1 I Fondi strutturali dell’Unione europea e il Quadro Strategico Nazionale nella programmazione 2007-2013, la nuova programmazione per la Politica di Coesione.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
1 Riflessioni sul futuro della politica di coesione DG Politica regionale Commissione europea.
Advertisements

Azioni Strutturali Politica regionale Rafforzare la concentrazione Obiettivi7 3 Iniziative comunitarie13 4 % della popolazione.
UNA BUSSOLA PER NAVIGARE NELLA UE La politica di coesione nellU.E. Corso in TECNICHE DI PROGETTAZIONE: Fund Raising per lUniversità A CURA DELLASSOCIAZIONE.
Verso il POR FSE Consiglio Regionale del Veneto
Unione Europea e Fondi Strutturali
La Cooperazione Territoriale Europea nella nuova programmazione della Politica di Coesione La Cooperazione Territoriale Europea nella nuova programmazione.
1 I Fondi strutturali dellUnione europea e il Quadro Strategico Nazionale nella programmazione e le proposte per la Politica di Coesione
I Fondi strutturali dellUnione europea e il Quadro Strategico Nazionale nella programmazione Laurea Magistrale in Cooperazione e sviluppo internazionale.
I Fondi strutturali dellUnione europea e il Quadro Strategico Nazionale nella programmazione Laurea Magistrale in Statistica, economia e impresa.
LA POLITICA DI COESIONE ECONOMICA E SOCIALE La politica di Coesione europea si fonda su un principio cardine: il principio di sussidiarietà, che rappresenta.
LA COOPERAZIONE TERRITORIALE EUROPEA
1 direzione centrale relazioni int.li, comunitarie e autonomie locali via Udine, 9 Programmazione comunitaria
Regional Policy EUROPEAN COMMISSION 1 Bruxelles, 15 maggio 2006 INCONTRO DEGLI STUDENTI DELLUNIVERSITA POLITECNICA DELLE MARCHE CON LE ISTITUZIONI EUROPEE.
Architettura della programmazione Programmazione Strategica: UE OSC – Orientamenti Strategici Comunitari STATOQSN Quadro Strategico Nazionale Programmazione.
Ministero dello Sviluppo Economico
Le agevolazioni della Programmazione Le aggregazioni di imprese e le filiere produttive.
Politica di coesione - I nuovi regolamenti comunitari Prospettive per il periodo Paola Bertolissi – Commissione europea DG Occupazione, affari.
European Social Fund1 1 EU 2020: una nuova agenda per l'Europa UE 2020 Claudio Spadon DG Employment, Social Affairs and Equal Opportunity.
POLITICHE EUROPEE PER L’ECONOMIA DELLA CONOSCENZA
incoraggiare la creazione di un ambiente propizio allo sviluppo delle imprese nel settore turistico favorire una migliore cooperazione tra gli Stati membri,
1 Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Direzione Generale per le Politiche per l'Orientamento e la Formazione Ministero del Lavoro e delle Politiche.
Al servizio di gente unica Presentazione degli Orientamenti nelle Politiche Comunitarie di Coesione Udine 6 giugno 2012 Auditorium Palazzo Regione.
Fondi Strutturali: Nuova Programmazione Il Quadro di riferimento strategico nazionale Michele DErcole Rappresentanza Permanente dItalia presso.
Lazio 2020 Piano integrato di politiche, strumenti e metodologie di intervento.
1 I Fondi strutturali dellUnione europea e il Quadro Strategico Nazionale nella programmazione e le proposte per la Politica di Coesione
FOND0 SOCIALE EUROPEO & FONDAZIONE PER IL SUD
Strategie macroregionali europee
Gli elementi innovativi della politica di sviluppo rurale La politica di sviluppo rurale nella PAC Palermo 17 e 18 Dicembre 2007 A cura di Serena Tarangioli.
La strategia europea per il 2020 un impegno per la scuola italiana
La programmazione 2007/13 Serena Tarangioli, INEA Potenza, 28 Giugno 2005 La Politica di Sviluppo Rurale.
regolamenti e documenti di programmazione
Nuovo ciclo di programmazione
1 Politiche di Coesione Linee guida della strategia comunitaria Competitività e Occupazione REGIONE UMBRIA Servizio Programmazione strategica.
Regional Policy EUROPEAN COMMISSION 1 Michele Pasca-Raymondo Commissione europea DG Politica Regionale Bruxelles, 28 novembre 2006 Confcommercio International.
P.F. POLITICHE COMUNITARIE LA RIFORMA DEI FONDI STRUTTURALI U.E Le priorità della riforma nelle Regioni dell’attuale Ob.2 (FESR)
Università degli studi di Camerino
1 I Fondi strutturali dell’Unione europea e il Quadro Strategico Nazionale nella programmazione e la nuova Politica di Coesione Laurea.
1^ BANDO REGIONALE “RICERCA E SVILUPPO” NEGLI AMBITI TECNOLOGICI DELLA SMART SPECIALIZZATION POR FESR MARCHE Il POR FESR Marche si.
PROGRAMMAZIONE La Politica Unitaria Regionale
Comitato Tecnico sull’Interoperabilità MUR, 24/1/2008 L. Merola LA PROGRAMMAZIONE Documenti QSN (Quadro Strategico Nazionale)
Politica regionale Commissione Europea IT 1 PresentazionePresentazione POLITICA DI COESIONE EUROPEA
P.F. POLITICHE COMUNITARIE LA RIFORMA DEI FONDI STRUTTURALI U.E Le priorità della riforma nelle Regioni dell’attuale Ob.2 (FESR)
Regioni in crescita, Europa in crescita Gli effetti della politica di coesione Analisi d'impatto – Il valore della politica di coesione Capitolo secondo.
LA PROGRAMMAZIONE DEI FONDI STRUTTURALI IL POR SARDEGNA Sergio Diana – Membro del Team Europe della Commissione Europea.
Regioni in crescita, Europa in crescita Gli effetti della politica di coesione Analisi d'impatto – Il valore della politica di coesione Capitolo secondo.
FDL Dipartimento FRS FONDI STRUTTURALI Una risorsa finanziaria importante per lo sviluppo della Regione, del Paese e della Comunità Europea.
Il Documento Unico di Programmazione
Formazione contabilità economico patrimoniale per la gestione dei Progetti Comunitari Palermo, 19 gennaio 2011 – 10 febbraio 2011 Catania, 16 febbraio.
I Fondi indiretti all’interno dell’Unione Europea
1 Ministero del lavoro e della previdenza sociale Direzione generale per le politiche per l‘orientamento e la formazione Ministero del lavoro e della previdenza.
Fondi strutturali e Strategia Europa 2020 EuroMigMob – 1° Evento
GIORNATE FORMATIVE FONDI EUROPEI : OPPORTUNITA’ PER GLI ENTI LOCALI 20 OTTOBRE 2015, PESCARA Sala conferenze Fondazione PescarAbruzzo Corso Umberto.
POLITICHE dell'Unione europeA: POLITICA REGIONALE
1 I Fondi strutturali dell’Unione europea, l’accordo di partenariato la nuova programmazione per la Politica di Coesione e il Quadro Strategico.
USR PER LA PUGLIA – DIREZIONE GENERALE INCONTRO CON GLI ISTITUTI «SPORTELLO EUROPA» 11 NOVEMBRE 2014 Referente regionale PON: Vincenzo Melilli.
Energia e Clima nell’Unione Europea 25 novembre 2014 Bruxelles, Giuseppe Guerrera.
Forum partenariale Aosta, 4 febbraio Contesto 2 Andamento PIL a prezzi costanti e previsioni per Area Euro, Gran Bretagna, Stati Uniti, Giappone.
Linee strategiche per il futuro: programmazione Giovanna Indiretto – Unità Pari Opportunità.
La dimensione territoriale nel Quadro Strategico Nazionale Stato d’attuazione e ruolo dei Comuni Quarta edizione – 2014 Principali evidenze Roma,
Sviluppo Rurale Direzione Generale Agricoltura e Sviluppo Rurale Approccio Leader.
Fondi Strutturali Obiettivo “Competitività regionale” PROGRAMMA OPERATIVO REGIONALE - FERS.
02/06/2016 Catania 1 Evento di Lancio del Programma e presentazione primo bando Auditorium Monastero dei Benedettini Catania 25 gennaio 2010 Presidenza.
Informativa sulle attività dell’Autorità Ambientale 13 Maggio 2016 POR FESR Informativa sulle attività dell’Autorità Ambientale 13 Maggio 2016.
1 I Fondi strutturali dell’Unione europea e il Quadro Strategico Nazionale nella programmazione Laurea in Scienze Statistiche Corso di Politica.
E U R O PA Intervento Davide Bonagurio.
Fondo Sociale Europeo Programma Operativo Occupazione Obiettivo competitività regionale e occupazione.
Politiche di sviluppo territoriale e apertura internazionale: obiettivi e strumenti del QSN a cura di Giampietro Pizzo Bologna, 23 febbraio 2008.
1 European Union Regional Policy – Employment, Social Affairs and Inclusion Politica di coesione Proposte di nuovi regolamenti: principali elementi.
                    Future Prospects for Regional Policy and Structural Funds and Partnership Agreement for Italy Regional Economic.
                    I Fondi strutturali dell’Unione europea, l’accordo di partenariato la nuova programmazione per la Politica di Coesione
Transcript della presentazione:

1 I Fondi strutturali dell’Unione europea e il Quadro Strategico Nazionale nella programmazione , la nuova programmazione per la Politica di Coesione e il Quadro Strategico Comune Laurea Magistrale in Statistica, Economia e Impresa Politica Economica Corso Avanzato A.A. 2014/2015 di Cristina Brasili

2 Gli obiettivi chiave Il Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), il Fondo sociale europeo (FSE) e il Fondo di coesione hanno contribuito al conseguimento di tre obiettivi - «Convergenza», «Competitività regionale e Occupazione» e «Cooperazione territoriale europea». La ragione di fondo dell’obiettivo Convergenza è stato promuovere condizioni per favorire la crescita e fattori per portarea una convergenza reale per gli Stati membri e le regioni meno sviluppate. In un UE-27 questo obiettivo ha interessato – in 17 Stati membri – 84 regioni con una popolazione di 154 milioni di persone, il cui PIL pro capite è inferiore al 75% della media comunitaria nonché – su una base di esclusione progressiva (phasing-out) – altre 16 regioni con 16,4 milioni di abitanti il cui PIL supera soltanto di poco la soglia a causa dell’effetto statistico dell’UE allargata. I Fondi Strutturali e il Quadro Strategico Nazionale nella programmazione lezione di Cristina Brasili

3 3

4 Al di fuori delle regioni Convergenza, l’obiettivo Competitività regionale e occupazione intendeva rafforzare la competitività e l’attrattività delle regioni nonché l’occupazione a livello regionale mediante un duplice approccio. In primo luogo, i programmi di sviluppo erano intesi ad aiutare le regioni ad anticipare e a promuovere il cambiamento economico mediante l’innovazione e la promozione della società della conoscenza, l’imprenditorialità, la protezione dell’ambiente e il miglioramento della loro accessibilità. In una UE di 27 Stati sono state ammesse a fruire di tali finanziamenti 168 regioni, le quali rappresentavano 314 milioni di abitanti. Tra di esse,13 regioni, in cui vivono 19 milioni di abitanti, rappresentano le cosiddette aree di phasing-in e sono oggetto di stanziamenti speciali in virtù del loro precedente status di regioni “Obiettivo 1”. 4 I Fondi Strutturali e il Quadro Strategico Nazionale nella programmazione lezione di Cristina Brasili

5 L’obiettivo di Cooperazione territoriale europea rafforzerà la cooperazione transfrontaliera mediante iniziative congiunte a livello locale e regionale, la cooperazione transnazionale volta a uno sviluppo territoriale integrato e la cooperazione e lo scambio di esperienze a livello interregionale. La popolazione che viveva nelle zone transfrontaliere corrispondeva a 181,7 milioni (37,5% della popolazione complessiva dell’UE), mentre tutte le regioni e tutti i cittadini dell’UE rientravano in uno dei 13 ambiti attuali di cooperazione transnazionale. Questo obiettivo si fondava sull’esperienza della precedente iniziativa comunitaria INTERREG. Cooperazione territoriale europea 5 I Fondi Strutturali e il Quadro Strategico Nazionale nella programmazione lezione di Cristina Brasili

Quadro Strategico Nazionale (QSN) La proposta di Regolamento generale sulla politica di coesione comunitaria per il periodo prevedeva un approccio programmatico strategico e un raccordo organico della politica di coesione con le strategie nazionali degli Stati membri. A tal fine, l'Italia ha presentato all'Unione Europea un Quadro Strategico Nazionale (QSN) con l'obiettivo di indirizzare le risorse che la politica di coesione ha destinato al nostro Paese, sia nelle aree del Mezzogiorno sia in quelle del Centro-Nord. Quadro Strategico Nazionale (QSN) La proposta di Regolamento generale sulla politica di coesione comunitaria per il periodo prevedeva un approccio programmatico strategico e un raccordo organico della politica di coesione con le strategie nazionali degli Stati membri. A tal fine, l'Italia ha presentato all'Unione Europea un Quadro Strategico Nazionale (QSN) con l'obiettivo di indirizzare le risorse che la politica di coesione ha destinato al nostro Paese, sia nelle aree del Mezzogiorno sia in quelle del Centro-Nord. I Fondi Strutturali e il Quadro Strategico Nazionale nella programmazione lezione di Cristina Brasili

Quadro Strategico Nazionale (QSN) Tre fasi hanno caratterizzato la predisposizione del documento: Quadro Strategico Nazionale (QSN) Tre fasi hanno caratterizzato la predisposizione del documento: DPS | QSN | Che cosa è il Quadro Strategico Nazionale Nella prima fase (conclusasi nell’estate 2005), ciascuna Regione e Provincia autonoma e il complesso delle Amministrazioni Centrali aveva predisposto un proprio Documento strategico preliminare; La seconda fase è stata dedicata al confronto fra i diversi livelli di governo e le parti economiche e sociali in Tavoli tematici e Gruppi di lavoro; La terza fase è stata caratterizzata dal confronto politico sulla bozza e si è conclusa con la stesura definitiva del documento. La proposta italiana di Quadro Strategico Nazionale per la politica regionale di sviluppo , messa a punto in versione definitiva a seguito della conclusione del negoziato con Bruxelles, è stata approvata dalla Commissione europea con decisione del 13 luglio 2007.La proposta italiana di Quadro Strategico Nazionale per la politica regionale di sviluppo Nella prima fase (conclusasi nell’estate 2005), ciascuna Regione e Provincia autonoma e il complesso delle Amministrazioni Centrali aveva predisposto un proprio Documento strategico preliminare; La seconda fase è stata dedicata al confronto fra i diversi livelli di governo e le parti economiche e sociali in Tavoli tematici e Gruppi di lavoro; La terza fase è stata caratterizzata dal confronto politico sulla bozza e si è conclusa con la stesura definitiva del documento. La proposta italiana di Quadro Strategico Nazionale per la politica regionale di sviluppo , messa a punto in versione definitiva a seguito della conclusione del negoziato con Bruxelles, è stata approvata dalla Commissione europea con decisione del 13 luglio 2007.La proposta italiana di Quadro Strategico Nazionale per la politica regionale di sviluppo I Fondi Strutturali e il Quadro Strategico Nazionale nella programmazione lezione di Cristina Brasili

Quadro Strategico Nazionale (QSN) Cosa contiene Quadro Strategico Nazionale (QSN) Cosa contiene Introduzione IL PROCESSO DI COSTRUZIONE DEL QUADRO STRATEGICO NAZIONALE I IL CONTESTO: RITARDO DI COMPETITIVITÀ E OPPORTUNITÀ DI SVILUPPO II LA POLITICA REGIONALE: IMPOSTAZIONE TEORICA ED ESPERIENZE III OBIETTIVI E PRIORITÀ IV PROGRAMMI OPERATIVI PER MACROAREA GEOGRAFICA (PER GLI OBIETTIVI CONVERGENZA, COMPETITIVITÀ REGIONALE E OCCUPAZIONE, COOPERAZIONE TERRITORIALE EUROPEA) V IL QUADRO FINANZIARIO VI L’ATTUAZIONE APPENDICE: INDICATORI E TARGET PER LA POLITICA REGIONALE UNITARIA PER IL Introduzione IL PROCESSO DI COSTRUZIONE DEL QUADRO STRATEGICO NAZIONALE I IL CONTESTO: RITARDO DI COMPETITIVITÀ E OPPORTUNITÀ DI SVILUPPO II LA POLITICA REGIONALE: IMPOSTAZIONE TEORICA ED ESPERIENZE III OBIETTIVI E PRIORITÀ IV PROGRAMMI OPERATIVI PER MACROAREA GEOGRAFICA (PER GLI OBIETTIVI CONVERGENZA, COMPETITIVITÀ REGIONALE E OCCUPAZIONE, COOPERAZIONE TERRITORIALE EUROPEA) V IL QUADRO FINANZIARIO VI L’ATTUAZIONE APPENDICE: INDICATORI E TARGET PER LA POLITICA REGIONALE UNITARIA PER IL Brevemente, vediamo cosa contiene il contesto I Fondi Strutturali e il Quadro Strategico Nazionale nella programmazione lezione di Cristina Brasili

QUADRO STRATEGICO NAZIONALE per la politica regionale di sviluppo QUADRO STRATEGICO NAZIONALE per la politica regionale di sviluppo I Fondi Strutturali e il Quadro Strategico Nazionale nella programmazione lezione di Cristina Brasili

QUADRO STRATEGICO NAZIONALE per la politica regionale di sviluppo QUADRO STRATEGICO NAZIONALE per la politica regionale di sviluppo Tasso di occupazione femminile anni (valori percentuali) Obiettivi occupazionali al 2010 della strategia di Lisbona e corrispondenti valori per l’Italia al 2000 e 2005 I Fondi Strutturali e il Quadro Strategico Nazionale nella programmazione lezione di Cristina Brasili

QUADRO STRATEGICO NAZIONALE per la politica regionale di sviluppo QUADRO STRATEGICO NAZIONALE per la politica regionale di sviluppo LA POLITICA REGIONALE COME POLITICA DELL’OFFERTA Si riconosceva l’inadeguatezza della teoria che vedeva “la crescita economica come l’esito meccanico di un abbondante disponibilità di pochi fondamentali fattori, come il lavoro e il capitale fisico”, e si osserva che “la crescita e, più in generale, lo sviluppo dipendono da un insieme di altre importanti condizioni che definiscono il contesto entro il quale si svolge il processo economico” (pag. 50 QSN) I Fondi Strutturali e il Quadro Strategico Nazionale nella programmazione lezione di Cristina Brasili

QUADRO STRATEGICO NAZIONALE per la politica regionale di sviluppo QUADRO STRATEGICO NAZIONALE per la politica regionale di sviluppo LEZIONI DALL’ESPERIENZA  L’impianto valutativo che ha accompagnato la politica regionale ha consentito di condurre, a livello nazionale e regionale, un’analisi dei risultati conseguiti e dei fattori che hanno impedito il conseguimento degli obiettivi.  L’analisi sostiene la scelta di confermare l’impostazione generale della politica regionale di sviluppo proposta: una politica dell’offerta orientata da criteri di valutazione, monitoraggio e premialità e caratterizzata da una governance multilivello, articolata in progetti che trovano integrazione nei territori (pag. 52 QSN). I Fondi Strutturali e il Quadro Strategico Nazionale nella programmazione lezione di Cristina Brasili

13 Una delle innovazione più rilevanti del Quadro Comunitario di Sostegno è stata l’introduzione delle VARIABILI DI ROTTURA Nel Programma di Sviluppo per il Mezzogiorno nel 1999 (ai sensi del Reg. ce 1260/1999 sui Fondi strutturali) si scriveva  E’ necessario individuare i "punti di rottura" con l’esperienza passata, identificabili con precisione attraverso un numero limitato di variabili di rottura  Tali variabili hanno assunto il ruolo di obiettivi intermedi dell’azione programmatica I Fondi Strutturali e il Quadro Strategico Nazionale nella programmazione lezione di Cristina Brasili

14 I Fondi Strutturali e il Quadro Strategico Nazionale nella programmazione : il caso della Sicilia di Cristina Brasili VARIABILI DI ROTTURA prescelte

15 Fissare gli obiettivi di servizio per dare centralità all’obiettivo ultimo di migliorare il benessere dei cittadini Dall’analisi degli interventi effettuati si desumeva che se nel sono stati specificati sia obiettivi generali (in termini di PIL, occupazione, ecc.), sia obiettivi specifici (in termini di indicatori selezionati e misurati - nel gli indicatori che accompagnavano gli obiettivi e i relativi target dovevano diventare parte centrale del confronto politico e partenariale - per le Regioni del Mezzogiorno e in riferimento a un ristretto numero di servizi ritenuti essenziali, andavano fissati obiettivi di servizio tramite la definizione di indicatori e l’individuazione di valori target vincolanti L’attenzione politica modesta I Fondi Strutturali e il Quadro Strategico Nazionale nella programmazione lezione di Cristina Brasili

16 a) Sviluppare i circuiti della conoscenza Priorità 1. Miglioramento e valorizzazione delle risorse umane Priorità 2. Promozione, valorizzazione e diffusione della ricerca e dell’innovazione per la competitività b) Accrescere la qualità della vita, la sicurezza e l’inclusione sociale nei territori Priorità 3. Energia e ambiente: uso sostenibile e efficiente delle risorse per lo sviluppo. Priorità 4. Inclusione sociale e servizi per la qualità della vita e l’attrattività territoriale. c) Potenziare le filiere produttive, i servizi e la concorrenza Priorità 5. Valorizzazione delle risorse naturali e culturali per l’attrattività e lo sviluppo. Priorità 6. Reti e collegamenti per la mobilità. Priorità 7. Competitività dei sistemi produttivi e occupazione. Priorità 8. Competitività e attrattività delle città e dei sistemi urbani. d) Internazionalizzare e modernizzare Priorità 9. Apertura internazionale e attrazione di investimenti, consumi e risorse. Priorità 10. Governance, capacità istituzionali e mercati concorrenziali ed efficaci. L’articolazione complessiva della strategia per il era basata su 4 macro obiettivi e dieci priorità I Fondi Strutturali e il Quadro Strategico Nazionale nella programmazione lezione di Cristina Brasili

17 Le politiche pur indicando come obiettivo generale quello del miglioramento di alcune variabili di contesto non si ponevano obiettivi precisi. Nel QSN ci si pongono obiettivi e target misurabili. Quali? Gli obiettivi strategici per i quali sono stati identificati indicatori misurabili di servizi resi ai cittadini erano quattro: - elevare le competenze degli studenti e la capacità di apprendimento della popolazione; - aumentare i servizi di cura alla persona, alleggerendo i carichi familiari per innalzare la partecipazione delle donne al mercato del lavoro; - tutelare e migliorare la qualità dell’ambiente, in relazione al servizio idrico integrato; - tutelare e migliorare la qualità dell’ambiente, in relazione al sistema di gestione dei rifiuti urbani. I Fondi Strutturali e il Quadro Strategico Nazionale nella programmazione lezione di Cristina Brasili

18 La scelta di un target unico per tutte le Regioni, si motivava con la necessità di garantire in tutti i territori il raggiungimento di una soglia minima di diffusione dei servizi. I Fondi Strutturali e il Quadro Strategico Nazionale nella programmazione lezione di Cristina Brasili

19 La scelta di un target unico alla fine del prossimo periodo di programmazione per tutte le Regioni, si motiva con la necessità di garantire in tutti i territori il raggiungimento di una soglia minima di diffusione dei servizi. I Fondi Strutturali e il Quadro Strategico Nazionale nella programmazione lezione di Cristina Brasili

20 QUADRO STRATEGICO NAZIONALE per la politica regionale di sviluppo QUADRO STRATEGICO NAZIONALE per la politica regionale di sviluppo Qual era il quadro finanziario entro cui si è mossa la politica regionale e quindi quante le risorse finanziarie per le regioni italiane I Fondi Strutturali e il Quadro Strategico Nazionale nella programmazione lezione di Cristina Brasili

21 QUADRO STRATEGICO NAZIONALE per la politica regionale di sviluppo QUADRO STRATEGICO NAZIONALE per la politica regionale di sviluppo Quale era il quadro finanziario entro cui si è mossa la politica regionale e quindi quante le risorse finanziarie per le regioni italiane e per settore? Quadro Strategico Nazionale – Italia, programmazione comunitaria, programmi operativi (milioni di euro) I Fondi Strutturali e il Quadro Strategico Nazionale nella programmazione lezione di Cristina Brasili

22 Il futuro delle Politiche regionali e dei Fondi strutturali La futura politica di coesione

23 Il futuro delle Politiche regionali e dei Fondi strutturali Europa 2020 Alla luce dell’impatto e delle conseguenze, non ancora riassorbite della grave crisi scoppiata nel 2008 e della crescente globalizzazione, con la concorrenza di nuovi attori internazionali, Cina e India in primis, i problemi del cambiamento climatico e quello dell’utilizzazione e produzione di energia richiedono un modello di crescita e sviluppo alternativo a cui l’Unione europea ha risposto con una nuova strategia delineata, nel giugno 2010, con il documento Europa All’interno del documento vengono individuate tre linee strategiche ciascuna delle quali interessate dalle diverse politiche dell’Unione europea: Crescita intelligente: sviluppo di un’economia basata sulla conoscenza e sull’innovazione, sulla scia del Trattato di Lisbona, gestita dalla politica della ricerca, innovazione e istruzione e dalle politiche per le infrastrutture transfrontaliere.

24 Il futuro delle Politiche regionali e dei Fondi strutturali Europa 2020 (Continua) Crescita sostenibile: promozione di un’economia più efficiente, più verde e competitiva. Linea strategica interessata dalle politiche per la sicurezza ed efficienza energetica. E dalle misure di contrasto al cambiamento climatico. La PAC risulta coinvolta a pieno titolo in questi obiettivi. Crescita inclusiva: promozione di un’economia ad alto tasso di occupazione tramite le Politiche di Coesione. La nuova strategia perseguirà concretamente cinque obiettivi specifici: 1. Il 75% delle persone dell’UE in età tra i 20 e i 64 anni dovranno avere un lavoro. 2. Il 3% del Pil dell’UE dovrà essere investito in ricerca e innovazione. 3. Dovranno essere raggiunti in materia di clima ed energia quelli che vengono definiti i traguardi “ ”: ridurre le emissioni di gas a effetto serra del 20% rispetto ai livelli del 1990; portare al 20% la quota di energia da fonti rinnovabili nel consumo finale; puntare ad un miglioramento del 20% dell’efficienza energetica. 4. Il tasso di abbandono scolastico dovrà essere inferiore al 10% e (5) almeno il 40% dei giovani dovrà essere laureato.

25 Il futuro delle Politiche regionali e dei Fondi strutturali La Politica di Coesione Investire nelle regioni: la riforma della Politica di coesione dell’UE Commissione Europea EU Cohesion Policy : legislative proposals The European Commission has adopted a draft legislative package which will frame cohesion policy for The new proposals are designed to reinforce the strategic dimension of the policy and to ensure that EU investment is targeted on Europe's long-term goals for growth and jobs ("Europe 2020"). Through Partnership Contracts agreed with the Commission, Member States will commit to focussing on fewer investment priorities in line with these objectives. The package also harmonises the rules related to different funds, including rural development and maritime and fisheries, to increase the coherence of EU action.

26 Il futuro delle Politiche regionali e dei Fondi strutturali Total allocations of Cohesion Policy * (million €, 2011 prices) Cohesion FundLess developed regionsTransition regions Special allocation for outermost and sparsely populated regions More developed regionsTerritorial CooperationTotal BE BG CZ DK DE EE IE EL ES FR IT CY LV LT LU HU MT NL AT PL PT RO SI SK FI SE UK HR interregional cooperation 500 technical assistance Total * amounts subject to final adoption of MFF and sectoral legislations **The youth employment initiative (top up) of EUR 3 billion is not included in the table

27 Riferimenti bibliografici e sitografia DA STUDIARE  Le politiche regionali dell’Unione europea G. Viesti F. Prota Il Mulino Studi e Ricerche, anno 2007 Cap.7 e Cap.8 da pag.159 a pag. 222  _giu_07.pdf - La Politica Regionale - Il Quadro Strategico Nazionale fino a pag. 52 Capitolo- I IL CONTESTO: RITARDO DI COMPETITIVITÀ E OPPORTUNITÀ DI SVILUPPO e parte del secondo, LA POLITICA REGIONALE: IMPOSTAZIONE TEORICA ED ESPERIENZE Investire nelle regioni: la riforma della Politica di coesione dell’UE Commissione Europea Letture _giu_07.pdf - La Politica Regionale - Il Quadro Strategico Nazionale III OBIETTIVI E PRIORITÀ fino a pag. 174 Riferimenti bibliografici e sitografia DA STUDIARE  Le politiche regionali dell’Unione europea G. Viesti F. Prota Il Mulino Studi e Ricerche, anno 2007 Cap.7 e Cap.8 da pag.159 a pag. 222  _giu_07.pdf - La Politica Regionale - Il Quadro Strategico Nazionale fino a pag. 52 Capitolo- I IL CONTESTO: RITARDO DI COMPETITIVITÀ E OPPORTUNITÀ DI SVILUPPO e parte del secondo, LA POLITICA REGIONALE: IMPOSTAZIONE TEORICA ED ESPERIENZE Investire nelle regioni: la riforma della Politica di coesione dell’UE Commissione Europea Letture _giu_07.pdf - La Politica Regionale - Il Quadro Strategico Nazionale III OBIETTIVI E PRIORITÀ fino a pag. 174