L’Italia Giolittiana
Ultimi governi Crispi 1889 Codice Zanardelli, abolita la pena di morte, e il divieto di sciopero, con forti limitazioni.. Politica estera espansione nel corno d’Africa. Nel 1891 a Milano viene fondata la prima Camera del Lavoro. Nel 1892 nasce il partito socialista italiano
Partito socialista italiano Programma, stilato nel 1900: Programma massimo. socializzazione., ecc. Programma minimo: la municipalizzazione, l’obbligo scolastico a 14 anni, e di conseguenza innalzamento dell’età d’ingresso al lavoro; legislazione per le lavoratrici madri. Suffragio universale come intermedio.
Fasci siciliani Il Psi si diffonde nelle città, ma anche nelle campagne- pianura padana, Toscana. Anche nelle campagne siciliane. Nascono leghe contadine. suscitando la reazione dei baroni latifondisti , i loro “campirei” sparano sui cortei, in alcuni paesi i contadini vanno all’assalto dei municipi. Giolitti, che dal 1891 aveva sostituito Crispi alla presidenza del Consiglio è accusato di non saper affrontare la situazione, oltreché coinvolto nello scandalo della Banca Romana.
Fasci siciliani Alla fine del 1893 torna al governo Crispi, che proclama lo Stato d’assedio in Sicilia e in Lunigiana. Arresta i capi dei Fasci. Messa fuori legge del Partito dei lavoratori italiani, scioglimento delle Camere del Lavoro. Due anni dopo si ricostituisce col nome di Partito socialista italiano 1896 sconfitta di Adua. Crispi esce di scena.
Età giolittiana 1901 grandi scioperi contro lo scioglimento della Camera del Lavoro di Genova. Al governo i progressisti (governo Zanardelli-Giolitti del 1901, ) Giolitti diventa presidente del consiglio nel 1903. Programma del nuovo governo: sostegno statale allo sviluppo industriale e relativa tolleranza nei conflitti di lavoro, neutralità dello stato nei rapporti economici e sociali. – i socialisti si astengono dal voto sul bilancio dell’Interno.
Età giolittiana Negli scioperi “economici” si dà ordine ai prefetti di non intervenire. Ma quando si tratta di Mezzogiorno il principio non vale Ma anche tra i socialisti ci si pone lo steso problema: accettare una collaborazione, supponendo uno stato neutrale. Riforme giolittiane: 1902 legge sulla municipalizzazioni dei pubblici servizi. 1903 fine del regime di concessioni per il servizio telefonico.
Età giolittiana 1902 legge di protezione del lavoro femminile e minorile 1902 creazione dell’ufficio del lavoro. 1906 creazione del Consiglio superiore del lavoro. Non riesce a introdurre l’imposta progressiva sul reddito (1909 la presentazione della proposta porta alla caduta di Giolitti). E il divorzio.
Età giolittiana 1901 Federazione nazionale lavoratori della terra. 1906 Confederazione generale del lavoro Crisi economica 1907. In Italia la crisi del settore in particolare cotoniero è forte,e continua negli anni successivi: a prolungarla è la ristrettezza del mercato interno- alcune zone non si sviluppano, i salari opo il 1907 interrompono il loro trend ascendente, o comunque lo rallentano.
Età giolittiana 1908 depressione anche nel settore metalmeccanico,che si riprende per effetto dell’intensificazione degli armamenti. Mentre il boom dell’automobilistica rallentava In Italia la crisi bancaria fu particolarmente grave: squilibrio tra la domanda di finanziamento e la disponibilità di risparmio, che determina la crisi borsistica e bancaria
Età giolittiana 1911 nasce la Confindustria I gruppi nazionalistici si rafforzano Ulteriormente con la guerra di Libia, voluta dall’industria pesante e dai nazionalisti. Giolitti ha sempre meno spazio di manovra. Ultima riforma: 1912 Suffragio universale maschile.