Risk of congenital anomalies near hazardous-waste landfill sites in Europe: the EUROHAZCON study Studio multicentrico caso-controllo inerente la correlazione tra malformazioni congenite e residenza della madre vicino a discariche di rifiuti pericolosi
La presenza di discariche sono un potenziale rischio per la salute a causa della contaminazione dellaria, dellacqua e del suolo; gli autori hanno indagato la possibilità che donne gravide siano state esposte ad una dose sufficiente a causare anomalie congenite nei nascituri; sono state considerate anomalie congenite non cromosomiali Sono stati esaminati i dati di 7 centri di ricerca europei, per un totale di 15 siti di discariche i cui territori erano forniti di registri di anomalie congenite; i dati di altri 3 centri di ricerca sono stati esclusi. Larea delimitata da un raggio di 7 km attorno ad ogni discarica è stata definita area di studio, allo stesso modo un raggio di 3km ha individuato unarea di rischio. Tutte le discariche contenevano rifiuti di origine non- domestica Lo studio riguarda un periodo dal 1982 al 1993 che varia a seconda dello studio
I CASI sono bambini nati o feti abortiti dopo almeno 20 settimane di gestazione, con anomalie congenite, la cui condizione è stata segnalata in appositi registri routinariamente compilati, le cui madri risiedevano nellarea di studio del progetto e il parto (o laborto) è avvenuto durante il periodo dello studio. Sono stati selezionati 2 CONTROLLI per ogni caso tra i bambini nati (o gli aborti avvenuti), senza malformazioni, il cui parto è avvenuto nei giorni immediatamente successivi (il più vicino possibile) alla data del parto del caso, la cui madre era residente nella stessa area di studio Sia per i casi che per i controlli sono stati registrati sia le condizioni socioeconomiche della famiglia, sia letà materna, sia la distanza della residenza della madre dalla discarica Metodologia statistica: modello di regressione binomiale logistica per analizzare la relazione tra distanza di residenza dalla discarica e rischio di malformazion, i dati sono stati stratificati per anno e per area di studio
1089 casi di malformazioni congenite non-cromosomiali 2366 controlli I risultati sono stati corretti per i fattori di confondimentio delletà materna e dello status socioeconomico: letà materna ha una correlazione positiva ma non significativa con laumento del rischio, meno chiara la relazione tra il rischio di malformazioni e lo status socioeconomico (solo in UK cera una trend tra il quintile più povero e quello più ricco; odds ratio 1·37 [95% CI 0·98–1·93]) Lodds ratio inerente il rischio di malformazioni in nati da madre residente entro 3km dalla discarica, corretto per età materna e status socioeconomico, 1·33 (95% CI 1·11–1·59) (tab 2) Cè unevidenza di eterogeneità negli odds ratio tra i 15 siti di studio, in particolare ci sono differenze significative per 3 aree di studio (7 p= 0,02 ; 13 p= 0,03 ; 15 p = 0,02)
P = P = P = 0.041
Gli autori affermano di aver trovato un piccolo ma statisticamente significativo eccesso di rischio per malformazioni congenite per nati da residenti entro 3Km dalla discarica Fattori di confondimento rilevati dagli autori: - stato socioeconomico, - presenza di industrie o siti con materiale tossico, - impiego lavorativo delle madri Bias rilevati dagli autori : ascertainment bias, migration bias
Altre considerazioni degli autori: - eterogeneità delle malformazioni - eterogeneità delle discariche - significatività di aumento di rischio per alcune malformazioni - ruolo di altre variabili (territorio, tipologia e gestione dellimpianto) sullesposizione a sostanze nocive - proposito di classificare le discariche - ricerca di un effetto dose-risposta - necessità di considerare anche discariche con rifiuti domestici - necessità di integrare le informazioni dei registri di registrazione con quelle di esposizioni a sostanze pericolose