallega “Geopercorsi – Italia” Ed. Le MonnierP. Crosa Lenz, G. Frangioni “ Sentieri dell’Ossola” Ed. Grossi Domodossola

Questa presentazione è stata realizzata da Margherita e Yuri della classe terza media di Piancavallo