Dinamiche di un processo epocale

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Transcript della presentazione:

Dinamiche di un processo epocale La globalizzazione Dinamiche di un processo epocale

Definizione di globalizzazione Quell’insieme di processi per cui: Aumentano quanto a numero e si rafforzano quanto a intensità i contatti, le relazioni, gli scambi e i rapporti di dipendenza e di interdipendenza fra le diverse aree del mondo. Si trasforma la rilevanza che le dimensioni “spazio” e “tempo” hanno sul numero, sulla natura e sull’intensità di tali relazioni e rapporti. Aumenta e si diffonde tra gli abitanti del pianeta la consapevolezza dell’esistenza di tali legami e rapporti, nonché della rilevanza che essi assumono per la propria esistenza personale.

Un fenomeno multidimensionale Dimensione economica Dimensione culturale Dimensione politica Dimensione del rischio

Dimensione economica Le Borse mondiali, un mercato sempre aperto. Commercio internazionale. Imprese multinazionali e concorrenza globale. Organizzazioni internazionali: WTO (World Trade Organization) FMI (Fondo Monetario Internazionale) Banca Mondiale Blocchi economici regionali: UE (Unione Europea) NAFTA North America Free Trade Agreement) Spostamento delle attività produttive verso le aree più convenienti (manodopera meno costosa). Fusione o acquisizione tra imprese di paesi diversi (GM – FIAT)

Dimensione politica Organizzazioni che tentano il coordinamento a livello mondiale: ONU G8, G10, G22, G77 Lega Araba Unione Europea Organizzazione Unità Africana Organizzazioni che regolano aspetti specifici della società: Navigazione Trasporto aereo Poste W3C Organizzazioni militari NATO

Soluzione di problemi mondiali. Globalizzazione ecologica WWF Greenpeace Organizzazioni a carattere umanitario Amnesty International CRI Medici senza frontiere Conferenze e accordi sui problemi legati alla criminalità, alle malattie, ai diritti umani, all’ambiente, al razzismo… Porto Alegre (Brasile) Movimenti No Global o New Global

Globalizzazione culturale Consumismo diffuso. Mezzi di comunicazione di massa: TV, stampa; Telefonia fissa e mobile; Internet. Credi religiosi che generano comunanze sovra nazionali. Mezzi di spostamento che hanno ridotto le distanze. Formazione di culture e stili di vita ibridi. Esistenza di competizioni mondiali e dell’organizzazione planetaria dello sport. Premi e riconoscimenti dal valore planetario: Culturali (Nobel…) Premi musicali e cinematografici (Oscar…) Gare di bellezza Record e guinnes dei primati

Globalizzazione del rischio Intensità Guerra nucleare o catastrofi che possano distruggere la terra. Eventi contingenti Cambiamenti del mercato del lavoro, delle congiunture economiche. Ambiente Rischio di catastrofi naturali e di una natura socializzata. Terrorismo

Globalizzazione come relativizzazione Omogeneizzazione Si affermano a livello planetario stili di vita, di consumo, di tecnologie e di forme organizzative omogenei. Differenziazione Persistono e si accentuano numerose, notevoli e sostanziali differenze nelle culture e nei modi di vivere. Relativizzazione L’incontro con culture e stili di vita diversi pone in discussione la propria cultura che viene considerata una delle tante culture, con la conseguenza che deve essere scelta tra le tante come propria. Tale scelta diventa una scelta privata.

Processo tra incertezza e opzioni etiche Incertezza legata all’impossibilità di poter prevedere gli eventi che seguiranno nel futuro. È un processo nel quale l’uomo prendendo scelte diverse può guidarlo verso direzioni diverse. Il problema etico nasce dalle conseguenze che le scelte attuali potranno avere sulle generazioni future. Nelle definizioni delle scelte entrano in conflitto diversi valori tra loro difficilmente conciliabili. Ulteriore problema è chi deve prendere le scelte: problema di democrazia perché la maggior parte degli organismi che presiede alla globalizzazione non è eletto democraticamente, ma condivide una cultura minoritaria nel mondo (cultura di Davos).

Globalizzazione e democrazia Cultura di Davos Indvidualismo Economia di mercato Democrazia politica Problema della democrazia e movimento no global. La visione deterministica dei processi della globalizzazione. Non esistono scelte; È indifferente chi guida i processi; È inutile la riflessione; Non scelte, ma accorgimenti tecnici; Non scelte, ma esigenze irrinunciabili di efficienza del modello di società. L’ideologia del neoliberismo. La globalizzazione non è un destino, ma esistono innumerevoli possibilità per il futuro.

Quando inizia la globalizzazione Tre ipotesi: Può essere considerata un processo esistente sin dall’inizio della storia, che ha man mano aumentato i suoi effetti giungendo recentemente ad una improvvisa accelerazione. È contemporanea alla modernizzazione e allo sviluppo del capitalismo e ha visto una recente accelerazione. È un fenomeno recente associato ad altri processi sociali chiamati post-industrializzazione, post modernizzazione o disorganizzazione del capitalismo. Punto comune: la situazione attuale come momento di rottura degli equilibri preesistenti.

Cinque fasi di sviluppo Fase germinale Dagli inizi del XV secolo alla metà del XVIII Affermazione degli stati nazionali; conquista dei territori extraeuropei. Fase iniziale Dalla metà del XVIII secolo agli anni ’70 dell’800. Passaggio dallo stato nazionale alle relazioni internazionali. Fase del decollo Dagli anni ’70 dell’800 agli anni ’20 del ‘900. Società nazionali, individui, società internazionale, idea di umanità. Fase della lotta per l’egemonia Dagli anni ’20 agli anni ’60 del ‘900. Guerre e dispute per la supremazia. Nascita delle Nazioni Unite, Circostanze discordanti circa la modernità. Guerra fredda. Fase dell’incertezza Dagli anni ’60 al 2000. Presa di coscienza della dimensione globale e dei rischi. Cittadinanza planetaria.

Avvenimenti della globalizzazione Crisi dei missili su Cuba del 1962. Conquista dello spazio. La creazione di Arpanet nel 1969 e la diffusione delle telecomunicazioni. Dollaro come moneta globale (decreto di Nixon del 1971). Chernobyl. Caduta del muro di Berlino. 11 settembre 2002.

Lo sviluppo Tendere verso… cosa?

Cos’è lo sviluppo? Difficoltà nel dare una risposta: Dal punto di vista individuale non esiste una base scientifica e quindi universale su cui costruire la definizione di sviluppo. Tendere verso qualcosa di desiderabile. Definizione scientifica: Cambiamento positivo da promuovere in modo attivo e cosciente. Una indebita assimilazione: Sviluppo = crescita economica. Un binomio riscoperto: Sviluppo Sottosviluppo

PENSIERO NON ORTODOSSO Teorie dello sviluppo PENSIERO ORTODOSSO PENSIERO NON ORTODOSSO Teorie focalizzate su accumulazione del capitale e industrializzazione Strutturalismo e dipendenza Dualismo e sviluppo centrato sull’agricoltura. Marxismo Pensiero di ispirazione neoclassica. Pensiero riformista.

Accumulazione del capitale e industrializzazione Rostow Lo sviluppo è un processo lineare che segue un percorso pressoché identico in ogni società. Per il decollo dell’economia sono fondamentali il risparmio e gli investimenti.nel settore industriale e l’emergere di sottosettori avanzati che fungano da traino. Two gap model Il più grande ostacolo da superare in seguito è l’acquisizione sul mercato internazionale dei beni necessari allo sviluppo (attrezzature, beni intermedi e materie prime). Si rende necessaria la produzione in loco dei beni necessari per l’industria riducendo al minimo le importazioni. Sistema ISI. Trickle down Rimane irrisolto il problema della diffusione della ricchezza dall’industria ad altri settori della società. Secondo alcuni sarebbe un passaggio automatico.

Accumulazione del capitale e industrializzazione Big push Intervento dello Stato che coordina gli investimenti e stimola gli investimenti. Crescita bilanciata (Nurske) Investimento di capitali in tutti i settori dell’industria. Crescita sbilanciata (Hirschman) Investimenti concentrati su un numero limitato di industrie, quelle con il maggior numero di legami e di connessioni reciproche. Poli di crescita (Perroux) Le industrie devono essere concentrate in aree geografiche ristrette.

Dualismo e sviluppo centrato sull’agricoltura. Dualismo tra due settori della società: Industria – considerato settore moderno, avanzato. Agricoltura – considerato settore tradizionale, arretrato. Teoria di Lewis L’industria assorbe la manodopera dall’agricoltura giungendo a produrre ricchezza diffusa. Teoria di Ranis e Fei L’agricoltura produce un surplus che viene poi investito nell’industria. Warriner Analisi dei diversi sistemi di organizzazione terriera: latifondo in America Latina. Schultz e Hopper Necessità di un processo di modernizzazione e di innovazioe tecnologica nell’agricoltura.