Ciclo vendite e crediti verso clienti

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Ciclo vendite e crediti verso clienti Docente: Prof.ssa Silvia Fossati Lucidi a cura di Silvia Fossati

Crediti - Definizione I crediti rappresentano il diritto di esigere ammontari di denaro ad una data di scadenza determinata da clienti (gestione caratteristica), da controparti correlate (controllanti, controllate, collegate e consociate) o da altri (dipendenti, erario, ecc.).

Rilevazione (PPCC n. 15) Condizioni per poter iscrivere un credito in bilancio: Crediti verso clienti: I relativi ricavi devono essere maturati (competenza economica dell’operazione effettuata). Il processo produttivo dei beni o dei servizi deve essere ultimato. Lo scambio deve essere avvenuto (passaggio di proprietà). Altri crediti: Esistenza del titolo al credito basato su criteri giuridici.

Classificazione I crediti vanno esposti al netto delle rettifiche di valore. Il fondo svalutazione crediti, posta rettificativa dell’attivo, va esposta a diminuzione del valore dei crediti. Nella nota integrativa devono essere esposti i valori lordi e netti dei crediti.

Classificazione Gli acconti a fornitori, rappresentando diritti ad una cessione di beni e non ad un corrispettivo in denaro, non devono essere esposti fra i crediti, bensì, a seconda della loro origine, nelle voci B.I.6 (immobilizzazioni immateriali: immobilizzazioni in corso ed acconti), B.II.5 (immobilizzazioni materiali: immobilizzazioni in corso ed acconti), C.I.5 (attivo circolante: rimanenze/acconti).

Classificazione La classificazione dei crediti tra le immobilizzazioni finanziarie o tra l’attivo circolante non dipende dalla scadenza del credito, ma dalla natura dello stesso rispetto all’attività ordinaria dell’impresa. Per entrambe le categorie, la legge prevede che debbano essere evidenziati i crediti esigibili entro dodici mesi e quelli esigibili oltre dodici mesi. Esempio: un’impresa commerciale che ha sia un credito finanziario sia un credito commerciale deve classificare il credito finanziario tra le immobilizzazioni finanziarie ed il credito commerciale nell’attivo circolante, indipendentemente dalla scadenza di ognuno.

Valutazione Rettifiche per perdite ragionevolmente prevedibili, inerenti ai crediti esposti in bilancio ed a quelli ceduti a terzi per i quali esiste ancora un’obbligazione di regresso, in ossequio ai principi della COMPETENZA e della PRUDENZA (Documento n. 15 P.C. del C.N.D.C. e R.).

Valutazione Perdite ragionevolmente prevedibili (presunte): Per inesigibilità già manifestatesi alla redazione del bilancio con riferimento a singoli crediti (svalutazione specifica). Per inesigibilità non ancora manifestatesi, ma che per esperienza è già intrinseca nel complesso dei crediti esposti in bilancio (svalutazione generica).

Valutazione Determinate sulla base di: Analisi dei singoli crediti Esperienza storica delle perdite su crediti Indici di anzianità globale dei crediti Condizioni economiche generali e di settore

Valutazione - Riserva specifica E’ la valutazione delle posizioni ‘critiche’ già note al momento della redazione del bilancio, quali: debitori falliti; debitori al legale; debitori presso recuperatori; debitori irreperibili; ecc.

Valutazione - Riserva specifica La metodologia di valutazione da adottare deve considerare aspetti quali: il numero delle posizioni da analizzare; il saldo medio di credito; l’eventuale presenza di key items; la possibilità di stratificare le posizioni oggetto di esame in classi omogenee (es. situazione legale, aree territoriali, canali di vendita, ecc.).

Valutazione - Riserva generica La valutazione del rischio di inesigibilità non ancora manifestatosi, ma intrinseco nel monte crediti, è determinata in base ai seguenti elementi: esperienza storica delle perdite su crediti; indici di anzianità globale dei crediti; condizioni economiche generali di settore e di rischio paese.

Contenuto nota integrativa - (art. 2427 del C.C.) Criteri applicati per la valutazione dei crediti (inclusi quelli in valuta estera) e per le rettifiche di valore. I movimenti dei crediti che costituiscono immobilizzazioni finanziarie, specificando, per ciascuna voce: costo; svalutazioni; incrementi; riclassifiche; decrementi.

Contenuto nota integrativa - (art. 2427 del C.C.) Analisi variazioni dei crediti. Ammontare dei crediti esigibili oltre cinque anni. Se significativa, la ripartizione dei ricavi delle vendite e delle prestazioni secondo categorie di attività e secondo aree geografiche.

Contenuto della nota integrativa Altre informazioni richieste da (PPCC n. 15) Informazioni sui crediti verso parti correlate (richieste anche dall’art. 2428 del c.c. relativo alla relazione sulla gestione), con evidenza anche dei ricavi realizzati nel corso dell’esercizio. Tasso di interesse e scadenze crediti incassabili oltre l’anno. Tasso di attualizzazione utilizzato. Ammontare crediti ceduti per i quali permane l’azione di regresso. Concentrazione di crediti. Crediti in valuta.

Principali obiettivi di revisione Esistenza (E) Corretta valutazione (V) Competenza delle operazioni che hanno generato i crediti (A) Corretta esposizione in bilancio (P) LINK 10 cliente 1 L lead 1999

Principali procedure di revisione 1. Analisi del sistema di controllo interno del ciclo vendite e relativi test of controls 2. Analisi di contenuto 3. Richiesta di conferma scritta 4. Revisione della valutazione dei crediti Link: 10 cliente 2: PR L

1. Analisi del Controllo interno del ciclo vendite Principali obiettivi di revisione Classi di transazioni Completezza, esistenza ed accuratezza delle vendite e degli incassi. Completezza ed accuratezza delle rettifiche di fatturazione per resi, sconti, abbuoni, ecc. Presentazione in bilancio.

1. Analisi del Controllo interno del ciclo vendite Principali obiettivi di revisione Saldi di bilancio Esistenza, completezza ed accuratezza dei crediti. Valutazione dei crediti. Titolarità dei crediti. Completezza dei debiti per note credito da emettere e per sconti, abbuoni e premi da accordare. Presentazione in bilancio.

1. Analisi del Controllo interno del ciclo vendite C, E ed A vendite ed incassi Si tratta di tipiche routine transactions, quindi: dobbiamo identificare e documentare i controlli specifici. I controlli specifici si suddividono in: - higher level controls (consuntivi); - lower level controls (preventivi).

1. Analisi del Controllo interno del ciclo vendite Esempi di higher level controls Preparazione e verifica sistematica da parte del management di riepiloghi periodici delle vendite per prodotto, per area geografica, per cliente, per agente, ecc. Verifica degli ordini di vendita inevasi. Riconciliazione del totale della fatturazione con le uscite di magazzino (CO.IN.). Esame e riconciliazione degli estratti conto bancari.

1. Analisi del Controllo interno del ciclo vendite Esempi di lower level controls Controlli di edit. Controlli matematici. Matching di documenti. Segregation of duties.

2. Analisi di contenuto - Esempi Analisi di serie storiche (trend analysis) Esame comparativo mensile o annuale vendite, incassi, crediti in sofferenza e resi rispetto al budget ed all’esercizio precedente. Analisi indici (ratio analysis) - Margini lordi di vendita - Costi di vendita su vendite - Tasso di rotazione dei crediti - Saldo medio per cliente - Prezzo medio di vendita per prodotto

2. Analisi di contenuto - Esempi Analisi e calcoli di ragionevolezza - Quadratura saldo clienti: Saldo iniziale clienti + Vendite - Incassi - Note di credito = Saldo finale

3. Richiesta di conferma scritta La ‘circolarizzazione’ è obbligatoriamente prevista dai principi di revisione emessi dai C.N.D.C. e R.). 1 Definizione dell’Unità di campionamento e della data di riferimento. 2 Controllo delle risposte pervenute e delle eventuali riconciliazioni predisposte dalla società. 3 Procedure alternative in caso di mancato ottenimento della conferma scritta. 4 Procedure di roll-forward nel caso di circolarizzazione a data interinale. 5 Verifica delle operazioni del periodo immediatamente successivo alla chiusura dell’esercizio. LINK 10 cliente 3: memo cir. Clienti 10 cliente 4: circ clienti lead

4. Revisione della Valutazione dei crediti I crediti devono essere iscritti in bilancio secondo il presumibile valore di realizzazione. Aspetti particolari da verificare: a) Valutazione del rischio di inesigibilità. b) Valutazione dei crediti in valuta. c) Valutazione dei crediti a lungo termine (omissis).

a) Verifica svalutazione dei crediti per la copertura di rischi eventuali di inesigibilità Si tratta di accounting estimates; per questo obiettivo di revisione applichiamo principalmente analytical procedures ed altre procedure di validità (tests of details), la cui natura ed estensione dipendono ANCHE dal grado di affidabilità del controllo interno del cliente di quest’area (es. procedure per la cessione dei fidi alla clientela e per il sollecito/recupero dei crediti). LINK 10 cliente 5 ageing LINK 10 cliente 6 svalutazione crediti

a) Verifica svalutazione dei crediti per la copertura dei rischi eventuali di inesigibilità Analytical procedures (esempi) Esame dell’anzianità dei crediti mediante analisi dell’ageing. Analisi delle sofferenze sorte dopo la data del bilancio. Considerazioni sull’esperienza del cliente per il recupero successivo dei crediti svalutati. Esame dei trend storici delle perdite su crediti in rapporto al fatturato di ciascun periodo. Discussione (inquiry) con il management delle previsioni di recupero dei crediti di dubbia esigibilità. Reperformance delle svalutazioni e degli accantonamenti effettuati ai fini fiscali. LINK 10 cliente 7 FSC

a) Verifica svalutazione dei crediti per la copertura dei rischi eventuali di inesigibilità Tests of details (esempi) Analisi degli eventuali incassi successivi. Richiesta di informazioni ai legali che seguono il recupero dei crediti in contenzioso ed analisi delle risposte. Ottenimento di informazioni dalle banche su eventuali effetti e ricevute bancarie insoluti. Esame delle garanzie ricevute.

b) Valutazione dei crediti in valuta (cenni) Individuazione dei crediti in valuta. Verifica della corretta iscrizione a bilancio in applicazione dei corretti principi contabili di riferimento