Test COAGULATIVI (I) Misurano il tempo necessario per ottenere la coagulazione di un campione di plasma citratato dopo aggiunta di opportuno reattivo.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
GUIDA PER I PAZIENTI ANTICOAGULATI
Advertisements

TEG Domande cruciali Si sta formando un coagulo?
DETERMINAZIONE DEL KRYPTOFIX NELLA PREPARAZIONE DEL 18F-FDG
Titolazioni redox E = E n + [Inrid] Inox + ne  Inrid log
Angela Matteucci Patologia Clinica Livorno Corso SISET Livorno, 27 marzo 2004.
VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIRURGICO
ALTERAZIONI DELLA COAGULAZIONE
MONITORAGGIO DI LABORATORIO DELLA TERAPIA ANTITROMBOTICA
L'emostasi La salvaguardia dell'integrità della circolazione sanguigna è regolata da un complesso sistema di processi fisiologici multifattoriali che coinvolgono:
CAUSE PRINCIPALI DI TROMBOCITOPATIE
COORDINATE POLARI Sia P ha coordinate cartesiane
La scelta del paniere preferito
1 la competenza alfabetica della popolazione italiana CEDE distribuzione percentuale per livelli.
DEFINIZIONE TIPOLOGIA MODALITA’ DI RICHIESTA
VARIABILITA’ ANALITICA, ERRORI DI MISURA, SICUREZZA DI QUALITA’
ALTERAZIONI EMATOLOGICHE IN CORSO DI NEOPLASIE
Lez. 3 - Gli Indici di VARIABILITA’
TERAPIA CHIRURGICA DELLE VALVULOPATIE
COME COSTRUIRE UN GRAFICO
Analisi Chimiche Volumetriche
DIAGNOSTICA DELL’EMOFILIA ACQUISITA
Terapia antitrombotica nelle Sindromi Coronariche Acute
Fisiopatologia dell’Emostasi in Chirurgia
Inferenza statistica per un singolo campione
1 Capitolo 2: Semplificazione, Ottimizzazione e Implicazione.
1 Esempi di consistenza sui limiti Non consistente sui limiti, considera Z=2, poi X-3Y=10 Ma il dominio qui sotto e consistente sui limiti: Confrontare.
Offerta e Domanda di mercato
eliana minicozzi linguaggi1a.a lezione2
IL MERCATO Lezione 2 del modulo introduttivo di Economia politica
Validazione METEO 2005 Regione Friuli. Stazioni con misure assimilate da LAPS (in ROSSO) Stazioni indipendenti (fornite da ARPA FVG) usate per la validazione.
Settima lezione fisiopatologia dell’emostasi.
Esame di Dosimetria II – Prof. A. Piermattei
EMORRAGICA-TROMBOTICA
Lezione 8 La valutazione dello scarto per “fuori tolleranza”
Num / 17 Lezione 8 Numerosità del campione, metodi grafici.
Esercizio 1 casi titolo di studio 1medie 2elementari 3medie 4 5superiori 6 7medie 8laurea 9superiori 10laurea Considerando la seguente matrice di dati,
LItalia vista dallEuropa Considerazioni su uno studio comparativo delleducazione matematica in Europa Periodico di Matematiche Biagio Beatrice
Emoderivati fII + fIX + fX (+fVII) soluzione di albumina umana
Il documento regionale
CINETICA CHIMICA.
1. Da misure di conducibilità elettrica risulta che la solubilità del solfato di bario BaSO4 in acqua pura è 1.05·10-5 mole/litro a 25°C. Si calcoli il.
Sistema emostatico La funzione è proteggere l’integrità dell’albero vascolare, e limitare le perdite ematiche in sede di lesione L’emostasi è strettamente.
Perché Real-Time? Real time PCR Analisi PCR quantitativa
I valori di riferimento
A.I.A. Laboratorio Standard Latte
Valutazione di laboratorio della coagulazione
Cominciamo a parlare di tangenti.
Nuovi anticoagulanti orali nella fibrillazione atriale non valvolare
CONCENTRAZIONI SOLUZIONI
Unità 2 Distribuzioni di probabilità Misure di localizzazione Misure di variabilità Asimmetria e curtosi.
Pippo.
Evoluzione della contabilità analitica
Lez. 3 - Gli Indici di VARIABILITA’
UGUAGLIANZE NUMERICHE
Normale emostasi limita la perdita di sangue regolando l’interazione
Buona Pratica di Laboratorio ESAMI DI BASE IN URGENZA E ROUTINE
Buona Pratica di Laboratorio ESAMI DI BASE IN URGENZA E ROUTINE
Riccardo Gionata Gheri
EMOGLOBINA Hb > 8 g/dl No Trasfusione Hb < 8 g/dl Trasfusione 1 U EC Controllare Hb dopo ogni EC Hb > 8 g/dl No Trasfusione Hb < 8 g/dl Trasfusione 1 U.
PATOLOGIA CLINICA patologia clinica dott. G.Nicocia.
Scelta del metodo analitico:
Diagnostica Di Laboratorio
Switching tra NAO ed altri anticoagulanti orali o parenterali
TRATTAMENTO STATISTICO DEI DATI ANALITICI
Cliccare qui per leggere il PDTA sezione Diagnostica di laboratorio Area Medica -NAO Area Chirurgica -NAO Follow-up Indietro Emorragie Area Chirurgica.
Copia per il SIMT Co.B.U.S. COMITATO OSPEDALIERO per il BUON USO del SANGUE - SIMT di RAGUSA, MODICA, VITTORIA  RICHIESTA TYPE AND SCREEN Reparto  Ricovero.
Copia per il SIMT Co.B.U.S. COMITATO OSPEDALIERO per il BUON USO del SANGUE - SIMT di RAGUSA, MODICA, VITTORIA  RICHIESTA TYPE AND SCREEN Reparto  Ricovero.
L’Aggregazione Piastrinica
Transcript della presentazione:

Test COAGULATIVI (I) Misurano il tempo necessario per ottenere la coagulazione di un campione di plasma citratato dopo aggiunta di opportuno reattivo. La presenza di eparina provocherà un allungamento del tempo di coagulazione direttamente correlato alla concentrazione eparinica. Centro Trombosi Firenze

Test COAGULATIVI (II) aPTT - Tempo necessario alla formazione del coagulo di fibrina quando il plasma viene ricalcificato in presenza di sostituti del fattore piastrinico 3 (cefalina) associati ad attivatori della fase di contatto (ac.ellagico, silice micronizzata, caolino)  studia la via intrinseca e la via comune della coagulazione. TT - Tempo necessario alla formazione del coagulo di fibrina quando il plasma viene ricalcificato in presenza di concentrazioni ottimali di trombina  studia la fibrino-formazione Centro Trombosi Firenze

aPTT: espressione dei risultati aPTT paziente Ratio = ----------------------------------- aPTT plasma di controllo Plasma di controllo? Plasma liofilo o pool di plasmi normali Media del range di riferimento Limite superiore del range di riferimento Mediana di 20 soggetti normali Valore basale

Range terapeutico dell’aPTT nel monitoraggio della terapia eparinica con UFH Considerato utile il range 1.5-2.5 ratio corrispondente a livelli di eparina di - 0.2-0.4 U/ml (titol. con solfato di protamina) - 0.3-0.7 U/ml (dos. cromogenico per anti-Xa) La sensibilità del sistema reagente/strumento può però essere molto diversa (dosi uguali di eparina  diverso allungamento dell’aPTT) Possibili variazioni anche fra lotti dello stesso reagente

Limiti all’uso dell’aPTT nel monitoraggio della terapia eparinica con UFH aPTT prolungato anche per: Riduzione di uno/più fattori Presenza di inibitori specifici Presenza di LAC aPTT accorciato per: Aumento fibrinogeno e FVIII Aumento PF4

Prothrombin Time (PT) Expression of results Clotting time (seconds) Activity (percentage) PT ratio (patient/normal) INR (patient/normal)ISI

Prothrombin Time (PT) Attività percentuale: Tempo in secondi non paragonabile in vari sistemi Attività percentuale: Si preparano diluizioni 1:2, 1:4, 1:8 di un plasma normale (o pool di plasma normali) e si attribuisce un’attività di 50%, 25%, 12.5% Si riportano I dati su assi cartesiani costruendo una curva da usare per valutare I campioni

Per valori corti di PT (percentuale > 100%) piccole variazioni del tempo danno grosse variazioni percentuali 10 20 30 PT (sec) Attività protrombinica (%) 100 50 A B A = 18% B = 25%

Per valori lunghi di PT la curva si impenna così che per molti secondi di differenza ci sono scarse variazioni percentuali: questo non va bene né per gli anticoagulati né per gli epatopatici 10 20 30 PT (sec) Attività protrombinica (%) 100 50 A B A = 18% B = 25%

Patient’s PT in Seconds Mean Normal PT in Seconds PT ratio Patient’s PT in Seconds Mean Normal PT in Seconds PT ratio = The INR is calculated by the formula shown on this slide. The ISI is the International Sensitivity Index. Each thromboplastin is assigned an ISI which reflects the sensitivity of the thromboplastin to Warfarin-mediated reduction of the Vitamin K dependent clotting factors. By convention, the ISI of the reference thromboplastin is 1.0. The higher the ISI, the less sensitive the thromboplastin is to Warfarin-mediated reduction of the Vitamin K dependent clotting factors. The next two slides provide an example of how the ISI (sensitivity) of the thromboplastin influences the PT ratio (PTR) and how the resulting variability is corrected by expressing the results as an INR. Centro Trombosi Firenze

PT ratio Varia con le diverse tromboplastine Meno peggio di attività anche se non ideale per gli epatopatici Inadatto per gli anticoagulati per i quali è stato messo a punto INR

Log-PT with Working System Calibration of PT Systems Log-PT with Working System manual technique Log-PT with IS ISIWorking system = Slope x ISIIS

Patient’s PT in Seconds Mean Normal PT in Seconds INR Equation ( ) Patient’s PT in Seconds Mean Normal PT in Seconds ISI INR = INR = International Normalized Ratio ISI = International Sensitivity Index The INR is calculated by the formula shown on this slide. The ISI is the International Sensitivity Index. Each thromboplastin is assigned an ISI which reflects the sensitivity of the thromboplastin to Warfarin-mediated reduction of the Vitamin K dependent clotting factors. By convention, the ISI of the reference thromboplastin is 1.0. The higher the ISI, the less sensitive the thromboplastin is to Warfarin-mediated reduction of the Vitamin K dependent clotting factors. The next two slides provide an example of how the ISI (sensitivity) of the thromboplastin influences the PT ratio (PTR) and how the resulting variability is corrected by expressing the results as an INR. Centro Trombosi Firenze

How Different Thromboplastins May influence the PT Ratio and INR Patient’s PT (Seconds) Mean Normal (Seconds) Thromboplastin Reagent PTR ISI INR A 16 12 1.3 B 18 12 1.5 This slide shows the results of the PT (expressed both as a time in seconds and a PTR) performed on five aliquots of the same plasma sample using five thromboplastins with different ISI values. The results of the PTR varies among the five aliquots of the same test plasma, reflecting the variability in the sensitivities of the thromboplastins. C 21 13 1.6 D 24 11 2.2 E 38 14.5 2.6 Centro Trombosi Firenze

How Different Thromboplastins May influence the PT Ratio and INR Patient’s PT (Seconds) Mean Normal (Seconds) Thromboplastin reagent PTR ISI INR A 16 12 1.3 3.2 2.6 B 18 12 1.5 2.4 2.6 This slide is similar to the last one, but the results of the ISI values of the five thromboplastins and the corresponding INR values are added. It is clear that the marked variability of the PTR is normalized by expressing the results as an INR. C 21 13 1.6 2.0 2.6 D 24 11 2.2 1.2 2.6 E 38 14.5 2.6 1.0 2.6 Centro Trombosi Firenze

Vantaggi dell’INR Univoca quantificazione del livello di anticoagulazione Normalizzazione della variabilità fra diversi lotti di tromboplastine Possibilità di movimento dei pazienti Possibilità di un linguaggio comune fra i Centri Definizione dei range terapeutici ottimali per le diverse patologie Possibile utilizzo dei risultati degli studi Centro Trombosi Firenze

Prothrombin Time (PT) INR Sistema messo a punto solo per gli anticoagulati Non sarebbe da usare per gli altri pazienti perché può dare false certezze e perché non è sicuro che la correzione dell’ISI in realtà non accentui l’errore invece di correggerlo nei pazienti non anticoagulati Meno problemi se la tromboplastina ha ISI vicino a 1 Un INR specifico per gli epatopatici non è proponibile perché non si sa come impiegare epatopatici omogenei e confrontabili come si fa per gli anticoagulati quando si calcola l’ISI NB Indice MELD per valutare indicazione a trapianto fegato usa INR!!! con possibile valutazione disomogenea dei pazienti a seconda del laboratorio che esegue PT