BILANCIO CONSOLIDATO DEL GRUPPO CONGLOMERATO PUBBLICO E FEDERALISMO Giacomo Büchi Torino, 1 Febbraio 2011
Il bilancio consolidato del gruppo conglomerato pubblico è un tema che si sta proponendo sotto il profilo del federalismo fiscale. In che termini? Come caso particolare del più generale tema relativo alla assoluta necessità di una maggiore conoscenza degli aspetti istituzionali del sistema, propedeutica agli studi quantitativi da condurre in funzione del federalismo.
strumenti aziendali di coordinamento: … federalismo (L. 5 maggio 2009, n. 42) strumenti aziendali di coordinamento: … Armonizzazione schemi di contabilità e bilancio regole contabili uniformi comune piano dei conti contabilità finanziaria affiancata a fini conoscitivi, dal sistema di contabilità economico-patrimoniale Banca dati unitaria Indicatori di risultato semplici e misurabili.
Con il recentissimo decreto legislativo 216/2010 “recante disposizioni in materia di fabbisogni standard di comuni, città metropolitane e province”, per costruire il federalismo comunale e provinciale, si intendono determinare, partendo dai dati contabili integrati con dati extracontabili i livelli presuntivi di fabbisogno finanziario da considerare coerenti con un livello accettabile di efficienza.
Il compito di determinare i fabbisogni standard viene affidato alla Sose, società interamente pubblica (di proprietà per l’88% del Mef e per il restante 12% della Banca d’Italia), che ha acquisito un’esperienza ormai decennale nell’applicazione delle metodologie per gli studi di settore.
Aziende non profit (associazioni, fondazioni) Necessità di consolidamento ai fini degli studi sul federalismo fiscale . Quali tipologie di azienda? Tutte le molteplici tipologie d’azienda: Azienda pubblica Aziende non profit (associazioni, fondazioni) Imprese commerciali (Spa delle Utilities)
Necessità di consolidamento ai fini degli studi sul federalismo fiscale. Quali voci di bilancio ? Tipologie di aziende Aziende Pubbliche Aziende Non profit Imprese Costi di gestione Investimenti patrimoniali ’ Indicatori di virtuosità della gestione
Dati extracontabili: Popolazione (pesata) Dotazione di personale Dati di output sui servizi offerti
Obiettivi: misurazione dell’efficienza (standard) e dell’efficacia e loro correlazione. Due livelli di analisi e connesse metodologie quantitative: livello dell’aggregato comunale livello delle singole funzioni
Problemi metodologici aperti 1) Fabbisogno standard e costo standard. Domanda potenziale e dotazione di fattori produttivi. 2) Come definiamo lo standard? Concetto base: spiegazione delle differenze di costo unitario
3) Utente potenziale e utente effettivo 4) Il passaggio al nuovo sistema non può produrre aggravi del carico fiscale nei confronti dei cittadini ( ?) 5) Relazione fra standard di spesa e standard di prestazione 6) Costo della prestazione e costi generali. I costi vanno controllati la dove si creano! 7) Relazione fra regressori e residui . Distinzione fra dotazione di fattori e capacità manageriale di utilizzare i fattori in modo efficiente.
Il consolidato permette di valutare il differente ricorso a società in house nell’erogazione di servizi che determina differenti impatti nei costi per gli enti locali . Per effettuare il benchmark dei comuni diventa necessario valutare l’impatto che genera l’utilizzo o meno dell’outsourcing per la prestazione dei servizi,per le utilities ecc. In definitiva, la comparazione di costi e investimenti risulta impossibile o imprecisa se non si considera l’impatto dell’esternalizzazione
Attualmente non esiste uno strumento che fornisca informazioni sull’impatto del ricorso alle società in house a livello di bilancio degli enti comunali. I comuni non hanno l’obbligo di trasmettere le informazioni che concernono le società in house al ministero.
Nei bilanci comunali i rapporti con le società in house possono comparire: nel titolo I “spese correnti” in diversi interventi che possono contenere quota delle spese per il servizio sia in forma di contributi in conto esercizio sia come acquisto di beni e servizi. nel titolo II (spese in conto capitale) e precisamente in uno o più degli interventi: “trasferimenti di capitale”, “partecipazioni azionarie” o “conferimenti di capitale”
La non univocità della collocazione delle informazioni contabili all’interno dei bilanci, che vanno a determinare i rapporti tra le società e gli enti, determina un annacquamento delle informazioni e la difficoltà nel determinarne il valore.
Attraverso il consolidato i possibile, fra l’altro, avere evidenza dei costi legati al personale per servizio/settore potendo evidenziare il numero totale di teste utilizzate a livello di gruppo per il singolo servizio in relazione al totale delle risorse adoperate.
Vi lascio quindi ai prossimi interventi per il dettaglio delle rettifiche di consolidamento che sono state effettuate nell’ analisi del consolidato del Comune di Torino.
Grazie per l’attenzione