Dalla scoperta dell’america alla spedizione di Magellano

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Transcript della presentazione:

Dalla scoperta dell’america alla spedizione di Magellano Di Ivan colonna – federica natilla – daniele zaza – emanuele santoro

anteprima Il mundus novus di Vespucci Dall’India all’Africa I proficui errori di Colombo Il mundus novus di Vespucci Dalla scoperta al controllo dei mercanti Un lungo processo di espansione L’impero Portoghese nell’oceano Dall’India all’Africa L’esplorazione costiera del nuovo continente

I proficui errori di colombo La fine della Reconquista cattolica permise alla monarchia spagnola di finanziare l’impresa di Colombo, il cui obiettivo era raggiungere l’oriente attraverso l’occidente. L’errore di Colombo (quello di non prevedere l’incontro di un continente) permise alla Spagna di entrare in contatto con il nuovo mondo, da cui avrebbe tratto immense risorse.

Il «mundus novus» di vespucci Per molti anni Colombo rimase convinto di essere sbarcato nelle Indie. Una volta morto in solitudine e povertà, fu Amerigo Vespucci a far notare la scoperta del continente tramite la pubblicazione di un opuscolo intitolato “Mundus novus”.

Dalla scoperta al controllo dei mercanti Compiute le grandi scoperte, iniziava lo sfruttamento commerciale delle nuove rotte. Ma i lunghi viaggi per mare non erano semplici. Era in oltre necessario che gli Europei controllassero queste terre militarmente, ciò era facile grazie alle armi da fuoco.

Un lungo processo di espansione La scoperta di nuove rotte e la conquista di nuovi territori compiute da portoghesi e spagnoli, furono in continuità con l’espansione europea iniziata alla fine del medioevo. La motivazione di queste imprese è ben sintetizzata dalla dichiarazione di Vasco da Gama che disse di essere giunto in india alla ricerca di spezie e cristiani.

L’impero portoghese nell’oceano indiano i portoghesi in India dovettero fronteggiare la concorrenza dei mercanti arabi e, in un primo momento, grazie alla loro superiorità militare, fondarono un impero commerciale nei mari del sud. Essi imposero il proprio controllo su alcuni punti strategici del commercio orientale ed dominarono il traffico delle spezie.

Dall’india all’africa Molto presto il dominio portoghese venne contrastato dagli ottomani e dalla concorrenza europea (Spagna, Inghilterra, Olanda). Tutto ciò portò al declino dell’impero portoghese nell’oceano indiano e suggerì al Portogallo di concentrare le proprie energie sullo sfruttamento delle basi che aveva in Africa e che si rivelarono presto preziose per la raccolta dell’oro e per la tratta degli schiavi, alla quale parteciparono anche Olanda, Francia, Spagna e Inghilterra).

L’esplorazione costiera del nuovo continente Gli spagnoli che avevano seguito Colombo, cercarono un modo di oltrepassare l’oceano Atlantico e di aprire una rotta verso est. Vespucci arrivò fino alla Patagonia, e dopo cinque anni Magellano completò il progetto di Colombo attraversando il Pacifico e giungendo nell’oceano Indiano da est.

Anteprima «approfondimenti» Primi navigatori oltre Gibilterra L’atlantico segna il confine Primi navigatori oltre Gibilterra Le traversate transoceaniche Nascita degli Stati Uniti L’isolazionismo americano Un teatro di guerra La guerra fredda

L’atlantico segna il confine Per secoli si era pensato che l’Atlantico segnasse il confine del mondo che al di là di esso ci fossero solo pericoli insormontabili. Si narrava che ci fosse una terra, chiamata Atlantide, che si estendeva oltre le colonne d’Ercole. Essa però fu distrutta da un terremoto e ingoiata dal mare. Ci furono navigatori che si spinsero lungo le coste dell’Africa e che la circumnavigarono, anche se la religione lo vietava di varcare il confine del Mediterraneo.

I primi navigatori oltre Gibilterra Nel 1291, grazie ai fratelli Ugolino e Guido Vivaldi, si incomincia ad intraprendere nuovi viaggi, da Gibilterra al mar del Nord percorrendo all’inverso le rotte che erano già state battute da navigatori normanni.

Le traversate transoceaniche Con le esplorazioni portoghesi e spagnole si aprì , alla fine del Quattrocento, l’era delle traversate transoceaniche. Successivamente ci furono gli anni della conquista, dove si verificò il fenomeno dello sfruttamento delle terre americane e l’Atlantico di grandi navi che lo attraversavano da ovest a est, per portare , in Europa, metalli preziosi e prodotti di piantagioni

La spedizione di Magellano

Nascita degli stati uniti Con il declino della potenza spagnola e la crescita di quelle inglese e olandese, il ruolo dell’Atlantico non cambiò, continuò a essere la principale via di trasporto dei commerci europei sia che questi fossero diretti dalla Casa de la Disputacìon o dai docks di Londra. Con l’indipendenza degli Stati Uniti le due sponde dell’Atlantico si separarono. Da quando i Padri pellegrini sbarcarono sulle coste del Massachusetts, gli inglesi e gli altri europei si sentirono parte di un mondo diverso e separato dalla vecchia Europa.

L’Isolazionismo americano La “dottrina di Monroe” divenne un principio programmatico della politica internazionale degli Usa. Su di essa si fondò l’isolazionismo americano che rivendicava il “diritto di neutralità” a cui si attennero quasi tutti i presidenti. Ma la Prima guerra mondiale non poteva non coinvolgere anche gli Usa che divenne la principale potenza economica del mondo.

un teatro di guerra per la supremazia Con la Prima guerra mondiale l’Atlantico tornò a essere il palcoscenico su cui le flotte militari misuravano la loro superiorità. Sull’Oceano Atlantico si determinò il decisivo intervento degli Usa che si sentirono minacciati dopo che i sottomarini tedeschi affondarono il piroscafo Lusitania provocando la morte di numerose persone, alcune di origine americana. Anche la nuova guerra dell’Atlantico, come quella di tre secoli prima, si concluse con un cambio di leadership fra gli stati, poiché l’Inghilterra dovette cedere il ruolo di nazione egemone agli Stati Uniti che divennero il perno principale degli equilibri del mondo. Sottomarino tedesco

La guerra fredda Al termine della Prima guerra mondiale, l’opinione pubblica e anche quella di alcuni politici, ricominciarono a proporre la linea isolazionista, come alternativa all’intervento militare. Ma quando la guerra divampò nuovamente in Europa, gli Usa poterono restarne fuori solo per poco tempo. L’attacco che li indusse a interrompere l’isolazionismo, avvenne dal Pacifico, dove i giapponesi bombardarono Pearl Harbor. La guerra si affrontò nuovamente nell’Atlantico. Al termine del conflitto, gli Usa, aprirono, nei confronti dell’Unione Sovietica, il lungo periodo di guerra fredda. Con il trattato del 4 aprile 1949, si stabilì il termine di questo accordo, che venne chiamato patto atlantico e prevedeva la nascita di un’alleanza militare definita NATO.

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