Influenza personale (esempio: volete sperimentare qualcosa che non conoscete). Oltre che all’influenza “personale” potete anche fare riferimento all’influenza “psicologica”. Influenza sociale (esempio: non volete perdere i vostri amici anche se bevono alcol, oppure potete fare riferimento alla disponibilità di certi farmaci nei supermercati). Oltre che influenza “sociale” potete definirla anche influenza “ambientale”. Influenza fisica (esempio: potete correre più veloci se prendete una determinata pillola).
Pur rappresentando una sostanza legalmente commercializzata, l’alcol è classificato dall’OMS tra le droghe. L’alcol viene assorbito in parte dallo stomaco e in parte dall’intestino; se lo stomaco è vuoto l’assorbimento è più rapido. L’alcol così assimilato viene poi metabolizzato dal fegato; finché il fegato non ha terminato la sua metabolizzazione, l’alcol rimane in circolo e si diffonde a tutti gli organi del corpo. Il livello dell’alcol nel sangue raggiunge la concentrazione massima minuti dopo avere bevuto. Il tasso alcolemico dipende dalla quantità consumata, dalla rapidità di assorbimento nello stomaco e nell’intestino, dal peso corporeo, dal sesso e dalla capacità del fegato di metabolizzarlo.
Una birra piccola (250 ml, 5% di alcol), un aperitivo alcolico (250 ml, 5,6%), un cocktail (70 ml, 18%), un superalcolico come il whisky (25 ml, 45%) e un bicchiere di vino (100 ml, 12%) contengono all’incirca lo stesso quantitativo di alcol puro, ossia 8-10 g. Per smaltire questa quantità di alcol, l’organismo impiega circa due ore. Nelle donne il fegato ha una capacità di smaltire l’alcol inferiore, per cui l’alcol rimane in circolo più a lungo.
RISCHIO O PROTEZIONE ?