Il patrimonio industriale del Cusio

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Il patrimonio industriale del Cusio F.Fiore

Cusio Cusio designa il Lago d’Orta e la regione ad esso circostante La regione del Cusio conta 25 comuni ed è divisa tra NO e VCO (sdoppiamento amm.vo nel 1992) da una linea immaginaria che attraversa il lago.

La fase preindustriale e la prima industrializzazione Formazione di un'organizzazione territoriale frammentata in microeconomie locali, differenziate e senza integrazione reciproca (lavorazione peltro, tornitura legno, concia pelli, calzature) Acquisizione di competenze sullo sfruttamento delle risorse idriche(Strona e Nigoglia) indispensabili per lo sviluppo delle attività produttive Acquisizione di tecnologie artigianali legate allo sfruttamento dell'energia idraulica e conseguente localizzazione delle attività artigianali in prossimità dei fiumi e dei torrenti. Formazione di mestieri artigianali specializzati (tornitori di legno e metalli, battitori e fonditori di metalli) e di professionalità derivate dall'esperienza migratoria (peltrai, ottonai, scalpellini, muratori, osti, ombrellai ecc.).

Decollo industriale tra metà e fine 800 Formazione di una trama territoriale attorno ai primi nuclei industriali.(Omegna, San Maurizio d’Opaglio, Gozzano) Acquisizione di conoscenze connesse al funzionamento dell'industria siderurgica, tessile e cartaria. Conseguimento di conoscenze tecniche e tecnologie inerenti la fusione mediante colata, la laminazione, la battitura, la tranciatura, la fresatura dei metalli (ferro e ghisa). Nascita di nuove attività collaterali al settore metallurgico (produzione di oggetti per la casa/Piazza, Calderoni). Ampliamento del fenomeno di urbanizzazione locale con conseguente infrastrutturazione estesa attorno ai grandi complessi industriali (completamento dei nodi ferroviari).

Dagli inizi del secolo agli anni Quaranta Ampliamento degli impianti tecnologici, delle linee di produzione e dei fabbricati delle grandi aziende del settore metallurgico, tessile e cartario dovuti all'avvento dell'energia idroelettrica. Sviluppo di un consistente tessuto manifatturiero nel settore dell'industria leggera, diretto da soggetti locali e orientato verso la produzione di articoli per la casa e rubinetti (bassa Valle Strona) Inserimento e perfezionamento di nuove tecnologie nei processi produttivi: fusione in conchiglia dell'alluminio (per la produzione delle caffettiere); stagnatura dei metalli, lavorazione di leghe leggere, piombo, ottone, alpacca (per la produzione di casalinghi); fusione, stampaggio, tornitura di bronzo e ottone (per la produzione di rubinetti). Omegna: Lagostina (1901), Bialetti (1918); Girmi (1919), Alessi (1923) Creazione di servizi e attrezzature logistiche a supporto della struttura industriale locale (ampliamento della rete ferroviaria e miglioramento delle vie di comunicazione) e di servizi economico-finanziari (attraverso l'apertura degli sportelli bancari).

Dagli anni Cinquanta agli anni Settanta Consolidamento delle imprese leader nei settori del casalingo e della rubinetteria, con crescita dell'occupazione e nascita di una organizzazione "distrettuale" della produzione basata sulla diversificazione di prodotto. (Girmi, Alessi, Frattini, Caleffi) Sviluppo di un ampio indotto territoriale Creazione di un'immagine fortemente caratterizzata e riconoscibile in tutti mercati da parte delle aziende leader e loro affermazione a livello internazionale, attraverso un miglioramento qualitativo della produzione e una ricerca più approfondita di nuovi sbocchi commerciali e di nuovi canali di comunicazione (quali televisione, radio, riviste; Omino “coi baffi” delle caffettiere Bialetti, omino “sulla linea” delle pentole Lagostina)

Dagli anni 70 ad oggi Chiusura siderurgiche Saturazione dei mercati del casalingo causa Delocalizzazione di linee produttive nel Far East Innovazione solo di determinate aziende convertite dal prodotto funzionale a quello “edonistico” per gli appassionati dello “styling” Acquisizione di parti nobili di gruppi locali da aziende esterne (Bialetti/Rondine, Cartiera di Crusinallo da Favini)

Il Forum di Omegna costituisce una delle antenne museali più interessanti per illustrare i processi di industrializzazione del Cusio, inserita nell’Ecomuseo del lago d’Orta e Mottarone (Cusius), che in una struttura reticolare comprende anche: Museo etnografico e dello strumento musicale (Quarna di sotto) Museo dell’ombrello e del parasole (Gignese) Museo dell’arte della tornitura del legno (Pettenasco) Fondazione Calderara (Vacciago) Museo del rubinetto e della sua tecnologia (San Maurizio d’Opaglio)

Forum arti e industria Omegna (1995) Alessi, Girmi, Piazza promuovono presso le autorità locali la costituzione (1997) Realizzazione progetto ad opera di Renzo Piano presso l’ex ferriera Cobianchi

Finalità Collezione permanente oggetti storici (caffettiera Bialetti, pentola pressione Lagostina) e documenti iconografici che testimoniano materiali, modalità d’utilizzo e tecnologie impiegati dagli inizi del 900 ad oggi Ricerca storica sui processi di industrializzazione Costituzione biblioteca specializzata (cinema e fotografia industriale, progetti) Didattica Produzione editoriale