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Relazione finale gruppo verticale sull’energia

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Presentazione sul tema: "Relazione finale gruppo verticale sull’energia"— Transcript della presentazione:

1 Relazione finale gruppo verticale sull’energia
Blanchet Daniela Sorbilli Maria Elena Moriondo Giulio Vercellin Pier Paolo

2 Osservo il sole come scalda (scuola primaria)‏

3 Osservo il sole come scalda (scuola primaria)‏
Il percorso è stato sperimentato in classe 5ª FASE 1 Questionario per sondare le preconoscenze iniziali Le cose che emergono: I bambini non sono in grado di dare una definizione di “energia”, ma ne riconoscono l’utilità: (parlano di forza(4) di motore che fa muovere tutte le cose(1) di “cosa”di cui riconoscono l’utilità (5)‏ -verbi usati:aiuta-fa funzionare-permette di muoversi- serve-è indispensabile; Confondono “forma”e “fonti”

4 Fase 2: progettazione dell’esperimento
Si danno alla classe 3 parole chiave: ILLUMINA SOLE SCALDA si predispone del materiale senza commentarlo: barattoli – termometri – dosatore Si invitano i bambini, divisi in gruppo, ad inventare un esperimento che metta in luce una delle caratteristiche del sole.

5 FASE 3 :Realizzazione di un esperimento
partendo da uno di quelli suggeriti dai bambini opportunamente strutturato ed ampliato. FASI raccolta delle ipotesi e delle considerazioni realizzazione dell’esperimento a partire dalle rilevazioni fatte , completamento di una tabella e costruzione di un grafico discussione per validare oppure no le ipotesi fatte

6 Considerazioni Dal lavoro fatto
Non è emersa una definizione di energia,ma si è evidenziato che il sole è una fonte di energia, di cui abbiamo misurato uno degli effetti; Per analogia si è pensato che: anche il nostro corpo ha un’energia ci sono altre possibilità per scaldare l’acqua o l’ambiente(gas, elettricità, stufa)‏ questi elementi sono da tenere presenti per la realizzazione di un percorso che voglia toccare tante forme di energia per la costruzione del concetto.

7 Il lavoro in fisica (scuola secondaria di primo grado)‏
Prima Fase: recupero dei prerequisiti; Seconda Fase: raccogliere i saperi generali sul concetto di lavoro. Questionario; emerge l’uso comune del termine lavoro,oppure lavoro- spostamento, lavoro-forza,lavoro-azione, ( mai insieme); Terza fase: F=Fxs; esperienza senza spiegazioni; difficoltà a focalizzare lo scopo e ad interpretare quanto visto. Disorientati, risposte di tutti i tipi. Compilazione scheda operativa prima da soli poi correzione insieme. Quarta Fase:relazione tra intensità della F e spostamento subito dal corpo. Esperienze: più attivi e oculati nelle risposte. Concetto di proporzionalità diretta che emerge direttamente da loro. Compilazione scheda operativa prima da soli poi correzione insieme. Verifica: momento positivo. Commenti positivi sul tipo di approccio sperimentale; meno noioso rispetto alla lezione tradizionale (noiosa); più pregnante rispetto alla lezione tradizionale.

8 Aspetti positivi: Possibilità di confronto con altri ordini di scuola; Possibilità di lavorare in modo diverso dal solito; Stimolo a trattare un argomento complesso sin dalla scuola primaria; Possibilità di avere un riscontro oggettivo relativamente all’attività svolta; Apertura all’interdisciplinarietà tra le varie materie scientifiche,

9 Aspetti negativi: Complessità dell’argomento trattato. Difficoltà a circoscrivere e semplificare l’argomento trattato nei diversi ordini di scuola. Difficoltà a trovare un filo conduttore dalla primaria all’ultimo anno della scuola secondaria.

10 Relazione del percorso formativo
Competenze sviluppate: Potenziamento della capacità di lavorare in gruppo per la progettazione di un’unità didattica. Importanza della raccolta dei saperi diffusi per avere una base di partenza ed eliminare le eventuali misconoscenze. Importanza dell’attività sperimentale per trattare anche piccoli argomenti. Ricorrere per quanto possibile all’esperienza quotidiana degli alunni utilizzando anche materiale povero e facilmente reperibile. Importanza del confronto fra i vari ordini di scuola per creare una continuità tra gli argomenti.

11 Elementi del percorso formativo che ho trovato particolarmente utili
Sperimentazione del lavoro progettato dal gruppo e confronto dei risultati ottenuti nelle diverse classi. Necessità di affrontare piccole parti di programma in modo approfondito (poco ma bene)‏ Utilità delle esperienze e degli esperimenti. Utilità dell’errore nell’apprendimento. Utilità del lavoro di gruppo come metodo di confronto con gli altri colleghi

12 Indicazioni che potrei offrire per migliorare ulteriormente l’efficacia del percorso formativo
Utilizzazione del bilinguismo nella didattica delle scienze (l’uso di termini non comunemente utilizzati può evitare l’insorgere di misconoscenze). Diluire maggiormente gli incontri per poter sperimentare le attività con maggiore tranquillità lasciando più spazio alla riflessione personale e al confronto.

13 Elementi di raccordo fra l’attività sperimentale formativa e l’attività istituzionale
Scuola primaria: è stato uno stimolo a trattare l’argomento che è comunque previsto nei programmi ministeriali. Scuola secondaria di primo grado: non avrei trattato l’argomento a causa delle numerose implicazioni concettuali che l’argomento richiede. Ciò è consentito in quanto i programmi ministeriali lasciano ampia libertà di scelta degli argomenti da trattare. Scuola secondaria di secondo grado: questo argomento viene normalmente trattato nel programma di fisica.


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