Prof. G.PassianteCorso di Economia dellinnovazione - A.A. 2012/13 Gestione della conoscenza per linnovazione aziendale.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Introduzione al marketing
Advertisements

Management in Change Edizione Obiettivi del programma 1. Saper interpretare il ruolo di manager in modo adeguato ai nuovi contesti 2. Migliorare.
1 Quali spazi per le isc in Trentino? Alcune risposte tratte da: –Unindagine su I limiti del welfare trentino; un confronto tra le rappresentazioni di.
Fondo Integrativo Speciale per la Ricerca 13 settembre 2004
Programmazione, gestione e controllo delle PA dr. Carlo Vermiglio
Reclutamento e selezione del personale di vendita
Capitolo 3 Rileggere il mercato: reti e relazioni Prof.ssa Annalisa Tunisini - a.a. 2009/2010.
Le vendite Capitolo10.
FINANZA AZIENDALE Capitalismo familiare, manageriale e dei fondi - cap
Imprenditorialità e managerialità
introduzionenegrelli/impresa senza confini 11 Innovazione e qualità per competere nella società dellinformazione La tecnologia di generazione del sapere,
Corso “Organizzazione Aziendale e Formazione Continua”
La governance e le principali teorie
Il Piano di diffusione delle lavagne interattive multimediali
Gestione delle aziende sanitarie e socio-sanitarie
Nuove tendenze nel lavoro
Modelli del processo di innovazione
A.A GESTIONE E ORGANIZZAZIONE PER LA COMUNICAZIONE DIMPRESA 14 Ottobre 2011 Modulo: Prof. Lucio Fumagalli (canale A-L)
PROGETTO di Formazione-Intervento®
PROGETTO di Formazione-Intervento® Laboratorio Processi e cultura organizzativa dimpresa Studente (nome, cognome)
La creazione del Valore: la logica del sistema dei valori nel Gruppo Manni.
StudentiMediaGroup. Who we are Essere il punto di incontro tra luniverso giovanile più dinamico e le aziende che vogliono sperimentare, stupire e comunicare.
Amministratore Delegato
28/3/ WEB Call Center – Ing.G.Gerosa COMPRENDERE, PIANIFICARE E GESTIRE IL PROCESSO EVOLUTIVO DAL CONTACT CENTER AL MULTIMEDIA SERVICE CENTER Giancarlo.
INNOVAZIONE E COMPETENZE ORGANIZZATIVE NELLE IMPRESE AGRO-ALIMENTARI
1 Unità locali EQUAL RESTORE sintesi della ricerca.
Quanto vale la mia offerta agli occhi del cliente
POLO (vecchio modello)
IL KNOWLEDGE MANAGEMENT E LICT Gestione e Valorizzazione della Conoscenza (Firenze Novembre 2008)
Cap. 16 La Crescita dellimpresa Docente Prof. Edoardo Sabbadin.
L’analisi strategica capitolo 28
Il Marketing: un’introduzione Maria De Luca
Gestione Operativa Conseguimento delle finalità tipiche, ordinarie dellorganizzazione Reddito operativo = indicatore economico globale dellattività dellorganizzazione.
COMUNICAZIONE PUBBLICA La comunicazione interna 5° lezione 10 ottobre 2008 Anno Accademico 2008/2009.
Oic e. RP Voice nasce nel dicembre 2009 con lobiettivo di raccogliere lesperienza consolidata dellattuale proprietà e di tutto laffiatato team di gestione.
Aspetti strategico – organizzativi - gestionali delle imprese che aderiscono ad una rete Dott. Vincenzo Presutto Dottore Commercialista e Revisore Legale.
LEZIONI DI MARKETING ||
Metriche e conoscenza.
LA QUALITA’ NELLA PROGRAMMAZIONE DELL’ESERCIZIO
La strategia d’impresa: modalità competitive e scelte strategiche
A.a. 2012/13 CORSO DI COMUNICAZIONE E CONTROLLO DEI PROCESSI DI CREAZIONE DEL VALORE.
International Co-operation European Integration Internationalisation Un caso di successo Un approccio partecipativo allinnovazione 1Francesco Natale, Bologna.
La strategia di mercato 1.Il concetto di strategia 2.Il contenuto della strategia di mercato 3.Il processo strategico 4.Il ruolo del management.
Corso di Comunicazione d’impresa
INNOPROIND LA VALUTAZIONE DELLA P.I Relatore Dr. Giorgio A. Karaghiosoff Consulente in P.I.
AZIONE CHIAVE 2 Cooperazione per l’innovazione e le buone pratiche Partenariati strategici nell’aria dell’educazione, formazione e giovani.
L'organizzazione aziendale
La strategia delle risorse
L’INNOVAZIONE DEL CONCETTO DI BUSINESS
L’essenza della gestione strategica
Letterio Morales ComunImprese scarl Competence and flexibility of the workforce in Italy.
Come impostare il curricolo
Dall’ambiente imprenditoriale al settore dell’impresa
Approccio metodologico di Gestione Aziendale
Il vantaggio competitivo Capitolo 7. Concetto di vantaggio competitivo Vantaggio competitivo deve essere ricondotto all’offerta (e percezione) di un differenziale.
Le parole dell’impresa
Innovazione e cambiamento tecnologico
LA TEORIA DELLE RISORSE La resource based theory
ORGANIZZAZIONE AZIENDALE E FORMAZIONE CONTINUA C.d.L. in Scienze dell’Educazione degli Adulti e Formazione Continua Adulti e Formazione Continua A.A. 2014/15.
INTERVENTO DI MACROPROGETTAZIONE:
Perché le TIC nella Didattica
Università degli Studi di Pavia Anno Accademico 2014/2015 Parte Ottava Resource Based Theory.
LEZIONE PRELIMINARE 2 VANTAGGIO COMPETITIVO: Come crearlo e sostenerlo nel tempo.
Introduzione al corso di TECNOLOGIA, INNOVAZIONE, QUALITÀ Prof. Alessandro Ruggieri Prof. Enrico Mosconi.
IL CONTESTO AMBIENTALE E GLI STAKEHOLDER Corso di TECNOLOGIA, INNOVAZIONE, QUALITÀ Prof. Alessandro Ruggieri Prof. Enrico Mosconi.
Laboratorio di Creazione d’Impresa L-A Strategia, Business, Settore.
Il marketing nell’economia e nella gestione d’impresa.
1 PIANIFICAZIONE STRATEGICA e QUALITÀ Duplice visione della Qualità Elemento perfettamente integrato con le strategie e gli obiettivi aziendali Strumento.
AA LEZ 1 – II ParteOrganizzazione di Impresa in Rete - Prof. Giuseppe Zollo1 Organizzazione di Impresa in Rete AA Culture Digitali e della.
L’analisi dell’esperienza: alcuni concetti chiave Competenze emergenti e occupazione nel turismo A.A
Transcript della presentazione:

Prof. G.PassianteCorso di Economia dellinnovazione - A.A. 2012/13 Gestione della conoscenza per linnovazione aziendale

Prof. G.PassianteCorso di Economia dellinnovazione - A.A. 2012/13 Learning objectives Comprendere il significato della conoscenza nel contesto delle attività aziendali -conoscenza come capacità di agire con efficienza ed efficacia -conoscenza come fonte di innovazione -pervasività della conoscenza Acquisizione delle componenti di una strategia di gestione della conoscenza per linnovazione aziendale -le componenti di una strategia di gestione della conoscenza -metodologie e tecniche di implementazione di una strategia di gestione della conoscenza

Prof. G.PassianteCorso di Economia dellinnovazione - A.A. 2012/13 conoscenza come capacità di agire con efficienza ed efficacia …una definizione del concetto di conoscenza nel contesto delle attività aziendali P. Senge, 1999 (vantaggi di costo) (vantaggi di differenziazione) conoscenza come fonte di innovazione

Prof. G.PassianteCorso di Economia dellinnovazione - A.A. 2012/13 Filtri percettivi e concettuali Informazione Data Eventi (Fonte di Dati) Agente (Fonte di Conoscenza) Dati, informazione, e conoscenza (Tratto da: Boisot, 1998)

Prof. G.PassianteCorso di Economia dellinnovazione - A.A. 2012/13 Categorizzazione Contestualizzazione Correzione CondensazioneCalcolo DATOINFORMAZIONE Trasformazione dei dati in informazione (Tratto da: Tiwana, 2000)

Prof. G.PassianteCorso di Economia dellinnovazione - A.A. 2012/13 Comparazione Connessioni Conversazione Conseguenze INFORMAZIONECONOSCENZA Trasformazione delle informazioni in conoscenza (Rappresentazione grafica delle argomentazioni di Davenport & Prusak, 1998)

Prof. G.PassianteCorso di Economia dellinnovazione - A.A. 2012/13 Tipologie di conoscenza

Prof. G.PassianteCorso di Economia dellinnovazione - A.A. 2012/13 Conoscenza TacitaConoscenza Esplicita Altamente soggettivaAltamente oggettiva Conoscenza derivante dallesperienzaConoscenza derivante dalla razionalità Altamente legata agli individuiScritta e codificata Difficile da formalizzare e condividere nellorganizzazione Semplice da codificare e condividere nellorganizzazione Risiede nelle menti degli individui, così è persa dallorganizzazione quando gli individui se ne allontanano E fatta propria dagli individui e applicata a specifici contesti Esempi: abilità, punti di vista, saggezza, esperienza, comportamenti Esempi: diagrammi, note, bilanci, documenti, libri, files C onoscenza tacita/conoscenza esplicita (Rappresentazioni delle argomentazioni di Nonaka e Takeuchi, 1995)

Prof. G.PassianteCorso di Economia dellinnovazione - A.A. 2012/13 Approccio Americano (Gestire la Conoscenza) Approccio Giapponese (Creare Conoscenza) Approccio Europeo (Misurare la Conoscenza) Concetto di gestione della conoscenza (Rappresentazione grafica delle argomentazioni di Takeuchi, 2001)

Prof. G.PassianteCorso di Economia dellinnovazione - A.A. 2012/13 COME SVILUPPARE UNA STRATEGIA DI GESTIONE DELLA CONOSCENZA PER LINNOVAZIONE AZIENDALE ? 3. Generare fattori abilitanti la creazione ed acquisizione di conoscenza 2. Avere in mente un modello di creazione della conoscenza 1.Collegare la strategia di gestione della conoscenza con il modello di business

Prof. G.PassianteCorso di Economia dellinnovazione - A.A. 2012/13 Le leve strategiche di conoscenza strategica ed operativa Conoscenza posseduta dallindividuo Conoscenza incorporata nei processiKnowledge asset (es. brevetti) Conoscenza incorporata nei prodotti/servizi Memoria organizzativa Conoscenza sviluppata in relazioni con fornitori, partner, stakeholder, comunità Conoscenza del cliente 1.Collegare la strategia di gestione della conoscenza con il modello di business Benefici per il cliente Configurazione Confini dellimpresa EFFICIENZA/UNICITA/COERENZA INTERNA/ALIMENTATORI DI PROFITTO Determinanti il potenziale di ricchezza di un business Fornitura ed assistenza Informazione/ suggerimenti Dinamica relazionale Missione aziendale Basi di differenziaz. di prodotto/mercato Core Competencies Asset strategici Processi fondamentali Fornitori Partner Componenti di una coalizione Interfaccia con il cliente Strategia di base Risorse strategiche Rete del valore

Prof. G.PassianteCorso di Economia dellinnovazione - A.A. 2012/13 BUSINESSBUSINESS CONOSCENZACONOSCENZA Gestione della conoscenza strategica SWOT Analysis Cosa sai fare? Cosa devi saper fare? SWOT Analysis Cosa sai? Cosa devi sapere? Strategia di business Strategia di conoscenza Strategia di gestione delle risorse Strategia di gestione della conoscenza Conoscenza per formulare la strategia Mezzi per implementare le strategie Risorse strategicheConoscenze strategiche Gap di conoscenza Gap strategici

Prof. G.PassianteCorso di Economia dellinnovazione - A.A. 2012/13

Prof. G.PassianteCorso di Economia dellinnovazione - A.A. 2012/13

Prof. G.PassianteCorso di Economia dellinnovazione - A.A. 2012/13 ApplicazioneCreazioneInnovazione Fonti miste (impresa boundless) Fonti Esterne (impresa cosmopolitan) Fonti Interne (Impresa provincial) Strategia conservativa Strategia aggressiva (Tratto da: Zack, 1999)

Prof. G.PassianteCorso di Economia dellinnovazione - A.A. 2012/13 Strategia di businessCodificazionePersonalizzazione In quale tipo di business pensi che sia impegnata la tua impresa? Fornire servizi di alta qualità, affidabili, veloci e efficienti dal punto di vista dei costi. Fornire servizi e prodotti creativi ed altamente personalizzati. Quanta parte di vecchio materiale, come dati relativi a vecchi progetti, documenti esistenti e progetti archiviati, riutilizzi come parte di nuovi progetti? Riutilizzo di parti di vecchi documenti per crearne di nuovi. Utilizzo di prodotti esistenti per crearne di nuovi. Non si deve concepire un nuovo prodotto o un nuovo servizio. Ogni problema ha unelevata probabilità di essere unico. Benché lapprendimento cumulato sia coinvolto, si cercano spesso soluzioni altamente creative. Qual è il modello di costo utilizzato dalla tua organizzazione per i prodotti ed i servizi? Competizione basata sul prezzo.Prezzo basato sullesperienza; prezzi elevati non problematici per il business; la competizione sul prezzo esiste molto poco (se non è addirittura assente). Quali sono i margini di profitto caratteristici della tua organizzazione? Margini di profitto molto bassi; il fatturato complessivo deve essere massimizzato per generare profitti netti superiori. Margini di profitto molto alti. Come puoi descrivere al meglio il ruolo svolto dallIT nei processi di lavoro della tua impresa? Le IT sono un abilitatore primario; lobiettivo è quello di connettere persone disperse allinterno dellorganizzazione che siano in possesso di conoscenza codificata (come rapporti, documentazione, codici, etc) che sia in qualche modo riutilizzabile Limmagazzinamento ed il riutilizzo non sono le applicazioni fondamentali dellIT; le IT sono considerate abilitanti per la comunicazione; applicazioni come l e le video conferenze sono considerate le applicazioni più utili; la conversazione, la socializzazione e lo scambio di conoscenza tacita sono considerate come gli utilizzi fondamentali dellIT.

Prof. G.PassianteCorso di Economia dellinnovazione - A.A. 2012/13 Strategia di businessCodificazionePersonalizzazione Come puoi descrivere al meglio il ruolo svolto dallIT nei processi di lavoro della tua impresa? Le IT sono un abilitatore primario; lobiettivo è quello di connettere persone disperse allinterno dellorganizzazione che siano in possesso di conoscenza codificata (come rapporti, documentazione, codici, etc) che sia in qualche modo riutilizzabile Limmagazzinamento ed il riutilizzo non sono le applicazioni fondamentali dellIT; le IT sono considerate abilitanti per la comunicazione; applicazioni come l e le video conferenze sono considerate le applicazioni più utili; la conversazione, la socializzazione e lo scambio di conoscenza tacita sono considerate come gli utilizzi fondamentali dellIT. Come è configurata la tua struttura incentivante? Gli impiegati sono ricompensati se utilizzano e contribuiscono a creare databases. Gli impiegati sono ricompensati se condividono direttamente la propria conoscenza con i colleghi che si trovano in altre aree/uffici. Come viene scambiata e trasferita la conoscenza? Gli impiegati fanno riferimento a databases di documenti o di best practices che custodiscono, distribuiscono e accumulano la conoscenza codificata. La conoscenza viene trasferita da persona a persona; il networking allinterno dellorganizzazione viene incoraggiato al fine di abilitare la condivisione di conoscenza tacita, idee, esperienze ed intuizioni. In quale settore si trovano le economie di scala della tua azienda? Le economie di scala di trovano nellefficiente riutilizzo della conoscenza e delle esperienze esistenti e nellapplicare queste ultime alla risoluzione di nuovi problemi ed al completamento di nuovi progetti. Le economie si trovano nella somma delle esperienze disponibili allinterno dellorganizzazione; sono considerati indispensabili esperti in varie aree dellimpresa. Quali sono le caratteristiche demografiche tipiche dei tuoi teams? Teams allargati; la maggior parte dei partecipanti sono impiegati neo-assunti, guidati da pochi managers di progetto. Gli impiegati giovani non cosituiscono la parte predominante di un team. A quali servizi di altre compagnie possono essere assimilati i servizi offerti dalla tua azienda? Andersen Consulting, The Gartner Group, Delphi Consulting, ZDNET, Delta Airlines, Oracle. The Boston Consulting Group, McKinsey and Company, Rand Corporation. A quali prodotti di altre compagnie possono essere assimilati i prodotti offerti dalla tua azienda? Pizza Hut, Dell Computer, Gateway, Microsoft, SAP, People Soft, Baan,America Ondine, Bell South, Air Touch Cellular, Lotus, SAS Institute, IBM, Hewlett-Packard, Intranetics, 3COM. Un costruttore di macchine o di biciclette personalizzate, Boeing, unimpresa di ricerca su commessa, un investigatore privato.

Prof. G.PassianteCorso di Economia dellinnovazione - A.A. 2012/13 Possibili strategie di gestione della conoscenza strategia di gestione della conoscenza come strategia aziendale si pone laccento sulla creazione della miglior conoscenza possibile e sul suo utilizzo per tutte le attività aziendali. Le azioni dellimpresa sono, quindi, mirate alla creazione, alla cattura, allorganizzazione, al rinnovamento, alla distribuzione ed allutilizzo della conoscenza. strategia di gestione degli asset intellettuali comprende tutte quelle attività volte a migliorare ed a sviluppare i brevetti, le pratiche operative e di gestione, i rapporti con i clienti e altre risorse strutturali. strategia di gestione del capitale umano attuando questa strategia, lazienda cerca di individuare le aree di conoscenza strategica nonché le conoscenze tacite presenti nellorganizzazione. strategia di creazione della conoscenza favorisce lapprendimento organizzativo e si concentra sulla motivazione del personale allinnovazione, sulla ricerca e sullo sviluppo di best practices e lessons learned al fine di aumentare la competitività. strategia di trasferimento e condivisione della conoscenza lorganizzazione si concentra sulla cultura, sulla collaborazione e sugli aspetti tecnologici per favorire lo scambio e la comunicazione di informazioni e di conoscenza, tra tutti i settori aziendali. (Tratto da: