Ospedale Generale Regionale

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
- Dott.ssa Patrizia Mattioli Psicologa Psicoterapeuta Centro di Ascolto - L.S.S. Francesco d’Assisi.
Advertisements

U.O.A. di NPI Un progetto per i disturbi di apprendimento
PSICOLOGIA CLINICA Teoria e tecnica del colloquio clinico e Laboratorio Prof. Daniela Cantone a.a. 2012/2013.
ADRENOLEUCODISTROFIA
La diagnosi neuropsicologica: definizione e utilizzo
“Giocare a crescere” gli allenatori come educatori in adolescenza
Nancy Roper Modello delle attività quotidiane di vita
Quali sono gli errori fondamentali dellorganizzazione attuale per lintervento nei disturbi dello sviluppo che si possono evidenziare già alla nascita?
“La tristezza che assale la mamma dopo il parto, cause, sintomi e rimedi. Il lavoro del punto d’ascolto e sostegno Ben arrivato… piccolo mio” Relatrice.
Le Paralisi Cerebrali Infantili (P.C.I.)
La costruzione dell’identità nel bambino in affido
RITARDO MENTALE LIEVE Aspetti Generali
Incontro con qualche tipo di Ostacolo o di Rallentamento nei Processi di Apprendimento che dovrebbero svolgersi in ambito scolastico familiare sociale.
Abilità Sport Strada chiesa Famiglia Capacità Conoscenze Competenze Scuola Società cittadino uomo.
Difficoltà di apprendimento. … per far fronte alle difficoltà di apprendimento Docenti COMPETENTI Campo DIAGNOSTICO Campo TERAPEUTICO La Scuola ha bisogno.
ABILITA CONOSCENZE CAPACITACOMPETENZE Relazione daiuto.
TEORIA DELLA PERCEZIONE
Approccio al bambino disabile
PSICOLOGIA SVILUPPO 1) STUDIO CRESCITA FISICA INCLUSI
“Percorsi di cura in riabilitazione:
INTRODUZIONE ALLA GIORNATA DEDICATA ALLA MULTIPROFESSIONALITA’ E ALLA ACCETTAZIONE/CONOSCENZA DEL MALATO: IL RUOLO DI OGNI PROFESSIONISTA DELLA RIABILITAZIONE.
CONFERENZA DEI SERVIZI DISTRETTO 5 6 febbraio 2006 UNITA OPERATIVA COMPLESSA DI NPI LA RIABILITAZIONE COME PRESA IN CARICO GLOBALE IN NEUROPSICHIATRIA.
SaLutE mEntaLE L’intErvEnto domiciLiarE LE buonE pratichE 13 giugno 2007 Grosseto Continuità e discontinuità delle buone pratiche nell’assistenza a domicilio.
Definizione parole-chiave Progetto RAP.
Università degli Studi Palermo
BES BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
LO SVILUPPO DEL PRETERMINE
ASSISTENZA DOMICILIARE AL MINORE CON PATOLOGIA CRONICA
Sorpresa.
Psicologia della GESTALT:
“Educare per l’Autonomia, l’Autonomia per Educare ” La Comunicazione Aumentativa e Alternativa Marco Gagliotta Sant’Anastasia 27 marzo 2009.
Modello Assistenziale Pediatrico nel bambino con patologia cronica
TUTTI I DIRITTI DELLA PRESENTE PRODUZIONE SONO RISERVATI.
“IL PROGETTO DI VITA INDIVIDUALIZZATO”
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PERUGIA
LA TERAPIA DEL DOLORE NEL BAMBINO LA FORMAZIONE DEI FORMATORI CAPRI 4-7 aprile 2013 con il patrocinio di:
La Nascita del Movimento
IL PERCORSO DELLA PERSONA CON ICTUS CEREBRALE
Disturbi nevrotici Carla Dell’Anno PsychoPizza2.
Strumenti operativi Si tratta di strumenti la cui finalità è quella di migliorare l’organizzazione dell’assistenza e, di conseguenza, favorire l’erogazione.
LA TERAPIA DEL DOLORE NEL BAMBINO
Laboratorio area psicologica
Che cosa è l’ICF? Acronimo di “International classification of functionning , disability and health” Si tratta della classificazione internazionale del.
Come testimoniato anche dal contesto culturale internazionale è particolarmente urgente una revisione delle logiche e delle modalità progettuali con cui.
PROTOCOLLO DI INTESA PER LE ATTIVITÀ DI IDENTIFICAZIONE PRECOCE DEI CASI SOSPETTI DI DSA (DISTURBO SPECIFICO DELL’APPRENDIMENTO) Scuola primaria CTI6.
PEDAGOGIA E DINTORNI.
SVILUPPO COGNITIVO ED EMOZIONALE DEL BAMBINO SORDO
FOLLOW UP DEL NEONATO DONATORE
Il sostegno al familiare
Paralisi cerebrali infantili
Come si presenta dal punto di vista dei sintomi e segni Ipermotricità.iper-reattività.impulsività Iperattività.disattenzione.
Glossario. DEFINIZIONE dei TERMINI … per parlare uno stesso linguaggio.
Venerabile Confraternita di Misericordia di Fornacette Centro di Medicina Specialistica e Idrofisioterapia Branca della medicina. Si occupa di PREVENZIONE,
Disturbo dello sviluppo della coordinazione motoria (DCD)
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MACERATA FACOLTÀ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE SCIENZE PEDAGOGICHE PEDAGOGIA DELLA DISABILITA’ - MODULO A II SEMESTRE Dott.ssa.
Riabilitazione “Non esistono dati per sostenere che un metodo riabilitativo sia migliore di altri. Ciò che è certo è che il b. con s. di Down ha bisogno.
Perché alcuni bambini non funzionano come gli altri?
DALLA PRESA IN CURA DELLA PERSONA CON GRAVITA’ FUNZIONALE AL PROGETTO DIDATTICO/EDUCATIVO/RIABILITATIVO IN UN CONTESTO DI RETE E DI FIDUCIA NON PERDIAMO.
Autismo infantile e psicosi precoci
ISTITUTO COMPRENSIVO DI ALBINO
NPI e Patologie prevalenti peculiari
Carla Antoniotti a.a.2015/2016.
Disabilità motoria 2 1. Sviluppo cognitivo Nel bambino con paralisi cerebrale infantile (Pci) disturbi cognitivi direttamente collegati alla lesione delle.
Definizione parole-chiave SiRVeSS Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole A3 -1 MODULO B Unità didattica CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI.
Progetto Regionale per l’Educazione Fisica nella Scuola Primaria Dalle INDICAZIONI del M.I.U.R. alle RACCOMANDAZIONI di SECLI’ ALLA PROGETTAZIONE CURRICULARE.
ALUNNI DISABILI “G.MENCONI” MASSA - 20 aprile 2016 Relatrice : Dott.ssa MARIA COPPOLECCHIA Dall’ingresso nel percorso scolastico all’inclusione.
2° LEZIONE Il concetto di educazione nel ciclo di vita: paradigmi teorici di riferimento.
© by FIPAV - Centro Qualificazione Nazionale CORSO PER ALLENATORI DI PRIMO GRADO MODULO 1 METODOLOGIA 1 “La seduta di allenamento tecnico – tattico”
Disturbi generalizzati dello sviluppo.  Tale termine -DISTURBI GENERALIZZATI DELLO SVILUPPO- viene usato perché descrive molto accuratamente l’alterazione.
Corso Integrato di Pediatria Generale e Specialistica Lo sviluppo neuropsichico normale.
Transcript della presentazione:

Ospedale Generale Regionale Ente Ecclesiastico Ospedale Generale Regionale “F. MIULLI” Acquaviva delle Fonti Dipartimento Materno Infantile Unità Operativa di Neuropsichiatria Infantile dott. Antonino Chindemi LA DIAGNOSI TERAPEUTICA

Paralisi Cerebrale Infantile Turba persistente ma non immutabile della postura e del movimento. Word commission for cerebral palsy, 1966

mancata acquisizione di funzioni neurologiche PARALISI CEREBRALE INFANTILE E CONDIZIONI AFFINI G. Sabbadini, P. Bonini, B. Pezzarossa, M.M. Pierro, 1978 Sintomi Positivi Spasticita’ corea atetosi atassia Sintomi negativi mancata acquisizione di funzioni neurologiche aprassia agnosia

PARALISI CEREBRALE INFANTILE E CONDIZIONI AFFINI G. Sabbadini, P PARALISI CEREBRALE INFANTILE E CONDIZIONI AFFINI G. Sabbadini, P. Bonini, B. Pezzarossa, M.M. Pierro, 1978 … i sintomi sono soltanto in parte lesionali ed in gran parte dipendono dal fatto che sin dall’inizio sono mancati all’individuo gli strumenti per combatterli; gli strumenti sono i “modelli funzionali” che il soggetto “non ha acquisito”, sono le “funzioni neurologiche” che normalmente si acquisiscono e si affinano attraverso l’uso e lo scambio con gli altri e con l’ambiente esterno.

dalla cerebrolesione e/ o cerebrodisfunzione alla disabilità LESIONE E/O DISFUNZIONE ALTERAZIONE DELLA CAPACITA’ DI PROCESSARE LE INFORMAZIONI SENSITIVE E SENSORIALI ALTERAZIONE DEI PROGRAMMI MOTORI ALTERATA POTENZIALITA’ DI ESPRESSIONE E DECODIFICAZIONE DISABILITA’ MOTORIA DEFORMITA’ ESPERIENZA PERCETTIVA DISTORTA DISTURBI DELLA COMUNICAZIONE ALTERAZIONE REGOLAZIONE RECIPROCA GENITORI-BAMBINO APATIA MOTORIA E RELAZIONALE

la Paralisi non e’ l’espressione diretta della Lesione … e’ la forma della funzione messa in atto da un soggetto il cui Sistema Nervoso Centrale e’ stato leso, in risposta alle richieste ambientali. A. Ferrari, 1990

Al concetto di paralisi dello sviluppo (semeiotica del difetto) deve contrapporsi l’immagine di sviluppo della paralisi (semeiotica delle risorse) come della forma della relazione che l’individuo “comunque” cerca di costruire con il proprio ambiente. A. Ferrari, 1997

La valutazione funzionale viene impiegata per scopi diagnostici ma al tempo stesso fa parte dell’intervento terapeutico. M. Bottos, 2003

Laddove è possibile identificare problemi di processazione, spiegare i loro effetti sia al bambino che ai genitori può avere un valore terapeutico significativo. S.Seligman e al., 1999

… un comportamento specifico della specie si ottiene attraverso stimolazioni ottimali piuttosto che scarse (isolamento) o eccessive (sovraffollamento). È evidente che l’ambiente non solo influenza la formazione della struttura cerebrale, ma gioca un ruolo nel recupero funzionale dopo una lesione … Anastasiow, 1990

E’ ormai assodato che la corteccia puo’ mutare caratteristiche e destinazione d’uso sulla base degli stimoli che riceve e della sede che occupa. A.Oliverio, 1999

La creazione delle sinapsi procede molto rapidamente nei primi due anni di vita (P. Rakic e al. 1986) EXPERIENCE-EXPECTANT SYNAPSES programmate geneticamente a ricevere esperienze correlate alla specie, che consentono l’adattamento (epigenesi). Se non attivate e stabilizzate da adeguati stimoli vanno incontro ad eliminazione. Da J. P. Changeux, 1983

General Movements (GMs) secondo la scuola di Prechtl GMs normali variabili, eleganti, con carattere “writhing” (contorsivo) nel neonato a termine e nel pretermine fino a 2-3 mesi di età; con carattere “fidgety” (irrequietezza) successivamente. GMs anormali poor repertoire: sequenza monotona degli elementi successivi del movimento; cramped-syncrhonized: GMs rigidi, senza il carattere contorsivo armonico e con tendenza alla sincronia.

La variabilità è caratteristica delle normali funzioni, essa è alla base dell’adattabilità, la capacità di far fronte alla richieste dell’ambiente. Una diminuzione di variabilità è spesso il primo o uno dei primi segni riconoscibili di un disturbo dell’organismo.. L. C. Touwen, 1989

PARALISI CEREBRALE INFANTILE E CONDIZIONI AFFINI G. Sabbadini, P PARALISI CEREBRALE INFANTILE E CONDIZIONI AFFINI G. Sabbadini, P. Bonini, B. Pezzarossa, M.M. Pierro, 1978 … l’intervento riabilitativo deve essere precocissimo: il bambino ha bisogno fin da subito di acquisire questi strumenti; le sue funzioni neurologiche devono evolvere e modificarsi costantemente, devono “modellarsi” rispetto alle esigenze che il mondo esterno propone.

PARALISI CEREBRALE INFANTILE E CONDIZIONI AFFINI G. Sabbadini, P PARALISI CEREBRALE INFANTILE E CONDIZIONI AFFINI G. Sabbadini, P. Bonini, B. Pezzarossa, M.M. Pierro, 1978 Chinesiterapia, quindi, deve significare un aiuto ad entrare in contatto con la realta’, ad acquisire strumenti attraverso l’uso. Riabilitazione, in epoca precoce e precocissima, significa contemporaneamente chinesiterapia ed inserimento sociale.

bambino con disabilita’ TERAPIA Presa in carico del bambino con disabilita’ Esercizio terapeutico  cura della persona per i suoi bisogni, ricerca e realizzazione individuale di soluzioni adattative; Irriproducibilita’ della persona  impossibilità a ripetere o riproporre l’esercizio terapeutico; METODOLOGIA: formulazione di un progetto terapeutico individuato caso per caso e individualizzato momento per momento TERAPIA PER VIVERE Terapia della Lesione Esercizio terapeutico  cura della lesione; Lesione riproducibile e costante  riproducibilità e costanza dell’esercizio terapeutico; METODO: scelta terapeutica in funzione della lesione; VIVERE PER LA TERAPIA da A. Ferrari, 1987

È necessario prescrivere terapisti e non terapie, esperienze e non esercizi. A. Milani-Comparetti, 1985