Apertura Stati generali BIO Padova, 14 aprile 2009 Le tecniche produttive in agricoltura biologica: a che punto siamo? Paolo Bàrberi Land Lab, Scuola Superiore.

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Apertura Stati generali BIO Padova, 14 aprile 2009 Le tecniche produttive in agricoltura biologica: a che punto siamo? Paolo Bàrberi Land Lab, Scuola Superiore SantAnna, Pisa Discussant Gruppo Tematico Tecniche colturali

Apertura Stati generali BIO Padova, 14 aprile 2009 Stato dellarte: lapproccio Esiste un solo approccio possibile alla gestione degli agroecosistemi biologici: quello che si basa sull'applicazione dei princìpi dell'agroecologia –sistemi complessi caratterizzati da un'insieme d'interazioni tra le loro componenti (inclusa quella umana) che si manifestano nello spazio e nel tempo, tali che l'effetto delle singole componenti non è scomponibile da quello del sistema nel suo complesso P. Bàrberi

Apertura Stati generali BIO Padova, 14 aprile 2009 Stato dellarte: lapproccio Quindi, è fondamentalmente errato pensare di poter gestire un agroecosistema biologico secondo il tipico approccio causa-effetto ("da ricettario") normalmente applicato nell'agricoltura convenzionale –"applico tot kg/ha di concime azotato - ottengo tot q/ha di prodotto" P. Bàrberi

Apertura Stati generali BIO Padova, 14 aprile 2009 Stato dellarte: lapproccio Ma quanti sono gli agricoltori biologici che a tutt'oggi sono veramente riusciti a svincolarsi da questo pesante condizionamento psicologico, eredità della rivoluzione verde? Non molti, in verità P. Bàrberi

Apertura Stati generali BIO Padova, 14 aprile 2009 Sistemi misti (agro-zootecnici) Il legame colture-allevamenti è imprescindibile (anche grazie alla normativa) Però il ricorso al sistema delle deroghe (ad es. per l'origine degli alimenti e per i trattamenti veterinari) è ancora troppo frequente Quindi, gli allevatori sono disincentivati ad abbracciare una modalità di gestione che tenda veramente a un sistema il più possibile chiuso, come dovrebbe essere nel biologico P. Bàrberi

Apertura Stati generali BIO Padova, 14 aprile 2009 Sistemi senza zootecnia Nei sistemi cerealicoli, orticoli e frutticoli il ricorso all'approccio di sostituzione (utilizzo di mezzi tecnici alternativi a quelli di sintesi) è ancora troppo diffuso per poter parlare di un pieno utilizzo dei princìpi dell'agroecologia In altri termini, l'agricoltura biologica è ancora gestita in maniera troppo convenzionale P. Bàrberi

Apertura Stati generali BIO Padova, 14 aprile 2009 Le sfide: ricerca e tecnica Puntare decisamente a supportare progetti di ricerca/sperimentazione di tipo partecipativo, cioè con il coinvolgimento diretto degli agricoltori/allevatori sin dall'inizio Superare i pregiudizi (ricerca "olistica" vs "riduzionista") e dire chiaramente che un vero progresso della conoscenza lo si potrà avere solo se supporteremo –progetti veramente interdisciplinari –che includano una componente di ricerca partecipativa –che prevedano la collaborazione tra ricerca di base ed applicata P. Bàrberi

Apertura Stati generali BIO Padova, 14 aprile 2009 Le sfide: sistemi con zootecnia Pianificazione della gestione in modo da tendere al sistema chiuso, e quindi alla riduzione estrema degli input provenienti dall'esterno Valorizzazione del pascolo, anche dal punto di vista dell'importanza della sua gestione per la prevenzione delle infezioni parassitarie degli animali Porre maggiore attenzione alla qualità (e non solo alla quantità) delle razioni P. Bàrberi

Apertura Stati generali BIO Padova, 14 aprile 2009 Le sfide: sistemi cerealicoli Ottimizzazione degli avvicendamenti, con uso delle colture di copertura come componente multifunzionale (rilascio dei nutrienti, protezione del suolo, controllo delle infestanti e delle altre avversità biotiche delle colture) Screening dei mezzi tecnici impiegabili in biologico (ad es. concimi), con l'obiettivo di ridurre la lista positiva a quei prodotti di utilità certa Miglioramento della qualità globale dei prodotti (ad es. proteine nella granella) P. Bàrberi

Apertura Stati generali BIO Padova, 14 aprile 2009 Le sfide: sistemi orto-frutticoli Rivalutare il ruolo della consociazione, come componente multifunzionale dei sistemi Screening di varietà resistenti o tolleranti alle principali avversità delle colture Importanza della presenza e gestione della biodiversità dell'habitat coltivato/non coltivato a supporto della protezione delle colture (obiettivo: ridurre l'impiego degli agrofarmaci "naturali) Miglioramento della gestione a supporto della qualità globale dei prodotti P. Bàrberi

Apertura Stati generali BIO Padova, 14 aprile 2009 Le sfide: politica agraria Sviluppare nuove prospettive: –misure agro-ambientali innovative e meglio calibrate sui differenti contesti produttivi e territoriali, che abbinino interventi più tipicamente mirati all'agricoltura e zootecnia biologica con altri indirizzati alla conservazione della biodiversità negli agroecosistemi Questo è un matrimonio assolutamente da fare! P. Bàrberi