Motivazione allo studio e successo scolastico

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Luca Ercoli- Bruna Peraboni
Advertisements

Lucia de Anna, Ordinario di Pedagogia Speciale – IUSM Roma
Progetto autovalutazione d’ istituto
LEZIONI DOTT.SSA BARBARA ARGO
Le strategie metodologico-didattiche
didattica orientativa
Progetto Giovani Insieme educare alla solidarietà, scoprire il volontariato Soggetti coinvolti: Centro di Servizio per il Volontariato Associazioni di.
L’organizzazione aziendale
PROGETTO VALUTAZIONE. LA FORMAZIONE ALLA VALUTAZIONE Costruzione gruppo di lavoro ad hoc con docenti interessati per la costruzione di criteri chiari.
LA FIGURA PROFESSIONALE DEL
Gli Apprendimenti come si realizzano e cosa producono.
Università della Calabria Corso di laurea: Scienze della Formazione Primaria anno accademico Dr. Mario Malizia TEORIA E METODI DI PROGETTAZIONE.
Gestione delle classe con alunni stranieri
I MODELLI DIDATTICI DELL’APPRENDIMENTO
Il Cooperative Learning Metodo jigsaw
L’ATTIVITA’ DIDATTICA
Progetto CoHabitat Genitori, alunni, insegnanti: diventare responsabili insieme Montesanvito 27/05/2011 Istituto Comprensivo Monte San Vito Scuola media.
Bruno Losito, Università Roma Tre
… QUELLI CHE …insegnano…
MOTIVAZIONE LA MOTIVAZIONE RISULTA QUINDI UN TEMA
Apprendimento cooperativo e abilità di studio
Alcuni aspetti dell’educazione e formazione dell’adulto
Scuola Secondaria di primo Grado “A. Giuriolo”
PERSONALIZZAZIONE apprendimento e insegnamento valorizzazione dell’alunno Innovare la didattica per personalizzare L'educazione personalizzata non si riduce.
Convegno Rete Scuole Polo Sud Ottobre 2012 Italiano
Psicologia e scuola: esperienze in corso e prospettive future
Ancora tra sviluppo e apprendimento
SCUOLA SECONDARIA I° GRADO “RICCI-MURATORI” Ravenna
PROGETTO DI PSICOLOGIA SCOLASTICA
Piano dell'Offerta Formativa CIRCOLO DIDATTICO “G.B.PERASSO”
3 aspetti cruciali del processo di apprendimento
Nelle classi spesso si presentano problemi di comportamento
I QUATTRO PILASTRI DELL’EDUCAZIONE
Psicologia dello Sviluppo - Prof. P. Perucchini
APPRENDIMENTO COOPERATIVO
Chi è lo Psicologo? Lo psicologo è un professionista della salute.
SVILUPPO COGNITIVO E APPRENDIMENTO IN ADOLESCENZA
Condivisione Bisogni Scuole Scuole DA BES
LA PROFESSIONALITA’ DOCENTE
L’approccio cooperativo: più efficaci insieme
Vi danno il benvenuto Prof. ssa Maria Evelina Megale
Centro territoriale risorse per l’handicap – Milazzo (ME)
Psicologo a scuola Progetto Sperimentale a cura di Dr. Gianluca Godino Psicologo/Psicoterapeuta
Le teoriche del nursing
PROGETTO “ZATTERA” OVVERO LA PALESTRA DELLE ABILITA’ SOCIALI
1 RETE SCUOLA MEDIA “D’AZEGLIO” AP ISC ACQUASANTA ISC CASTEL DI LAMA CAPOLUOGO ISC ROCCAFLUVIONE I CARE SCUOLA CAPOFILA DIREZIONE DIDATTICA “BORGO SOLESTA’”
Sportello di ascolto C. I. C
Sono un bambino e ho bisogno di… Roberto Lingua Centro Riabilitazione Ferrero-Alba Associazione Italiana Dislessia Sez. Cuneo.
Il curricolo ?... Spunti di riflessione.
PSICOLOGIA dell’APPRENDIMENTO
ATTIVITÀ AL COMPUTER FATTORI: motivazionali (il computer suscita curiosità) cognitivi (il computer invita a pensare - studiare in una maniera diversa)
Le tecnologie al servizio della didattica speciale DOTT.SSA SASANELLI LIA DANIELA.
Apprendimento cooperativo Cooperative learning
Perché alcuni bambini non funzionano come gli altri?
IL FARE E IL SAPER FARE CIO’ CHE DEVE ESSERE INSEGNATO VIENE SCELTO E DEFINITO DALL’ISTITUZIONE ALLA QUALE E’ AFFIDATO IL COMPITO DI TRASMETTERE CONOSCENZE.
ISTITUTO COMPRENSVO DI ALI’ TERME POF
GESTIONE CLASSE DISPERSIONE SCOLASTICA INCLUSIONE SOCIALE
Il cooperative learning
Laboratorio del pensiero
AZIENDA ULSS 20 DI VERONA LA DISABILITA’ COME RISORSA PER LO SVILUPPO DI COMPETENZE RELAZIONALI, SOCIALI, EMOTIVE L’AZIENDA ULSS PROMUOVE I LABORATORI.
ISTITUTO COMPRENSIVO VIA A . MORO BUCCINASCO
Per una Didattica inclusiva
I° Istituto d’Istruzione Superiore “L. DA VINCI – G. GALILEI” “DIRITTI A SCUOLA” – Progetto C Sportello di “ASCOLTO PSICOLOGICO” per gli studenti appartenenti.
La didattica metacognitiva. La didattica metacognitiva è caratterizzata da un'attenzione primaria all'insegnamento di processi e strategie cognitive,
Dott. Stefano Maltese Centro d’Ateneo SInAPSi, Università degli Studi di Napoli Federico II LA PROGETTAZIONE DIDATTICA.
Come si insegna, come si impara Una cultura, un gruppo, per sopravvivere deve trasmettere ai giovani conoscenze e valori ciò avviene in contesti formali.
1 LA PSICOLOGIA: UNA SCIENZA ESATTA. 2 La psicologia è la scienza che studia il comportamento umano e che cerca di comprendere ed interpretare i processi.
SIRQ Scuole in Rete per la Qualità FLIPPED CLASSROOM.
ISTITUTO COMPRENSIVO “J.F. KENNEDY" DI MONTEFIORINO Corso base in Apprendimento Cooperativo.
La proposta preventiva per la scuola per l’area dipendenze a.s Dr. Luca Biffi 18 maggio 2016.
Transcript della presentazione:

Motivazione allo studio e successo scolastico Scuola Secondaria di I Grado “A. Balzico-S. Lucia” Dott.ssa Oliveto Tiziana Dott.ssa D’Andria Valeria

LEZIONE TRADIZIONALE O LEZIONE COPERATIVA?

Apprendimento Cooperativo: Metodo didattico che utilizza piccoli gruppi in cui gli studenti lavorano insieme per migliorare reciprocamente il loro apprendimento Nasce dalla didattica metacognitiva e si fonda sul principio della cooperazione Si tratta di una metodologia ancora nuova e poco diffusa in Italia( nel mondo anglosassone già fiorente da anni) Può essere applicata ad ogni compito, ad ogni materia e ad ogni curricula

Lezione frontale versus lezione cooperativa “insegnare e apprendere non sono sinonimi: possiamo insegnare bene, senza che gli studenti imparino” (Bodher, 1986) IMPARIAMO IL…….. 10% di ciò che leggiamo 20% di ciò che ascoltiamo 30% di ciò che vediamo 70% di ciò che discutiamo con gli altri 80% di ciò di cui abbiamo esperienza diretta 95% di ciò che spieghiamo ad altri (da “Corriere salute” 24 maggio 1999)

Lezione tradizionale L’insegnate è la principale fonte di conoscenza e del sapere, fissa il ritmo dell’apprendimento, suscita la motivazione o la recupera, facilita e individualizza l’apprendimento facendosi esso stesso trasmettitore di contenuti L’impostazione tradizionale delle classe è fortemente competitiva e individualistica Numerose ricerche hanno dimostrato che gli studenti, anche i più dotati hanno difficoltà a sostenere l’attenzione e l’interesse vivi per un’ora o più. Altri studi ci dicono che immediatamente dopo una lezione di 50 minuti, gli studenti ricordano circa il 70% di quanto presentato nei primi 10 minuti e il 20% del contenuto presentato negli ultimi 10 minuti.

Lezione “cooperativa” Le risorse e l’origine dell’apprendimento sono soprattutto gli allievi Gli studenti si aiutano reciprocamente e sono corresponsabili del loro apprendimento, stabiliscono il ritmo del lavoro, si correggono e si valutano, sviluppando e migliorando le relazioni sociali L’insegnate, da trasmettitore di contenuti, diventa facilitatore e organizzatore dell’attività di apprendimento avviene una costruzione sociale della conoscenza

In tale contesto risulta necessaria una professionalità docente le cui peculiarità si configurano: nella mediazione dei contenuti di apprendimento: il come apprendere piuttosto che il cosa apprendere Nelle modalità di relazione con gli alunni (soggetti attivi del proprio apprendimento)

Al successo scolastico L’abbandono del metodo di insegnamento tradizionale a favore di uno “cooperativo” Una produzione di abilità cognitive più elevate: gli studenti imparano di più facendo qualcosa di attivo invece del semplice ascolto o della semplice osservazione Un abbassamento dei livelli di ansia e di stress, inducendo la costruzione di relazioni più profonde, una migliore autostima ed un clima di classe disteso Crea una motivazione più forte ad imparare Al successo scolastico Benessere psicologico

….è una SPINTA…. …il nostro MOTORE…. La motivazione è l’espressione dei motivi che inducono un individuo ad una determinata azione. Da un punto di vista psicologico può essere definita come il PERCHE’ delle nostre azioni e come il FINE che spinge l’uomo al soddisfacimento di un proprio bisogno. Ogni atto privo di motivazione rischia di fallire

Teorie motivazionali FREUD: pulsioni e isitinti biologici di base che motivano i singoli a comportarsi in un determinato modo - Controllo delle pulsioni SKINNER (comportamentisti): mente= “tabula rasa” su cui l’esperienza costruisce un determinato comportamento - Motivazione e apprendimento controllati attraverso ricompense,gratificazioni esterne e rinforzi quali premi,voti e giudizi positivi

Bisogni di autorealizzazione MASLOW (umanisti): naturale propensione alla crescita e all’autorealizzazione - Motivazione come manifestazione di alcuni bisogni o tendenze primari Bisogni di autorealizzazione Bisogni di stima Bisogni di affetto Bisogni di sicurezza Bisogni fisiologici

BANDURA (cognitivismo): studio dei processi mentali - Motivazione influenzata dalle convinzioni dell’individuo circa il suo valore, le abilità o competenze, gli obiettivi e le aspettative (di successo o di fallimento) e i sentimenti positivi o negativi (curiosità, ansia) che derivano dai suoi processi di autovalutazione Fattori ESTERNI: sostegno sociale ed emotivi, ricompense e incentivi estrinseci; Fattori INTERNI: convinzioni, atteggiamenti

VANTAGGI: una buona motivazione aiuta i ragazzi a……….. raggiungere gli obiettivi prefissati; generare la forza di cambiare; sviluppare stima in se stessi e nelle proprie capacità; gestire il proprio sviluppo personale e culturale e aiutare gli altri in questo processo.

Coma alimentare la motivazione allo studio?

Favorendo un clima di classe disteso Promuovendo la reciproca fiducia Attraverso l’adozione di uno stile di insegnamento “cooperativo” ( “del fare insieme; dello sperimentare”) Favorendo un clima di classe disteso Promuovendo la reciproca fiducia Costruendo una leadership distribuita Agevolando l’integrazione del “diverso” Comunicando in modo efficace ed assertivo Facilitando la risoluzione dei conflitti Una buona motivazione Accrescimento del successo scolastico ed allo sviluppo personale e culturale

Lo psicologo scolastico A cosa serve? A formare gli insegnanti Supportare gli alunni Prevenzione (dei comportamenti a rischio, dell’abbandono scolastico ecc.) Facilitare la comunicazione tra scuola/famiglia/alunno Favorire lo sviluppo dell’apprendimento cooperativo Valido aiuto nella gestione scolastica del “disturbo” Come? “Sportello di Ascolto”

“insieme si può fare…..impariamo ad imparare” Grazie Dott.ssa Oliveto Tiziana Dott.ssa D’Andria Valeria