Corso di giornalismo televisivo Prof. Pierguido Cavallina
Tecniche di Tele-scrittura Giornalismo televisivoPagina 226/03/2010 Ricorda sempre che: Se vale la regola: SI SCRIVE COME SI PARLA Non vale linverso. Infatti: NON SI PARLA COME SI SCRIVE
Differenza tra la scrittura e il parlato Giornalismo televisivoPagina 326/03/2010 Scrittura Richiede e consente un tempo di riflessione Leggere Quando si legge si può tornare indietro su una parte non chiara, ci si può fermare a riflettere Parlato Non si ha tempo di riflettere tra una parola e laltra del discorso Ascoltare Non si ha possibilità di una ripetizione di qualcosa che non si è capito La televisione è di per sé una SFIDA CONTRO IL TEMPO, sia per il conduttore che per lascoltatore. Da un lato e dallaltro dello schermo non cè modo di fermarsi a riflettere. E questo è ancora più vero nella diretta.
Tecniche di Tele-scrittura Giornalismo televisivoPagina 426/03/2010 Rileggere sempre ad alta voce quello che si è scritto: se stona al nostro orecchio, figuriamoci a quello degli altri. Si capisce di essere un buon giornalista quando si è in grado di correggere gli altri Non aver paura dei tagli: Less is more! Evitare le frasi troppo lunghe e complesse: le frasi devono essere brevi ed essenziali. Limportante è garantire allascoltatore lessenziale dellinformazione, ossia gli elementi minimi ma al tempo stesso esaustivi per comprendere laccaduto. E un equilibrio delicato tra: - essenzialità indotta dal mezzo - complessità dei contenuti da veicolare attraverso lo schermo
Tecniche di Tele-scrittura Giornalismo televisivoPagina 526/03/2010 Non esagerare con le subordinate Non utilizzare aggettivi: esprimono pareri, invece si deve solo trasmettere una notizia, senza alludere a giudizi Evitare commenti a margine: sono superflui, le immagine dovrebbero riuscire già a dire tutto Evitare lesasperazione dei toni, il sensazionalismo, la spettacolarizzazione dei sentimenti, la morbosità (tanto di moda negli ultimi anni) Ricordarsi che lo schermo non è tanto un filtro quanto una sorte di lente di ingrandimento che dilata e ingigantisce eventi, personaggi, fatti ed emozioni
Tecniche di Tele-scrittura Giornalismo televisivoPagina 626/03/2010 Scandire il tempo non con la punteggiatura ma con le immagini e non solo, anche con la cosiddetta punteggiatura fisica: il tono di voce, le pause, i rallentamenti, e perfino i gesti, le espressioni facciali e le posture Quando si è dietro lo schermo si diventa unimmagine, nel modo in cui ci si pone si veicolano sensi e significati Il contenuto e la forma, ovvero le notizie e chi le diffonde, devono essere sempre in stretta sintonia. Da qui limportanza anche dellabbigliamento, del trucco e delle espressioni facciali di un conduttore che non devono mai distrarre dalla notizia
L umiltà deontologica Giornalismo televisivoPagina 726/03/2010 Chi è il protagonista? E lo spettatore che alla fine di una notizia deve diventare il testimone dellevento. Il conduttore non deve mai essere il protagonista, si deve sempre porre dietro la notizia. Limportanza dello stile: lo stile ce lha chi sa coniugare la conoscenza del mezzo nel suo specifico linguistico e lumiltà deontologica. Chi ha quindi sensibilità e competenza con cui riuscire a mettere in equilibrio gesti, parole e immagini Non basta essere credibili bisogna anche apparire credibili: oltre a non dire mai il falso e quindi a dare notizie di cui se ne è verificata prima lattendibilità, è importante anche non assumere uno sguardo irreale, quasi assente (frequente quando i conduttori utilizzano lespediente del gobbo), e invece riuscire, anche già solo con lo sguardo, ad instaurare un clima di confidenza e fiducia con il telespettatore. Un aiuto è sicuramente la scelta di condurre il telegiornale in piedi, strada che per primo intraprese Emilio Fede con il suo Tg4.
Ricordarsi … Giornalismo televisivoPagina 826/03/2010 La comunicazione televisiva è come un bisturi, può essere usato per unoperazione che salva un malato, oppure anche per uccidere qualcuno. Dipende se chi lo impugna è un chirurgo che opera secondo scienza e coscienza o un fuorilegge mosso da altri impeti Emilio Fede
L importanza delle immagini Giornalismo televisivoPagina 926/03/2010 Frame: unità elementare dellimmagine - Fotogramma: per i filmati -Quadro: per la televisione = unimmagine singola che, isolata da una possibile sequenza di altri fotogrammi, è a suo modo la fotografia di quellattimo di realtà Fermo-fotogramma (freeze): quando il fotogramma viene estrapolato da una ripresa
L importanza dellinquadratura Giornalismo televisivoPagina 1026/03/2010 Campi: riferiti ad ambienti -Campo lunghissimo -Campo lungo -Campo medio -Campo totale Piani: riferiti a persone -Figura intera -Piano americano -Mezzo busto o mezza figura -Mezzo primo piano -Primo piano -Primissimo piano -Dettaglio o inserto -Contro campo o stacco
Alcune regole importanti Giornalismo televisivoPagina 1126/03/2010 Lasciare un po di spazio sopra la testa della persona inquadrata (i televisori non riproducono il 100% del segnale che ricevono) Lasciare gli spazi laterali in relazione agli sviluppi dellazione che si riprende Lasciare le figure delle persone sempre contornate da elementi dellambiente circostante quando si riprende un dibattito Evitare composizioni piatte delle figure (es.: inquadrando intervistato ed intervistatore sullo stesso piano) Inquadrare la persona che parla a favore, con lo sguardo diretto verso la telecamera Dividere lo spazio visivo inquadrato in tre livelli orizzontali e tre verticali che si incrociano (reticolo di 9 cellette)
Fasi del montaggio Giornalismo televisivoPagina 1226/03/ Registrazione del testo sonoro: il testo che il giornalista ha scritto e precedentemente registrato su un nastro in una saletta audio, che in gergo si chiama sala di sincronizzazione 2. Dopo aver trasferito sulledit master tutti i sonori, occorre passare alla fase del montaggio vero e proprio delle immagini 3. Dopo aver ultimato la registrazione delle immagini sul testo sonoro, si può aggiungere un commento musicale unitario 4. Alla fine bisogna armonizzare le varie piste audio e video, in maniera tale che non ci siano salti improvvisi di livelli audio e video. E la fase del mixaggio RIVEDERE ALLA FINE IL TUTTO
Giornalismo televisivoPagina 1326/03/2010 Riferimenti bibliografici Giuseppe Mazzei, Giornalismo Radio Televisivo, RAI-ERI, 2005 Emilio Fede, Stefano Moriggi; Dietro lo schermo. Larte della comunicazione televisiva, Editrice San Raffaele, 2008