Pratiche scrittorie in contesti autentici

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Transcript della presentazione:

Pratiche scrittorie in contesti autentici Francesca Fattorini, Letizia Mori Scuola primaria “ G. Dupré”, Siena Seminario nazionale, Cidi Firenze, 8 maggio 2011

Pratiche scrittorie in contesti autentici Sollevare a livello di consapevolezza problemi della vita quotidiana. Valenza educativo/didattica di problematiche quotidiane considerate banali e quindi sottovalutate. Pertinenza dell’argomento con il percorso curricolare (Comandi e divieti). Dal problema educativo al problema linguistico

Vietare o persuadere? Scelte comunicative Frasi brevi e di effetto Tono amichevole Disegno attinente Colori vivaci

I CARTELLI

Caratteristiche dei micro-testi. Riflessioni Frasi in rima Domande seguite da risposta Domande seguite da affermazioni Frasi-consiglio Frasi-avvertimento

Intenzione: persuadere. Affinità con le pubblicità della carta stampata Slogan Caratteristiche grafico/comunicative della pubblicità

Comandi e divieti nei bagni pubblici Raccolta di materiale autentico

Cartelli a confronto: chi comunica a chi? CARTELLI DEI BAMBINI Verbi all’indicativo presente seconda persona singolare Emittente e ricevente identificati Tono amichevole e scherzoso Intenzione: persuadere CARTELLI AUTENTICI Verbi all’infinito preceduto da “non” Forma impersonale: “si” seguito dalla terza persona Emittente e ricevente indeterminati Tono freddo e distaccato Intenzione: regolare comportamenti

A cosa serve l’immagine? CARTELLI DEI BAMBINI Spiega il messaggio E’ possibile trasformarla in argomentazioni (uso congiunzioni) CARTELLI AUTENTICI Ripete in forma grafica il messaggio E’ subito riconoscibile

Non solo divieti: microtesti informativi Frasi nominali Frasi brevi e chiare

Due lingue a confronto: i cartelli in inglese. Un solo divieto: “non fumare” Brevi messaggi informativi (frasi ellittiche) Scopo: facilitare l’uso dei servizi igienici