La gestione del processo di sviluppo di un nuovo prodotto

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Federico Munari Università degli Studi di Bologna
Advertisements

UNIVERSITA’ DEGLI STUDI
Prof.ssa Annalisa Tunisini - a.a. 2007/2008
Strategie di business Capitolo 17. Le strategie di business vanno definite, implementate e mantenute relativamente a tre elementi che vanno tra loro collegati:
Il processo di direzione aziendale
Il mix promozionale Le imprese devono comunicare continuamente con i loro clienti attuali e potenziali. Oggi la comunicazione è interpretata in modo nuovo.
MARKETING E CRESCITA IN MEDIE IMPRESE Valentino Gandolfi PREMESSA SPECIFICITA DEL MARKETING IN MEDIE IMPRESE DI SUCCESSO DISTINZIONI DEL MARKETING DELLE.
CONSUMATORI / UTILIZZATORI INTESE ORIZZONTALI A B C ricerca e sviluppo produzione acquisti commercializzazione standardizzazione protezione dellambiente.
Lezione di economia e direzione Il controllo direzionale.
La governance e le principali teorie
La scelta del tempo d’ingresso nel mercato
La scelta dei progetti di innovazione
La gestione del processo di sviluppo di un nuovo prodotto
Economia dell’Innovazione La scelta dei progetti di innovazione
L’organizzazione dei processi di innovazione
Le strategie di collaborazione
Gestione dell'Innovazione e dei Progetti
Conclusione e valutazione 
Il report di progetto Perché scrivere il report del progetto?
Sistemi di misurazione e di controllo delle perfomance.
L’Activity Based Management
Capitolo 17 Le decisioni di prezzo
L’analisi di attrattività del mercato
Capitolo 13 Le decisioni di lancio di nuovi prodotti
SISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E DELLA SICUREZZA SUL LAVORO (SGSL)
Valutazione economica. Scopo Pervenire a indicazioni quantitative (o qualitative) che permettano di valutare la convenienza del progetto dal punto di.
Attività specializzate
S.W.O.T. Strenghts, Weacknesses,Opportunities,Threats
IL PROCESSO PRODUTTIVO
JUST IN TIME (APPENA IN TEMPO) INVENTORE DEL TERMINE: KIICHIRO TOYODA SVILUPPATORE DEL SISTEMA: TAIICHI OHNO “Quando cominciai a lavorare in Toyota, sentii.
Capitolo 10 La determinazione del prezzo Comprendere e cogliere
Il marketing: costruire una relazione profittevole con il cliente
Customer Satisfaction Maria De Luca
Gestione Operativa Conseguimento delle finalità tipiche, ordinarie dellorganizzazione Reddito operativo = indicatore economico globale dellattività dellorganizzazione.
Economia e Organizzazione Aziendale - CdL Comunicazione Digitale (11)
Caratteri organizzativi e gestionali delle imprese industriali
10 - La gestione per progetti
ECONOMIA AZIENDALE PROGRAMMA PRIMO QUADRIMESTRE CLASSI PRIME
LEZIONI DI MARKETING ||
Ricerche per il lancio di nuovi prodotti
Strumento per l'innovazione di prodotto eco-compatibile per le PMI
Indicazioni per il coinvolgimento dei cittadini: le Raccomandazioni generali e operative Alessandro Bazzoni 14/16 Novembre 2011.
Le politiche retributive
LE ATTESE DEL CLIENTE NOI IL CLIENTE B D A
La strategia di mercato 1.Il concetto di strategia 2.Il contenuto della strategia di mercato 3.Il processo strategico 4.Il ruolo del management.
SCHEMA MODELLO DI BUSINESS PLAN
UNIVERSITA’ CARLO CATTANEO
Cap.11 ESPANSIONE ORIZZONTALE CONCETTO, OBIETTIVI E MODALITA’ L’impresa amplia il volume di attività, impiegando i medesimi cicli produttivi, con le.
Prof. G. PassianteCorso di Economia dell’innovazione - A.A. 2012/13 Cos’è il prodotto? è il risultato di un determinato processo ottenibile mediante il.
Innovazione e cambiamento tecnologico
Qualità nei laboratori di ricerca e albo laboratori altamente specializzati Workshop, Genova 08 novembre 2002 G.B. Rossi: Qualità e miglioramento nei laboratori.
Modulo Formativo Imprese, strategie, mercati Roberto Grandinetti.
0 Forum PA 2004 eProcurement: da esempi pilota a pratica diffusa L’eProcurement nella PA: sfide e opportunità Federico Maffezzini – Partner Deloitte Consulting.
Capitolo 9 L’operatività del sistema: verso la formulazione di un modello d’analisi 1.
La filosofia dell’organizzazione Cfr - Materiale corso di organizzazione aziendale dott. Stefano Colferai.
Hotel Italia buongiorno!
X1 E’ opportuno preliminarmente ricordare che: 1.Il ricavo di equilibrio ( ) è la più sintetica rappresentazione dello stato Sij dell’impresa connesso.
Economia e Organizzazione Aziendale
Panoramica generale di "Questo è NAV" Benvenuti Controllo Margine Crescita Introduzione Customer Evidence Dimostrazione Introduzione Customer Evidence.
Sistema Gestione Qualità Roma, 06 febbraio 2013 Familiarizzazione SGQ e Terminologia.
2^ prova scritta esame di stato
L’ORGANIZZAZIONE AZIENDALE
Corso di Gestione e controllo imprese di servizi - prof Bronzetti Giovanni 1 Lezione N° 8 I Sistemi Operativi e di Comunicazione.
Introduzione al corso di TECNOLOGIA, INNOVAZIONE, QUALITÀ Prof. Alessandro Ruggieri Prof. Enrico Mosconi.
Alcune formule strategiche per rinnovare l’organizzazione di un’azienda Si basano sui costi, sulla qualità, sul tempo e sull’innovazione.
Laboratorio di Creazione d’Impresa L-A Strategia, Business, Settore.
Corso di STRATEGIE D’IMPRESA Corso di Strategie d’Impresa * * * * * Terza Unità Didattica La prospettiva delle risorse Corso di Strategie d’Impresa – Terza.
LA COMUNICAZIONE.
1 PIANIFICAZIONE STRATEGICA e QUALITÀ Duplice visione della Qualità Elemento perfettamente integrato con le strategie e gli obiettivi aziendali Strumento.
ROMA 00 GIUGNO 2016 AREA TEMATICA 4. NUOVE FONTI E DOMANDE Titolo presentazione NUOVE FONTI E DOMANDE Profili organizzativi e manageriali del sistema imprese.
Transcript della presentazione:

La gestione del processo di sviluppo di un nuovo prodotto

Temi della lezione Nonostante l’attenzione posta allo sviluppo dei nuovi prodotti, i tassi di fallimento rimangono ancora estremamente elevati Oltre il 95% dei progetti di sviluppo non riescono a generare un ritorno economico In questo capitolo vengono esaminati le modalità e gli strumenti per migliorare l’efficacia e l’efficienza del processo di sviluppo

Obiettivi del processo di sviluppo Perché lo sviluppo di un nuovo prodotto abbia successo occorre raggiungere tre obiettivi a volte contrastanti Massimizzare la soddisfazione del cliente Ridurre i tempi del ciclo di sviluppo Controllare i costi di sviluppo

I processi di sviluppo sequenziali e paralleli Fino alla metà degli anni novanta, la maggior parte delle imprese adottava processi di sviluppo sequenziali; oggi, processi simultanei (o a fasi parallele) I processi simultanei abbreviano i tempi di sviluppo e consentono un maggiore coordinamento tra le fasi In alcuni casi, però, i processi simultanei possono comportare un aumento dei costi o dei rischi

I project champion Alcuni studi hanno suggerito la designazione di un senior manager per difendere il progetto di sviluppo di un nuovo prodotto (di qui project champion) Benefici ha il potere e l’autorità per sostenere e difendere il progetto può influire sull’allocazione delle risorse può incoraggiare la comunicazione fra le unità organizzative Rischi può fornire un giudizio offuscato sul valore del progetto può rimanere intrappolato nell’escalating commitment può scoraggiare l’opposizione di altri membri al progetto anche quando è difficile che crei valore

I risultati della ricerca I cinque falsi miti dei project champion Markham e Aiman-Smith hanno individuato nelle loro ricerche alcuni falsi miti sui project champion I progetti che si avvalgono di un champion hanno più probabilità di avere successo nel mercato Il coinvolgimento dei champion è determinato dalla qualità del progetto in sé, piuttosto che dal proprio interesse personale La partecipazione di champion avviene con maggiore probabilità in progetti di innovazione radicale I champion provengono con maggiore probabilità dai vertici dell’organizzazione I champion provengono con maggiore probabilità dall’area del marketing

Il coinvolgimento dei clienti In molti casi, nessuno meglio del cliente è in grado di indicare le prestazioni massime desiderate e la qualità minima attesa dal prodotto Il cliente può essere coinvolto nel team di sviluppo oppure può sperimentare le versioni di prova Con il beta testing, l’impresa segnala al mercato le caratteristiche base del nuovo prodotto prima di pervenire alla versione definitiva, al fine di ottenere suggerimenti dai clienti Le imprese preferiscono seguire le indicazioni che provengono dai lead user (o “clienti-pilota”), piuttosto che da un vasto campione di clienti

Il coinvolgimento dei fornitori I fornitori possono contribuire con nuove idee al miglioramento del prodotto o all’aumento dell’efficienza del processo di sviluppo I fornitori possono suggerire una risorsa o un componente alternativo, oppure proporre una diversa configurazione di input, con la medesima funzionalità ma a costi più competitivi Il management può includere i fornitori nel team di prodotto oppure consultarli in qualità di partner

I processi stage-gate Introdurre punti di sbarramento (go/kill decision points) riduce il rischio di sostenere a lungo progetti il cui valore atteso è divenuto negativo

I processi stage-gate Prima di ogni stadio il progetto deve superare un punto di sbarramento, allo scopo di verificarne validità, efficacia ed efficienza nell’esecuzione Ciascuno stadio di sviluppo presenta in genere costi superiori alla fase precedente; la scomposizione in tappe ripartisce l’investimento in impegni progressivi; la spesa complessiva aumenta solo quando si riduce il grado di incertezza

MATRICE PRODOTTO Tecnologie      Funzioni 1 2 3 j m F (= C )      1 1 1,1 1,2 1,3 1,j 1,m F (= C )      2 2 2,1 2,2 2,3 2,j 2,m F (= C )      k k k,1 k,2 k,3 k,j k,m F (= C )      l l l,1 l,2 l,3 l,j l,m  ki = coefficiente tecnologico, ossia oggetto tecnico elementare Fi = funzione  i = tecnologia associata Ci = componente che corrisponde alla funzione Fi fonte : A. Maïsseu and R. Le Duff, R., « Management Technologique », Sirey, Paris, 1990

Il Quality Function Deployment (QDF) Il QDF, la “casa della qualità”, migliora la comunicazione e il coordinamento tra unità di progettazione, marketing e produzione

Il metodo Design for Manufacturing (DFM) Il DFM è un metodo elementare in grado di tracciare un percorso strutturato per il processo di sviluppo dei nuovi prodotti Descrive delle regole di design per ridurre i costi e incrementare la qualità del prodotto

I sistemi CAD e CAM Il sistema CAD (Computer-Aided Design) consiste nell’utilizzo del computer per la progettazione e il testing del prodotto Consente di sviluppare e testare prototipi nella realtà virtuale (con minori costi e con maggiore rapidità e più alternative a disposizione rispetto allo sviluppo e al test di prototipi reali) Il sistema CAM (Computer-Aided Manufacturing) consiste nell’utilizzo del computer nella fase di produzione Rende più veloce, flessibile e immediato il passaggio alle varianti del prodotto

Gli strumenti per la misurazione della performance Misurare la performance dei processi di sviluppo di nuovi prodotti consente al management di migliorare le strategie e i processi di innovazione Consente di identificare quali prodotti raggiungono gli obiettivi prefissati e perché Permette di attuare un’analisi comparata delle performance dell’impresa, confrontandole con le performance passate o con quelle dei concorrenti Favorisce una migliore allocazione delle risorse e una più adeguata retribuzione del personale Concorre a perfezionare le strategie di innovazione per il futuro

I sistemi di valutazione del processo di sviluppo di nuovi prodotti L’analisi potrebbe prevedere domande del tipo: Qual era la durata media del ciclo di sviluppo dei progetti o del time to market? Come possono variare le durate di processo per i progetti breakthrough, piattaforma o derivati? In che percentuale i progetti intrapresi negli ultimi cinque anni hanno raggiunto la maggior parte delle scadenze prefissate? In che percentuale i progetti intrapresi negli ultimi cinque anni sono rimasti entro il budget previsto? In che percentuale i progetti intrapresi negli ultimi cinque anni si sono conclusi con la realizzazione di un prodotto finito per il mercato?

La performance di innovazione complessiva L’analisi potrebbe prevedere domande del tipo: Qual è il ritorno per l’impresa dei suoi progetti innovativi? In che misura i progetti raggiungono gli obiettivi di vendita prefissati? Quale quota del fatturato deriva dai prodotti sviluppati negli ultimi cinque anni? Qual è il tasso di successo dei progetti in portafoglio?

Dalla teoria alla pratica Post mortem in Microsoft In Microsoft, a quasi tutti i progetti è dedicata una discussione finale di riesame (post mortem discussion) o un rapporto scritto (post mortem report) Un team può trascorrere da 3 a 6 mesi per redigere un documento post mortem che può andare da meno di 10 a più di 100 pagine Gli eventi post mortem tendono a svolgersi con un confronto aperto, franco e senza pregiudizi Descrivono le attività di sviluppo e il team; forniscono dati sulla performance del prodotto, valutazioni di che cosa ha funzionato bene e che cosa no; indicano quali azioni il team dovrebbe intraprendere per migliorare i risultati del prossimo progetto Sono distribuiti ai membri del team e ai manager