Lart. 12 della legge 104 del 1992 afferma che: Allindividuazione dellalunno come persona handicappata ed allacquisizione della documentazione risultante.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Progetto autovalutazione d’ istituto
Advertisements

TECNOLOGIA E INFORMATICA
DISTURBI SPECIFICI APPRENDIMENTO D.S.A
LA SCUOLA DEL FUTURO: “Indicazioni per il nuovo curricolo”
Interventi per l’integrazione scolastica dei disabili
COMPETENZE: CERTIFICAZIONE e...
ITAS “EINAUDI” BADIA POLESINE
LA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI
LA FIGURA PROFESSIONALE DEL
LA DIAGNOSI FUNZIONALE
Università della Calabria
L'INSEGNANTE SPECIALIZZATO PER LE ATTIVITA' DI SOSTEGNO
POF Scuola secondaria di primo grado Apecchio- Piobbico Funzioni strumentali Chiara Catena Sara Chegai Maria Tancini.
INDICAZIONI PER IL CURRICOLO (strumento di lavoro)
ORIENTAMENTO PROFESSIONALE
Il progetto educativo La biografia: La storia della persona
Diagnosi Funzionale, Profilo dinamico funzionale e Piano educativo individualizzato 1.Diagnosi funzionale(compilata dal neuropsichiatra infantile): serve.
LINEE GUIDA PER LINSERIMENTO DI ALUNNI STRANIERI CIRCOLO DIDATTICO DI SPOLTORE.
ANNO SCOLASTICO 2008/2009. Lintegrazione scolastica coinvolge non solo il singolo individuo, ma è un ampio progetto che interessa tutta la realtà del.
PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO (P.E.I.) di …
PENSARE PEDAGOGICO in I. C. F. PER UNA SCUOLA INCLUSIVA
L.440/1997 Punto 2 Direttiva n.180/1999 PROGETTO SPECIALE (L.440 /1997 Punto 2,Direttiva n.180/1999) EDUCAZIONE MOTORIA, FISICA E SPORTIVA (Programma PERSEUS)
Struttura logica del curricolo tra obiettivi, competenze e finalità
Osservatorio Locale Distretto 4 Bagheria Formazione G.O.S.P. a.s. 2011/2012 Piano Didattico Personalizzato.
La scuola secondaria di I° grado “Saffi”
Il docente di sostegno: un ruolo nella scuola dell’inclusione
PROTOCOLLO DI RETE PER ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (BES)
Progetto integrazione degli alunni diversamente abili premessa premessa finalità finalità obiettivi obiettivi soggetti coinvolti soggetti coinvolti fasi.
Laboratori espressivi e Indicazioni nazionali
LE BUONE PRASSI disabilità ed integrazione scolastica
Scuola Secondaria di 1° grado
Art. 3 della Costituzione
Percorsi per alunni con bisogni educativi speciali
Progetto di Formazione
UNICAL Progettazione individualizzata:
PROGETTO GENERALE.
SOCIO ECONOMICO EDUCATIVO FORMATIVO TERRITORIO GRUPPI E SOGGETTI POF CONSIGLIO DI CLASSE SINGOLO DOCENTE COLLEGIO DEI DOCENTI PROGR.NE C. di CLASSE PROGR.NE.
DELLO IOIO MARIAROSARIA
Dalle conoscenze … alle padronanze Conoscenze Capacità Contesti Scolastici Padronanza Abilità Competenza Contesti Personali Azioni.
L’articolazione del POF
Obiettivi per gli insegnanti:
“L’altra faccia della luna”
IL CURRICOLO: MOTIVAZIONE E ORIENTAMENTO I motivi di una scelta Lorientamento è un processo unitario che si inserisce nel contesto educativo come una modalità
LEGGE 104 del 1992 LEGGE QUADRO PER ASSISTENZA, INTEGRAZIONE SOCIALE E DIRITTI DELLA PERSONA CON HANDICAP “l’integrazione scolastica ha come obiettivo.
Lanalisi degli studi sulla riabilitazione dei disturbi cognitivi Nellanalisi degli interventi relativi alle diverse funzioni cognitive individuare: 1.
CON I GENITORI DEGLI ALUNNI
LA PROFESSIONALITA’ DOCENTE
Aumentativa Alternativa
P.D.P. P.E.I. PERSONALIZZATO Legge 170 (D.S.A.)
ISTITUTO COMPRENSIVO IVREAII ANNO SCOLASTICO 2014/2015
CARATTERISTICHE DEGLI STRUMENTI DI DOCUMENTAZONE
I.C. “SOCRATE-MALLARDO”
Il progetto di vita: la funzione del docente
Dalla diagnosi al PEI Dott.ssa Sasanelli.
ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
Gli strumenti di osservazione per l’inclusione scolastica
ISTITUTO COMPRENSVO DI ALI’ TERME POF
LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI
Integrazione sulla parte dedicata ai DSA Strumenti compensativi: sintesi vocale, registratore, programmi di video scrittura, calcolatrice, tabelle, formulari,
Scuola che: Educa la persona integralmente Accompagna il preadolescente fino alla soglia dell’adolescenza Previene i disagi e recupera gli svantaggi Apre.
PROTOCOLLO DI INTESA 10 FEBBRAIO 2014 PER LE ATTIVITA’ DI IDENTIFICAZIONE PRECOCE DEI CASI SOSPETTI DI DSA DI CUI ALL’ART. 7 COMMA 1 C.1 DELLA LEGGE 8.
AZIENDA ULSS 20 DI VERONA LA DISABILITA’ COME RISORSA PER LO SVILUPPO DI COMPETENZE RELAZIONALI, SOCIALI, EMOTIVE L’AZIENDA ULSS PROMUOVE I LABORATORI.
LA PROFESSIONALITA’ DOCENTE Che cosa dovrebbero saper fare i docenti.
ANALISI DEI METODI DI INSEGNAMENTO
Per una Didattica inclusiva
UNITÀ DI APPRENDIMENTO PROF.SSA SENAREGA. UNITÀ DI APPRENDIMENTO Un insieme di esperienze di apprendimento incentrate sui processi formativi e non sui.
Psicomotricità all’asilo nido
nella Scuola dell’Infanzia
PEI - PROGETTO DI VITA Diagnosi funzionale Momento conoscitivo del reale funzionamento dell’alunno secondo il modello ICF Profilo Dinamico Funzionale Momento.
Legge 104/92 ART. 3 comma 1: … E’ persona handicappata colui che presenta una minorazione fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva,
Transcript della presentazione:

Lart. 12 della legge 104 del 1992 afferma che: Allindividuazione dellalunno come persona handicappata ed allacquisizione della documentazione risultante dalla diagnosi funzionale, fa seguito un profilo dinamico funzionale ai fini della formulazione di un piano educativo individualizzato o personalizzato, alla cui definizione provvedono congiuntamente, con la collaborazione dei genitori della persona handicappata, gli operatori delle unità sanitarie locali (ASL) e, per ciascun grado di scuola, personale insegnante specializzato, con la partecipazione (quando cè) dellinsegnante operatore psico-pedagogico. Soggetto diversamente abile

Il profilo indica le caratteristiche fisiche, psichiche, sociali ed affettive dellalunno e pone in rilievo sia le difficoltà di apprendimento conseguenti alla situazione di handicap e le possibilità di recupero, sia le capacità possedute che devono essere sostenute, sollecitate e progressivamente rafforzate e sviluppate nel rispetto delle scelte culturali della persona handicappata. IL PROFILO DINAMICO FUNZIONALE Indica in via prioritaria, dopo un primo periodo di inserimento scolastico, il prevedibile livello di sviluppo nei tempi brevi (sei mesi) e medi (due anni) Comprende necessariamente la descrizione funzionale dellalunno in relazione alle difficoltà che dimostra di incontrare in settori di attività Comprende necessariamente lanalisi dello sviluppo potenziale a breve termine e a medio termine a livello sensoriale, motorioprassico, neuropsicologico, affettivo-relazionale, autonomia, comunicazionale, etc..

Linsieme di persone che agiscono sinergicamente sullalunno disabile, ciascuna a seconda della propria sfera di azione e di competenza avendo in comune lobiettivo dellintegrazione dellalunno dentro e fuori la famiglia, dentro e fuori la scuola. SCUOLA CLASSE NELLO STESSO GLH ALUNNO Il GLH acquisisce alcuni importanti elementi facendo unindagine su alcune variabili, quali:

COMPORTAMENTI INSEGNANTI Quali docenti sono a conoscenza di nozioni e informazioni sullhandicap Quali docenti sono disponibili ad informarsi Quali docenti sono disponibili a mantenere i contatti con le figure specialistiche che seguono lalunno Sullatteggiamento dei docenti di fronte alla paura della minorazione Se esistono stereotipie e certezze errate sul trattamento e sullintervento

INDAGANDO Quali rapporti lallievo handicappato ha con i compagni Sulle eventuali informazioni raccolte dalla classe sui problemi e necessità del disabile (medico, sociali, relazionali) Sullutilizzo del lavoro di gruppo in classe Sul set didattico

Allinterno dello stesso GLH Competenza sociale: storia evolutiva, frequenza scolare precedente, risultati e problemi Anamnesi: nascita, prima infanzia, etc..

VERIFICANDO Autonomia: ingresso a scuola, uscita cambio dellora Motivazione a frequentare la scuola Motivazione a proseguire gli studi Motivazione a stare con i compagni Uso funzionale del linguaggio verbale socializzato Osservazioni emozionali: comandi minacce, meraviglia, ira, etc. Interiorizzazione del sé corporeo

Allesterno della scuola Indagini sulla giornata sistemi di vita Ingerenze dei genitori sulla organizzazione della sua vita Indagini sul quartiere Partecipazione dellalunno ad attività, associazioni, etc. Frequenza di bar, sale giochi cinema, discoteca, etc. Partecipazione e frequenza agli spettacoli degli stadi

Allinterno della famiglia o istituto Rilevare linflusso della Tv o altri Media Rapporti con i pari in famiglia Rapporti con i parenti e amici della famiglia Come la famiglia vive il suo handicap Interessi dellalunno, hobbies Voglia di nascondere il suo handicap agli altri Quali sono gli stimoli che la famiglia propone

INDAGINE SULLE RISORSE DELLA SCUOLA Kit didattico pedagogico Kit didattici specifici per le tipologie di handicap Personale specializzato

Priorità degli obiettivi nellipotesi programmatoria Lavorare su abilità presenti e verificate Lavorare sullacquisizione e padronanza degli strumenti specifici Scegliere di lavorare su abilità primarie (socializzazione/integrazione) Utilizzare materiale esistente nella scuola e in famiglia

Curricolo esplicito Abilità sociali Abilità di comunicazione Gioco e attività ricreative Area motoriaArea cognitiva

Area cognitiva Organizzazione Percettiva e simbolica Attività a tavolino Grafismo Capacità logica ClassificazioneSeriazione Uso del numero

Area abilità sociali Uso del telefono come mezzo di comunicazione Uso dellorologio e di gestione del tempo Uso del denaro Orientamento e mobilità nellambiente

Abilità di comunicazione Linguaggio espressivo Linguaggio funzionale Linguaggio creativo Comprensione di parole astratte Analisi dei sentimenti

Gioco e attività ricreative Giochi di manipolazione elementare Giochi di costruzione semplici Giochi sociali

Area motoria Abilità grosso- motorie di base e contatto corporeo Ritmo corporeo senza e con musica Movimenti meccanici Movimenti oppositivi e di resistenza

STRUTTURA DEL PEP Analisi della situazione di partenza Obiettivi fondamentali sia in area cognitiva che affettivo-relazionale Obiettivi per le diverse aree

Obiettivi educativi Obiettivi didattici generali Obiettivi didattici specifici Contenuti Metodologie, strumenti

Ci si riferisce generalmente allarea affettivo-relazionale ed al campo delle scelte etiche. Obiettivi a lungo termine che intersecano trasversalmente lintero curricolo.

Sono generici e a lungo termine. Riguardano il recupero, il consolidamento, o il potenziamento di capacità e abilità cognitive generali o trasversali, in quanto comuni a tutte le discipline. Tutti gli insegnanti portano il proprio contributo al raggiungimento di tali obiettivi

Gli obiettivi specifici traducono in abilità specifiche le linee programmatiche generali. Si terrà conto del profilo emerso dallanalisi della situazione di partenza (recupero prerequisiti e abilità incerte, consolidamento o potenziamento di competenze possedute). Bisogna tener conto del quadro patologico. ESEMPI Insufficienza mentale medio-grave: si privilegia il lavoro su autonomia, area psicomotoria, comunicazione, integrazione Ipoacusia: la programmazione deve investire tutti gli ambiti disciplinari, ponendo in rilievo gli interventi di recupero delle competenze inficiate dalla patologia (competenze morfosintattica e lessicale, orientamento spaziotemporale, etc.). Se gli allievi possono perseguire obiettivi comuni al resto della classe, si deve specificare in quali aree ciò può avvenire e in quali si hanno differenziazioni..

Il riferimento è sempre la situazione di partenza. Mai programmare contenuti se non in riferimento al PDF, ma è altrettanto ridurre un programma perché si ritengono troppo difficili talune nozioni. Tenere conto degli interessi dellalunno.

Bisogna impegnare lalunno in unattività che consenta il consolidamento di quanto acquisito. Occorre chiarire le caratteristiche dellintervento, specificando come verrà strutturato. Lintervento può essere diretto: Diversamente Abile Rapporto 1 a 1 Insegnante-alunno Gruppo fascia bassaClasse

Tipo di attività Brainstorming Giuoco (oggetto, a squadre, simulazioni) Immagini audiovisivi Materie plastiche Fabulazione, Fiaba, racconto Apprendimento Per scoperta Computer multimedialità

Per verifica sintende unoperazione di controllo efficace per accertare lapprendimento. La quantificazione obiettiva avviene tramite una misurazione. Per valutazione sintende il giudizio sul processo di apprendimento. E un elemento fondamentale della programmazione, poiché si valuta lapprendimento, ma anche linsegnamento. La valutazione si esplica in rapporto dinamico funzionale con la programmazione Valutazione diagnostica In itinereSommativa