Confederazione Nazionale dellArtigianato e della Piccola e Media Impresa Divisione Economica e Sociale Ufficio politiche fiscali Gli studi di settore visti.

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Confederazione Nazionale dellArtigianato e della Piccola e Media Impresa Divisione Economica e Sociale Ufficio politiche fiscali Gli studi di settore visti come strumenti di difesa Il collegamento con gli altri metodi di accertamento presuntivi e il Redditometro Claudio Carpentieri Resp. Ufficio politiche fiscali CNA

PIsa, 19 febbraio e Firenze, 20 febbraio Sommario:i punti da approfondire 1. Come si è arrivati agli studi di settore 2. La costruzione degli studi di settore 4. La difesa del contribuente 5. Gli altri metodi di accertamento presuntivi 3. Analisi dei risultati sulle tintolavanderie

Come si è arrivati agli studi di settore Un percorso volto a risolvere una situazione di caos vessattorio 3 PIsa, 19 febbraio e Firenze, 20 febbraio 2011

4 La logica di fondo che ha condotto alla costruzione degli settore ed i risultati politici ottenuti Le richieste che condussero nel 1986 a chiedere la nascita degli studi di settore Erraticità degli accertamenti induttivi. Assenza di un confronto con lA.F. precedente al contenzioso Per conferire dignità alla categoria distinguendo i comportamenti, generatori di concorrenza sleale La CNA insieme alle altre categorie interviene nella costruzione dello strumento, avendo la facoltà di chiedere anche interventi correttivi. PIsa, 19 febbraio e Firenze, 20 febbraio 2011

I passaggi prima di arrivare agli studi di settore 5 Coefficienti di reddito: 1989 Coefficienti di ricavo: 1990 Minimum tax: 1992 Prima di arrivare agli studi di settore si è passati per.. Norma di previsione studi di settore (artt. 62-bis e 62-sexies D.L. 331/93) Si è poi passati 55 PIsa, 19 febbraio e Firenze, 20 febbraio 2011

6 La struttura del protocollo dintesa del settembre 1996: estrema sintesi Avvio degli studi di settore A fronte di Semplificazioni dei sistemi di accertamento Perequazione della base imponibile PIsa, 19 febbraio e Firenze, 20 febbraio 2011

La costruzione degli studi di settore Dalla cluster analisis allanalisi degli elementi discriminanti 7PIsa, 19 febbraio e Firenze, 20 febbraio 2011

Lessenza degli studi di settore: come la tecnica estrema può aiutare la politica Gli studi di settore devono essere inquadrati nella strutturazione di un sistema di relazioni che conduce ad un valore di stima dei ricavi condiviso Gli attori: amministrazione finanziaria contribuenti ed associazioni In organi: commissione esperti e osservatori regionali Definiscono la stima dei ricavi sulla base di un processo di analisi comparativa con lutilizzo di tecniche di analisi micro-economica settoriale e tecniche di analisi statistica multivariata. S.O.S.E. 8 PIsa, 19 febbraio e Firenze, 20 febbraio 2011

Dati strutturali delle imprese di ciascun settore (dalle stesse comunicati attraverso i modelli ) Sose: identifica i modelli organizzativi… (che emergono dallanalisi dei dati) Sose: determina le relazioni di stima… (di ciascun modello organizzativo) Commissione di esperti: valuta lapplicabilità… (mediante test e prove su casi e con la partecipazione delle imprese) ed esprime un parere … Modalità di costruzione degli studi: I vari passaggi per lapprovazione degli studi di settore 9PIsa, 19 febbraio e Firenze, 20 febbraio 2011

I vari passaggi che portano alla costruzione della c.d. funzione di ricavo Per ciascun settore di attività economica lanalisi prevede Individuazione degli elementi strutturali caratterizzanti lattività Identificazione dei modelli organizzativi: Cluster Selezione dei contribuenti in condizioni di normalità economica Definizione delle funzioni di ricavo e analisi della territorialità Assegnazione dei contribuenti ai cluster in fase di applicazione dello studio Si tratta comunque di un sistema in working progress I singoli contenuti delle diverse fasi sono, infatti, molto diversi da quelli utilizzati per la costruzione dei primi 45 studi di settore 10 PIsa, 19 febbraio e Firenze, 20 febbraio 2011

Gli elementi essenziali dello studio di settore delle tintolavanderie UG67U I diversi cluster e la costruzione della funzione di ricavo 11PIsa, 19 febbraio e Firenze, 20 febbraio 2011

I dati delle imprese dello studio (es.:Tintolavanderie – UG67U) Personale addetto allattività (dipendenti e non) Unità locale (caratteristiche, servizi offerti e tariffe applicate) Elementi specifici dellattività (prestazioni effettuate, tipologia della clientela, consumi, spese sostenute per lavorazioni affidate a terzi, modalità di svolgimento dellattività, altri servizi offerti ed elementi specifici di spese sostenute) Beni strumentali (numero dei beni e tipologia, mezzi di trasporto) Elementi contabili (conto economico e valore dei beni strumentali utilizzati ) Modalità di costruzione degli studi: gli elementi rilevanti per la cluster analisis delle tintolavanderie 12PIsa, 19 febbraio e Firenze, 20 febbraio 2011

I modelli organizzativi delle Tintolavanderie UG67U Modalità di costruzione degli studi di settore: la definizione dei diversi cluster nelle tintolavanderie 13PIsa, 19 febbraio e Firenze, 20 febbraio 2011

I modelli organizzativi delle Tintolavanderie VG67U – TOTALE Modalità di costruzione degli studi di settore: la definizione dei diversi cluster nelle tintolavanderie – I NUOVI CLUSTER 14PIsa, 19 febbraio e Firenze, 20 febbraio 2011 ClusterDescrizioneNumerosità 1Lavanderie monoprezzo668 2Lavanderie verso clientela industriale193 3Lavanderie specializzate nel lavaggio a secco910 4Lavanderie industriali156 5Lavanderie stagionali112 6Lavanderie tradizionali9125 7Lavanderie specializzate in pelli, pellicce, tappeti, tendaggi e divani 129 8Lavanderie localizzate in centri commerciali424 9Lavanderie specializzate in lavanolo di biancheria320 10Lavanderie self service863 11Lavanderie specializzate in lavaggio di biancheria429

Le relazioni di stima dei ricavi delle imprese dello studio delle Tintolavanderie – UG67U – (esempi) Definizione dei nuovi clusterDefinizione dei nuovi cluster Modalità di costruzione degli studi: come si passa dai costi ai ricavi 15PIsa, 19 febbraio e Firenze, 20 febbraio 2011

Il lavoro fatto nellultima revisione dello studio di settore applicabile dal 2010 – VG67U Sono stati generati 2 nuovi cluster (si è passati da 9 a 11) per meglio rappresentare le attività Recepito il peso dei soci amministratori che percepiscono un compenso (viene dato un valore alla % di apporto lavorativo, a prescindere dal valore del compenso) Recepito a regime la "Tipologia dell'offerta" (righi D14 e D15) prima presenti nel quadro Z senza alcun peso Recepito a regime il "Valore dei beni strumentali riferiti a biancheria e indumenti destinati al noleggio" (rigo E18) prima presente nel quadro Z senza alcun peso. PIsa, 19 febbraio e Firenze, 20 febbraio

ESITO dell applicazione … CONGRUO NON CONGRUO ??? O.K. ! ! ! 17PIsa, 19 febbraio e Firenze, 20 febbraio 2011

NORMALITA CONTABILE (dal 2006) COERENZA ECONOMICA es.: Tintolavanderie – UG67U Incidenza dei costi di disponibilità dei beni strumentali mobili; Incidenza dei costi residuali; Durata delle scorte. Resa dei beni strumentali mobili Valore aggiunto per addetto; Margine operativo lordo per addetto non dipendente; Resa dei consumi di energia elettrica; Le altre informazioni dellesito: la distinzione tra analisi della normalità e coerenze economica 18PIsa, 19 febbraio e Firenze, 20 febbraio 2011

19 Gli studi di settore sotto il profilo dellimpatto emotivo Lo strumento degli studio di settore nei periodi di normalità economica Consente di evidenziare lefficienza e lefficacia dellazione imprenditoriale Evidenzia le possibili aspettative del fisco Consente allimprenditore di modificare le scelte aziendali al fine di migliorare lazione imprenditoriale Conferisce alle imprese congrue e normali, tranquillità sul fronte di controlli fiscali Peraltro consente di evidenziare da subito gli elementi economico organizzati che possono spiegare una eventuale non congruità prima della presentazione della dichiarazione PIsa, 19 febbraio e Firenze, 20 febbraio 2011

CRISI ECONOMICA REVISIONE CONGIUNTURALE SPECIALE (art.8 DL 185/2008) CON PARTICOLARE RIGUARDO A DETERMINATI SETTORI O AREE TERRITORIALI, GLI STUDI POSSONO ESSERE INTEGRATI SULLA BASE DEI DATI: DELLA CONTABILITA NAZIONALE; DI ENTI E ISTITUZIONI PUBBLICHE E PRIVATE SPECIALIZZATI; SEGNALATI DAGLI OSSERVATORI REGIONALI PER GLI STUDI. REVISIONE CONGIUNTURALE SPECIALE (art.8 DL 185/2008) CON PARTICOLARE RIGUARDO A DETERMINATI SETTORI O AREE TERRITORIALI, GLI STUDI POSSONO ESSERE INTEGRATI SULLA BASE DEI DATI: DELLA CONTABILITA NAZIONALE; DI ENTI E ISTITUZIONI PUBBLICHE E PRIVATE SPECIALIZZATI; SEGNALATI DAGLI OSSERVATORI REGIONALI PER GLI STUDI. Enti ed istituti di ricerca: Istat Prometeia Isae Università … Inps Inail ecc. Associazioni di categoria: … cna … con oltre (!) posizioni di imprese Comunicazione annuale IVA del 1 marzo 2010 con i dati relativi al Integrati con i costi di acquisto dei beni e servizi delle operazioni passive, oltre ai BS. 20PIsa, 19 febbraio e Firenze, 20 febbraio 2011

CRISI ECONOMICA 2009 Approvazione della revisione congiunturale per il 2009 Decreto 20 maggio 2010 I contribuenti che, per il periodo dimposta 2009, dichiarano, anche a seguito di adeguamento, ricavi o compensi di ammontare non inferiore a quello risultante da GERICO ridotto dei correttivi, non sono assoggettabili ad accertamento in base agli studi. Limiti/soglie Normalità economica Altri Correttivi specifici Correttivi Congiunturali di settore Correttivi Congiunturali individuali 21PIsa, 19 febbraio e Firenze, 20 febbraio 2011

Correttivo settoriale (Tintolavanderie UG67U) applicato al periodo dimposta 2009: rif. nota tecnica allegata al DM 20/5/2010 Alle tintolavanderie, oltre al correttivo individuale si è applicato un correttivo CONGIUNTURALE DI SETTORE 22 PIsa, 19 febbraio e Firenze, 20 febbraio 2011

Effetto dei correttivi congiunturali: selezione di 32 mila imprese CNA 23PIsa, 19 febbraio e Firenze, 20 febbraio 2011

Alcune analisi sullandamento dei fondamentali Economici sul totale soggetti e sulle tintolavanderie Landamento dei ricavi, del reddito e della congruità 24PIsa, 19 febbraio e Firenze, 20 febbraio 2011

Nel 2008: i congrui naturali sono aumentati (+2,7%); gli adeguamenti in dichiarazione scendono del 1,6% ma aumentano del 2% i soggetti non congrui nellintervallo di confidenza; I soggetti non congrui fuori dallintervallo di confidenza si riducono (-3%). Landamento delle congruità nel tempo 25PIsa, 19 febbraio e Firenze, 20 febbraio 2011

Gli indicatori di normalità economica hanno evidenziato le situazioni di formale congruità, generalmente ottenuta operando una manipolazione dei dati dichiarati ai fini dellapplicazione degli Studi di Settore. Nellambito dei soggetti non congrui e non adeguati va isolata la quota dei soggetti che hanno attestato/asseverato i dati dichiarati ( contribuenti hanno utilizzato il campo annotazioni). Va, altresì, isolata la quota di soggetti in condizioni di marginalità economica che, per definizione, difficilmente possono raggiungere la condizione di congruità e di normalità economica. Leffetto dellintroduzione degli indicatori di normalità 26PIsa, 19 febbraio e Firenze, 20 febbraio 2011

Lanalisi dei comportamenti in Italia. % CONTRIBUENTI INTERESSATI DALLE COMUNICAZIONI INVIATE DALLAGENZIA DELLE ENTRATE NEL PIsa, 19 febbraio e Firenze, 20 febbraio 2011

Andamento del numero di imprese (tinto-lavanderie) rientranti negli studi di settore. PIsa, 19 febbraio e Firenze, 20 febbraio

Analisi di andamento della redditività e dei ricavi del settore delle tintolavanderie 29PIsa, 19 febbraio e Firenze, 20 febbraio 2011 Dato provvisorio

Come si spiega la riduzione del reddito nei periodo della crisi – confronto anni 2009 e PIsa, 19 febbraio e Firenze, 20 febbraio 2011

Analisi per anni dei ricavi, dei redditi e della congruità - lavanderie – Elaborazioni Ufficio politiche fiscali CNA su dati MEF PIsa, 19 febbraio e Firenze, 20 febbraio

Analisi della congruità per anni PIsa, 19 febbraio e Firenze, 20 febbraio

I risultanti ufficiali della lotta allevasione sulle piccole imprese Tra studi di settore ed altri metodi di accertamento 33PIsa, 19 febbraio e Firenze, 20 febbraio 2011

Lutilizzo degli studi di settore come strumento di accertamento - anno 2007 Accertamenti effettuati Metodi diversi STUDI DI SETTORE accertamenti Maggiore imposta milioni Maggiore imposta media circa Accertamenti STUDI DI SETTORE accertamenti Maggiore imposta 142 milioni Maggiore imposta media circa Secondo lannualità il numero dei non congrui va da circa 600 mila a circa 1 milione su circa 3,7 milioni Su una platea di circa 4,3 milioni di soggetti con ricavi inferiore a PIsa, 19 febbraio e Firenze, 20 febbraio 2011

35 Lutilizzo degli studi di settore come strumento di accertamento - anno 2008 Accertamenti effettuati Metodi diversi STUDI DI SETTORE accertamenti circa Maggiore imposta milioni Maggiore imposta media circa Accertamenti STUDI DI SETTORE accertamenti circa Maggiore imposta 487milioni Maggiore imposta media circa Secondo lannualità il numero dei non congrui va da circa 800 mila a circa 1 milione su circa 3,7 milioni Su una platea di circa 4,3 milioni di soggetti con ricavi inferiore a PIsa, 19 febbraio e Firenze, 20 febbraio 2011

Andamento degli accertamenti a mezzo studi di settore negli anni Anno di riferimento Numero accertamenti Imposta media accertata PIsa, 19 febbraio e Firenze, 20 febbraio 2011

Valutazione del rischio selezione per laccertamento a mezzo studi di settore Platea teorica studi di settore Soggetti esclusi Soggetti a studi Congrui (61%) Adeguati (15%) Soggetti non congrui e non adeguati Nellintervallo di confidenza () Situazioni di marginalità Con Note aggiuntive (rif.2008) POTENZIALE ACCERTAMENTO su RISCHIO SELEZIONE (rif.verifiche da studi effettuate nel 2009 ) ,27% (10,26%) 37 PIsa, 19 febbraio e Firenze, 20 febbraio 2011

Le possibilità di difesa del contribuente La difesa del contribuente parte dal quadro annotazioni del quadro studi di settore 38PIsa, 19 febbraio e Firenze, 20 febbraio 2011

CONTRIBUENTI CHE HANNO UTILIZZATO IL CAMPO ANNOTAZIONI nel nel nel nel Classificazione delle Annotazioni 2008 in base a tecniche di Text Mining Principali cause di attestazione: Non normalità economica: Incidenza dei costi di disponibilità dei beni strumentali; Rotazione del magazzino o durata delle scorte; Valore aggiunto per addetto; Redditività dei beni strumentali; Periodo di non normale svolgimento dellattività Marginalità economica: Condizioni soggettive del titolare; Situazioni riferibili allimpresa; Situazioni riferibili al mercato; Localizzazione dimpresa. Altre cause Crisi economica La difesa parte dalla compilazione del quadro annotazioni 39PIsa, 19 febbraio e Firenze, 20 febbraio 2011

nel nel 2008 CONTRIBUENTI CHE HANNO UTILIZZATO IL CAMPO ANNOTAZIONI IN RELAZIONE ALLA CRISI ECONOMICA 2008 Di fronte alla crisi economica 2008 e a seguito dellintroduzione dei correttivi, gli Studi di Settore hanno dimostrato di adattarsi alla nuova realtà. Il numero di soggetti con annotazioni riferite alla crisi economica sono stati solo Le annotazioni riferite alla crisi economica 40PIsa, 19 febbraio e Firenze, 20 febbraio 2011

I CONTRIBUENTI NON CONGRUI E NON ADEGUATI … INVITATI A RENDERE CONTO DELLE ANOMALIE ( NON CONGRUITA E INCOERENZA ) DINANZI ALLUFFICIO … cd. CONTRADDITTORIO RICERCA DI UNA DEFINIZIONE O ACCORDO TRA LE PARTI … cd. Accertamento con adesione con riduzione delle sanzioni ACCERTAMENTO DA PARTE DELLUFFICIO … cd. CONTENZIOSO e relative conseguenze … TEORICAMENTE POSSIBILE ANCHE LARCHIVIAZIONE … Tra contraddittorio o contenzioso 41PIsa, 19 febbraio e Firenze, 20 febbraio 2011

La valenza probatoria degli studi di settore La mancata congruità da sola non basa: serve lanalisi di rischio evasione 42PIsa, 19 febbraio e Firenze, 20 febbraio 2011

Gli ultimi orientamenti dellAgenzia delle entrate Cir.5 del 23/1/2008Cir.13 del 9/4/2009 Nota del 4/6/2009 Al fine di emettere un avviso di accertamento a mezzo studi di settore occorre dimostrare lidoneità dellutilizzo dello strumento di accertamento al caso specifico. Le valutazioni che possono motivare lavviso di accertamento a mezzo studi di settore diventano anche criteri di selezione dei contribuenti da sottoporre ad accertamento a mezzo studi di settore Analisi della complessiva situazione del contribuente… per SELEZIONARE il soggetto da chiamare al contraddittorio; CORROBORARE le presunzioni della stima dello studio. Nelle note operative sono esclusi i collocati nellintervallo di confidenza 43 PIsa, 19 febbraio e Firenze, 20 febbraio 2011

Valenza probatoria degli studi: la conferma dalla Cassazione Le sentenze della Cassazione del 18/12/2009 Gli scostamenti derivanti dallapplicazione degli studi di settore rappresentano soltanto un indice rilevatore di una possibile anomalia del comportamento fiscale: sono quindi classificabili tra le presunzioni semplici La classificazione tra quelle gravi, precise e concordanti non discende dalla previsione normativa in base ad una procedura di accertamento standardizzato, ma deve formarsi dallanalisi di più presunzioni semplici nellambito del contraddittorio. Indicazioni specifiche dellAgenzia a tale riguardo … 44PIsa, 19 febbraio e Firenze, 20 febbraio 2011

La valenza probatoria degli studi frutto del lavoro costruito insieme allAgenzia delle entrate: corollario Da strumento gestito come se fosse automatico … a strumento di selezione delle posizioni da sottoporre a controllo … tenendo conto di ULTERIORI ELEMENTI Passaggio obbligatorio per lUfficio verificatore 45PIsa, 19 febbraio e Firenze, 20 febbraio 2011

Le limitazioni allutilizzo di altri metodi di accertamento basati su presunzioni: la CNA proposte e lidea e costruì la norma NON SONO APPLICABILI SE IL CONTRIBUENTE HA RICAVI/COMPENSI CONGRUI CONGRUI tenendo conto anche degli specifici indicatori di NORMALITA … ACCERTAMENTI IN BASE A PRESUNZIONI SEMPLICI (es.: check-list) …. CONDIZIONI … differenza 40% del dichiarato e comunque differenza non superiore a ANCHE A SEGUITO DI ADEGUAMENTO VOLONTARIO DAL 2006 !!! 46PIsa, 19 febbraio e Firenze, 20 febbraio 2011

Il passaggio dallattuale al nuovo redditometro Lattuale sistema di accertamento 47PIsa, 19 febbraio e Firenze, 20 febbraio 2011

Soggetti interessati e tipologia di reddito accertato –Persone fisiche che utilizzano i beni o ricevono i servizi indicati nellapposita tabella. –La persona interessata è quella che sopporta i costi dei beni o dei servizi. –Persone fisiche che utilizzano i beni o ricevono i servizi indicati nellapposita tabella. –La persona interessata è quella che sopporta i costi dei beni o dei servizi. Il reddito complessivo netto determinato sinteticamente è quello che, secondo lAmministrazione finanziaria, è necessario per: sostenere le spese di gestione dei beni/servizi; accantonare quote di risparmio necessarie per gli investimenti effettuati; sostenere le spese per il proprio mantenimento; 48PIsa, 19 febbraio e Firenze, 20 febbraio 2011

Elementi indicatori Elementi indicativi di capacità contributiva (beni e servizi) contenuti nella tabella: 1) Aeromobili; 2) Navi e imbarcazioni da diporto; 3) Autoveicoli; 4) Altri mezzi di trasporto a motore (motocicli, campers,ecc); 5) Roulottes; 6) Residenze principali e secondarie; 7) Collaboratori familiari; 8) Cavalli da corsa e da equitazione; 9) Assicurazioni. Elementi indicativi di capacità contributiva (beni e servizi) contenuti nella tabella: 1) Aeromobili; 2) Navi e imbarcazioni da diporto; 3) Autoveicoli; 4) Altri mezzi di trasporto a motore (motocicli, campers,ecc); 5) Roulottes; 6) Residenze principali e secondarie; 7) Collaboratori familiari; 8) Cavalli da corsa e da equitazione; 9) Assicurazioni. 49PIsa, 19 febbraio e Firenze, 20 febbraio 2011

Esempio di applicazione del redditometro: leffetto del possesso di una Golf SUDDIVISI IN BASE A: tipo di alimentazione (benzina o gasolio) cavalli fiscali Limporto risultante è ridotto del 10% per anno, fino ad un massimo del 40%, a decorrere dal terzo anno successivo a quello di prima immatricolazione. ESEMPIO: calcolo presunto 2004 Auto immatricolata 2001, cv ,77 + (172,09 x 3) = 2.257, ,04 x 5 = , ,20 – 10% = ,68 La riduzione si applica anche ai valori relativi alle categorie navi e imbarcazioni da diporto e altri mezzi di trasporto. 50PIsa, 19 febbraio e Firenze, 20 febbraio 2011 Il reddito stimato ad esempio ora dal mero possesso di una Volkswagen Golf

Residenze principali e secondarie Le residenze sono suddivise in base a: residenze principali in proprietà o altro diritto reale o detenute a titolo gratuito (in base alla regione in cui sono ubicate); residenze secondarie in proprietà o altro diritto reale o detenute a titolo gratuito ubicate in Italia o allestero; residenze principali o secondarie in locazione non stagionale; residenze secondarie in locazione stagionale; residenze secondarie in multiproprietà. L ammontare relativo alle residenze in proprietà è calcolato in base alla superficie (mq) e ad un importo da moltiplicare per i mq. e da rapportare al periodo di utilizzo. Le residenze sono suddivise in base a: residenze principali in proprietà o altro diritto reale o detenute a titolo gratuito (in base alla regione in cui sono ubicate); residenze secondarie in proprietà o altro diritto reale o detenute a titolo gratuito ubicate in Italia o allestero; residenze principali o secondarie in locazione non stagionale; residenze secondarie in locazione stagionale; residenze secondarie in multiproprietà. L ammontare relativo alle residenze in proprietà è calcolato in base alla superficie (mq) e ad un importo da moltiplicare per i mq. e da rapportare al periodo di utilizzo. 51PIsa, 19 febbraio e Firenze, 20 febbraio 2011

Altri beni e servizi Roulottes: importo fisso da moltiplicare per il coefficiente Collaboratori familiari: suddivisi fra a tempo pieno conviventi e a tempo parziale o non conviventi Cavalli : suddivisi fra cavalli mantenuti in proprio e a pensione e fra cavalli da corsa e da equitazione. Assicurazioni: sono comprese tutte le assicurazioni stipulate dal contribuente (es. ass. incendio casa) – escluse quelle relative ai veicoli a motore, sulla vita e quelle contro infortuni e malattie. Limporto è rappresentato dallammontare del premio pagato. 52PIsa, 19 febbraio e Firenze, 20 febbraio 2011

Determinazione reddito sintetico Somma dei valori riferiti ai singoli beni o servizi: a) Valore più elevato considerato per intero; b) Secondo valore: riduzione del 40% c) Terzo valore: riduzione del 50%; d) Quarto valore: riduzione del 60%; e) Valori successivi al quarto: riduzione dell80%. Somma dei valori riferiti ai singoli beni o servizi: a) Valore più elevato considerato per intero; b) Secondo valore: riduzione del 40% c) Terzo valore: riduzione del 50%; d) Quarto valore: riduzione del 60%; e) Valori successivi al quarto: riduzione dell80%. Al reddito presunto determinato sulla base dei beni e servizi occorre aggiungere le spese per incrementi patrimoniali effettuate nellanno accertabile o in quelli successivi. Ai fini dellutilizzo del redditometro, occorre che sussistano, congiuntamente due condizioni: il reddito complessivo accertabile si deve discostare per almeno un quarto da quello dichiarato; scostamento per almeno due periodi di imposta consecutivi. 53PIsa, 19 febbraio e Firenze, 20 febbraio 2011

Prova contraria il contribuente può dimostrare che il maggior reddito sintetico trova giustificazione, in tutto o in parte, nel possesso di redditi esenti o soggetti a ritenute alla fonte a titolo dimposta o ad imposta sostitutiva, ovvero in altre circostanze di fatto quali disinvestimenti patrimoniali, percezione di indennizzi che legittimamente non hanno concorso alla determinazione del reddito, atti di liberalità degli ascendenti. La prova deve risultare da idonea documentazione e può essere fornita in fase di istruttoria (es. questionario) ovvero in sede di contraddittorio con lufficio. il contribuente può dimostrare che il maggior reddito sintetico trova giustificazione, in tutto o in parte, nel possesso di redditi esenti o soggetti a ritenute alla fonte a titolo dimposta o ad imposta sostitutiva, ovvero in altre circostanze di fatto quali disinvestimenti patrimoniali, percezione di indennizzi che legittimamente non hanno concorso alla determinazione del reddito, atti di liberalità degli ascendenti. La prova deve risultare da idonea documentazione e può essere fornita in fase di istruttoria (es. questionario) ovvero in sede di contraddittorio con lufficio. 54PIsa, 19 febbraio e Firenze, 20 febbraio 2011

Il redditometro applicabile dallanno dimposta 2009 I due livelli di redditometro 55PIsa, 19 febbraio e Firenze, 20 febbraio 2011

Con la Manovra economica estiva … MODIFICA SOSTANZIALE DEL REDDITOMETRO POSSIBILITA PER LAMMINISTRAZIONE FINANZIARIA DI APPLICARE LACCERTAMENTO SINTETICO, IN ALTERNATIVA SULLESISTENZA DI QUALSIASI TIPO DI SPESA SOSTENUTA NEL CORSO DEL PERIODO DIMPOSTA SULLA BASE DI INDICATORI DI CAPACITA CONTRIBUTIVA, COSTRUITI SU BASE STATISTICA E DIFFERENZIATI PER TIPOLOGIA DI FAMIGLIA E PER TERRITORIO 56PIsa, 19 febbraio e Firenze, 20 febbraio 2011

schema per la costruzione Coppia con anni Persona sola con più di 65 anni Coppia con meno di 35 anni Persona sola con meno di 35 anni Persona sola con anni Coppia con più di 65 anni Coppia con 1 figlio Coppia con 2 figli Monogenitore Coppia con 3 o più figli Suddivisione TERRITORIALE dei circa 41 milioni di contribuenti in Cluster familiari Spese relative allabitazione Spese relative agli automezzi Spese relative al tempo libero Altre spese Stima del reddito sulla base di una regressione ed individuazione di un intervallo di confidenza … 57PIsa, 19 febbraio e Firenze, 20 febbraio 2011

E SUFFICIENTE 1 ANNO ! … NUOVO REDDITOMETRO … E COMUNQUE FATTA SALVA LA PROVA CONTRARIA CONDIZIONE PER LACCERTAMENTO E CHE IL REDDITO COMPLESSIVO DETERMINATO SINTETICAMENTE SIA SUPERIORE DI UN QUINTO DI QUELLO DICHIARATO DAL CONTRIBUENTE. E PEGGIORATIVO ! 58PIsa, 19 febbraio e Firenze, 20 febbraio 2011 Alle prove previste per lattuale redditometro si può anche dimostrare che si tratta di utilizzo di risparmi (vedi lucido precedente)

Gli aspetti positivi e le criticità su queste idee di innovazione 59 Gli aspetti positivi Le criticità Scova anche gli evasori totali di redito dimpresa (concorrenza sleale) La relazione è di immediata comprensibilità Ovviamente questo aspetto dipenderà dai risultanti dello strumento, per cui abbiamo chiesto una sperimentazione preventiva Non può esistere un vero Contraddittorio, se la prova contraria è così limitata Manca una validazione preventiva condivisa La prova contraria che si può portare a confutazione è limitata La franchigia proporzionale del 20% è inadeguata PIsa, 19 febbraio e Firenze, 20 febbraio 2011