II UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI ROMA “TOR VERGATA” Facoltà di ECONOMIA E COMMERCIO Tesi di Laurea LE AREE VALUTARIE OTTIMALI E LA COMPETIZIONE IN EUROPA Relatore: Laureando: Chiar.mo Prof. Stefano Rosati Renato Brunetta Anno Accademico 1999-2000
Scopo Lo scopo di questa Tesi è dimostrare che l’UME, concepita con criteri diversi da quelli della teoria delle AVO, rischia di portare ad una competizione negativa tra Stati Membri, soprattutto in campo fiscale.
Argomenti Trattati Teoria delle Aree Valutarie Ottimali. EMU e Criteri di convergenza. Teoria del Federalismo Fiscale. Competizione in Europa.
La Teoria delle Aree Valutarie Ottimali Criteri di ottimalità di una AVO: Mobilità dei fattori. Integrazione finanziaria. Integrazione commerciale. Diversificazione produttiva. Struttura fiscale. Sincronizzazione del ciclo economico. Confronto Costi – Benefici.
L’EMU ed i criteri di convergenza adottati I parametri di Maastricht sono: Deficit / Pil < 3% Debito / PIL < 60% Tassi a lungo < 2% Inflazione < 1,5% Stabilità del cambio > 2 Anni Tali criteri non coincidono con quelli suggeriti dalla teoria delle AVO, questo porta alla competizione fiscale.
La Teoria del Federalismo Fiscale Studia le relazioni tra i diversi livelli di governo, i rapporti finanziari, la distribuzione dei poteri. Spiega i rischi ed i benefici di una competizione fiscale tra stati.
La Competizione in Europa La competizione fiscale in Europa oggi. La tassazione dei capitali: il principio della residenza e quello della fonte. Una soluzione: il Pacchetto Monti (un codice di condotta, la tassazione dei redditi stranieri, la gestione delle royalties e dei pagamenti trasfrontalieri).