CRITERI DI MISURA AFFIDABILITA’: le informazioni ottenute dalle misurazioni devono essere coerenti e stabili nel tempo e tra osservatori diversi VALIDITA’: uno strumento è valido se misura ciò che si suppone di misurare Interna: massimo grado di controllo delle variabili Esterna: possibilità di generalizzare i dati ottenuti
DISEGNI DI RICERCA IN FUNZIONE DELL’ETA’ TRASVERSALE LONGITUDINALE SEQUENZIALE
TRASVERSLE Studia un fenomeno in diversi gruppi di soggetti che differiscono per l’età. Veloce ed economico Non consente di evidenziare i cambiamenti intraindividuali nel tempo Le differenze possono essere dovute non all’età, ma ad altre variabili che differenziano i gruppi già allo stato iniziale
LONGITUDINALE Studia un fenomeno facendo delle rilevazioni su uno gruppo (o più) di soggetti in diversi momenti dello sviluppo. Consente di evidenziare i cambiamenti intraindividuali nel tempo Richiede molte energie in termini di tempo ed economiche Perdita selettiva del campione Le differenze possono essere dovute non all’età, ma a cambiamenti culturali-storici
METODI DI RICERCA ESPERIMENTO OSSERVAZIONE INTERVISTE-QUESTIONARI
SPERIMENTALE Controllo massimo delle variabili Variabile dipendente-indipendente Gruppo sperimentale-gruppo di controllo Assegnazione casuale dei soggetti ai gruppi Facilmente replicabile Relazioni causa-effetto molta validità interna, poca validità esterna
QUASI SPERIMENTALE Controllo parziale delle variabili No assegnazione casuale dei soggetti nei gruppi Gruppo sperimentale e di controllo: presenti in natura Relazioni tra variabili non causa-effetto Poca validità interna, molta validità esterna
CORRELAZIONALE Non è possibile trovare gruppi che differiscono per la variabile oggetto di studio Si studia la relazione tra due variabili, associazione tra due variabili senza manipolazione Relazioni tra variabili, non causa-effetto Scopi descrittivi Poca validità interna, molta validità esterna
OSSERVAZIONE Fenomeni che si verificano spontaneamente, la manipolazione delle variabili altererebbe le caratteristiche del fenomeno. Si propone di studiare le relazioni che esistono tra due o più variabili (non quelle che potrebbero esistere). Non si controlla la variabile indipendente, si osserva. Scopi descrittivi: no relazioni causa ed effetto TIPO DI AMBIENTE: naturale ---------- artificiale TIPO DI STUDIO: non strutturato --------- strutturato
VALIDITA’ dell’OSSERVAZIONE FASI DELL’OSSERVAZIONE Selezione del fenomeno Registrazione del fenomeno Codifica del fenomeno registrato
VALIDITA’ dell’OSSERVAZIONE FONTI DI ERRORE DA CONTROLLARE: Soggetti osservati: innaturalità, reattività. FAMILIARIZZAZIONE, TECNICHE NO INVASIVE Osservatori: condizioni psico-fisiche, capacità personali, consapevolezza di essere valutati per attendibilità dell’osservazione. PIU’ OSSERVATORI, ATTENDIBILITA’ Ricercatori: aspettative e commenti, schemi di codifica complessi DEFINIZIONI OPERAZIONALI CHIARE