EQUAZIONI DIFFERENZIALI LINEARI A COEFFICIENTI COSTANTI.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Bisogna risolvere l’equazione
Advertisements

PROGETTO LAUREE SCIENTIFICHE
FORMULE DI GAUSS-GREEN NEL PIANO.
I sistemi di equazioni di I grado
Equazioni differenziali
MATEMATICA PER L’ECONOMIA
Capitolo 8 Sistemi lineari.
Autovalori e autovettori
Geometria analitica dello spazio
MATEMATICA PER L’ECONOMIA
EQUAZIONI Prendiamo in considerazione delle funzioni reali in una variabile reale Una equazione è una uguaglianza tra due funzioni eventualmente verificata.
METODI EQUAZIONI DIFFERENZIALI Funzioni che mettono in relazione una variabile indipendente ( es. x), una sua funzione ( es. y = f(x) ) e la.
COORDINATE POLARI Sia P ha coordinate cartesiane
Fisica 2 18° lezione.
Meccanica 2 1 marzo 2011 Cinematica in una dimensione
Meccanica aprile 2011 Oscillatore armonico, energia meccanica
Esercizio 1 Un filo indefinito è costituito da due semirette AB e BC formanti un angolo retto, come in figura Il filo è percorso da una corrente I = 10.
Definizione e caratteristiche
Esempio : 2x+5=11-x è un’uguaglianza vera se x è uguale a 2.
Algebra lineare.
Equazioni differenziali lineari
Moto armonico smorzato
Elementi di Matematica
PER FUNZIONI DI PIÙ VARIABILI - 3.
PER FUNZIONI DI PIÙ VARIABILI - 2.
CALCOLO DIFFERENZIALE PER FUNZIONI DI PIÙ VARIABILI - 4.
SUPERFICIE NELLO SPAZIO, FORMULE DELLA DIVERGENZA E DI STOKES
Argomenti della lezione
EQUAZIONI E SISTEMI D’EQUAZIONI DIFFERENZIALI LINEARI A COEFFICIENTI
SISTEMI D’EQUAZIONI ED EQUAZIONI DIFFERENZIALI LINEARI.
EQUAZIONI DIFFERENZIALI ORDINARIE ALTRI TIPI INTEGRABILI
EQUAZIONI DIFFERENZIALI ORDINARIE PRIME CONSIDERAZIONI .
"I SISTEMI LINEARI COME MODELLO DI PROBLEMI"
I Sistemi Lineari Molti, problemi per poter essere risolti, hanno bisogno dell’introduzione di uno o più elementi incogniti. Ad esempio consideriamo il.
Polinomi, integrazione e ottimizzazione
STATISTICA a.a METODO DEI MINIMI QUADRATI REGRESSIONE
Cavi coassiali e le onde TEM
Equazioni Differenziali Ordinarie Metodi Multi-step
Studente Claudia Puzzo
Schema per instabilità barotrope Se esiste una componente immaginaria per la velocità di fase allora la perturbazione cresce esponenzialmente nel tempo.
TRINOMIO DI II °: fattorizzazione o completamento del quadrato?
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE ‘E.MATTEI’
Lezione 13 Equazione di Klein-Gordon Equazione di Dirac (prima parte)
ALGEBRA algebrizzare problemi
Equazioni differenziali Applicazioni Economiche
EQUAZIONI DI SECONDO GRADO
Di Crosara Andrea. Ci proponiamo di trovare una strategia risolutiva per lequazione di secondo grado completa dove a, b, c, sono tutti diversi da 0. Utilizziamo.
Funzioni polinomiali Lezione 1
Si tratta dello stesso serbatoio cilindrico dl caso precedente, a cui è stata aggiunta una pompa sulla tubatura di uscita, che consente di ottenere una.
5. LE CARATTERISTICHE DINAMICHE
Daniele Santamaria – Marco Ventura
relazioni tra radici e simmetrie Lezione 3
Di Cunzolo Alessandro Farioli Giuseppe 10 Gennaio 2012
POLINOMI E FUNZIONI lanello dei polinomi Lezione 2.
EQUAZIONI DI PRIMO GRADO
ESTENSIONI SEMPLICI e TEOREMA DELL’ELEMENTO PRIMITIVO
Sottospazi vettoriali
Equazioni lineari.
LA RETTA Assi cartesiani e rette ad essi parallele
Equazioni e disequazioni irrazionali
MATEMATICA PER L’ECONOMIA e METODI QUANTITATIVI PER LA FINANZA a. a
Sistemi e Tecnologie della Comunicazione
Forma normale delle equazioni di 2° grado Definizione. Un'equazione di secondo grado è in forma normale se si presenta nella forma Dove sono numeri.
Anno scolastico 201 /201 Keith Devlin Anno scolastico 201 /201 Stanislas Dehaene L'assorbimento di questo sistema ha inizio già nell'infanzia, ancor.
TRANFER DEFINITION FUNCTION G(s) I(s) U(s) Relationship between input and output of a system in the domain of the complex variable s s - complex variable.
Raccogliamo x al primo membro e 2 al secondo:
Ancora sulle equazioni di secondo grado….. Equazione di secondo grado completa Relazione tra le soluzioni di un'equazione di secondo grado.
ESPONENZIALI E LOGARITMI
Cinematica del punto materiale Studia il moto dei corpi senza riferimento alle sue cause Il moto è completamente determinato se e` nota la posizione del.
Classe II a.s. 2010/2011 Prof.ssa Rita Schettino
Transcript della presentazione:

EQUAZIONI DIFFERENZIALI LINEARI A COEFFICIENTI COSTANTI

Argomenti della lezione Equazioni lineari con coefficienti costanti. Termini noti di tipo particolare. Oscillazioni forzate Accenno ai sistemi

EQUAZIONI LINEARI CON COEFFICIENTI COSTANTI

Consideriamo un’equazione d’ordine n completa con coefficienti costanti y(n) + a1 y(n-1) + … + an y = b(x) Qui i coefficienti a1 , … , an sono numeri reali, mentre b(x) è una funzione che in generale è supposta continua

L’equazione omogenea associata è y(n) + a1 y(n-1) + … + an y = 0 Si dice polinomio caratteristico il polinomio P(z) = zn + a1 zn-1 + … an-1 z + an

L’equazione zn + a1 zn-1 + … an-1 z + an = 0 si dice equazione caratteristica Siano a1, a2, …, ar, le radici reali dell’equazione caratteristica, di molteplicità m1, m2, … , mr; siano poi b1, b2, …, bs e b1, b2, …, bs le radici complesse e le complesse coniugate, ciascuna di molteplicità

n1, n2, … , ns. Allora P(z) = (z- a1)m1  ... (z- ar) mr  (z - b1)n1  (z - b1)n1 … (z - bs)ns (z - bs)ns Ricordiamo che se b = a + i b, allora b = a - i b.

Analogamente alla fattorizzazione del polinomio P(z), si può pensare a una fattorizzazione dell’operatore differenziale che dà l’equazione omogenea L(y) = y(n) + a1 y(n-1) + … + an y = (D - a1I)m1  ... (D - arI) mr  (D - b1I)n1  (D - b1I)n1 … (D - bsI)ns (D - bsI)ns y = 0

È facile vedere che se  e  sono due numeri reali o complessi e y(x) è una funzione due volte derivabile (D - I) (D - I) y = (D - I) (D - I) y = [D2 –( + ) D +  I] y = = y” –( + )y’ +   y Dunque la fattorizzazione di L(y) ha senso, poiché si può pensare fatta in un ordine arbitrario

Se y soddisfa (D - I) y = 0 oppure (D - I) y = 0, allora è anche y” –( + )y’ +   y = 0. Dunque ogni soluzione di (D - I)p y = 0 dove  è uno degli ai o uno dei bk, è una soluzione dell’ equazione omogenea. Se p=1, è facile riconoscere che una soluzione di (D - I) y = 0 è data da

y = e  x = exp( x) Se  è un numero reale allora la funzione è un esponenziale a valori in R. Se  = c + i d, la soluzione, grazie alle formule d’Eulero, si scrive e(c+id)x = ecx (cos d x + i sen d x) In questo caso anche c – i d è soluzione del polinomio caratteristico e perciò anche

e(c-id)x = ecx (cos d x - i sen d x) è soluzione dell’equazione differenziale. Poiché l’equazione è lineare, anche una loro combinazione lineare è soluzione. Dunque sono soluzioni relative a radici complesse coniugate dell’ equazione caratteristica ecx cos d x = [e(c+id)x + e(c-id)x ]/2 ecx sen d x = [e(c+id)x - e(c-id)x ]/(2i)

Queste soluzioni hanno il vantaggio di essere date da funzioni a valori reali. Che cosa si può dire se p > 1 ? Si osserva che, in generale,

(D - I) (xk ex) = k xk-1 ex se k  1 (D - I)2 (xk ex) = k(k-1) xk-2 ex se k  2 E quindi (D - I)n (xk ex) = 0 se k < n

Dunque sono soluzioni dell’ equazione omogenea le seguenti funzioni e a1x, x e a1x, … , x(m1-1) e a1x …………………………………. e ar x, x e ar x, … , x(mr-1) e ar x relative alle soluzioni reali del polinomio caratteristico;

Se bk = ak + i bk si trovano le seguenti soluzioni e a1x cos(b1x), x e a1x cos(b1x), … , x(n1-1) e a1x cos(b1x) e a1x sen(b1x), x e a1x sen(b1x), … , x(n1-1) e a1x sen(b1x) ……………………………………………..

easx cos(bsx), x easx cos(bsx), … , x(ns-1) easx cos(bsx) easx sen(bsx), x easx sen(bsx), … , x(ns-1) easx sen(bsx) Tutte le funzioni qui ricordate sono lin. indip. su tutto R. Dunque ogni soluzione dell’equazione omogenea è combinazione lineare

delle funzioni presentate in precedenza. Naturalmente deve valere la relazione n = m1 + m2 + … + mr + 2(n1+ n2 +… + ns)

Esempio Si trovi l’integrale generale di y(4) –2y’” + 2y” –2y’ + y = 0 L’equazione caratteristica è z4 –2 z3 + 2 z2 –2 z + 1 = 0

Ossia (z –1)2 (z2 + 1) = 0 Le radici sono z1 =1 di molteplicità 2 e z2 = i, z3 = -i che sono semplici Quindi le seguenti sono le quattro soluzioni linearmente indipendenti dell’equazione omogenea

y1 = ex , y2 = x ex y3 = cos x , y4 = sen x La soluzione generale è y = c1 ex + c2 x ex + c3 cos x + c4 sen x

Con un’opportuna scelta delle costanti si può risolvere ogni problema di Cauchy. Si voglia trovare la soluzione che soddisfa le condizioni iniziali y(0) = 0, y’(0) = -1, y”(0) = 0, y’”(0) = 1

Si trova c1 = c2 = c3 = 0, c4 = -1 E quindi y(x) = - sen x

EQUAZIONE COMPLETA

ò Y ( x ) = U t × B d Ricordiamo la formula generale che fornisce un integrale particolare del sistema completo, specializzandola al caso di un’equazione d’ordine n. Ricordiamo la formula generale Y ( x ) = U - 1 t × B d ò

Ci interessa solo la prima componente di Y(x). Conviene ricordare che B(x) = (0,..,0,b(x))T U(t)-1B(t) = (b(t)/W(t))(Wn1(t), .. ,Wnn(t)) T Qui W(t) = det U(t) , si dice il wronskiano del sistema fondamentale

(y1(x)Wn1(t)+ y2(x)Wn2(t)+ .. + E quindi, la prima componente di U(x) U(t)-1B(t) è (y1(x)Wn1(t)+ y2(x)Wn2(t)+ .. + yn(x) Wnn(t)) b(t)/W(t) In definitiva otteniamo la seguente formula generale

y(x) = ò y1(t)………..yn(t) y’1(t)………..y’n(t) …………………….. y1(n-2)(t)….yn (n-2)(t) y1(x)………..yn(x) W(t) b(t) dt

In particolare, per un’equazione d’ordine 2 y(x) = ò y1(t)y2(t) y1(x)y2(x) W(t) b(t) dt

Cioè y(x) = ò y1(t) y2(x)- y1(x)y2(t) y1(t) y’2(t)- y’1(t)y2(t) b(t) dt