Banche e Aziende ICT: esploriamo nuovi orizzonti CHIUSURA DEI LAVORI Domenico Santececca Presidente ABI Lab Direttore Centrale Responsabile Area Corporate
Forum ABI Lab 2008: area case study Nel corso del Forum ABI Lab 2008, gli interventi presentati nell’area case study hanno mostrato come il know-how e le competenze proprie delle aziende ICT possano essere concretizzate in soluzioni tecnologiche utili al sistema bancario. Le tematiche affrontate sono state le seguenti: integrazione infrastrutture innovazione intercanalità
Interventi della sessione Integrazione: cosa è emerso? Il processo di fusioni e acquisizioni tra banche richiede alle aziende che si integrano una revisione critica dell’attuale infrastruttura, organizzativa e tecnologica, al fine di sfruttare le possibili sinergie e ricomporre il “miglior” mosaico. Per l’integrazione della sicurezza è opportuno organizzare un cantiere di integrazione della sicurezza fisica, informatica e della continuità operativa. Sono da integrare non solo le componenti tecnologiche, ma anche i modelli organizzativi, le risorse umane, la cultura e i modelli normativi. L’integrazione dei sistemi di core banking è una fase critica, poiché essi sono al centro della mappa applicativa che risulta frammentata in diversi sistemi dedicati a business specifici e poiché è necessario accelerare al massimo il completamento del progetto per minimizzare il rallentamento dello sviluppo del business. Una efficace modellazione e gestione dei processi, tramite le metodologie e le applicazioni di Business Process Management, può consentire alla banca di rispondere in modo più veloce, flessibile ed efficace ai cambiamenti richiesti dal mercato.
Interventi della sessione Infrastrutture: cosa è emerso? Il raggiungimento di una competitiva qualità dei servizi nel sistema bancario risulta fortemente condizionato dalle scelte tecnologiche adottate, e richiede pertanto una razionalizzazione delle architetture e dei sistemi IT. Uno sviluppo distribuito richiede un approccio di collaborazione tra i gruppi di lavoro. Un approccio strutturato allo sviluppo del software può garantire tracciabilità degli interventi, riutilizzabilità degli asset, tempestività nel delivery. L’obiettivo della sicurezza del patrimonio informativo è una responsabilità da condividere tra le varie funzioni della banca, definendo un approccio comune e saldando modalità operative di collaborazione tra tutti gli attori coinvolti a vario titolo. Un progetto di Business Continuity è più vasto e articolato di un progetto di Disaster recovery. I due progetti devono quindi essere opportunamente integrati. Il ruolo dell’outsourcer non come fornitore ma come vero e proprio partner della banca può supportare l’innovazione e favorire l’industrializzazione dei processi IT. In ottica di riduzione costi, si sta diffondendo la virtualizzazione dei server o dello storage.
Interventi della sessione Intercanalità: cosa è emerso? L’interazione con il cliente si diversifica, mettendo però sempre al centro il cliente stesso e le sue esigenze, al fine di migliorare la customer experience. Un approccio aziendale incentrato sul cliente basato su applicazioni e strumenti tecnologici completi e integrati (CRM), ma al tempo stesso a misura di cliente, può consentire sia una riduzione dei costi che un miglioramento dell’efficienza del servizio. La filiale si evolve e il self-service acquista un ruolo nuovo, non solo per operazioni di tipo informativo ma anche per versamenti, gestione della materialità e servizi sempre più evoluti. Ciò implica sia il reengineering dei processi operativi sia l’evoluzione del modus operandi del personale di rete. L’ambiente di lavoro si fonde con la dimensione delle relazioni personali: la rete rappresenta la piattaforma per la comunicazione unificata, in grado di integrare voce, dati, immagini, mobilità.
Interventi della sessione Innovazione: cosa è emerso? L’innovazione tecnologica apre nuove frontiere verso una migliore qualità ed efficienza del servizio verso il cliente, e può apportare notevoli benefici al sistema bancario. Particolare attenzione è rivolta alla progettazione di social networking aziendali e all’introduzione delle tecnologie del web 2.0, sia all’interno della banca, per stimolare una cultura creativa e orientata alla collaborazione, sia per migliorare la relazione con i clienti, adottando modalità di interazione che promuovano l’innovazione diffusa. Altro ambito di interesse è legato alla possibilità di trattare il traffico voce utilizzando il protocollo IP, integrando tecnologie e servizi wireless e wireline, voci e dati per abilitare per l’utente bancario una piattaforma di unified communication e migliorare l’efficacia dei processi. Rendere fruibili le informazioni dove e quando servono, anche in mobilità: l’ufficio diventa mobile.
In chiusura di Forum…
In chiusura di Forum… Grazie ai 72 relatori che hanno portato la loro testimonianza nelle sessioni istituzionali e nell’area case study, densa di testimonianze di casi concreti ai 22 Partner ICT ABI Lab che, attraverso la loro partecipazione attiva, hanno permesso la realizzazione del FORUM 2008 alle 8 aziende che hanno progettato con noi l’area i – bank a voi, i 600 partecipanti al Forum, che avete movimentato la discussione durante le sessioni Un GRAZIE particolare ai consorziati di ABI Lab, che danno vita e fiducia ad ogni nostro processo di innovazione, di crescita e di sviluppo.