ADOLESCENZA E PROBLEMI

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
I Seminari de Il Ricino Rifiorito
Advertisements

Università degli Studi “G. d’Annunzio” Chieti
L’importanza di un alimentazione sana
ANORESSIA I Disturbi del Comportamento Alimentare sono condizioni estremamente complesse, che hanno radici profonde in situazioni psicologiche, biologiche.
EQUAZIONE DEL BILANCIO ENERGETICO
Undetectables 2006: Seminario Nadir
Un problema dei paesi ricchi
MALATTIE PSICO-SOMATICHE
I disturbi del comportamento alimentare nell’adolescente
DIPENDENZE SENZA SOSTANZE
Resp. Dr. Stefano Cinotti
TRA CIBO E MOVIMENTO. LA SALUTE E’ UNA SCELTA
Stili Alimentari ed Attività Fisica
Criteri diagnostici DSM IV
DISTURBI DELL’ALIMENTAZIONE
GLI ANNI DELLA SCUOLA PRIMARIA
I DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE
Teorie e tecniche di psicologia clinica
Un Miliardo Di Affamati
L’ IMPORTANZA DI UNA ALIMENTAZIONE SANA
Depressione in gravidanza e allattamento Annunziata Mastrogiacomo
Una malattia rara e quasi “sconosciuta”
Progetto realizzato dalla classe: LILIANA CRAVEDI - MARCO PASCUCCI
A cura di Casciello Anna 3Css
L’ ALIMENTAZIONE ISTITUTO COMPRENSIVO N. 5 VERONA SANTA LUCIA
Alimentazione BY :AURORA,ALESSIA,AURORA!!!! :D.
Adolescenza e alimentazione Dott.ssa Michelina Marinozzi
COMPOSIZIONE DEL CORPO UMANO
3 - MALNUTRIZIONI.
DISTURBI PSICOPATOLOGICI NEGLI ADOLESCENTI ________gianfranco del buono________ Depressione: sindrome caratterizzata da una alterazione di uno stato.
Disturbi del comportamento alimentare
Malnutrizioni (obesità, anoressia, bulimia)
Adolescenza Si ma quanti problemi?
Vitalberto Carlettino
LE REGOLE DEL MANGIAR SANO.
I COMPORTAMENTI ALIMENTARI
Docente:Marina De Vincenti. Liceo Classico G. Colosimo.
L’Alimentazione Istituto Comprensivo Renato Moro
BUONA VISIONE Fumo, droga, alcool, anoressia, bulimia e integratori.
LE PRIGIONI DEL CIBO: ANORESSIA, BULIMIA E OBESITA’
Obiettivi Specifici Sviluppare la consapevolezza delle proprie crescenti responsabilità nelle scelte alimentari Saper analizzare il proprio vissuto alimentare.
SCUOLA MEDIA STATALE VIBO MARINA CLASSE 3^D A.S. 2004/2005.
DISTURBI ALIMENTARI Per disturbi del comportamento alimentare si intendono quelle deviazioni da corrette abitudini alimentari dovute soprattutto a percezioni.
Depressione.
DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE
L’ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “RENATO FRASCOLLA” di Taranto
Sono caratterizzati da persistenti anomalie della nutrizione e dell'alimentazione
25 Ogni individuo ha diritto ad un tenore di vita sufficiente a garantire la salute e il benessere proprio e della sua famiglia, con particolare riguardo.
Seminario PASSI Indagine PASSI - Anno 2005 Il Rapporto dell’Area Vasta di Ancona  SITUAZIONE NUTRIZIONALE  ABITUDINI ALIMENTARI  PERCEZIONE DELLO STATO.
Disturbi delle condotte alimentari Anoressia. Epidemiologia Prevalenza femminile 1-4% 2 picchi: 15-16aa e 18-19aa Più probabile riscontrare disturbi della.
Cos’è? Expo Milano 2015 è l’Esposizione Universale che l’Italia ospiterà dal primo maggio al 31 ottobre 2015 e sarà il più grande evento mai realizzato.
Alimentazione *.
3.5 Alimentazione e tumori. Disturbi alimentari
20/04/2017 Iperlipidemie Rappresentano il maggior fattore di rischio per l’insorgenza dell’aterosclerosi e di tutte le sue manifestazioni cliniche a livello.
4.2 Alimentazione, obesità e disturbi alimentari
UNIVERSITA’ DI ROMA “SAPIENZA”
FABBISOGNO ENERGETICO
LA DIETA.
Il nostro gruppo è composto da : Beatrice, Chiara, Mattia, Matteo, Brian e Manuel. Parleremo delle patologie riguardanti l'alimentazione. Affronteremo:
Binge Eating Disorder: Emozioni che diventano Cibo Paola Milanese U.F.A. Psicologia A.O. Bolognini di Seriate.
Quando il cibo diventa un’Ossessione: i Disturbi del Comportamento Alimentare Ossessione.
Disturbi del comportamento alimentare  Si parla di disturbo del comportamento alimentare quando una persona mostra un’estrema riduzione del cibo che consuma.
OBESITÀ L'obesità è una condizione medica caratterizzata da un eccessivo accumulo di grasso corporeo che può portare effetti negativi sulla salute con.
1. Disturbi del comportamento alimentare I Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA) costituiscono un gruppo eterogeneo di comportamenti alimentari.
La bulimia o bulimia nervosa è un disturbo del comportamento alimentare per cui una persona affetta ingurgita una quantità di cibo eccessiva per poi ricorrere.
DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE SONO DISTURBI CHE TESTIMONIANO UN INTENSO, COMPLESSO E PROFONDO DISAGIO PSICOPATOLOGICO DATO CHE IL CIBO E TUTTO.
Pag. 294 Disturbi del comportamento alimentare  I DCA sono malattie di origine multifattoriale: fattori psicologici, biologici, familiari e culturali.
ALIMENTAZIONE NELL’UOMO
Corso di Merceologia (I Modulo) a.a  Variazione 1° trimestre 2009/2008 dati Nielsen 2.
Transcript della presentazione:

ADOLESCENZA E PROBLEMI

Obesità L'obesità è una condizione medica caratterizzata da un eccessivo accumulo di grasso corporeo che può portare effetti negativi sulla salute con una conseguente riduzione dell'aspettativa di vita. Cause: nell'organismo vi è un alterato sistema di controllo dell'assimilazione, del metabolismo e dell'utilizzo di certi nutrienti, specialmente dei sali minerali e delle vitamine. il meccanismo OMEOSTATICO di controllo dei centri ipotalamici della fame è alterato, per cui si verifica la necessità di un'ipernutrizione. Nord e Sud del mondo Malnutrizione

Anoressia L'anoressia è la mancanza o riduzione dell'appetito, quest'ultima a volte indicata come iporessia. Si tratta di un sintomo che accompagna numerose e distinte malattie, ed è dovuto a diverse cause. Comunemente il termine è spesso usato come sinonimo di anoressia nervosa, ma in realtà esistono molteplici possibili cause di una diminuzione dell'appetito, alcune delle quali potrebbero risultare innocue, mentre altre sono indice di una grave condizione clinica o comportano un rischio significativo, ciò che spesso accade alle ragazze adolescenti.

mobbing sull'estetica del corpo Cause Eventi emotivamente stressanti che possono portare ad un temporaneo disinteresse per il cibo I primi segni della carenza di zinco nei bambini poco nutriti sono la crescita subottimale, l'anoressia e l'alterazione del gusto. mobbing sull'estetica del corpo Da malattie quali : appendicite, depressione, AIDS, cancro, insufficienza renale cronica ecc.. Da sostanze : anfetamine , alcuni antidepressivi, stimolanti(caffeina, nicotina, cocaina) Anoressia nervosa depressione

Bulimia La bulimia (dal greco 'fame da bue') è un disturbo del comportamento alimentare, detti anche Disturbi Alimentari Psicogeni (DAP). Ciò che contraddistingue la bulimia è un problema dell'alimentazione per cui una persona affetta ingurgita una quantità di cibo eccessiva per poi ricorrere a diversi metodi per riuscire a non metabolizzarlo e, quindi, non ingrassare (vomito autoindotto, utilizzo di lassativi, purghe, digiuni e intenso esercizio fisico). TIPI DI BULIMIA: con condotte di eliminazione, che vede il soggetto ricorrere regolarmente a vomito autoindotto oppure all'uso inappropriato di lassativi, diuretici o enteroclismi. senza condotte di eliminazione, che vede il soggetto bulimico adottare regolarmente comportamenti compensatori inappropriati.

Sintomi: Ricorrenti abbuffate: consumo di una grande quantità di cibo; La sensazione della perdita di controllo. (le abbuffate, in alcuni casi, quando il disturbo dura da molto, possono anche essere programmate e si può perdere così il senso di perdita del controllo). Le abbuffate, possono essere: Oggettive quando si mangia in un determinato periodo di tempo, una quantità di cibo decisamente maggiore a quello che la maggior parte delle persone mangerebbe nello stesso tempo e in circostanze simili. Soggettive quando si consumano quantità corrette di cibo reputandole eccessive ed inadatte. Causa di una percezione errata nei confronti del cibo. Comportamenti compensatori: la seconda componente importante della bulimia nervosa sono le condotte compensatorie conseguenti alle abbuffate, quali: il vomito autoindotto (che può essere provocato anche dopo un qualsiasi cibo), l'assunzione di lassativi, diuretici, enteroclismi o altri farmaci tiroidei, il digiuno ed eccessivo esercizio fisico. Frequenza: le abbuffate e le condotte compensatorie devono manifestarsi almeno due volte la settimana per tre mesi. Ciò implica una dipendenza. Preoccupazione smisurata per le forme corporee e il peso.

Alcool Si definisce bevanda alcolica qualsiasi bevanda contenente alcol etilico I dati dell’ISTAT indicano che il primo bicchiere, in Italia, viene consumato a 11-12 anni, dato allarmante confrontato alla media Europea(14-15). Circa 400.000 ragazzi bevono in modo problematico(alcolismo)

Droga In farmacologia, le droghe sono prodotti di origine naturale che contengono delle sostanze farmacologicamente attive. Il termine deriva dall'olandese droog, a significare "cosa secca" le sostanze stupefacenti, sostanze che, in virtù dei loro effetti farmacologici sul sistema nervoso centrale, e in particolare sullo stato di coscienza, sono fatte oggetto di uso non terapeutico, principalmente voluttuario. L'uso di alcune di queste sostanze può determinare l'insorgenza di fenomeni di dipendenza fisica e/o psichica (tossicodipendenza), oltre che di effetti collaterali, ed è in alcuni casi regolato dalla legge.

Depressione Il disturbo depressivo maggiore, MDD (Major depressive disorder, noto anche come depressione clinica, depressione maggiore, depressione endogena, depressione unipolare, disturbo unipolare o depressione ricorrente, nel caso di ripetuti episodi) è una patologia psichiatrica o disturbo dell'umore, caratterizzata da episodi di umore depresso accompagnati principalmente da una bassa autostima e perdita di interesse o piacere nelle attività normalmente piacevoli (anedonia). Questo gruppo di sintomi (sindrome) è stato identificato, descritto e classificato come uno dei disturbi dell'umore Il disturbo depressivo maggiore è una malattia invalidante che coinvolge spesso sia la sfera affettiva che cognitiva della persona influendo negativamente in modo disadattativo sulla vita familiare, lavorativa, sullo studio, sulle abitudini alimentari e riguardo al sonno, sulla salute fisica con forte impatto dunque sullo stile di vita e la qualità della vita in generale.

Anoressia nervosa L'anoressia nervosa è, insieme alla bulimia, uno dei più importanti disturbi del comportamento alimentare, detti anche Disturbi Alimentari Psicogeni (DAP). Ciò che contraddistingue l'anoressia nervosa è il rifiuto del cibo da parte della persona e la paura ossessiva di ingrassare. Nelle forme più gravi possono svilupparsi malnutrizione, inedia, amenorrea ed emaciazione. Coinvolge nella sua evoluzione funzioni psicologiche, neuroendocrine, ormonali e metaboliche..

Una persona è affetta da Anoressia Nervosa se manifesta tutte e quattro le seguenti caratteristiche: Perdita di peso rilevante (oltre il 15% del peso considerato normale per età, sesso e altezza) Paura intensa di ingrassare anche quando si è sottopeso Alterazione nel modo di vivere il peso, la taglia e le forme corporee Amenorrea ovvero scomparsa delle mestruazioni (assenza di almeno tre cicli mestruali consecutivi)

Malnutrizione Con “malnutrizione” si intende uno squilibrio – una carenza o un eccesso – nell’assunzione di nutrienti e altri fattori necessari per una vita sana e si può manifestare come denutrizione, carenza di vitamine o minerali, o sovralimentazione. La malnutrizione non va confusa con la semplice scarsità di cibo (ossia con la denutrizione), ma è la combinazione di vari fattori: insufficienza di proteine, grassi essenziali e micronutrienti sommata alla frequenza di malattie debilitanti e infezioni. Esistono due tipi di malnutrizione: la malnutrizione nei paesi ricchi e la malnutrizione nei paesi poveri. La malnutrizione nei paesi poveri è la conseguenza prolungata nel tempo di difetti di nutrizione, ovvero una diminuzione di assunzione o assorbimento di protidi, minerali, vitamine o calorie. È il risultato conseguito a causa di: Inadeguata assunzione o anomala assimilazione delle calorie immesse nella circolazione del metabolismo, come ad esempio in seguito di diete non eseguite correttamente;. Eccessivo dispendio energetico; Alterato metabolismo genetico con annesse patologie intrinseche

Nei Paesi ricchi invece è causato da: nelle zone più ricche una persona su dieci è obesa. Oggi, quando si parla di malnutrizione, non ci si riferisce più solamente al cosiddetto problema della sottonutrizione, ma anche al problema del sovrappeso e dell’obesità. Perché se tanti mangiano troppo poco, moltissimi mangiano troppo, o meglio “mangiano male e in modo non equilibrato” i bambini in età scolare obesi o in sovrappeso nel mondo sono 155 milioni, cioè uno su dieci, ma allo stesso tempo 148 milioni di bimbi sotto i 5 anni sono sottopeso e si trovano prevalentemente nei Paesi in via di sviluppo. In molti Paesi il sovrappeso è diventato un problema di primo piano. Complessivamente in Italia si stimano oltre un milione e centomila bambini tra i sei e gli undici anni con problemi di obesità e sovrappeso: più di un bambino su tre. Il dato, potrebbe spiegarsi con l’elevata diffusione di errate abitudini alimentari.

Nord e Sud del mondo I Paesi poveri sono tutti quelli che in passato sono stati colonizzati e che hanno subito quindi anche il processo di decolonizzazione, il quale si concluse nel 1960 anche dopo alcuni cruenti conflitti. In questi Paesi c’è stata una colonizzazione di puro sfruttamento, la quale ha portato i Paesi al sottosviluppo. Questi Paesi sono quelli dell’America del Sud, dell’Africa e dell’Asia, mentre i paesi ricchi sono rappresentati da America del nord, Europa occidentale, Giappone e Australia. Nel mondo al giorno d’oggi, la differenza fra Paesi ricchi e Paesi poveri, invece di diminuire, aumenta. Questo divario fra nord e sud si è accentuato negli ultimi decenni con la rivoluzione tecnologica, la quale ha interessato solo i paesi dell’occidente, mentre quelli del Terzo Mondo sono sempre più sottosviluppati. I Paesi poveri, appartenenti al Terzo Mondo, sono caratterizzati da un’economia arretrata sia per motivi interni, come la mancanza di risorse, sia per motivi esterni, come lo sfruttamento coloniale.Inoltre denutrizione, analfabetismo, carestie, altissimo tasso di mortalità (soprattutto infantile) sono sempre stati i drammi quotidiani, a cui non è ancora stata trovata una soluzione totale. Se nei Paesi sviluppati il problema della fame è stato risolto, si deve trovare una soluzione anche per i Pesi sottosviluppati. Ma sappiamo realmente qual è l’origine di questo problema? L’aumento continuo della popolazione appare la causa più evidente. L’incremento demografico dei paesi in via di sviluppo è dovuto a due fattori in particolare: negli ultimi anni è diminuito il tasso di mortalità e aumentato quello di natalità e, inoltre, si è verificata la scomparsa di vari tipi di epidemie.

Anoressia e bulimia: l'anoressia è legata preoccupazioni eccessive riguardanti il proprio peso corporeo e tendenza a mantenere il proprio peso molto sotto rispetto alla media. questo viene attuato attraverso l'astensione dal cibo. la bulimia, non è caratterizzata dal vomito autoindotto, bensì dalle abbuffate. Le abbuffate sono definite come: ingestione di una quantità di cibo consistentemente sopra la norma. Le abbuffate, nella bulimia, vengono compensate da condotte di eliminazione, ma non solo vomito: anche uso di lassativi o farmaci in genere, eccessiva attività fisica, etc…. La ragazza bulimica è spesso normopeso o sovrappeso, non presenta dismenorrea. spesso questi due problemi si verificano insieme o comunque si presentano ciclicamente. in molti casi i due disturbi sono legati ad una distorta percezione della propria immagine corporea (dismorfofobia), a sentimenti negativi come il senso di colpa e la vergogna del proprio corpo, a prime relazioni oggettuali (la madre) distorte.

Dismorfofobia La dismorfofobia è la fobia che nasce da una visione distorta che si ha del proprio aspetto esteriore, causata da un'eccessiva preoccupazione della propria immagine corporea In taluni soggetti, questa forma fobica, può causare uno stress emozionale e incapacità di tessere adeguate ed equilibrate relazioni sociali e sessuali, con conseguente isolamento sociale e distonie inerenti alla sessualità. L'individuo può sviluppare comportamenti fobico–ossessivi, talvolta dannosi per la propria salute poiché possono evolvere in anoressia nervosa e bulimia, semplice o nervosa. La dismorfofobia si sviluppa con maggiore frequenza nei soggetti con basso livello di autostima, in genere adolescenti, sia maschi che femmine.