Nei primi anni il lavoro svolto consisteva nella realizzazione di testate per molti Comuni, grandi e piccoli.

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Transcript della presentazione:

Nei primi anni il lavoro svolto consisteva nella realizzazione di testate per molti Comuni, grandi e piccoli.

Ma già negli anni ’80 si passa all’industrializzazione del processo con una redazione che realizza “pagine pronte” e subito dopo una vera e propria editoria modulare di cui il Comune a fumetti è un esempio.

L’editoria modulare realizza 45 prodotti che spesso si avvalgono delle sponsorizzazioni e partnership con aziende sensibili alla loro funzione sociale, anticipando i tempi della CSR (Corporate Social Responsability).

Si toccano così tutte le tematiche rilevanti per i cittadini, non in modo generico, ma per segmento e per interessi in un’ottica di marketing relazionale e one-with-one

Si arriva così alla realizzazione dei Bilanci Sociali e partecipati

Il modello è industrializzato come processi, modelli, interfaccia e tecnologie grazie a un intenso lavoro di ricerca negli ultimi otto anni

Nasce così il Piano Regolatore della Comunicazione, che sviluppa il progetto di “territorio-sistema” nelle sue articolazioni e flussi

Si verifica l’ampiezza dell’area dei cittadini che partecipa e che è disposta a un dialogo costruttivo con la PA

Gli insiemi segmentati della domanda e dell’offerta vengono posti in correlazione sistematica tramite i canali tradizionali e innovativi e si gestisce un database relazionale

La strategia unitaria si avvale di tutte le discipline e strumenti della comunicazione

Tutti i flussi vengono così a produrre un piano di comunicazione che incrocia settori, target, attività, tempi, misurazione dei risultati.

Il modello prevede una formazione tecnica di affiancamento che consente alla struttura l’autogestione delle attività proposte

Si supera la comunicazione occasionale per strutturarla all’interno di un programma articolato su più anni e che prevede il coinvolgimento dei soggetti attivi sul territorio

La responsabilità dello sviluppo del modello viene assunta così dai referenti primari e si arriva al concetto di “COMUNE-COMUNITA’”

Tramite singole azioni inserite in un contesto programmato e strutturato, misurabile in tutte le fasi, si arriva così a definire un programma di customer satisfaction che si avvicina alla progettazione partecipata della vita della comunità