La Mostra Interattiva Montessori in Via Livenza

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Transcript della presentazione:

La Mostra Interattiva Montessori in Via Livenza

INTRODUZIONE Le nuove tecnologie sono un mezzo importante e a volte insostituibile per la comunicazione negli ambienti museali del profilo didattico. Ecco perché sono attualmente utilizzate in molti musei, alcuni di essi prettamente dedicati ai giovani. Modello 3D della sala multimediale dedicata alla musealizzazione virtuale della Cappella degli Scrovegni, a Padova

E’ così che sono nati i musei "hands-on“, cioè interattivi e sperimentali, che promuovono un'attitudine esplorativa e scientifica nei confronti del mondo: "E' limitato ciò che possiamo capire osservando solo ciò che accade; occorre poter osservare ciò che accade quando variamo direttamente un parametro che condiziona l'evoluzione di un fenomeno, e ne valutiamo le conseguenze" [Frank Oppenheimer, celebre fisico, creatore il primo museo interattivo al mondo, l’Exploratorium di S. Francisco].          

L’interattività e le visite on-line di mostre e musei, non sostituiscono certamente la valenza primaria del contatto e dell’esperienza diretta tra il soggetto e l’ambiente di apprendimento presente in questi luoghi. L’approccio a una “visita virtuale” potrebbe suscitare interesse e curiosità, sino a decidersi di recarsi in loco. Chi si sposterebbe per venire a Via Livenza, 8, sebbene interessato ai materiali montessoriani?

I beni culturali che osserviamo dentro i musei, sono in gran parte frammentari, dispersi, decontestualizzati, ordinati secondo criteri ad indice (per cronologia, tipologia, scuola) che sono del tutto estranei al loro significato più intrinseco. Tale condizione favorisce, anche nella fruizione, un'organizzazione analitica e strutturata delle conoscenze, che privilegia gli aspetti formali degli oggetti esposti rispetto a quelli tematici e narrativi, compromettendo una reale comprensione del modo di vivere, di pensare e dell'immaginario delle culture che li hanno prodotti.

E' quindi necessario costruire una nuova grammatica comunicativa e visuale, che renda il museo un luogo di narrazione e stimoli l’utente, alfabetizzandolo, ad una nuova esperienza emotiva e conoscitiva. L’impatto fra tecnologie multimediali interattive e i  beni culturali è fra i più felici, anche in ragione della corrispondenza delle forme comunicative che essi offrono, essendo entrambe a base visiva.

La nuova grammatica cognitiva si può quindi ottenere integrando gli strumenti digitali di comunicazione visuale, (multimediali e realtà virtuale), a fonti sonore di vario tipo che possano suggerire contenuti narrativi, suggestioni, percorsi. Tali elementi, aggiunti ai supporti didattico-espositivi e alla segnaletica, sono in grado di offrire un sistema interattivo integrato e al contempo strutturato su più livelli di apprendimento.

Le tecnologie informatiche di simulazione ci consentono di rendere le opere di nuovo  leggibili, di ricreare i legami contestuali, i nessi tematici e le intenzioni comunicative per cui sono state create. I vantaggi sono molteplici: la comunicazione e la comprensione avvengono in modo percettivo ed esperenziale, attraverso un linguaggio fatto di immagini, suoni, animazioni, ricostruzioni grafiche, filmati, risultando incomparabilmente più immediato rispetto ai tradizionali supporti testuali.

Inoltre, potendo operare in modo virtuale sugli oggetti, è possibile trattarli in modo del tutto flessibile, reintegrandoli e ricontestualizzandoli a piacimento, abbattendo i vincoli che sia le necessità di preservazione e di conservazione dell’oggetto reale, sia le strutture espositive, inevitabilmente pongono.

FORMATI DI COMUNICAZIONE: La scelta dei formati comunicativi, delle modalità dell’interazione, dei media da privilegiare e quindi delle soluzioni tecnologiche da adottare, si diversifica a seconda della collocazione delle postazioni multimediali rispetto ai percorsi di visita, all’interno degli spazi del museo. Idealmente un sistema comunicativo si articola in due livelli principali:

I livello: la comunicazione “breve” Postazioni mutimediali contenenti frammenti di comunicazione breve a bassa interattività, incentrati su informazioni che sono strettamente e inscindibilmente relazionate con gli oggetti esposti. Tali postazioni vengono collocate lungo il percorso di visita, una o più per sala, (secondo la necessità e la varietà di oggetti esposti in ciascun ambiente), nelle immediate vicinanze delle opere.

Il basso livello di interattività e la brevità dei singoli multimediali sono prerogative essenziali allo scorrimento del flusso dei visitatori; per ovviare a questo limite, la strategia è quella di moltiplicare le postazioni suddividendo il contenuto ed organizzandolo in più unità autonome, in modo da favorire la dispersione dei visitatori in diversi luoghi simultaneamente.

II livello: approfondimento dei contenuti Postazioni ad elevata interattività dei contenuti, destinate ad una sala didattica o centro di documentazione (discoste dai flussi principali di percorrenza) con approfondimenti tematici ed opzioni di ricerca. È funzionale ad un ulteriore approfondimento delle tematiche affrontate nel corso della visita delle sale museali, per un pubblico più curioso o più esperto.

Tipicamente per queste applicazioni si utilizzano: applicazioni di realtà virtuale (contesto tridimensionale esplorabile in tempo reale dall'utente) con la ricostruzione di un territorio o di un monumento; postazioni multimediali caratterizzate da una interattività medio-alta.

una postazione multimediale di approfondimento dei contenuti, caratterizzata da media di varia natura e da una complessa interattività, (con database, opzioni di ricerca); postazioni connesse ad Internet per la consultazione di contenuti nel Web che abbiano una rilevanza rispetto ai contenuti del museo.

Alcuni dei musei interattivi più importanti per ragazzi e bambini: L’immaginario scientifico di Trieste Museo dei Ragazzi di Firenze Il Museo Interattivo delle scienze di Foggia Explora: il Museo dei Bambini di Roma La Città dei Bambini di Genova

CONCLUSIONE Gran parte delle caratteristiche illustrate sono già patrimonio integrante della Mostra Interattiva Montessori e molte altre sono attualmente in fase di realizzazione.

M.I.M. -Mostra Interattiva Montessori-