Naturalismo e simbolismo Gabriele Rossetti, Pia dei Tolomei, 1868 Telemaco Signorini, Non potendo aspettare la lettera, 1867
Economia, società, cultura (cap. I)
Prima rivoluzione industriale. Cronologia 1800 1848 1870 1890 1914 Romanticismo (Romanticismo) Realismo (Realismo) Naturalismo (Impressionismo) Simbolismo Decadentismo (Simbolismo Espressionismo) Letteratura (Arte) Politica Lotte patriottiche e liberali, Unificazione italiana e tedesca Imperialismo Restaurazione Filosofia Crisi del positivismo, irrazionalismo Idealismo Materialismo Positivismo Economia e società Seconda rivoluzione Industriale, società di massa Prima rivoluzione industriale. Espansione Sviluppo del capitalismo. Espansione Depressione
Concetti 1848, Flaubert e Baudelaire anticipano Naturalismo e Simbolismo Per qualche decennio Naturalismo e Simbolismo convivono Naturalismo Concezione deterministica dell’uomo, “determinato” da ereditarietà, contesto sociale, ambiente Influenza di Darwin e del positivismo Simbolismo Concezione irrazionale della realtà e dell’arte L’arte permette di conoscere quello a cui la scienza non arriva (verità superiore) Decadentismo e simbolismo Il simbolismo e l’estetismo sono poetiche decadenti
Contesto L’esperienza della modernità XIX: trasformazione capitalistica in Europa e Usa Secolo XIX: “modernità” come trasformazione industriale e tecnologica del mondo La realtà non coincide più con la “natura” ma è creata dall’uomo. Realtà come natura artificiale L’esperienza della metropoli, della folla, della società di massa L’idea di “progresso” Il nuovo è meglio del vecchio Il “miglioramento” è un dato tecnologico ed economico L’occidente capitalistico anticipa quello che accadrà ovunque nel mondo Novità sociali, politiche, ideologiche Socialismo, lotta di classe Femminismo Naturalismo: in genere favorevole a questi sviluppi Decadentismo-Simbolismo: contrario a questi sviluppi
Contesto Arte e modernità capitalistica 1850-60. Industrializzazione, mercificazione della società, primato del profitto Perdita dell’ “aura” dell’arte e dell’ “aureola” dell’artista “Aura”: prestigio secolare riconosciuto all’arte Perdita di centralità sociale dell’arte nella società di massa Crisi dell’arte Artista-prostituta-saltimbanco Artista maledetto, trasgressivo, contestatore Verga, prefazione ad “Eva” (1873): l’arte ha perso centralità nel mondo La percezione del cambiamento: ‘50-70: Baudelaire (Francia), Scapigliatura (Italia) Reazioni alla crisi della concezione tradizionale dell’arte: Classicistica (Parnassiani, Carducci) Estetistica 1860-1890. Posizioni di fronte al “progresso” Favorevoli: Naturalisti e Veristi Accettazione della perdita del ruolo ideologico dell’arte (>teoria dell’impersonalità, Zola, Verga) Contrari: Simbolisti e Decadenti Concezione aristocratica , estetistica ed orfica dell’arte (da Baudelaire, Mallarmè. Pascoli, D’Annunzio)
Contesto Cultura e pubblico In Italia, 1861, 75% di analfabeti; 1911, 38% Produzione editoriale in ritardo in Italia Due livelli di produzione editoriale: Alto: storia, filosofia, letteratura (pubblico intellettuale di insegnanti, studenti, funzionari…) Medio: romanzo, novelle, teatro, giornalismo (pubblico più ampio e borghese) In Europa Pubblico popolare operai, artigiani, impiegati romanzo d’appendice, romanzi gialli Pubblico medio-borghese Insegnanti, funzionari, medici, avvocati Romanzo realista e naturalista Pubblico elitario Insegnanti, ufficiali, funzionari Poeti simbolisti
Il dibattito sulla lingua in Italia 1861: l’ “italiano” è parlato da 600.000 persone (toscani e romani) 1868, proposta manzoniana: Fiorentino colto come modello (> Promessi Sposi) La scuola come strumento centrale Lotta ai dialetti I narratori imitano il fiorentino manzoniano Oppositori contestano l’astrattezza della scelta Carducci (manzonianesimo troppo basso), Scapigliati Isaia Ascoli (stimolare il confronto tra dialetti e lingue)
Il positivismo Auguste Comte (1796-1857) Fonda il positivismo L’unica conoscenza possibile è quelle fenomenica Indifferenza rispetto alle “cause ultime” Teoria dei tre stadi dello sviluppo umano: Teologico (>immaginazione, antichità e medioevo) Metafisico (> ragione astratta, illuminismo settecentesco) Scientifico (>scienza moderna: modernità ottocentesca) Diffusione di materialismo, determinismo, darwinismo Spencer: il darwinismo sociale Il marxismo
Antipositivismo Reazione antipositivista di fine secolo Nietzsche Riprende aspetti del pensiero del romantico Shopenauer Critica all’idea di “verità” Critica alla morale corrente cristiana Non ci sono fatti ma interpretazioni Freud Scopre l’inconscio Bergson Il tempo come flusso Importanza della memoria e dell’intuizione
Movimenti letterari e poetiche cap. II
Flaubert ed il realismo Realismo romantico Balzac, Manzoni Realismo 1848-49 No a soggettivismo romantico “Descrivere” dall’esterno non “narrare” partecipando 1857 Madame Bovary, Flaubert Impersonalità 1865, Germinie Lacertaux, fratelli Goncourt Organica proposta realistica Eva 1873, Tigre reale (1875), Eros di Verga (1875) Scapigliatura milanese
Gustave Courbet, Gli spaccapietre, 1849 Honoré Daumier, Il vagone di terza classe, 1862 Ford Madox Brown, Il fieno (1855)
Baudelaire 1857, Les fleurs du mal: inizia la poesia moderna Simbolo ed allegoria compresenti in Baudelaire Ricerca di un legame con la natura, (“Corrispondences”): simbolo Ricerca di una verità ultima, di un accordo col mondo Sensazione di scissione dalla realtà (“L’albatro”): allegoria Denuncia di una realtà degradata ed alienante L’allegorismo sarà ripreso dagli espressionisti
La Scapigliatura Milano e Torino, anni Sessanta Aspetti avanguardistici Ribellismo giovanile, trasgressività Protesta antiborghese ed anticonformistica Provocatorietà, rifiuto della tradizione Cletto Arrighi, Emilio Praga, Camillo Boito, Iginio Ugo Tarchetti, Carlo Dossi Avvertono la “caduta dell’aura” Filo baudelariani Temi: morte, caducità, mistero, macabro, misterioso Invocano un Ideale astratto Oscillano tra realismo e gusto per l’ignoto
Naturalismo 1858, Hyppolite Taine: Balzac definito “naturalista” Determinismo: razza+erediotà+ambiente= individuo Movimento letterario naturalista: 1865-1870 Germinie Lacertux, 1865, fratelli Goncourt Prefazione: nesso tra scienza medica e letteratura Anche il quarto stato protagonista Superiorità del romanzo 1868-1870, Zola, ciclo dei Rougon-Macquart (20 romanzi) Ereditarietà + ambiente = determinano la storia della famiglia nelle generazioni 1877, Zola, Le roman experimental No alla fantasia e al sentimentalismo romantici Impersonalità Anche il brutto è artistico Impostazione scientifica della narrazione: osservazione e sperimentazione Primato del romanzo Realismo sociale e realismo linguistico
Verismo Luigi Capuana recensisce entusiasta L’Ammazzatoio (1877) Capuana, Verga, alcuni scapigliati formano a Milano il movimento “verista” 1878, Rosso Malpelo, primo racconto verista di verga 1879, Giacinta, primo romanzo verista di capuana Verismo italiano rispetto al naturalismo Giovanni Verga, Luigi Capuana, Federico De Roberto, Matilde Serao, Grazia Deledda Concezione deterministica del comportamento umano Attenzione specialmente agli aspetti stilistici Impersonalità Omologia tra livelli sociologici e livelli formali Meno attenzione a scientificità e ad impegno sociale (tutti proprietari)
Simbolismo europeo Eventi iniziatori del simbolismo europeo: Caratteri 1848, Inghilterra, “Confraternita preaffaellita” 1866, Verlaine, Poemi saturnini 1871, Rimbaud, Lettera del veggente 1876, Mallarmé, Il pomeriggio di un fauno Caratteri Rapporto sensuale col mondo Rinuncia alla ragione, sregolamento dei sensi Poeta come veggente, sacerdote Linguaggio allusivo, oscuro, evocativo Sogno, visione, inconscio Metafore, sinestesie, analogie Poesia (arte) come esperienza assoluta In Italia: Pascoli (simbolismo) e D’Annunzio (estetismo e panismo)
Decadentismo Caratteri essenziali del decadentismo italiano Anni Ottanta, Parigi. Verlaine, 1883, “Io sono l’Impero alla fine della decadenza”) 1886, “Le Décadent”, rivista del movimento Romanzi fondativi A ritroso, di Huysmann, Il ritratto di Dorian Gray, di Oscar Wild, Il piacere di D’Annunzio Caratteri essenziali Rifiuto del primato della scienza Irrazionalismo, sensualismo Soggettivismo, individualismo Scoperta dell’inconscio Simbolismo poetica dominante Concezione sacerdotale esclusivista del poeta Caratteri essenziali del decadentismo italiano Legame con la classicità
Metafora, allegoria, simbolo, simbolismo Si utilizza un concetto diverso da quello che sarebbe appropriato o comune usare È una figura retorica, un espediente linguistico che permette di conferire incisività a ciò che si dice Fa parte di un repertorio espressivo proprio di una tradizione linguistica letteraria : “Trovòmmi Amor del tutto disarmato = non avevo difese per oppormi all’attrazione verso di lei”o comune: “mi sento un leone= mi sento molto bene” Allegoria E’ un’espressione al cui senso letterale va aggiunto un senso ulteriore, in genere di ordine morale o filosofico E’ in genere più complessa della metafora e implica una riflessione intellettuale Dante: “…mi ritrovai in una selva oscura”=“mi ritrovai in una condizione di peccatore”; Montale: “…era il rivo strozzato che gorgoglia, era l'incartocciarsi della foglia riarsa, era il cavallo stramazzato” =“condizione esistenziale umana travagliata” Simbolo Qualunque oggetto che rappresenti un concetto non corrispondente all'immediato aspetto sensibile, grazie ad una relazione tradizionale o convenzionale: l'olivo è il simbolo della pace; il tricolore è il simbolo dell'unità nazionale Certi artisti utilizzano codici simbolici soggettivi e quindi di ardua comprensione Simbolismo Orientamento artistico e filosofico di fine Ottocento che attribuiva all’arte la capacità di arrivare a forme di conoscenza più profonde e misteriose di quelle conseguibili con la scienza.