Comitato metodologie 20 maggio 2011 Rete dei metodologi La costruzione dei centri di competenza.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
La procedura di V.A.S. del Polo 336 Business Park di Gallarate
Advertisements

Torino 19 Febbraio 2010 I servizi per la ricerca e linnovazione: modalità di accesso ai finanziamenti e regole del bando Giuseppe Benedetto Direttore Attività
E-GOVERNMENT IN FORTE CRESCITA IN ITALIA
GESTIONE DELLA COMUNICAZIONE
Competenze e capacità tecniche
Le nuove funzioni della piattaforma Puntoedu lingue.
I.Stat per i censimenti Stefania Bergamasco | Dipartimento per l'integrazione, la qualità e lo sviluppo delle reti di produzione e di ricerca.
Coordinamento per la Integrità della Ricerca Biomedica Alessandro Liberati Roma, 3 Novembre 2003.
Palermo, 19 ottobre 2005 Progetto Governance Progetto Pilota Regione Siciliana Kick Off.
Bilancio attività PASSI 2009 e programmazione dicembre 2009 La comunicazione dei dati PASSI nel biennio B. De Mei Per il Gruppo Tecnico.
Seminario sostitutivo dello stage
Studio Legale Baldacci Esempio strutturato di SICUREZZA ORGANIZZATIVA Proposte concernenti le strategie in materia di sicurezza informatica e delle telecomunicazioni.
Il patrimonio informativo, le condizioni di utilizzo e accesso ai microdati dell’Istat Luisa Franconi Istat - Direzione centrale per lo sviluppo dei sistemi.
Comitato metodologie 17 novembre 2010 Ricognizione delle competenze metodologiche all'interno dell'Istituto: bozza questionario – osservazioni pervenute.
Presentazione dei lavori per tipologia di base dati e area tematica
Alfonsina Caricchia I riflessi sulla Contabilità Nazionale della nuova informazione statistica sui processi di internazionalizzazione Linformazione statistica.
Giulio Barcaroli Comitato metodologie 17 novembre 2010 La pianificazione delle attività seminariali in Istituto.
Comitato metodologie 9 luglio 2010 Ricognizione delle competenze metodologiche all'interno dell'Istituto: proposta di questionario.
L’offerta di microdati da parte dell’Istat
Piani di studio provinciali per il secondo ciclo incontri territoriali con i docenti del primo biennio gruppo ISTITUTI TECNICI settembre 2010.
Studio di fattibilità per la costruzione di un gruppo di controllo interno per lanalisi controfattuale Sperimentazione Regione Lazio - Isfol Roma, 27 febbraio.
Il sistema ECM approvato per il Piemonte
I soggetti dell'Inclusione
Progettare una ricerca: approcci e metodologie
Posteitaliane 1 INDAGINE PARI OPPORTUNITA Posteitaliane.
Gli enti ed uffici del Sistema statistico nazionale uniformano la propria attività ai seguenti principi.
Linee guida per la predisposizione del PSN Giorgio Alleva Roma, 25 giugno 2009.
La legge Stanca: principi ed attuazione Dott. Antonio De Vanna Responsabile dellUfficio accessibilità dei sistemi informatici Treviso 16 dicembre 2004.
A cura di Renato Ugo Convegno AIRI/Tecnoprimi – Milano, 28 ottobre 2008.
La standardizzazione dei processi di produzione nella statistica ufficiale: iniziative a livello internazionale ed all’interno dell’Istituto Giulio Barcaroli.
Comitato metodologie 9 luglio 2010 Piano di utilizzo delle risorse metodologiche.
Comitato metodologie 9 luglio 2010 Costituzione di una rete per linnovazione metodologica nella produzione statistica.
Comitato metodologie 11 febbraio 2011 Piano annuale degli investimenti metodologici sintesi.
Comitato metodologie 9 luglio 2010 Costituzione di una rete per linnovazione metodologica nella produzione statistica Osservazioni e commenti.
Bando a Sostegno dellImprenditoria Giovanile. PERCHE UN BANDO? Per raggiungere una platea più ampia possibile Per dare sostegno concreto dal punto di.
Servizio Nazionale di Valutazione
DIRITTI A SCUOLA Le attività della Cabina di Regia.
Apprendimenti di base Matematica Il piano Lucia Ciarrapico Montecatini, 10 gennaio 2007.
Lo sviluppo del progetto informatico
Indicazioni per il coinvolgimento dei cittadini: le Raccomandazioni generali e operative Alessandro Bazzoni 14/16 Novembre 2011.
Innovazione e federalismo Verso una visione condivisa dell’e- government nell’Italia federale Sessione : “Strumenti per l’attuazione del cambiamento”
Il progetto Scate 7 febbraio 2004 Seminario nazionale Genova, Job Centre.
AZIONE CHIAVE 2 Cooperazione per l’innovazione e le buone pratiche Partenariati strategici nell’aria dell’educazione, formazione e giovani.
I° RIUNIONE GRUPPI DI LAVORO I temi di approfondimento, i prodotti attesi, l’organizzazione del lavoro Roma, 24 Maggio 2007.
PRIMO COLLABORATORE Presiede tutte le riunioni collegiali in caso di assenza del dirigente; Collabora nell’esecuzione delle deliberazioni prese dagli organi.
La pianificazione della produzione dei dati. Costituzione del gruppo di progettazione L’elevato grado di complessità e la multidisciplinarietà richiesta.
 INVALSI   Sviluppato da: Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OECD – OCDE – OCSE)  PISA-Programme for International.
Marina Signore Dirigente il Servizio “Qualità statistica, coordinamento progetti europei di ricerca e sviluppo e Cooperazione internazionale” La qualità.
8. Le regole della partecipazione a livello statale: b) Le Autorità indipendenti.
L’obiettivo generale è quella di puntare a COSTRUIRE dei LABORATORI sulla progettazione didattica incentrata sulle competenze finalizzati a: sostenere.
CHE COS'E' L'AMBITO TERRITORIALE SOCIALE?
1 FORUM P.A. L’Open Source nella PA Roma - maggio 2004M. Martini L’open source nella PA ing. Marco Martini Componente CNIPA.
I dipartimenti disciplinari di indirizzo
Il piano triennale dell’offerta formativa 1.
VENGONO CONFERMATI I POLI DELLO SCORSO ANNO «Le istituzioni scolastiche già individuate a livello regionale e destinatarie dei fondi per l'anno di formazione.
FORMAZIONE DOCENTI NEOASSUNTI
PIANO DI ATTUAZIONE DEL PNSD A CURA DELL’INSEGNANTE A.D. CLAUDIA MORESCHI.
Dai RAV al Piano di Miglioramento
L’ATTIVITA’ STATISTICA DELLA BANCA D’ITALIA (modulo a cura BdI)
Piano Nazionale Scuola Digitale Pilastro fondamentale della Legge 107/2015 che persegue l'innovazione del sistema scolastico e le opportunità dell'educazione.
1 Prospettive ed opportunità dello sviluppo locale: i Progetti Integrati Locali (PIL) Lorenzo Bisogni Fermo – 7 marzo 2016 SERVIZIO AMBIENTE E AGRICOLTURA.
A.A ottobre 2008 Facoltà di Scienze della Comunicazione Master in Comunicazione nella PA Le politiche attive del lavoro prof. Nedo Fanelli.
EU-TOO: Young people “On Air” - Progetto finanziato dalla DG Gioventù nell’ambito del Programma “Giovani Cittadini Europei e Informazione” -
. Rete Nazionale per lo Sviluppo Rurale Autodiagnosi del processo di predisposizione del piano 2° parte: Processo di predisposizione del piano.
PSR SICILIA Animazione, attivazione e coinvolgimento del Partenariato per l’elaborazione della Strategia Comune di Sviluppo del Territorio.
Stato dell’arte sulle attività regionali in materia di ECM Filippo Melita Treviso 11/2/2005.
ROMA 22 GIUGNO 2016 AREA TEMATICA 1. PROSPETTIVE DEI SISTEMI STATISTICI - IL PROGRAMMA DI MODERNIZZAZIONE DELL'ISTAT La nuova Raccolta Dati: opportunità.
ROMA 23 GIUGNO 2016 OFFICINA MODERNIZZAZIONE - Gli strumenti del Programma di Modernizzazione dell’Istat Giulio Barcaroli, Nadia Mignolli - Il modello.
ROMA 22 GIUGNO 2016 AREA TEMATICA 1. PROSPETTIVE DEI SISTEMI STATISTICI Una strategia per la qualità nel Sistema Statistico Nazionale PROSPETTIVE DEI SISTEMI.
Transcript della presentazione:

Comitato metodologie 20 maggio 2011 Rete dei metodologi La costruzione dei centri di competenza

I centri di competenza indicati nel questionario

Ridefinizione dei centri di competenza I centri di competenza previsti sono i seguenti: 1. Analisi serie storiche e metodi per la destagionalizzazione (serie storiche + destagionalizzazione) 2. Campionamento e stime per piccole aree (campionamento + stima per piccole aree + parte trattamento MR) 3. Uso dati amministrativi 4. Progettazione sistemi informativi statistici e metadati (progettazione SIS + DBe DWH) 5. Metodi per il controllo e la correzione degli errori non campionari (errori non campionari + controllo e correzione + parte tratt. MR) 6. Progettazione del questionario e tecniche raccolta dati (progettazione questionario + tecniche di raccolta dati) 7. Metodi di integrazione, matching statistico, record linkage (metodi di integrazione + record linkage + matching statistico) 8. Indagini longitudinali 9. Metodi di analisi dei fenomeni demografici 10. Qualità dei dati 11. Tutela della riservatezza

Priorità di attivazione Secondo le indicazioni del Comitato Innovazione e ricerca, i primi due centri a partire saranno: Analisi serie storiche e metodi per la destagionalizzazione (serie storiche + destagionalizzazione) Campionamento e stime per piccole aree (campionamento + stima per piccole aree + parte trattamento MR) e, immediatamente dopo: Uso dati amministrativi

Modalità di attivazione (road map) (1/2) 1.Il Comitato Metodologie, anche sulla base dellanalisi delle reti informali, individua i responsabili (in genere due, massimo tre) per ogni centro. 2.Almeno un responsabile deve essere già membro del Comitato Metodologie, quelli che non lo sono vengono cooptati nel Comitato 3.I responsabili di un dato Centro di competenza ricevono dalla Segreteria del Comitato Metodologie lelenco delle persone che hanno dichiarato interesse per tale Centro (o per i centri che vi sono stati fatti affluire). 4.Allinterno della piattaforma di collaborazione attivata per il Comitato Metodologie, viene definita unarea specifica per il Centro di competenza. I responsabili del Centro contattano i potenziali interessati invitandoli ad iscriversi nella piattaforma di collaborazione allarea specifica del Centro (la partecipazione al Centro è comunque aperta a tutti i dipendenti dellIstituto, che potranno iscriversi alla relativa area della piattaforma di collaborazione). Da questo momento, tutte le iniziative del Centro verranno pubblicizzate attraverso la piattaforma di collaborazione.

Modalità di attivazione (road map) (2/2) 5. Prima iniziativa del Centro sarà quella di organizzare una riunione di tutti gli interessati allo scopo di illustrare in dettaglio: le finalità della Rete per lInnovazione Metodologica nel suo complesso; le finalità del Centro di competenza; le modalità di funzionamento del Centro. 6. Tra le attività da avviare: ricognizione e messa a disposizione della documentazione riguardante gli standard, le linee-guida, gli strumenti software già definiti; ricognizione e messa a disposizione della documentazione riguardante la frontiera dellinnovazione e della ricerca: ricognizione delle attività in essere o previste sia di ricerca che di trasferimento tecnologico, sia a livello nazionale che internazionale (iniziative e progetti interni allIstituto, ed esterni, soprattutto di collaborazione con altri Istituti e/o organizzazioni internazionali).

Attività a regime dei centri di competenza (1/2) A regime, i responsabili del Centro di competenza, coinvolgendo opportunamente i partecipanti al Centro, avranno cura di garantire: 1.laggiornamento continuo dei repository di standard, linee- guida, pratiche raccomandate e strumenti generalizzati; 2.ove lo si ritenga opportuno, la stesura di manuali da utilizzare nei processi di produzione relativamente alla fase di interesse; 3.la circolazione delle informazioni relative alle iniziative di ricerca e innovazione; 4.la predisposizione, su base annuale, di una proposta di piano di formazione inerente larea di interesse: tale piano, che sarà incentrato su (ma non limitato a) linsieme individuato di standard, linee-guida, pratiche raccomandate e strumenti generalizzati, verrà proposto alla Scuola Superiore di Statistica e Analisi Sociali ed Economiche, che, se lo riterrà valido, avrà cura di tradurlo in pratica; 5.la predisposizione, su base annuale, dellattività seminariale: verranno identificati i temi più rilevanti nellambito della ricerca, e sollecitati contributi seminariali di studiosi anche esterni allIstituto.

Attività a regime dei centri di competenza (2/2) Inoltre, come attività preparatoria alla stesura del Piano degli Investimenti Metodologici (PIM), il Centro raccoglierà le indicazioni in merito a possibili aree di intervento interne dellIstituto, rispetto alle quali sollecitare progetti da inserire nel Piano. Unattività importante consisterà nel promuovere ed organizzare la validazione di strumenti e procedure da introdurre nei processi di produzione (dellIstituto e non solo): il Centro individuerà metodi e strumenti alternativi, e ne effettuerà una valutazione comparata in base a criteri di qualità rigorosamente definiti. I risultati della valutazione saranno quindi messi a disposizione nel repository.

Partecipazione ai centri di competenza Chiunque, in possesso di competenze coerenti con larea di interesse di un particolare Centro, può parteciparvi, indipendentemente dal livello di inquadramento in Istituto. Esistono diversi livelli di partecipazione: il livello di partecipazione a scopo di consultazione è libero ed aperto a tutti; la partecipazione in qualità di esperto è legata ad una procedura di approvazione da parte del Centro.