1 LONCOLOGIA E LA PSICOLOGIA DI GENERE Reggio Emilia 24 settembre 2010 la competenza educativa dellinfermiere Catia Franceschini Hospice Maria Teresa Chiantore.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
LE CURE AL PAZIENTE CON CRITICITA’ LEGATE ALL’AUTONOMIA
Advertisements

Una definizione L’educazione terapeutica:
H.PEPLAU Ha svolto attività clinica presso ospedali pschiatrici.
Dagli obiettivi alle competenze
QUALITÀ VISIBILI ED INVISIBILI:
2°- 4°- 5° Circolo di Piacenza 16 novembre 2007
AMBIENTE CONTESTO NEL QUALE UN’ORGANIZZAZIONE OPERA, COMPRENDENTE L’ARIA, L’ACQUA, IL TERRENO, LE RISORSE NATURALI, LA FLORA, LA FAUNA, GLI ESSERI UMANI.
L’infermiere come garante della qualità
DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI
L’USO DEI FARMACI E L’ANZIANO: IL RUOLO DEL FARMACISTA
PSICOLOGIA DELL’EDUCAZIONE Felice Carugati e Patrizia Selleri
Gruppo 1 Valutazione della relazione insegnamento apprendimento
Modalità e tipi di consulenza: La consulenza di processo
Università della Calabria
Caratteri di una formazione diretta allo sviluppo di competenze Michele Pellerey 1Montesilvano 19 marzo 2010.
Progetto PERGAMON Sviluppo delle competenze della PA locale a sostegno della progettazione integrata PERCORSO FORMATIVO DELLA PROVINCIA DI LECCE “Il ruolo.
Coordinate culturali ed operative INDICAZIONI PER IL CURRICOLO INDICAZIONI PER IL CURRICOLO Scuola dellinfanzia Scuola dellinfanzia Primo Ciclo distruzione.
AL PERCORSO DI PRESA IN CURA
LE COMPETENZE PSICOLOGICHE CHE CIASCUN PROFESSIONISTA DEVE POSSEDERE
1 LONCOLOGIA E LA PSICOLOGIA DI GENERE Reggio Emilia 15 ottobre 2010 la competenza educativa dellinfermiere Claudio Persiani Hospice Maria Teresa Chiantore.
Codice Deontologico dellInfermiere 1999 punto 3.1 Linfermiere aggiorna le proprie conoscenze attraverso: 1.La Formazione Permanente 2.La Riflessione Critica.
Amministratore Delegato
PROGETTO QUALITÀ “dal vecchio al nuovo…”
L'alternanza scuola - lavoro.
Il Concetto di Competenza DEFINIZIONI METODI E STRUMENTI PER LIMPLEMENTAZIONE E LA VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE.
CONCETTO DI COMPETENZA Grosseto 09/10/07 A. Capone.
«organizzare le cure e curare l’organizzazione»
RESPONSABILE DEL PROGETTO: Lavagna Mara
Lo studio della prestazione lavorativa (Parte I) Guido Sarchielli Alma Mater studiorum Università di Bologna.
La comunicazione medico-paziente
Progettazione di percorsi didattici a scuola e in fattoria
Elaborato F.S. Di Somma V. PROGETTO QUALITA VERSO IL…. MANUALE DELLA QUALITA A.S. 2006/2007 F. S. QUALITA DI SOMMA V.
1. Scopo e campo di applicazione 2. Riferimenti normativi
La presa in carico dello studente infermiere: come migliorare l’apprendimento di competenze gestuali, intellettuali e relazionali 17 MARZO 1 APRILE GRUPPO.
Il passaggio dal concetto di compliance a quello di aderenza 4 Compliance … è il grado in cui il comportamento di una persona coincide con le raccomandazioni.
Isabella Bertazzi Oncologia Medica A Istituto Regina Elena
Osservatorio sull’utenza 2005
progetto di educazione familiare.
IL COMPUTER NELLA SCUOLA
1. Vostro figlio/a viene volentieri a scuola?. 2. Lofferta formativa della scuola frequentata da suo figlio/a risponde alle aspettative della sua famiglia?
METODICHE DIDATTICHE Università degli Studi di Genova
INFERMIERI Educazione e salute
L’EDUCAZIONE DEL PAZIENTE E DELLA FAMIGLIA ED ILRUOLO DEL CASE MANAGER
Indicazioni per il coinvolgimento dei cittadini: le Raccomandazioni generali e operative Alessandro Bazzoni 14/16 Novembre 2011.
Parrocchia S. Maria Assunta Moricone - Rm
Significati da condividere
DIDATTICA LABORATORIALE
IL PROGETTO DESECO SAPERE CONTESTO INTEGRAZIONE COMPETENZA
LA PROFESSIONALITA’ DOCENTE
Differenziare in ambito matematico
GENITORI E FIGLI: AIUTARLI NELLE SCELTE Laboratorio per genitori febbraio-marzo 2012 in collaborazione con ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “Leonardo.
La valutazione Che cosa Come.
Dott.ssa Catiuscia Settembri
la difficile marcia verso l’autonomia e l’innovazione
Il Disease and Care Management
dalle abilità alle competenze
Convegno ACOS 26/10/2013 Aspetto relazionale nelle cure riabilitative Dot. Patrizia Di Fazio Policlinico A.Gemelli.
Le teoriche del nursing
IL PROGETTO BCNL LA SCUOLA PATTO PER IL LAVORO. IL TUTOR.
STILI DI LEADERSHIP (1/5)
Il progetto di vita: la funzione del docente
Virginia Henderson cenni storici
malattie infettive - bergamo
La relazione nella tutela giuridica
LA BUSSOLA ORIZZONTE DI SENSO QUALE PERSONA QUALE ALUNNO/BAMBINO QUALE INSEGNANTE QUALE SCUOLA QUALE METODOLOGIA QUALE SAPERE QUALE APPRENDIMENTO.
AZIENDA ULSS 20 DI VERONA LA DISABILITA’ COME RISORSA PER LO SVILUPPO DI COMPETENZE RELAZIONALI, SOCIALI, EMOTIVE L’AZIENDA ULSS PROMUOVE I LABORATORI.
La relazione d’aiuto D.M. n Art.1: e’ individuata la figura dell’infermiere con il seguente: l’infermiere è l’operatore sanitario che, in possesso.
Corso di comunicazione efficace Carlo Bosna
La leadership situazionale Il modello di Hersey & Blanchard
UNIVERSITA’ DI MODENA E REGGIO EMILIA Scuola di Specializzazione di Medicina di Comunità Direttore: Prof. Maria Angela Becchi Team multi professionale.
Transcript della presentazione:

1 LONCOLOGIA E LA PSICOLOGIA DI GENERE Reggio Emilia 24 settembre 2010 la competenza educativa dellinfermiere Catia Franceschini Hospice Maria Teresa Chiantore Seragnoli Bentivoglio Bologna

2 Se dai un pesce a un uomo gli dai da mangiare per un giorno, ma se gli insegni come pescare lo alimenti per tutta la vita

3 società Mondo del paziente malattia paziente persona èquipe struttura società professionalità operatore famiglia ambiente persona Mondo delloperatore complessita….

4 Informazione Educazione QUALI DIFFERENZE ????? Linformazione fa parte del dialogo tra curante e PERSONA ed è costituita da un insieme di consigli, raccomandazioni e istruzioni. Leducazione è, invece, una pratica più complessa che implica una diagnosi educativa, la scelta di obiettivi d'apprendimento lapplicazione di tecniche d'insegnamento valutazione pertinenti LEDUCAZIONE E UN PROCESSO INTERATTIVO!!!!!

n n Leducazione implica attività organizzate di sensibilizzazione, informazione, apprendimento dellautogestione e sostegno psicologico concernenti la malattia, il trattamento prescritto, le terapie, il contesto di cura, le informazioni relative allorganizzazione e i comportamenti di salute e di malattia. E finalizzata ad aiutare il paziente e la sua famiglia a comprendere la malattia ed il trattamento, a collaborare alle cure, a farsi carico del proprio stato di salute ed a conservare e migliorare la propria qualità di vita. n n (rapporto tecnico OMS regione Europa 1998) 5

Consentire alla famiglia e alla paziente di Conoscere la propria malattia (sapere = conoscenza), Gestire la terapia in modo competente (saper fare = autogestione) Prevenire le complicanze evitabili (saper essere = comportamenti).

DALLASSISTENZA DEL DEFICIT dove Loperatore è colui che deve eseguire le mansioni prescritte dai capi o dai regolamenti; come un bambino senza pensiero e sensibilità ALLASSISTENZA ALLA PERSONA dove Loperatore è considerato persona e professionista che può imparare a -fare -dire -stare -baciare (scambiare relazioni affettive)

8 Ciò vuol dire che deve esserci un vero e proprio trasferimento pianificato ed organizzato di competenze dai professionisti al paziente e/o alla famiglia, grazie al quale si avrà una collaborazione attiva e un progressivo aumento di responsabilizzazione e autonomia. Ciò vuol dire che deve esserci un vero e proprio trasferimento pianificato ed organizzato di competenze dai professionisti al paziente e/o alla famiglia, grazie al quale si avrà una collaborazione attiva e un progressivo aumento di responsabilizzazione e autonomia.

9 Per la delicatezza di questo ARGOMENTO i professionisti devono essere in possesso di specifiche competenze pedagogiche e spicologiche, acquisite per mezzo di unapposita formazione interdisciplinare.

10 D.M N. 739

11 n n Nello specifico attua: n n Diagnosi educativa: dove identifica i bisogni in relazione ai progetti di vita del paziente tramite colloquio in cui si instaura un rapporto di fiducia. Si rispondono a queste domande: che cosa ha? Che cosa fa? Che cosa sa? Chi è? Quali sono le sue aspettative e progetti? n n Definisce gli obiettivi: le possibili mete da raggiungere insieme al caregiver e/o paziente. n n Stipula contratti educativi: strumento usato per leducazione n n Stabilisce i metodi per educare n n Pianifica gli interventi n n Valuta con il il caregiver e/o paziente il raggiungimento dei vari obiettivi prefissati

12 n n il contratto educativo. n n Si identificano due tipi di contratto: il contratto di sicurezza e il contratto specifico. [1][1] n n Il primo ha lo scopo di impegnare il paziente a rispettare le precauzioni necessarie ad evitare complicanze e peggioramenti della malattia. E importante nel caso che il paziente non sia in condizioni tali da raggiungere obiettivi maggiormente personalizzati. n n Il secondo può includere il contratto di sicurezza ma è un contratto personalizzato nato da uno scambio infermiere/paziente, dove è il paziente stesso che propone e concorda gli obiettivi che vuole raggiungere. n n [1] dInvernois J.F., Gagnayre R., 1998 [1] CHCOLORE 10Nero 12Bianco 14Verde 16Arancio 18Rosso 20Giallo 22Blu 24Azzurro

13 n n Il contratto educativo vede la composizione di obiettivi sia per linfermiere sia per chi deve apprendere; questi devono essere reali e realizzabili e devono essere attinenti alla diagnosi educativa specifica del contratto. Gli obiettivi devono essere redatti in relazione alle competenze che il paziente potrà mettere a disposizione a applicabile ai tre campi dapprendimento: campo cognitivo (conoscenze e ragionamento), campo gestionale (applicazione nella pratica) e campo relazionale.

14 - Sia per una cura efficace sia per una buona educazione è necessario si stabilisca tra professionista e paziente E caregiver una vera e propria alleanza terapeutica basata su una solida relazione umana -

15 Sviluppo del contratto educativo Identificazione dei punti di forza e punti deboli del paziente. Identificazione dei bisogni di apprendimento del paziente Identificazione dei punti di debolezza del paziente in riferimento ai bisogni di apprendimento e permettere che questi ultimi siano definiti chiaramente come obiettivi di apprendimento Identificazione di risorse e strategie. Tutte le risorse necessarie vanno identificate e considerate. Il contratto prevede che le figure di riferimento per il paziente siano coinvolte. Identificazione dei tempi e dei criteri di valutazione

n Valutazione: fondamentale per personalizzare le cure. Deve essere complessiva e riguardare i molti aspetti della vita della persona. Sono disponibili varie scale multidimensionali n Pianificazione degli interventi: fa questo attraverso criteri di adeguatezza evitando gli sprechi. E laspetto centrale della sua funzione. n Monitoraggio continuo: feed-back delle aree indagate nel corso della valutazione tenendo conto degli obiettivi prefissati. E importantissimo per stabilire landamento del trattamento. n Valutazione dellesito: è il valutare se gli obiettivi attesi sono stati conseguiti. 16

17 Che tempi abbiamo ?????

18 Non lasciarsi prendere dal panico

19 POSSEDERE COMPETENZA SIGNIFICA….. Ascoltare…. Spiegare…. Guidare …. Dare istruzioni…. Addestrare…. Suggerire…. AIUTARE A PRENDERE UNA DECISIONE

20 Garantire sempre una risposta UMANA